Massima disponibilità da parte di Anci Umbria a collaborare nell’organizzazione dell’accoglienza, nella nostra regione, delle famiglie Afghane che hanno collaborato con l’Ambasciata italiana o con i nostri militari, in questi anni: è quanto emerso questa mattina, nel corso dell’Ufficio di presidenza, appositamente convocato, e al quale hanno preso parte il presidente di Anci Umbria, le Prefetture di Perugia e Terni, assessori e sindaci dei Comuni di Perugia, Terni, Spello, Assisi, Monte Santa Maria Tiberina, il coordinatore e vicecoordinatore della Consulta Immigrazione di Anci Umbria.
Durante la riunione è stata evidenziata la drammatica situazione in Afghanistan e la necessità che l’intera vicenda venga affrontata, dall’Ufficio di presidenza, esclusivamente sotto il profilo umano. Anci Umbria intende continuare a tutelare i diritti umani, e molti Comuni – è stato dichiarato – con grande senso di responsabilità, hanno già espresso la volontà ad accogliere le famiglie afghane.
Anci Umbria ha aperto un importante confronto con le Prefetture di Perugia e Terni per cercare la strada maestra non solo per l’accoglienza, ma anche per una vera integrazione di queste famiglie. I Comuni – è stato sottolineato – possono mettere a disposizione le proprie professionalità e competenze, ma servono risorse certe per poter strutturare anche i servizi necessari correlati.
La posizione di Anci Umbria, sostanzialmente in linea con quella nazionale, è quella di privilegiare la possibilità di ampliare il sistema Sai che consentirebbe di ospitare, nell’immediato, in Umbria, diverse famiglie. Sotto questo profilo, Anci nazionale ha già scritto al Ministro evidenziando che solo la rete dei Comuni Sai può garantire i necessari strumenti di supporto all’integrazione. Contemporaneamente, Anci Umbria sta valutando altre ipotesi di lavoro, su proposta della Prefettura per affrontare, nell’immediato, l’emergenza.
Da parte sua, Anci Umbria si farà carico di sollecitare i Comuni perché si rendano disponibili all’accoglienza; far presente ai Comuni che, qualora vengano individuati alloggi autonomi gratuiti, la Prefettura si è resa disponibile a stipulare un apposito protocollo d’intesa fra Anci Umbria e Prefettura o direttamente fra Comune e Prefettura, anche per coprire i costi dei servizi che si renderanno necessari.
Al termine della riunione si è deciso di promuovere, entro breve, un ulteriore momento di dialogo, allargato a tutti i Comuni e sempre alla presenza della Consulta Immigrazione Anci Umbria.