Di seguito gli aggiornamenti comunicati da Anci in merito ad alcune questione relative alla gestione del Reddito di Cittadinanza per l’anno 2023, su cui abbiamo chiesto chiarimenti al Ministero del e lavoro e delle politiche sociali.
- Al momento su Gepi sono caricati i casi sospesi nel mese di settembre, mentre mancano ancora i casi che andranno in sospensione nel mese di ottobre.
- Sono stati caricati su Gepi e segnalati come sospesi tutti i casi di nuclei beneficiari Rdc con componenti con grado di invalidità 45 – 66% inviati ai Centri per l’Impiego, sospesi per decorrenza 7 mesi, riassegnati ai Comuni.
- Riguardo ai nuclei sospesi che maturano i requisiti per la percezione del beneficio RdC fino al 31 dicembre per presenza di un minore, di un sessantenne o di un disabile ai fini Isee, è necessario presentare una nuova domanda. Invece chi matura tali requisiti prima della sospensione, avrà automaticamente la prosecuzione del beneficio economico. Su questo il Ministero dovrebbe inviare un chiarimento.
- In merito invece alle difficoltà riscontrate nella riassegnazione di casi dai Cpi ai Comuni, il Ministero ha sollecitato le Regioni ad intervenire sulle loro piattaforme e invita i comuni/Ambiti che hanno problemi a scrivere alla propria Regione mettendo in copia il Ministero.