Comunicati Stampa

I COMUNI UMBRI PROTAGONISTI NELLA COSTRUZIONE DI POLITICHE LOCALI SOSTENIBILI

L’iniziativa rientra nel progetto “Rete umbra per lo sviluppo sostenibile”, che vede capofila la Regione Umbria e come partner Anci Umbria, Felcos Umbria, Sviluppumbria, Parco 3A, Arpa Umbria, Università degli Studi di Perugia e Università per Stranieri

Perugia, 29 settembre 2025 – Ha rappresentato un momento strategico di confronto e condivisione nell’ambito del percorso di attuazione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, costituendo, al tempo stesso, l’occasione per illustrare strumenti, obiettivi, azioni e percorsi territoriali previsti dal progetto “Rete umbra per lo sviluppo sostenibile”, che vede capofila la Regione Umbria e come partner Anci Umbria, Felcos Umbria, Sviluppumbria, Parco 3A, Arpa Umbria, Università degli Studi di Perugia e Università per Stranieri. Erano oltre 30 i Comuni umbri che venerdì mattina (26 settembre) hanno partecipato alla videoconferenza “Il ruolo dei Comuni e dei territori per la costruzione di politiche locali sostenibili”, inserita nel processo per la localizzazione territoriale della strategia regionale dello sviluppo sostenibile che si si fonda sul diretto coinvolgimento dei Comuni, riconosciuti come attori fondamentali per la costruzione di politiche sostenibili che rispondano alle esigenze delle comunità e dei territori.

Ad aprire l’incontro – coordinato da Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria – sono stati Thomas De Luca, assessore all’energia, all’ambiente, all’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, alle politiche del paesaggio e alla programmazione urbanistica Regione Umbria; Federico Gori, presidente Anci Umbria; e Lorenzo Lucarelli, presidente Felcos Umbria. Tutti e tre hanno ringraziato i rispettivi enti e associazioni di appartenenza per il lavoro svolto fino a questo momento.

Thomas De Luca: “Con il nuovo piano di gestione dei rifiuti puntiamo a rendere l’Umbria la prima regione veramente sostenibile in Italia.  È un piano ambizioso in linea con quelle strategie per lo sviluppo sostenibile per le quali la nostra regione è già vista come un laboratorio di riferimento a livello nazionale. Il percorso che stiamo portando avanti dimostra che strumenti di governance e partecipazione non sono un appesantimento burocratico, ma la base per programmare e costruire insieme politiche territoriali coerenti, inclusive e orientate al futuro. Il ruolo dei Comuni e dei territori è fondamentale per trasformare la strategia in azioni concrete capaci di migliorare la qualità della vita delle nostre comunità”.

Federico Gori: “Il progetto che abbiamo sviluppato è stato articolato e sfidante, fatto di tanti tasselli che insieme hanno dato forma a una visione concreta. Oggi più che mai, la sostenibilità è centrale e l’Umbria dimostra spesso di essere un passo avanti. Sostenibilità significa migliorare la qualità della vita, dai borghi più piccoli alle città più grandi. Non è solo ambiente o economia, ma soprattutto benessere delle persone e delle comunità. La dimensione sociale è ciò che dà valore a tutto il resto: senza coesione, inclusione e partecipazione non c’è sviluppo autentico. Le sfide quotidiane, dai trasporti alle politiche sociali, rendono evidente quanto la sostenibilità sociale sia decisiva: garantire servizi equi, ridurre le disuguaglianze, dare voce ai territori più fragili. Per questo è essenziale rafforzare le competenze, accompagnare i piccoli comuni e coinvolgere i cittadini. In questo percorso, il contributo di realtà come le Protezioni Civili, distretti socio-sanitari, Unioni dei Comuni, Parco Tecnologico Agroalimentare e Gal è prezioso, perché trasforma esperienze e risorse in patrimonio collettivo. Abbiamo ora l’occasione di mettere al centro il sociale, creando connessioni e basi solide per il futuro. Una sostenibilità che si traduce in coesione, partecipazione e cura reciproca: il vero motore di un territorio vivo, inclusivo e resiliente”.

Lorenzo Lucarelli: “Il progetto ‘Rete umbra per lo sviluppo sostenibile’ entra nella sua seconda fase, cruciale per il futuro della comunità. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 devono essere tradotti nelle realtà locali, con i Comuni protagonisti del cambiamento. Questa seconda fase attuativa ci vede impegnati in un percorso ancora più partecipativo. Felcos, insieme alla Regione e ad Anci Umbria, svolgerà un ruolo centrale sia nel coordinamento che nell’animazione dei forum territoriali e del Forum Giovani. Nei prossimi mesi prenderanno avvio 24 incontri nelle sei aree dell’Umbria, organizzati attorno alle quattro ‘P’ della sostenibilità: pace e persone, prosperità e pianeta. Saranno momenti di ascolto, di dialogo e di proposta. Saranno raccolte istanze e proposte per una sostenibilità concreta e condivisa. Il rafforzamento della pianificazione comunale è essenziale per rendere durature le azioni intraprese. La sfida dello sviluppo sostenibile è collettiva: solo insieme si può costruire un’Umbria equa, verde e prospera”.

Subito dopo si è parlato de “L’Agenda 2030 e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” con l’intervento di Tiziana Occhino, direzione generale affari europei internazionali e finanza sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mentre Giovanni Roccatelli, responsabile sezione Valutazione ambientale strategica e Sviluppo sostenibile della Regione Umbria, ha trattato il tema de “La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile dell’Umbria”. Sul progetto “Rete umbra per lo sviluppo sostenibile: governance territoriale, partecipazione cultura e comunicazione per la sostenibilità” è intervenuto Umberto Bonetti, responsabile del progetto per Felcos Umbria, mentre Giovanni Rubini, assessore alle politiche ambientali del Comune di Narni e coordinatore della Consulta Anci Umbria Sviluppo sostenibile e Cambiamenti climatici, si è soffermato su “Il percorso di capacitazione per i Comuni”.

Infine, Luca Trepiedi, esperto di politiche ambientali, clima e mobilità sostenibile, ha illustrato il percorso formativo organizzato per i Comuni umbri, rivolto a amministratori, tecnici e funzionari delle amministrazioni comunali. Avrà come obiettivi quelli di: rafforzare le competenze dei Comuni umbri sul processo di localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030); aggiornare gli enti locali sul percorso nazionale e regionale; creare un linguaggio condiviso; dotarsi di strumenti operativi comuni; stimolare la co-progettazione di azioni concrete nei diversi ambiti territoriali. Il percorso si snoderà in 23 ore di formazione, distribuite tra incontri online e workshop territoriali. I primi 4 moduli online, che partiranno dal prossimo 28 ottobre per concludersi entro fine novembre, affronteranno i seguenti temi: transizione sostenibile; sostenibilità economica; governo del territorio; nuove fragilità sociali e generazionali. Dal mese di dicembre, inoltre, prenderanno il via 6 workshop territoriali di restituzione, che consentiranno di elaborare proposte e strategie condivise a livello intercomunale.

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