COMUNICATO STAMPA – DEBITI COMMERCIALI, I COMUNI POSSONO CHIEDERE L’ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ

Entro il 7 luglio i Comuni potranno richiedere a Cassa depositi e prestiti l’anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali maturati al 31 dicembre 2019. Una misura, prevista dal decreto rilancio e finanziata con 6,5 miliardi di euro, che alleggerirà il peso sui bilanci dei Comuni in sofferenza per effetto dell’emergenza sanitaria.

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PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE

PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE
Pratiche di socializzazione, esperienze laboratoriali interculturali, percorsi formativi: sono state queste le linee d’intervento del progetto WIFI, che si è concluso ieri, con una videoconferenza che ha portato a sintesi tutte le nozioni acquisite. Finalizzato alla socializzazione e al dialogo interculturale, alla inclusione sociale ed economica dei cittadini di paesi terzi (CPT), il progetto è arrivato alla definizione di un nuovo modello di Welfare Interculturale e di comunità, capace di coniugare il tema dell’integrazione con quello dell’innovazione sociale, e sperimentando nuove pratiche generative, sostenibili e partecipate nelle quali cittadini di paesi terzi e comunità locali diventino protagonisti attivi dei nuovi schemi collaborativi.

Promosso da Anci Umbria, insieme al Comune di Ancona, al Comune di Osimo, al Comune di Fermo, all’Unione Montana dell’Esino Frasassi, al Comune di Villa San Pietro, al Consiglio nazionale delle Ricerche – Istituto di Fisiologia Clinica, alla Cooperativa sociale COOS, al Consorzio ABN, ad Anolf Marche, alla Cooperativa sociale Vivere Verde, alla Cooperativa sociale La Gemma, il progetto ha visto il coinvolgimento di tre regioni, Umbria, Marche e Sardegna. I territori coinvolti sono uniti dalle esigenze di intervento per i CPT, spesso confinati in alcune aree cittadine/metropolitane che fanno fatica a interagire con la comunità locale, per una scarsa conoscenza della lingua e per le poche opportunità di scambio e di confronto.

“Un progetto che ha messo in evidenza – è stato detto dagli organizzatori – la necessità di generare nuovi modelli di vita più equi, in cui “l’altro” divenga fondamentale e nessuno sia escluso. Un’esperienza che non terminerà con la fine del progetto, ma avrà degli effetti sul lungo periodo”.

Le attività portate avanti da Anci Umbria sono state, in particolare, due: la prima ha riguardato la promozione di 4 laboratori finalizzati alla socializzazione e al dialogo interculturale.  I laboratori sono stati progettati e realizzati dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus che ha predisposto quattro percorsi tematici: empowerment di comunità, cittadinanza, associazionismo (volontariato, ambiente, cultura) e co-progettazione. 100 ore di formazione, oltre 25 partecipanti a corso e una formula “ibrida” tra connessioni su piattaforma on line (da parte di cittadini italiani, CPT, ragazzi del servizio civile, operatori sociali) e compresenza in aula (con i beneficiari del Progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Perugia). La finalità è stata consentire a tutti di poter essere connessi, presenti e partecipativi durante i laboratori che si sono svolti quattro mattine alla settimana dalle 8 alle 13.

La seconda azione, invece, ha risposto alla finalità di disseminazione dei risultati progettuali, anche in un’ottica di scambio di buone pratiche.




“I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

De Rebotti: “scuola, sociale e turismo, fra le emergenze da sottoporre all’attenzione del governo”.

Scuola, trasporto pubblico, ma anche sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà sono alcune delle tematiche su cui il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti si è soffermato nel suo intervento di ieri, durante la videoconferenza dei presidenti delle Anci regionali, i cui lavori sono stati coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e alla quale hanno preso parte il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco e il vicepresidente vicario Roberto Pella. Un confronto che ha portato all’approvazione, all’unanimità, del documento “I Comuni motore della ripresa”.

Il presidente De Rebotti, in particolare, ha affrontato la questione “scuola e trasporto pubblico locale”: “due problematiche che necessitano di risposte immediate, vista la riapertura delle scuole a settembre”. Il presidente ha fatto anche un passaggio sul Mes chiedendo se “le eventuali risorse saranno destinate solo alla sanità, o anche a un’altra emergenza, qual è il sociale. I Comuni, in questi mesi – ha commentato – hanno fatto tutto ciò che era loro possibile per la tenuta sociale delle proprie comunità e quindi del paese”. Sui crediti dubbia esiginilità il presidente ha chiesto “quanto i Comuni possano attingere”. Infine, De Rebotti ha proposto che Anci nazionale “possa farsi carico di una campagna per il rilancio del turismo”.

Nel merito del documento, invece, si è parlato di ripartenza del paese e di quanto siano stati strategici i municipi. “Terminata la fase 2 della emergenza sanitaria e in vista della ripartenza del Paese – ha detto il presidente Decaro – lo Stato deve investire sulla capacità dei Comuni che, in emergenza sanitaria, si sono dimostrati cardine fondamentale del collegamento tra lo Stato e i cittadini. I municipi sono il vero motore di una effettiva ripresa e ripartenza dei territori e il loro sforzo va riconosciuto e rilanciato. Per questo bisogna che governo e parlamento diano risposte concrete alle istanze dei Comuni impostando una strategia nazionale articolata su sei cardini. Il presidente Decaro ha ricordato di aver portato al confronto con il governo le ragioni dei sindaci, le esigenze dei Comuni che sono i motori della ripresa: “Ce lo insegna la storia e lo testimoniano anche le direttrici per lo sviluppo indicate dalla Commissione europea: sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà e contrasto alla povertà sono tutte materie della sfera di azione degli amministratori locali, azioni che si attuano solo coinvolgendoci. Anche sotto il profilo degli investimenti nel 2019 il 24,4 per cento delle opere è stato realizzato da Comuni e Città  metropolitane”. Infine, Decaro ha evidenziato “la trattativa col governo  avviata che ha portato dei primi, parziali, risultati, come le risorse riconosciute già tra Cura Italia e dl Rilancio, e che dovranno essere riconosciute a breve”.
Il coordinatore dei lavori, Mangialardi, ribadendo che le richieste contenute nel documento mettono in luce le principali questioni che “rappresentano già da tempo la base di discussione del confronto che l’Anci sta svolgendo con il governo per la fase di ripartenza, ha illustrato un pacchetto di proposte che si è arricchito grazie al confronto costante con i sindaci”. “Abbiamo voluto questo incontro per approvare un documento condiviso che disegna le cose da fare nei prossimi mesi per consentire ai Comuni di affrontare la fase dell’emergenza sociale ed economica”, ha affermato da parte sua il presidente del consiglio nazionale, Enzo Bianco. “La situazione che abbiamo vissuto in questi mesi ha messo in evidenza un Paese a due velocità, con un’Italia che è connessa, e una parte significativa, soprattutto i piccoli centri, che invece è in difficoltà”.
Bianco ha indicato uno dei temi centrali dell’agenda che è stata approvata: “Dobbiamo puntare sui nodi della semplificazione e dell’assunzione diretta di responsabilità da parte dei sindaci: prima di avviare ogni intervento sul territorio e per le comunità i primi cittadini devono sapere esattamente quali sono esattamente i loro poteri, altrimenti rischierebbero di trovarsi in maggiore difficoltà nell’amministrazione”.
Secondo il documento la ripresa dovrà innanzitutto puntare sulla ripartenza delle imprese e delle attività produttive, con una puntuale definizione dei protocolli di sicurezza e l’armonizzazione degli incentivi al sistema produttivo, anche con contributi a fondo perduto. Altrettanto importante è poi la ripresa della socialità riconoscendo il ruolo centrale del welfare locale nei suoi diversi aspetti: famiglie, servizi alla persona, spazi pubblici e nuove povertà. Altro capitolo cardine è quello della fiscalità locale tenendo innanzitutto conto che la perdita di capacità fiscale sta creando difficoltà per far quadrare i bilanci. Il documento ricorda che i 3 miliardi di trasferimenti promessi dal Governo ai Comuni sono importanti ma non sufficienti, per cui è necessario monitorare attraverso il tavolo proposto dall’Anci l’andamento delle riduzioni di entrate e della spesa e aggiungere maggiori e nuove risorse. Altro tema chiave è quello della semplificazione e della sburocratizzazione, puntando sui sindaci commissari, il modello Genova che ha dato dimostrazione di efficienza ed efficacia, per la realizzazione delle opere e dei lavori pubblici necessari.




COVID-19/ ANCI UMBRIA PROMUOVE “DIALOGHI DI VICINANZA: RIPENSARE LO 0-6 IN PERIODO DI EMERGENZA”

COVID-19/ ANCI UMBRIA PROMUOVE “DIALOGHI DI VICINANZA: RIPENSARE LO 0-6 IN PERIODO DI EMERGENZA”

L’ASSESSORE REGIONALE PAOLA AGABITI: “L’ATTENZIONE DEL TERRITORIO SUI BAMBINI E LA LORO FORMAZIONE”

L’emergenza sanitaria ha costretto a ripensare la maggior parte delle nostre abitudini, comportamenti e persinoprogettualità. In questi mesi di lockdown sono state sperimentate nuove modalità di azione, pratiche inedite in diversi ambiti: dal sociale, a quello scolastico. In particolare, per la scuola primaria e secondaria è stata attivata la didattica a distanza. Anche per le fasce di età più piccole, molte educatrici hanno promosso iniziative on line con i bambini, sia per non disperdere quanto realizzato in precedenza, sia per continuare a fornire un sostegno alle famiglie. Siamo di fronte a nuove sfide. Anci Umbria ha curato lo scorso anno la prima formazione regionale per il personale educativo 0-6 e anche per il prossimo anno è previsto un nuovo momento di scambio e di crescita professionale congiunta. Nel frattempo, ha promosso una serie di incontri in videoconferenza sul tema della scuola nella fascia di età 0-6, in collaborazione con il Dipartimento FISSUF dell’Università di Perugia, Regione Umbria e Gruppo Territoriale Nidi e Infanzia-Umbria. L’obiettivo è di aprire una riflessione sul segmento 0-6 in questo particolare momento storico, in attesa della formazione 0-6 che non è potuta iniziare a causa dell’emergenza COVID19.

“I dialoghi di Vicinanza” – commenta l’assessore regionale all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti – questa interessante iniziativa promossa da Anci Umbria, ha il merito di porre l’attenzione del territorio sui bambini, la loro formazione, la loro sicurezza. La collaborazione fra tutte le Istituzioni coinvolte sarà quindi l’elemento qualificante di una riflessione che, in questo particolare momento storico, assume una rilevanza fondamentale, anche alla luce della partecipazione attiva di operatori, insegnanti e famiglie”.

Per la Coordinatrice della Consulta Istruzione di Anci Umbria, Rossella Cestini “l’iniziativa mira a dare continuità all’attività di formazione iniziata a tappeto sul territorio e unica, nel suo genere, in Umbria. La formazione è una priorità e questi incontri a distanza offrono una ulteriore opportunità di confronto e di stimolo anche per gli educatori, sia in termini di formazione, sia di approccio educativo da tenere con i bambini”.

Gli incontri vedranno la presenza di relatori e testimoni privilegiati provenienti dal territorio, con lo scopo di aprire riflessioni, visionare le pratiche, favorire lo scambio di esperienze con una partecipazione attiva di educatrici, educatori, insegnanti e tirocinanti che potranno, attraverso la piattaforma, condividere pensieri e vissuti.

Per iscriversi alla web conference occorre compilare il modulo d’iscrizione al seguente link: https://forms.gle/nNSYtH59dcQByHaP7

CALENDARIO E CONTENUTI DEGLI INCONTRI

Moderatore: dott.sa Moira Sannipoli (Università di Perugia – Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia)

1) Didattica a distanza nello 0-6: limiti, possibilità, accomodamenti?

17 Giugno 2020 h:15:00

Floriana Falcinelli (Università di Perugia) – Maria Filomia (Comune di Foligno)

2) Sostenere le famiglie e contenere le povertà: nessuno è davvero escluso?

19 Giugno 2020 h: 15:00

Silvia Fornari (Università di Perugia) – Veronica Raspa (Università di Perugia) Samantha Bonucci (Comune di Perugia)

3) “A settembre ripartiremo”: quali possibilità per il sistema integrato dei servizi 0-6?

23 Giugno 2020 h: 16:00

Aldo Garbarini (Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia) – Rossella Cestini (Comune di Città di Castello) – Emanuela Castorri (Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio) Arianna Guzzoni (Nido privato “Il nido sull’albero” – Assisi) Maria Eva Rossi (Scuola Infanzia “Santa Croce”)

4) Reinventarsi educatori ed insegnanti: emozioni, prospettive, cambiamenti sostenibili?

26 Giugno h: 17:00

Gabriele Goretti – Maria Paola Fedeli (Comune di Spoleto) – Matteo Conti (Direzione Didattica Bastia Umbra) Maria Alberati/Maria Rita Mariucci/Alessia Regnicoli/Stefania Basiglini/Rosella Pispola (Comune di Perugia)

5) La salute dei bambini e delle bambine in epoca di COVID 19?

30 Giugno 2020 h:15:00

Laura Arcangeli (Università di Perugia) – Michele Capurso (Università di Perugia) Elisa Del Vecchio (Università di Perugia) – Italo Marinelli (Associazione Culturale Pediatri)




SULLA FASE 2 E SULLA RIPARTENZA, ANCI UMBRIA CHIEDE UN INCONTRO ALLA REGIONE

Attivare, quanto prima, un confronto tra Anci Umbria e Regione Umbria, durante il quale affrontare, in modo uniforme fra tutti i Comuni, alcune tematiche della fase 2 dell’emergenza sanitaria, oltre che la mole di effetti delle varie normative su cui i Comuni sono e saranno impegnati. E’ questo, in sintesi, quanto emerso dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di ieri mattina, che si è tenuta nel Comune di Deruta.

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ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA

ANCHE ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA/ DE REBOTTI: “UN’OPPORTUNITA’ STORICA PER RIPENSARE L’UMBRIA, CON I COMUNI PROTAGONISTI ATTIVI” 

“Ribaltare la prospettiva e cogliere, paradossalmente, l’occasione, irripetibile, che questa situazione straordinaria dettata dal Covid-19 ci consegna: un’opportunità storica, quella di ripensare la nostra regione, di sviluppare un nuovo pensiero, con i Comuni protagonisti attivi”: lo ha detto questa mattina il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, intervenendo alla videoconferenza su “Trenta idee per l’Umbria”. “Università, Regione e Comuni, dunque, in campo per rilanciare l’Umbria nel post Covid-19. Una sinergia che è segno della capacità di una regione a reagire in modo forte. L’università è un pezzo della nostra storia e io ho la fortuna di toccare con mano, nella città di Narni, questa esperienza. I nostri studenti non ci hanno abbandonato in questi mesi, testimoniando la sicurezza di questo territorio. Le polemiche di questi giorni sul fattore Rt che ci paragona alla Lombardia non serviva, ma non c’è turista italiano o straniero che si baserà su quel fattore per le sue scelte. L’Umbria ha dato prova quotidiana e su tutti i livelli della sua sicurezza, di essere una regione coesa. Anche nel post Covid, i Comuni vogliono continuare a fare la loro parte, come hanno fatto in questi mesi di straordinaria emergenza, partecipando attivamente al processo di ripensamento dell’Umbria, facendo sempre leva su un elemento chiave: il valore del pubblico”.




23 MAGGIO, GIORNATA DELLA LEGALITÀ: ANCI UMBRIA ACCOGLIE L’INVITO DEL PRESIDENTE DECARO E DI MARIA FALCONE

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Anci Umbria: siglato accordo per tutela della salute nei luoghi di lavoro

È stato sottoscritto, oggi, in videoconferenza, un protocollo d’intesa fra Regione Umbria, Anci Umbria, Upi Umbria e Sindacato umbro del pubblico impiego CGIL FP, CISL FPL e UIL FPL per la tutela della salute dei lavoratori e per una migliore organizzazione del lavoro da remoto, in vista del rientro nei luoghi di lavoro, con l’attivazione della Fase 2.

   Un accordo decisivo e importante, che definisce le misure di sicurezza che dovranno essere adottate negli uffici pubblici di Regione, enti regionali, Province e Comuni, al fine di contrastare la diffusione del virus Covid-19, a tutela non solo dei lavoratori, ma dell’intera comunità umbra. Le misure previste si applicheranno anche nei confronti degli utenti che si recheranno nelle sedi e agli sportelli di front office e per le relazioni con il pubblico. 

   “La firma del protocollo – commentano Regione, Anci Umbria, Upi e funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – sancisce l’inizio di un nuovo percorso, di un nuovo modo di rapportarsi fra istituzioni ed enti. Il documento rappresenta un modello di lavoro e di condivisione fra soggetti diversi, nell’interesse supremo della comunità e dei lavoratori. Con la fase 2 si è aperta, di fatto, la necessità di integrare ancor più le garanzie tradizionali del lavoratore con quelle della salute. Ciò significa anche tutelare i servizi e quindi l’intera comunità. L’atto di oggi – concludono le parti – è un segnale importante di attenzione e impegno a favore dei dipendenti e della società. Amministrazioni e sindacato puntano a una tutela diffusa e concreta dei servizi, del lavoro, dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti”.

   Nel dettaglio, l’intesa incentiva l’adozione di strumenti e soluzioni tecnologiche per l’accesso da remoto dei cittadini, anche con l’obiettivo di un miglioramento continuo del servizio pubblico in termini di innovazione, digitalizzazione, rispondenza alle necessità dei cittadini. 

  Intende inoltre garantire condizioni igienico-sanitarie ottimali all’interno degli uffici e delle aree aperte al pubblico, tramite la costante sanificazione dei locali, l’installazione di pannelli di protezione, il mantenimento del distanziamento sociale, la fornitura per gli addetti e per gli utenti degli opportuni dispositivi di sicurezza.

20200430 – Protocollo Sicurezza REGIONE anci upi cgil cisl UIL




Anci Umbria: Alemanno incontra i Sindaci del cratere umbro

Si è svolta questa mattina una video conferenza cui hanno preso parte i sindaci del cratere umbro del sisma e rappresentanti di Anci Umbria. La riunione è stata coordinata dal Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, membro della cabina di coordinamento nazionale sisma, che ha informato i primi cittadini riguardo i 5 grandi macro temi che il Commissario alla Ricostruzione Legnini sottoporrà al Governo nei prossimi giorni. Nella cabina di coordinamento convocata per giovedì 30 aprile saranno discusse in particolare le ordinanze riguardo i contributi INAIL per la messa in sicurezza di immobili produttivi; la definizione delle modalità e dei criteri per lo svolgimento da parte dei Comuni dell’ istruttoria per le concessioni di contributo e di tutti i conseguenti adempimenti; l’ attuazione della semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata.




COVID-19. SANIFICAZIONE: DEFINITI DAL GOVERNO GLI SCHEMI DI RIPARTO DELLE RISORSE DESTINATE AI COMUNI: OLTRE 700MILA EURO PER I COMUNI UMBRI/ NOTA DI ANCI UMBRIA

COVID-19. SANIFICAZIONE: DEFINITI DAL GOVERNO GLI SCHEMI DI RIPARTO DELLE RISORSE DESTINATE AI COMUNI: OLTRE 700MILA EURO PER I COMUNI UMBRI/ NOTA DI ANCI UMBRIA

Ai Comuni dell’Umbria spetteranno risorse per sanificazione per oltre 710mila euro: a renderlo noto è Anci Umbria che ha provveduto a segnalare le assegnazioni ai singoli Comuni.

Nella seduta straordinaria della Conferenza Stato Città del 15 aprile scorso sono stati, infatti, approvati gli schemi di riparto delle risorse stanziate con gli artt. 114 e 115 del dl 18/2020 (“Cura Italia”) e destinate rispettivamente alla sanificazione di uffici, ambienti e mezzi degli enti locali e alla integrazione dei compensi da lavoro straordinario delle polizie locali.

La metodologia di riparto ha tenuto conto delle variabili relative alla “popolazione residente” e al “numero di contagi” e ha preso come data ultima di riferimento lo scorso 11 Aprile.

“Anci Umbria – precisa il segretario generale, Silvio Ranieri – provvederà a verificare se i criteri in base ai quali sono state ripartite le risorse sono gli stessi elaborati in sede regionale, così da avere certezze per tutti i Comuni, anche in considerazione dell’evoluzione dei parametri, oltre la data dell’11 Aprile”.

Con specifico riferimento al riparto di cui all’art. 114, Anci Umbria segnala che è stata accolta la proposta ANCI di prevedere una soglia minima per ciascun Comune di importo non inferiore a 1.000 euro, al fine di evitare la presenza di importi di entità irrisoria.

Come si evince dalla tabella allegata, al Comune di Perugia sono state assegnate risorse per oltre 146mila euro, circa 62mila a Terni, 45mila a Città di Castello, 31mila a Gubbio, 26mila a Foligno, 21mila a Spoleto, 20mila a Orvieto, 18mila ad Assisi, 15mila a Bastia Umbra.

RICOGNIZIONE COMUNI UMBRI




Coronavirus – Incontro con le Anci regionali, Decaro: “Cinque miliardi affinché i Comuni possano andare avanti”

I presidenti delle venti Anci regionali, coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, e coadiuvati dai segretari e dai direttori delle associazioni territoriali si sono riuniti in videoconferenza con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per fare il punto della situazione delle attività svolte dai sindaci e dall’Anci nell’emergenza Coronavirus. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che l’Anci presenta compatta al tavolo di confronto con il Governo e con le Regioni. L’incontro, al quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, e il segretario generale, Veronica Nicotra, è stato aperto dalla relazione del coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, che ha sottolineato l’importanza e l’efficacia di “un lavoro svolto in collaborazione dagli amministratori locali e dalle articolazioni regionali dell’associazione dei Comuni”.

Nella sua relazione, Decaro è partito dal calcolo della riduzione della capacità fiscale dei Comuni per via dei provvedimenti assunti dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “Considerato il difficile recupero in prospettiva – ha detto Decaro – il governo deve prendere consapevolezza di una situazione e far fronte, già nel prossimo decreto, alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo per garantire i servizi ai cittadini, anche abbandonando per protesta i lavori della conferenza unificata”.

Nella riunione molti sindaci – tra loro il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte, e il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci – hanno condiviso la necessità di rafforzare sempre più una sinergia istituzionale tra livello nazionale e regionale, perché è ormai evidente il ruolo istituzionale e operativo svolto dai sindaci, attraverso l’Anci, nel risolvere criticità e fronteggiare problemi via via che si presentano in questa complessa situazione. Una particolare attenzione da parte dei presidenti delle Anci regionali è stata posta sui rapporti con le Regioni. Con riferimento al possibile avvio della cosiddetta fase due, è stato ribadito che il ruolo dei sindaci e dei Comuni, in prima linea su molti versanti della ripresa di attività, richiede una capacità decisionale più rapida, uno snellimento degli iter burocratici, strumenti straordinari sulla falsariga di quanto si sta prevedendo per le zone terremotate dell’Italia centrale. Infine, è stata sollecitata un’attenzione specifica sulle misure di sicurezza sanitaria che saranno richieste e il cui impatto finanziario sui bilanci comunali chiederà una specifica riflessione da parte del governo.




“LA FASE II”, SE NE E’ PARLATO ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ANCI REGIONALI/ DE REBOTTI: “SERVONO 5 MILIARDI DI EURO, L’AZZERAMENTO FONDO DUBBIA ESIGIBILITA’ E REVISIONE ART. 48”

“LA FASE II”, SE NE E’ PARLATO ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ANCI REGIONALI/ DE REBOTTI: “SERVONO 5 MILIARDI DI EURO, L’AZZERAMENTO FONDO DUBBIA ESIGIBILITA’ E REVISIONE ART. 48”

Decreto Aprile, azzeramento del Fondo di dubbia esigibilità, revisione dell’art.48, valorizzazione dell’artigianato locale sono alcune delle proposte chiave per affrontare la fase II, che il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha avanzato in sede di Conferenza dei presidenti delle Anci regionali, avvenuta ieri in videoconferenza. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che Anci presenterà, compatta, al tavolo di confronto con il governo e con le Regioni.

“Punto di partenza – afferma De Rebotti – non può che essere il decreto di Aprile che necessita di un’azione shock, con almeno 5 miliardi di euro da stanziare. Siamo alle porte della fase II e per i sindaci è inderogabile e urgente continuare a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, realizzando tra l’altro uno snellimento e una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi”. De Rebotti ha sottolineato ancora una volta l’impegno fattivo e diretto dei sindaci nell’emergenza Covid-19: “Siamo stati in prima linea, affrontando tutte le difficoltà sociosanitarie ed economiche che si sono presentate. Ciò, nonostante la drammatica condizione economica dei Comuni che rischiano il default. Bisogna che sia chiaro a tutti che se saltano i Comuni, salta tutto il sistema Italia e la sua coesione sociale”.

Per De Rebotti, un’altra priorità è “la necessità di azzerare il Fondo di dubbia esigibilità, perché significherebbe liberare diversi milioni di euro già nelle disponibilità dei bilanci dei Comuni, anche per ridurre in maniera forte il carico della tassazione locale per famiglie e imprese”. C’è poi la questione dell’art. 48: “Fermo restando che si debbano tutelare lavoratori e servizi, sebbene con modalità nuove, l’art. 48 così come è stato scritto non funziona. Deve essere riformulato completamente, perché allo stato attuale obbliga i Comuni a delle azioni che rischiamo di non poter sostenere economicamente. L’art. 48 è tutto sulle spalle dei Comuni, già provati dal punto di vista economico-finanziario e dei bilanci. Per questo, servono risorse dedicate e aggiuntive, unitamente a una più chiara formulazione dello stesso articolo, che ci sottragga a un possibile rischio di danno erariale”. Infine, l’artigianato locale: “Occorre pensare a un nuovo modello, a una sua riconversione e, contemporaneamente, intervenire sulla burocrazia, un groviglio di lacci che rischia di bloccare un sistema di autoproduzione”.

, contemporaneamente, intervenire sulla