IMU SUI TERRENI AGRICOLI E LEGGE DI STABILITA- I COMUNI UMBRI: E’ INAMMISSIBILE INFIERIRE SUI CITTADINI
Si tenuta oggi presso la Provincia di Perugia l’Assemblea Straordinaria di Anci Umbria, convocata in via d’urgenza a causa dell’ultimo provvedimento sull’Imu sui terreni agricoli, tassa che andrebbe a penalizzare fortemente la nostra regione, prevalentemente montana.
I Comuni umbri manifestano netta contrarietà nei confronti dell’atteggiamento che il Governo sta attuando, ormai da diverso tempo, un comportamento che lede non solo l’autonomia dei Comuni, ma viola palesemente il dettato della Costituzione che pone i Comuni allo stesso livello dello Stato centrale.
I Comuni non possono, da soli, combattere contro l’azione arrogante e superficiale del Governo, se non con un coinvolgimento totale delle associazioni di categoria, sindacati e Parlamentari.
Un preciso e convinto impegno deve essere intrapreso anche dall’Associazione Nazionale, tutelando, valorizzando e sostenendo le richieste di tutti i Comuni italiani, e non solo concentrandosi sulle richieste delle città metropolitane.
Dopo il dibattito Anci Umbria chiede e puntualizza al Governo e all’Anci nazionale i seguenti punti:
- Togliere dalla discussione il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli per evitare inutili e dannosi rinvii che generano solo ingiustizia e confusione. Il provvedimento non va solo sospeso e rinviato, ma ritirato per ridiscutere ogni suo aspetto. Vanno al tempo stesso ritirati i tagli ai trasferimenti già operati;
- L’Anci Umbria si riserva di intraprendere tutte le misure necessarie per la salvaguardia dei diritti dei propri cittadini e delle Comunità, incluso l’eventuale ricorso formale sull’Imu agricola;
- Ritiene del tutto inconsistenti le modifiche apportate alla Legge di Stabilità ed invita l’Anci, in occasione del Consiglio nazionale del 16 dicembre p.v., ad assumere una posizione forte e decisa di contrasto alla scelta inopinata e dannosa di tagli alle risorse che, nel 2015, diventeranno insostenibili e produrranno effetti negativi sui servizi e sui diritti dei cittadini;
- Anci Umbria, insieme alle altre Anci regionali, dovranno farsi interpreti della reale difficoltà che i Comuni italiani stanno attraversando, aprendo un nuovo confronto e allargando il dibattito anche ai rappresentanti regionali in Parlamento, primi punti di riferimento per le istituzioni locali e i cittadini;
- L’Anci Umbria, riconoscendo che le Province sono ormai diventate Ente di area vasta, rappresentative dei Comuni e dei territori, esprime grande preoccupazione che i tagli previsti nella Legge di Stabilità, proprio nel momento della loro trasformazione e del loro nuovo ruolo, pregiudichino non solo la loro capacità di erogare servizi, ma anche la loro stessa sopravvivenza.
Perugia, 6 dicembre 2014