La coordinatrice: “Questo organismo può diventare un luogo attivo, vivace e significativo per ognuno di noi e per le nostre comunità”
PERUGIA 22 luglio 2025 – Lo scorso 22 luglio è stato un anno dalla sua elezione come presidente del Consiglio comunale di Perugia e da poco più di tre mesi è stata nominata coordinatrice della Conferenza dei Consigli comunali di Anci Umbria. Due passaggi importanti nel percorso politico di Elena Ranfa.
“In un anno – ha raccontato Elena – ho saputo apprezzare e far crescere la consapevolezza di quanto questo ruolo sia importante perché esprime quei principi di imparzialità e di garanzia che consentono al Consiglio comunale, organo democratico ed elettivo, di lavorare, pur nella diversità di idee, per un obiettivo condiviso: il bene delle città che amministriamo. Con questo spirito, ho promosso, anche con il contributo di tutto il Consiglio, diverse iniziative tese a valorizzare le ricchezze culturali e sociali della nostra città e a favorire la partecipazione attiva dei cittadini, attraverso il coinvolgimento di enti, istituzioni, associazioni e scuole. In particolare, proprio con i più giovani si è attivato un percorso volto a far conoscere il funzionamento della macchina amministrativa aprendo le porte di Palazzo dei Priori, che ogni mattina si è animato della loro presenza, della loro voce e delle loro richieste. La mia esperienza è il contributo che vorrei portare anche in Anci”.
“Questa nomina, come coordinatrice della Conferenza di Anci Umbria, rappresenta per me una grande opportunità, – ha proseguito – perché mi consente di continuare a valorizzare il ruolo dei Consigli comunali e soprattutto di confrontarmi con gli altri presidenti. Il lavoro è solo all’inizio ma stiamo già intessendo una rete capace non solo di portare avanti iniziative comuni ma anche di sostenere un confronto proficuo su problematicità e criticità di ogni territorio e, allo stesso tempo, su risorse e potenzialità che ogni Comune esprime e può mettere a disposizione degli altri. Mettere a sistema le precipue competenze è un punto di forza fondamentale per l’Umbria, per creare un circuito virtuoso che ci consenta di lavorare meglio, con più efficienza, maggiore efficacia e di fare squadra per portare sui tavoli nazionali le istanze della nostra regione che, seppur non molto estesa, racchiude in sé una varietà di aspetti e caratteristiche, che contraddistinguono le diverse realtà”.
“A livello nazionale ho partecipato – ha continuato – alla Conferenza dei presidenti dei Consigli comunali di Anci. Il mio primo incontro si è tenuto a Torino, in occasione dell’assemblea nazionale di Anci, dove è stato nominato come coordinatore nazionale, il presidente del Consiglio Comunale di Palermo, Giulio Tantillo. Lo scorso gennaio, presso la sede nazionale Anci di Roma, ho partecipato all’insediamento del direttivo della Conferenza dove, fin da subito, è emersa chiara l’esigenza di fare di questo organismo di rappresentanza un luogo operativo, capace di affrontare le urgenti tematiche che riguardano i comuni e di dare maggiore protagonismo al ruolo Consigli comunali. Subito si è costituito un gruppo di lavoro, al quale ho partecipato, per la revisione, l’aggiornamento e la semplificazione del regolamento della Conferenza, approvato a Napoli qualche giorno fa. Successivamente, si sono tenuti diversi incontri nei quali è stata completata la struttura organizzativa della Conferenza, con la nomina della vicecoordinatrice vicaria, la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, e con quella degli altri vicecoordinatori e dei coordinatori d’area. Grazie al loro lavoro e al contributo di tutti i membri della Conferenza è partito un lavoro sinergico, un confronto attivo sulle tematiche che riguardano le città, il ruolo del Consiglio e dei presidenti all’interno del Comuni e le riforme da attuare. Tra i temi affrontati, quello della pace è stato percepito come centrale e tutti hanno mostrato una forte sensibilità e manifestato una ferma volontà a mettere in campo iniziative corali volte a promuoverne il valore. In questo senso mi auguro che la nostra regione, come già condiviso con i presidenti dei Consigli comunali umbri, possa avere un ruolo centrale per la storia e le grandi personalità che l’Umbria ha sempre espresso: da San Francesco ad Aldo Capitini”.
“Il poter sedere con i presidenti di altre città italiane – ha sottolineato – mi ha consentito anche di partecipare già ad alcune iniziative dove tematiche strategiche per le nostre città sono state oggetto di un fruttuoso confronto. Credo che il ruolo di Anci e della Conferenza dei presidenti, a livello locale e nazionale, sia una risorsa per noi presidenti. È uno sguardo che parte dalla nostra esperienza, dal confronto nei propri comuni con l’amministrazione e con i consiglieri di maggioranza e opposizione. Confronto che, grazie ad Anci Umbria, si allarga alla Conferenza dei presidenti della propria regione per poi aprirsi al dialogo con le altre città e regioni italiane. Questa capacità di ampliare le prospettive e aumentare in maniera esponenziale le possibilità di fare, migliorarsi ed essere sempre più al centro della vita dei cittadini, credo sia la più grande opportunità che Anci ci offra. Spero che questa Conferenza dei presidenti umbri possa essere veramente la casa di tutti e tutte. Se ognuno di noi dà il proprio contributo, dando voce anche alle diversità, la Conferenza – ha concluso Elena Ranfa – può diventare un luogo attivo, vivace e significativo per ognuno di noi e per le nostre comunità”.