È tempo di diplomi anche in Anci Umbria: tre giovani amministratori umbri si sono diplomati alla scuola di alta formazione di Anci, dopo un lungo percorso di studio
Diplomi per Bernardini, Grullini e Piergentili
Con due distinte cerimonie, avvenute la prima a Roma nel corso dell’Assemblea nazionale di Anci Giovani a settembre, l’altra a Parma, i primi di novembre, nel corso della XXXVIII Assemblea annuale di Anci, sono stati consegnati i diplomi ai giovani amministratori umbri che hanno completato il ForsAM – Corso di Formazione Specialistica in Amministrazione Municipale.
Si sono diplomati a pieni voti Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, e presidente di Anci Giovani Umbria; e Fabiana Grullini, del Comune di Campello sul Clitunno e Valerio Piergentili del Comune di Gubbio. Bernardini aveva frequentato la precedente edizione, l’VIII, ma per motivi di emergenza sanitaria, la cerimonia era stata rinviata.
“La scuola per Giovani Amministratori di Anci – affermano i tre amministratori – è una grande opportunità di crescita e di valorizzazione del patrimonio politico acquisito. E’ un laboratorio di alta formazione che consente ai giovani amministratori di fare quel salto di qualità che oggi i territori richiedono. Occorre essere sempre più preparati di fronte alle nuove sfide che ci attendono. Un corso che ci permette di dare gambe alle nostre idee, progettualità e visioni future delle nostre città”.
Al ForsAM si accede con un bando, a seguito di una selezione. È un corso di formazione della durata complessiva di 308 ore suddivise fra attività d’aula, project work e studio individuale. È strutturato come un master per executives, e si rivolge alle nuove leve di giovani amministratori locali che intendono investire in un percorso di miglioramento delle loro competenze. L’obiettivo è quello di fornire appropriati strumenti tecnici e concettuali per affrontare la propria missione amministrativa e per sviluppare una visione di futuro nelle scelte politiche di medio periodo.
I moduli disciplinari vengono svolti in collaborazione con esperti delle materie oggetto del corso e docenti universitari. L’approccio metodologico affianca lezioni frontali con strumenti interattivi come casi didattici, simulazioni, role playing, finalizzati a favorire l’apprendimento dei contenuti in una logica applicativa e, pertanto, in costante riferimento a casi concreti.
La struttura didattica prevede 7 moduli formativi: Gestione e valorizzazione delle risorse ed uso dei beni comuni; Welfare; Finanza locale; Assetto istituzionale locale; Servizi Pubblici Locali; Politiche di coesione e progetti europei; Innovazione nelle città; cui si affiancano 2 project work, su welfare e servizi pubblici locali, basati su casi reali di Comuni.