COMUNICATO STAMPA – DEBITI COMMERCIALI, I COMUNI POSSONO CHIEDERE L’ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ

Entro il 7 luglio i Comuni potranno richiedere a Cassa depositi e prestiti l’anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali maturati al 31 dicembre 2019. Una misura, prevista dal decreto rilancio e finanziata con 6,5 miliardi di euro, che alleggerirà il peso sui bilanci dei Comuni in sofferenza per effetto dell’emergenza sanitaria.

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PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE

PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE
Pratiche di socializzazione, esperienze laboratoriali interculturali, percorsi formativi: sono state queste le linee d’intervento del progetto WIFI, che si è concluso ieri, con una videoconferenza che ha portato a sintesi tutte le nozioni acquisite. Finalizzato alla socializzazione e al dialogo interculturale, alla inclusione sociale ed economica dei cittadini di paesi terzi (CPT), il progetto è arrivato alla definizione di un nuovo modello di Welfare Interculturale e di comunità, capace di coniugare il tema dell’integrazione con quello dell’innovazione sociale, e sperimentando nuove pratiche generative, sostenibili e partecipate nelle quali cittadini di paesi terzi e comunità locali diventino protagonisti attivi dei nuovi schemi collaborativi.

Promosso da Anci Umbria, insieme al Comune di Ancona, al Comune di Osimo, al Comune di Fermo, all’Unione Montana dell’Esino Frasassi, al Comune di Villa San Pietro, al Consiglio nazionale delle Ricerche – Istituto di Fisiologia Clinica, alla Cooperativa sociale COOS, al Consorzio ABN, ad Anolf Marche, alla Cooperativa sociale Vivere Verde, alla Cooperativa sociale La Gemma, il progetto ha visto il coinvolgimento di tre regioni, Umbria, Marche e Sardegna. I territori coinvolti sono uniti dalle esigenze di intervento per i CPT, spesso confinati in alcune aree cittadine/metropolitane che fanno fatica a interagire con la comunità locale, per una scarsa conoscenza della lingua e per le poche opportunità di scambio e di confronto.

“Un progetto che ha messo in evidenza – è stato detto dagli organizzatori – la necessità di generare nuovi modelli di vita più equi, in cui “l’altro” divenga fondamentale e nessuno sia escluso. Un’esperienza che non terminerà con la fine del progetto, ma avrà degli effetti sul lungo periodo”.

Le attività portate avanti da Anci Umbria sono state, in particolare, due: la prima ha riguardato la promozione di 4 laboratori finalizzati alla socializzazione e al dialogo interculturale.  I laboratori sono stati progettati e realizzati dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus che ha predisposto quattro percorsi tematici: empowerment di comunità, cittadinanza, associazionismo (volontariato, ambiente, cultura) e co-progettazione. 100 ore di formazione, oltre 25 partecipanti a corso e una formula “ibrida” tra connessioni su piattaforma on line (da parte di cittadini italiani, CPT, ragazzi del servizio civile, operatori sociali) e compresenza in aula (con i beneficiari del Progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Perugia). La finalità è stata consentire a tutti di poter essere connessi, presenti e partecipativi durante i laboratori che si sono svolti quattro mattine alla settimana dalle 8 alle 13.

La seconda azione, invece, ha risposto alla finalità di disseminazione dei risultati progettuali, anche in un’ottica di scambio di buone pratiche.




“I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

De Rebotti: “scuola, sociale e turismo, fra le emergenze da sottoporre all’attenzione del governo”.

Scuola, trasporto pubblico, ma anche sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà sono alcune delle tematiche su cui il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti si è soffermato nel suo intervento di ieri, durante la videoconferenza dei presidenti delle Anci regionali, i cui lavori sono stati coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e alla quale hanno preso parte il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco e il vicepresidente vicario Roberto Pella. Un confronto che ha portato all’approvazione, all’unanimità, del documento “I Comuni motore della ripresa”.

Il presidente De Rebotti, in particolare, ha affrontato la questione “scuola e trasporto pubblico locale”: “due problematiche che necessitano di risposte immediate, vista la riapertura delle scuole a settembre”. Il presidente ha fatto anche un passaggio sul Mes chiedendo se “le eventuali risorse saranno destinate solo alla sanità, o anche a un’altra emergenza, qual è il sociale. I Comuni, in questi mesi – ha commentato – hanno fatto tutto ciò che era loro possibile per la tenuta sociale delle proprie comunità e quindi del paese”. Sui crediti dubbia esiginilità il presidente ha chiesto “quanto i Comuni possano attingere”. Infine, De Rebotti ha proposto che Anci nazionale “possa farsi carico di una campagna per il rilancio del turismo”.

Nel merito del documento, invece, si è parlato di ripartenza del paese e di quanto siano stati strategici i municipi. “Terminata la fase 2 della emergenza sanitaria e in vista della ripartenza del Paese – ha detto il presidente Decaro – lo Stato deve investire sulla capacità dei Comuni che, in emergenza sanitaria, si sono dimostrati cardine fondamentale del collegamento tra lo Stato e i cittadini. I municipi sono il vero motore di una effettiva ripresa e ripartenza dei territori e il loro sforzo va riconosciuto e rilanciato. Per questo bisogna che governo e parlamento diano risposte concrete alle istanze dei Comuni impostando una strategia nazionale articolata su sei cardini. Il presidente Decaro ha ricordato di aver portato al confronto con il governo le ragioni dei sindaci, le esigenze dei Comuni che sono i motori della ripresa: “Ce lo insegna la storia e lo testimoniano anche le direttrici per lo sviluppo indicate dalla Commissione europea: sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà e contrasto alla povertà sono tutte materie della sfera di azione degli amministratori locali, azioni che si attuano solo coinvolgendoci. Anche sotto il profilo degli investimenti nel 2019 il 24,4 per cento delle opere è stato realizzato da Comuni e Città  metropolitane”. Infine, Decaro ha evidenziato “la trattativa col governo  avviata che ha portato dei primi, parziali, risultati, come le risorse riconosciute già tra Cura Italia e dl Rilancio, e che dovranno essere riconosciute a breve”.
Il coordinatore dei lavori, Mangialardi, ribadendo che le richieste contenute nel documento mettono in luce le principali questioni che “rappresentano già da tempo la base di discussione del confronto che l’Anci sta svolgendo con il governo per la fase di ripartenza, ha illustrato un pacchetto di proposte che si è arricchito grazie al confronto costante con i sindaci”. “Abbiamo voluto questo incontro per approvare un documento condiviso che disegna le cose da fare nei prossimi mesi per consentire ai Comuni di affrontare la fase dell’emergenza sociale ed economica”, ha affermato da parte sua il presidente del consiglio nazionale, Enzo Bianco. “La situazione che abbiamo vissuto in questi mesi ha messo in evidenza un Paese a due velocità, con un’Italia che è connessa, e una parte significativa, soprattutto i piccoli centri, che invece è in difficoltà”.
Bianco ha indicato uno dei temi centrali dell’agenda che è stata approvata: “Dobbiamo puntare sui nodi della semplificazione e dell’assunzione diretta di responsabilità da parte dei sindaci: prima di avviare ogni intervento sul territorio e per le comunità i primi cittadini devono sapere esattamente quali sono esattamente i loro poteri, altrimenti rischierebbero di trovarsi in maggiore difficoltà nell’amministrazione”.
Secondo il documento la ripresa dovrà innanzitutto puntare sulla ripartenza delle imprese e delle attività produttive, con una puntuale definizione dei protocolli di sicurezza e l’armonizzazione degli incentivi al sistema produttivo, anche con contributi a fondo perduto. Altrettanto importante è poi la ripresa della socialità riconoscendo il ruolo centrale del welfare locale nei suoi diversi aspetti: famiglie, servizi alla persona, spazi pubblici e nuove povertà. Altro capitolo cardine è quello della fiscalità locale tenendo innanzitutto conto che la perdita di capacità fiscale sta creando difficoltà per far quadrare i bilanci. Il documento ricorda che i 3 miliardi di trasferimenti promessi dal Governo ai Comuni sono importanti ma non sufficienti, per cui è necessario monitorare attraverso il tavolo proposto dall’Anci l’andamento delle riduzioni di entrate e della spesa e aggiungere maggiori e nuove risorse. Altro tema chiave è quello della semplificazione e della sburocratizzazione, puntando sui sindaci commissari, il modello Genova che ha dato dimostrazione di efficienza ed efficacia, per la realizzazione delle opere e dei lavori pubblici necessari.




COVID-19/ PROGETTO WIFI: NON SI È FERMATO DURANTE IL LOCKDOWN

COVID-19/ PROGETTO WIFI: NON SI È FERMATO DURANTE IL LOCKDOWN

OBIETTIVO: COSTRUIRE UN NUOVO MODELLO DI WELFARE CHE CONIUGHI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE

Si concluderà il prossimo 30 Giugno, il progetto “WiFi”, finalizzato alla socializzazione e al dialogo interculturale, alla inclusione sociale ed economica dei cittadini di paesi terzi (CPT), definendo un nuovo modello di Welfare Interculturale e di comunità, capace di coniugare il tema dell’integrazione con quello dell’innovazione sociale, e sperimentando nuove pratiche generative, sostenibili e partecipate nelle quali cittadini di paesi terzi e comunità locali diventino protagonisti attivi dei nuovi schemi collaborativi.

Del progetto fanno parte Anci Umbria e partner pubblici e privati: Comune di Ancona, Comune di Osimo, Comune di Fermo, Unione Montana dell’Esino Frasassi, Comune di Villa San Pietro, Consiglio nazionale delle Ricerche – Istituto di Fisiologia Clinica, Cooperativa sociale COOS, Consorzio ABN, Anolf Marche, Cooperativa sociale Vivere Verde, Cooperativa sociale La Gemma.

Tre le regioni coinvolte: Umbria, Marche e Sardegna. I territori coinvolti sono accomunati dalle esigenze di intervento per i CPT, spesso confinati in alcune aree cittadine/metropolitane che fanno fatica a interagire con la comunità locale, per una scarsa conoscenza della lingua e per le poche opportunità di scambio e di confronto.

Le attività portate avanti da Anci Umbria sono state, in particolare, due: la prima ha riguardato la promozione di 4 laboratori finalizzati alla socializzazione e al dialogo interculturale che si concluderanno il prossimo 26 Giugno.  I laboratori sono stati progettati e realizzati dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus che ha predisposto quattro percorsi tematici: empowerment di comunità, cittadinanza, associazionismo (volontariato, ambiente, cultura) e co-progettazione. 100 ore di formazione, oltre 25 partecipanti a corso e una formula “ibrida” tra connessioni su piattaforma on line (da parte di cittadini italiani, CPT, ragazzi del servizio civile, operatori sociali) e compresenza in aula (con i beneficiari del Progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Perugia). La finalità è stata consentire a tutti di poter essere connessi, presenti e partecipativi durante i laboratori che si sono svolti quattro mattine alla settimana dalle 8 alle 13.

La seconda azione, invece, risponde alla finalità di disseminazione dei risultati progettuali, anche in un’ottica di scambio di buone pratiche ed è programmata per i prossimi 26 e 29 Giugno e riguarda gli eventi finali del progetto con l’organizzazione di due workshop.

La giornata del 26 è incentrata sui modelli di governance territoriali che sono stati sperimentati nelle Marche, con progetti E-Quality e WIFI. La giornata del 29 proporrà la presentazione dei risultati dei laboratori e dei percorsi formativi informativi realizzati in Umbria e nelle Marche. 




SULLA RIPARTENZA DELLE SCUOLE A SETTEMBRE, ANCI UMBRIA SI CONFRONTA CON IL VICEMINISTRO ASCANI

SULLA RIPARTENZA DELLE SCUOLE A SETTEMBRE, ANCI UMBRIA SI CONFRONTA CON IL VICEMINISTRO ASCANI

“SARA’ FATTA UNA PRIMA MAPPATURA DELLE SCUOLE. SI RAGIONA PER UNA RIAPERTURA IN PRESENZA”

Si è svolto ieri mattina un primo incontro in videoconferenza fra il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, il viceministro dell’Istruzione, Anna Ascani, l’assessore regionale all’Istruzione Paola Agabiti e la Coordinatrice della Consulta Istruzione di Anci Umbria, Rossella Cestini per affrontare il tema, strategico e centrale, della scuola. Erano presenti anche il presidente di Upi Umbria, Giampiero Lattanzi e rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria. L’evento di ieri mattina era organizzato da Anci e Upi nazionale.

In particolare, il presidente De Rebotti ha sottolineato come “la scuola diventi simbolo della ripartenza in sicurezza, intesa non solo in termini strutturali, ma anche di salute. i Sindaci hanno necessità, fin da ora, di avere un quadro quanto più definito possibile sulle modalità di riapertura a settembre, tenendo conto, ovviamente, della variabile Covid-19”. Il presidente Upi ha fatto presente la questione degli adeguamenti sismici programmati per alcune scuole, mentre la coordinatrice Cestini ha ricordato che occorre affrontare anche il problema per lo 0-3. una questione, quest’ultima, che – ha risposto il viceministro – sarà oggetto di un ulteriore momento di approfondimento.

Il viceministro Ascani ha ribadito “l’importanza di riprendere le lezioni in presenza”. “In questa prima fase – è stato detto – si procederà con una sorta di mappatura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, per verificare capienza, numero di studenti e disponibilità di aule”. È stato anche aggiunto che “le problematiche saranno maggiori per le scuole secondarie di secondo grado che non per la primaria e la secondaria di primo grado, su cui in ogni caso si sta valutando ogni possibilità”.




COVID-19/ ANCI UMBRIA PROMUOVE “DIALOGHI DI VICINANZA: RIPENSARE LO 0-6 IN PERIODO DI EMERGENZA”

COVID-19/ ANCI UMBRIA PROMUOVE “DIALOGHI DI VICINANZA: RIPENSARE LO 0-6 IN PERIODO DI EMERGENZA”

L’ASSESSORE REGIONALE PAOLA AGABITI: “L’ATTENZIONE DEL TERRITORIO SUI BAMBINI E LA LORO FORMAZIONE”

L’emergenza sanitaria ha costretto a ripensare la maggior parte delle nostre abitudini, comportamenti e persinoprogettualità. In questi mesi di lockdown sono state sperimentate nuove modalità di azione, pratiche inedite in diversi ambiti: dal sociale, a quello scolastico. In particolare, per la scuola primaria e secondaria è stata attivata la didattica a distanza. Anche per le fasce di età più piccole, molte educatrici hanno promosso iniziative on line con i bambini, sia per non disperdere quanto realizzato in precedenza, sia per continuare a fornire un sostegno alle famiglie. Siamo di fronte a nuove sfide. Anci Umbria ha curato lo scorso anno la prima formazione regionale per il personale educativo 0-6 e anche per il prossimo anno è previsto un nuovo momento di scambio e di crescita professionale congiunta. Nel frattempo, ha promosso una serie di incontri in videoconferenza sul tema della scuola nella fascia di età 0-6, in collaborazione con il Dipartimento FISSUF dell’Università di Perugia, Regione Umbria e Gruppo Territoriale Nidi e Infanzia-Umbria. L’obiettivo è di aprire una riflessione sul segmento 0-6 in questo particolare momento storico, in attesa della formazione 0-6 che non è potuta iniziare a causa dell’emergenza COVID19.

“I dialoghi di Vicinanza” – commenta l’assessore regionale all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti – questa interessante iniziativa promossa da Anci Umbria, ha il merito di porre l’attenzione del territorio sui bambini, la loro formazione, la loro sicurezza. La collaborazione fra tutte le Istituzioni coinvolte sarà quindi l’elemento qualificante di una riflessione che, in questo particolare momento storico, assume una rilevanza fondamentale, anche alla luce della partecipazione attiva di operatori, insegnanti e famiglie”.

Per la Coordinatrice della Consulta Istruzione di Anci Umbria, Rossella Cestini “l’iniziativa mira a dare continuità all’attività di formazione iniziata a tappeto sul territorio e unica, nel suo genere, in Umbria. La formazione è una priorità e questi incontri a distanza offrono una ulteriore opportunità di confronto e di stimolo anche per gli educatori, sia in termini di formazione, sia di approccio educativo da tenere con i bambini”.

Gli incontri vedranno la presenza di relatori e testimoni privilegiati provenienti dal territorio, con lo scopo di aprire riflessioni, visionare le pratiche, favorire lo scambio di esperienze con una partecipazione attiva di educatrici, educatori, insegnanti e tirocinanti che potranno, attraverso la piattaforma, condividere pensieri e vissuti.

Per iscriversi alla web conference occorre compilare il modulo d’iscrizione al seguente link: https://forms.gle/nNSYtH59dcQByHaP7

CALENDARIO E CONTENUTI DEGLI INCONTRI

Moderatore: dott.sa Moira Sannipoli (Università di Perugia – Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia)

1) Didattica a distanza nello 0-6: limiti, possibilità, accomodamenti?

17 Giugno 2020 h:15:00

Floriana Falcinelli (Università di Perugia) – Maria Filomia (Comune di Foligno)

2) Sostenere le famiglie e contenere le povertà: nessuno è davvero escluso?

19 Giugno 2020 h: 15:00

Silvia Fornari (Università di Perugia) – Veronica Raspa (Università di Perugia) Samantha Bonucci (Comune di Perugia)

3) “A settembre ripartiremo”: quali possibilità per il sistema integrato dei servizi 0-6?

23 Giugno 2020 h: 16:00

Aldo Garbarini (Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia) – Rossella Cestini (Comune di Città di Castello) – Emanuela Castorri (Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio) Arianna Guzzoni (Nido privato “Il nido sull’albero” – Assisi) Maria Eva Rossi (Scuola Infanzia “Santa Croce”)

4) Reinventarsi educatori ed insegnanti: emozioni, prospettive, cambiamenti sostenibili?

26 Giugno h: 17:00

Gabriele Goretti – Maria Paola Fedeli (Comune di Spoleto) – Matteo Conti (Direzione Didattica Bastia Umbra) Maria Alberati/Maria Rita Mariucci/Alessia Regnicoli/Stefania Basiglini/Rosella Pispola (Comune di Perugia)

5) La salute dei bambini e delle bambine in epoca di COVID 19?

30 Giugno 2020 h:15:00

Laura Arcangeli (Università di Perugia) – Michele Capurso (Università di Perugia) Elisa Del Vecchio (Università di Perugia) – Italo Marinelli (Associazione Culturale Pediatri)




COVID-19 E RIAPERTURA SCUOLE A SETTEMBRE: ANCI UMBRIA SCRIVE ALLA REGIONE UMBRIA  PER ATTIVARE UN TAVOLO DI CONFRONTO E TROVARE MISURE CONDIVISE

COVID-19 E RIAPERTURA SCUOLE A SETTEMBRE: ANCI UMBRIA SCRIVE ALLA REGIONE UMBRIA  PER ATTIVARE UN TAVOLO DI CONFRONTO E TROVARE MISURE CONDIVISE

Ragionare sulla grande sfida della riapertura delle scuole a settembre, per farsi trovare pronti: è questo, in sintesi, quanto chiesto da Anci Umbria in una lettera, firmata dal presidente Francesco De Rebotti e dalla Coordinatrice Consulta Istruzione, Rossella Cestini e indirizzata alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, all’assessore all’Istruzione Paola Agabiti, all’assessore ai Trasporti Enrico Melasecche, all’assessore alla Sanità Luca Coletto e al direttore USR Umbria Antonella Iunti, oltre che al segretario generale Anci nazionale Veronica Nicotra Gentili.

Anci Umbria, facendosi anche portavoce di numerose sollecitazioni provenienti dai sindaci ha chiesto di attivare, coinvolgendo l’UPI regionale e tutte le rappresentanze delle categorie coinvolte, un incontro, individuando alcuni macrotemi che dovranno essere affrontati nell’immediato e su cui trovare soluzioni condivise: trasporto scolastico, mensa, suddivisione degli spazi e strutture scolastiche, personale docente e ATA.

Questa la lettera:

“L’emergenza COVID19 che ha colpito il nostro Paese ormai da alcuni mesi, creando le condizioni per dichiarazione dello stato di emergenza, ha portato ad un arresto o ad una notevole riduzione di tutte le attività che potenzialmente potevano favorire la diffusione del virus. In maniera molto forte e soprattutto, drastica, tutto questo ha coinvolto il mondo della scuola di ogni ordine e grado. Le scuole, infatti sono state chiuse e mai riaperte; si sono create situazioni di disagio per molti bambini/ragazzi e le loro famiglie, soprattutto per la fascia 0-3 e per i delicati casi disabilità, sui quali sono state riscontrate forme di regressione durante il periodo di isolamento.

Con la didattica a distanza e il dialogo virtuale si è faticosamente arrivati alla fine di questo anno scolastico, con ancora molte incertezze su chi dovrà affrontare gli esami di fine ciclo che ormai sono prossimi. Ma la sfida più grande è dover organizzare il rientro a scuola di tutti gli studenti a settembre. I tempi sono molto ristretti e molte le questioni da affrontare.

Dirigenti, docenti, medici, famiglie anche riuniti in gruppi, che si sono creati nel giro di poche settimane, evidenziano problematiche e chiedono risposte e sono disponibili ad aiutare e proporre soluzioni. Le Amministrazioni locali, dal canto loro, sono molto preoccupate sia per la gestione e l’organizzazione degli spazi sia per gli effetti di carattere sociale che una situazione come questa ha già creato e continuerà a creare soprattutto quando non si riesce ad avere chiarezza su come affrontare le innumerevoli problematiche emerse dal mondo scuola.

Ad oggi, infatti, non c’è una chiara pianificazione che tenga conto delle reali criticità, presenti nella riapertura della scuola, e, tutto questo lascia prevedere che in assenza di una riorganizzazione veloce, concreta e condivisa non sarà possibile essere pronti per settembre all’avvio di un delicatissimo anno scolastico.

Le amministrazioni comunali evidenziano un serie di problematiche alle quali non è possibile prescindere ai fini dell’avvio di un anno scolastico quanto più tranquillo possibile: dando seguito alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico ministeriale, istituito per l’emergenza COVID19, per la ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico emerge l’ipotesi che ciascuna realtà scolastica proceda ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi, garantendo il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali. Attualmente le strutture scolastiche non sono in grado di garantire, nella gran parte dei casi, una riorganizzazione in base al numero degli iscritti. La riorganizzazione degli spazi, comporterà che le aule potranno accogliere meno studenti. Questa divisione necessiterà di conseguenza di un aumento del personale, sia docente che ATA (conseguente necessità di risorse maggiori).

In entrata e uscita dalla scuola, nel caso di scaglionamento individualizzato, occorre considerarne i tempi modulandoli anche con i servizi di trasporto cittadino, gli scuola bus disponibili, anche in ragione delle nuove richieste di distanziamento, e possibili difficoltà dei genitori che hanno figli in fasce di età differenti in scuole diverse.

Vanno individuate, inoltre, modalità appropriate per la gestione della mensa scolastica (spazi, tipologia di erogazione), anche in accordo con le ASL regionali.

Spazi, personale docente e ATA, trasporto e mensa scolastica, sono alcuni degli imprescindibili punti da affrontare in un tavolo che Anci Umbria chiede alla Regione Umbria di attivare, coinvolgendo anche l’UPI regionale e tutte le rappresentanze delle categorie coinvolte”.




ANCI UMBRIA ONORA LA FESTA DELLA REPUBBLICA

ANCI UMBRIA ONORA LA FESTA DELLA REPUBBLICA

Anci Umbria onora la Festa della Repubblica che, mai come quest’anno, deve rappresentare i valori della coesione sociale, della condivisione, dell’unità fra territori, fra Comuni. Una riflessione, in questa giornata particolare, non può che andare alla pandemia che ci ha travolti: sono stati giorni duri, difficili, anche di grandi dolori e sappiamo che ancora non è finita. Tutti abbiamo profuso grande impegno per contrastare questo virus, per garantire massima tutela ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, sotto una molteplicità di aspetti. Un primo pensiero va alle famiglie che hanno perso un loro caro. E un grazie sentito e doveroso va, ancora una volta, a tutti quei medici, infermieri e personale sanitario che hanno garantito in prima persona la salute dei cittadini che, andando anche oltre le loro forze, sono stati la colonna portante della nostra Italia, un’Italia oggi più unita che mai. Anci Umbria invita i Comuni a valorizzare le connessioni, a rompere l’isolamento fra piccoli centri, a guardare l’Umbria, come a un unico grande territorio.

Buona Festa della Repubblica a tutti! 




SULLA FASE 2 E SULLA RIPARTENZA, ANCI UMBRIA CHIEDE UN INCONTRO ALLA REGIONE

Attivare, quanto prima, un confronto tra Anci Umbria e Regione Umbria, durante il quale affrontare, in modo uniforme fra tutti i Comuni, alcune tematiche della fase 2 dell’emergenza sanitaria, oltre che la mole di effetti delle varie normative su cui i Comuni sono e saranno impegnati. E’ questo, in sintesi, quanto emerso dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di ieri mattina, che si è tenuta nel Comune di Deruta.

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ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA

ANCHE ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA/ DE REBOTTI: “UN’OPPORTUNITA’ STORICA PER RIPENSARE L’UMBRIA, CON I COMUNI PROTAGONISTI ATTIVI” 

“Ribaltare la prospettiva e cogliere, paradossalmente, l’occasione, irripetibile, che questa situazione straordinaria dettata dal Covid-19 ci consegna: un’opportunità storica, quella di ripensare la nostra regione, di sviluppare un nuovo pensiero, con i Comuni protagonisti attivi”: lo ha detto questa mattina il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, intervenendo alla videoconferenza su “Trenta idee per l’Umbria”. “Università, Regione e Comuni, dunque, in campo per rilanciare l’Umbria nel post Covid-19. Una sinergia che è segno della capacità di una regione a reagire in modo forte. L’università è un pezzo della nostra storia e io ho la fortuna di toccare con mano, nella città di Narni, questa esperienza. I nostri studenti non ci hanno abbandonato in questi mesi, testimoniando la sicurezza di questo territorio. Le polemiche di questi giorni sul fattore Rt che ci paragona alla Lombardia non serviva, ma non c’è turista italiano o straniero che si baserà su quel fattore per le sue scelte. L’Umbria ha dato prova quotidiana e su tutti i livelli della sua sicurezza, di essere una regione coesa. Anche nel post Covid, i Comuni vogliono continuare a fare la loro parte, come hanno fatto in questi mesi di straordinaria emergenza, partecipando attivamente al processo di ripensamento dell’Umbria, facendo sempre leva su un elemento chiave: il valore del pubblico”.




23 MAGGIO, GIORNATA DELLA LEGALITÀ: ANCI UMBRIA ACCOGLIE L’INVITO DEL PRESIDENTE DECARO E DI MARIA FALCONE

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Anci Umbria: siglato accordo per tutela della salute nei luoghi di lavoro

È stato sottoscritto, oggi, in videoconferenza, un protocollo d’intesa fra Regione Umbria, Anci Umbria, Upi Umbria e Sindacato umbro del pubblico impiego CGIL FP, CISL FPL e UIL FPL per la tutela della salute dei lavoratori e per una migliore organizzazione del lavoro da remoto, in vista del rientro nei luoghi di lavoro, con l’attivazione della Fase 2.

   Un accordo decisivo e importante, che definisce le misure di sicurezza che dovranno essere adottate negli uffici pubblici di Regione, enti regionali, Province e Comuni, al fine di contrastare la diffusione del virus Covid-19, a tutela non solo dei lavoratori, ma dell’intera comunità umbra. Le misure previste si applicheranno anche nei confronti degli utenti che si recheranno nelle sedi e agli sportelli di front office e per le relazioni con il pubblico. 

   “La firma del protocollo – commentano Regione, Anci Umbria, Upi e funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – sancisce l’inizio di un nuovo percorso, di un nuovo modo di rapportarsi fra istituzioni ed enti. Il documento rappresenta un modello di lavoro e di condivisione fra soggetti diversi, nell’interesse supremo della comunità e dei lavoratori. Con la fase 2 si è aperta, di fatto, la necessità di integrare ancor più le garanzie tradizionali del lavoratore con quelle della salute. Ciò significa anche tutelare i servizi e quindi l’intera comunità. L’atto di oggi – concludono le parti – è un segnale importante di attenzione e impegno a favore dei dipendenti e della società. Amministrazioni e sindacato puntano a una tutela diffusa e concreta dei servizi, del lavoro, dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti”.

   Nel dettaglio, l’intesa incentiva l’adozione di strumenti e soluzioni tecnologiche per l’accesso da remoto dei cittadini, anche con l’obiettivo di un miglioramento continuo del servizio pubblico in termini di innovazione, digitalizzazione, rispondenza alle necessità dei cittadini. 

  Intende inoltre garantire condizioni igienico-sanitarie ottimali all’interno degli uffici e delle aree aperte al pubblico, tramite la costante sanificazione dei locali, l’installazione di pannelli di protezione, il mantenimento del distanziamento sociale, la fornitura per gli addetti e per gli utenti degli opportuni dispositivi di sicurezza.

20200430 – Protocollo Sicurezza REGIONE anci upi cgil cisl UIL