RIDUZIONE TARI E SOLIDARIETA’ ALIMENTARE: DUE NUOVE MISURE POSSIBILI GRAZIE AL RIPARTO PER I COMUNI DA 1MILIARDO E 100 MILIONI

TONIACCINI: UN PREZIOSO SUPPORTO PER I COMUNI CHE POTRANNO AIUTARE DI PIU’ E MEGLIO LE FAMIGLIE E LE ATTIVITÀ ECONOMICHE IN DIFFICOLTA’

 

La Conferenza Stato-Città ha approvato ieri il riparto tra i Comuni di 1 miliardo 100 milioni di euro inerente i due principali provvedimenti del decreto Sostegni-bis (dl 73/2021).

Sono 600 i milioni destinati ai Comuni che potranno così ridurre la Tari (o della Tari corrispettiva) in favore delle attività economiche colpite dall’emergenza sanitaria (art. 6 dl 73/2021).

“Era una misura che Anci nazionale aveva già chiesto dall’autunno scorso – ricorda il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – proprio a seguito della seconda ondata della pandemia che aveva portato il Paese a nuove restrizioni e chiusure, aggravando così la situazione economica di diverse attività che versavano già in condizioni critiche.

I Comuni sono, ora, messi nelle condizioni di poter applicare riduzioni del prelievo sul servizio di gestione e raccolta dei rifiuti, da decidere entro il 30 giugno prossimo”.

Gli ulteriori 500 milioni, invece, sono destinati a un nuovo provvedimento di “solidarietà alimentare” (art. 53, dl. 73/2021). La misura, che vede uno stanziamento maggiore rispetto ai 400 milioni del 2020, permetterà di sostenere le necessità primarie delle famiglie in difficoltà, non solo per ciò che riguarda le spese alimentari, ma anche per quelle relative ad affitti e utenze. Tra quest’ultime, i Comuni avranno la facoltà di includere anche quelle relative alla Tari per le utenze domestiche.

“Si tratta di un’altra importante e fondamentale misura che ci consente – prosegue Toniaccini – di continuare a sostenere le fasce più deboli e bisognose della popolazione”.

La Conferenza ha inoltre approvato le modalità di assegnazione di 65 milioni di euro per il triennio 2021-2023 per il potenziamento di iniziative di sicurezza urbana da parte dei Comuni. Le assegnazioni avverranno sulla base della presentazione di progetti. L’Anci ha chiesto maggior flessibilità nelle facoltà di assunzione sulla base dei fondi che saranno resi disponibili.

Infine, 5 milioni di euro sono stati assegnati ai Comuni in dissesto finanziario per interventi di manutenzione straordinaria di immobili da assegnare alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri.




COVID-19/ BUONI SPESA: OLTRE L’83% DEI COMUNI UMBRI HA CHIUSO IL BANDO. I NUMERI, IN UNA INDAGINE DI ANCI UMBRIA

COVID-19/ BUONI SPESA: OLTRE L’83% DEI COMUNI UMBRI HA CHIUSO IL BANDO. I NUMERI, IN UNA INDAGINE DI ANCI UMBRIA

L’83,7% degli avvisi relativi alle misure di solidarietà alimentare è ormai chiuso e soltanto il 16,3% è ancora aperto. Inoltre, 81 Comuni (88,04%) hanno adottato la tipologia dei buoni spesa, 9 Comuni (9,7%) hanno affiancato ai buoni spesa, i pacchi alimentari e 2 Comuni (2,17%) hanno distribuito pacchi alimentari: lo rileva una indagine realizzata da Anci Umbria e chiusa lo scorso lunedì, relativa alle misure di solidarietà alimentare volte a sostenere singoli e nuclei familiari in condizioni di necessità, a causa dell’emergenza epidemiologica in atto. L’indagine fa riferimento ai 92 Comuni dell’Umbria.

La maggior parte degli avvisi è chiusa per scadenza del termine; o per esaurimento delle risorse disponibili (come Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Città della Pieve, Castiglion del Lago, Magione, Panicale, Tuoro sul Trasimeno, Valfabbrica, Terni…). Inoltre, il 12% dei Comuni ha chiuso l’avviso per esaurimento delle risorse entro i primi 20 giorni di aprile.

Restano aperti alcuni avvisi che non hanno previsto un limite temporale per la presentazione delle domande, identificando il termine con l’esaurimento delle risorse disponibili, nonchè altri avvisi in chiusura, oggi, 30 aprile (come Bevagna, Gubbio, Nocera Umbra, Torgiano, Calvi dell’Umbria….) o il 4 maggio (come Porano).

Il 25% dei Comuni aveva, o ha riaperto ora, i termini, o pubblicato nuovi avvisi per assegnazione delle risorse residue della seconda tranche, rivolti in particolare ai cittadini dotati dei requisiti richiesti che non avevano già presentato istanza precedentemente (fra cui Bevagna, Cerreto di Spoleto, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Monte Santa Maria Tiberina, Nocera Umbra, Sant’Anatolia di Narco, Spello, Torgiano, Trevi, Arrone, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Porano, San Gemini, San Venanzo, e altri).

In altri casi, le risorse residue sono state distribuite ai beneficiari idonei con una maggiorazione del contributo previsto.

La dotazione di risorse prevista per i 92 Comuni umbri ammontava a 5.492.039,30 Euro.

Sono stati, inoltre, stanziati ulteriori fondi da parte dei Comuni, grazie all’attivazione di misure di solidarietà alimentare da parte di privati, terzo settore, associazionismo.

Molti Comuni hanno aperto un conto corrente dedicato alle donazioni. In alcuni casi i fondi provenienti da tali conti correnti sono risultati fondamentali per poter soddisfare tutte le richieste pervenute, per le quali le risorse previste dall’OCDPC n. 685/2020 risultavano insufficienti. Questo è avvenuto sia in Comuni più grandi (come Assisi, Perugia, Città della Pieve…), sia in Comuni di dimensioni ridotte (fra cui Parrano). Alcuni Comuni hanno integrato con risorse da proprio bilancio i fondi destinati alle misure di solidarietà alimentare (Montone, Panicale, Scheggino, Todi, Narni…) Alcuni Comuni, a fronte dell’elevato numero di richieste, sono stati costretti a rimodulare gli importi dei buoni spesa per poter soddisfare tutte le richieste. Questo è accaduto sia in Comuni più grandi (come Umbertide), sia in Comuni di ridotte dimensioni (come Valtopina)

Un’ultima annotazione sugli esercizi commerciali che hanno aderito: sono stati coinvolti quasi 800 esercizi commerciali e fra questi anche 76 farmacie e parafarmacie.

Nella maggior parte dei casi, i Comuni hanno raccolto le adesioni degli esercizi commerciali attraverso una manifestazione di interesse.

BUONI SPESA REPORT FINALE

solidarieta alimentare_scheda sintetica

solidarietà alimentare OCDPC N. 658

buoni spesa




MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE – TRACCE PER I COMUNI

A seguito dell’ordinanza n.658 del Capo di Dipartimento della Protezione Civile, Anci Umbria ha predisposto, in collaborazione con Anci nazionale e Anci regionali ed alcuni Comuni umbri, documenti utili all’applicazione delle disposizioni ministeriali per la gestione delle misure urgenti della solidarietà alimentare:

– Fac simile di atto di indirizzo della Giunta Comunale per l’erogazione delle misure di solidarietà alimentare (Ordinanza del Capo della Protezione Civile n. 658/2020);
– Modulo domanda beneficiari;
– Avviso manifestazione di interesse commercianti;
– Modulo adesione commercianti;
– Nota tecnica su procedura di contabilizzazione dell’entrata derivante da Ordinanza P.C. n. 658/2020 con allegati due schemi di Deliberazione di variazione di bilancio in esercizio provvisorio.

Si precisa che trattasi solo di schemi adattabili e modificabili ovviamente alle esigenze delle singole realtà locali. È un supporto operativo che ANCI mette a disposizione dei Comuni che possono comunque scegliere in autonomia quale sia il modello organizzativo e gestionale migliore per la propria realtà amministrata.

2020_03_31_ContabilitàFondo alimentare

2020_03_31_ODPC658_variazione bilancio definitivo

2020_03_31_ODPC658_variazione bilancio provvisorio

avviso interesse commercianti

fac simile atto di indirizzo Giunta Comunale

letterasindaci condoc

letterasindaci condoc modulo adesione commercianti

modulo domanda beneficiario