PERUGIA – È stato siglato questa mattina presso la Sala Pagliacci della Provincia di Perugia un Protocollo d’intesa tra AISM e Anci Umbria, per mettere in campo azioni di supporto alle persone affette da sclerosi multipla e malattie simili.
Con le firme, apposte da Annita Rondoni, consigliera nazionale AISM e dal presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, prende il via una collaborazione, rinnovabile, che avrà durata di tre anni.
Prevede, tra le altre cose, lo sviluppo e la diffusione di progetti ed intese per la promozione a livello territoriale della salute, del welfare di prossimità, della conoscenza dei diritti, della partecipazione, dell’inclusione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con disabilità e gravi patologie, attraverso percorsi di co-progettazione e co-programmazione.
“Un accordo semplice ma che rappresenta un passo importante verso i bisogni delle persone con questo tipo di patologie e disabilità, rendendoci parte attiva di una rete di sostegno. Il Protocollo prevede infatti anche lo sviluppo di iniziative congiunte o integrate nei confronti delle le Istituzioni regionali, volte a promuovere e sostenere il miglioramento delle politiche e delle normative, oltre che momenti formativi mirati”, dichiara Toniaccini, che prosegue: “È inoltre utile ai sindaci e agli amministratori, che avranno una possibilità di interlocuzione diretta nell’affrontare nei propri territori le politiche inerenti a questo tema, da poter mettere al servizio della comunità”.
“L’importanza sta anche nella capillarità: è importantissimo che le persone sappiano a chi riferirsi nell’affrontare questo percorso, che permette loro di compiere scelte e autodeterminarsi per avere una buona qualità di vita, e che i Comuni siano adeguatamente informati per poter indirizzare queste persone”, aggiunge la consigliera AISM Rondoni.
Presente anche il presidente del coordinamento regionale AISM Alessandro Marsili, che conclude sull’importanza dell’informazione a livello scolastico: “Proprio nella scuola si può intervenire per informare e sensibilizzare. Dopo la diagnosi le persone si sentono perse e AISM le aiuta ad elaborare la situazione e a indicare una direzione”.