TONIACCINI: SERVE INTERVENTO RISOLUTORE SU DIGITALIZZAZIONE DEGLI APPALTI

Il presidente punta l’attenzione soprattutto su quello di importo inferiore ai 5mila euro che rappresentano per i Comuni di piccole e medie dimensioni la maggior parte degli affidamenti

Perugia, 11 gennaio 2024 – “La nuova disposizione di Anac sull’utilizzo transitorio di un’interfaccia web semplificata per gli affidamenti diretti di importo inferiore ai 5mila euro rappresenta non è una soluzione al problema che si trovano a dover risolvere molti comuni umbri”. Anche Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, interviene sulla questione dell’entrata in vigore (dallo scorso 1 gennaio) dell’obbligo di utilizzo delle piattaforme digitali per l’intero ciclo di tutti gli appalti pubblici, previsto dal nuovo Codice dei contratti per adempiere alle riforme del Pnrr e che modifica completamente il sistema dei cig (codici identificativi gare).

Nella giornata del 10 gennaio l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), recependo dai Comuni le prime segnalazioni di criticità, ha già inviato una nuova indicazione sull’applicazione, attraverso l’utilizzo di una piattaforma dedicata, delle disposizioni del codice dei contratti pubblici in materia di digitalizzazione degli affidamenti di importo inferiore ai 5mila euro per garantire ai Comuni un migliore passaggio verso un’amministrazione totalmente digitale.

“Ora sarà mia premura – prosegue Toniaccini – verificare con gli uffici l’effettiva utilità di questo servizio che sarà valido fino al prossimo 30 settembre e che non risolve il nostro problema. Il tutto senza considerare che l’accesso tramite Spid impedirà la collegialità del lavoro degli uffici, creando gravi problemi organizzativi soprattutto all’interno degli enti di minori dimensioni demografiche”.

“Per questo motivo – sottolinea il presidente di Anci Umbria – chiediamo che, come previsto dalla Finanziaria 2007, si tolga l’obbligo di cig per acquisti sotto i 5mila euro o almeno di ripristinare lo smart cig. È impensabile adottare delle procedure macchinose per incarichi da poche centinaia di euro obbligando le ditte artigiane o i negozi del territorio ad aderire a piattaforme telematiche complesse e macchinose. Così facendo mettiamo a rischio le piccole attività economiche della nostra regione. Servono piattaforme semplici, interfacce chiare, che non rappresentino un adempimento macchinoso per i dipendenti comunali e che siano in grado di soddisfare i dettami dell’Unione Europea in funzione dell’attuazione e del successo del Pnrr“.




GORI, PICCOLI COMUNI: ANCORA UNA VOLTA COSTRETTI A RIVENDICARE LA SEMPLIFICAZIONE

Il coordinatore della Consulta Piccoli Comuni interviene sulla delibera Anac che modifica il sistema dei cig (codici identificativi gare)

Perugia, 10 gennaio 2024 – “Da tanti anni si parla di semplificazione per gli Enti locali ma ogni volta si pone qualche ostacolo sulla strada di coloro che rappresentano l’ente più prossimo ai cittadini”. Così Federico Gori, coordinatore della Consulta Piccoli Comuni di Anci Umbria e sindaco di Montecchio (Terni), commentando la delibera Anac che dal primo gennaio 2024, in ottemperanza a quanto previsto per adempiere alle riforme del Pnrr modifica completamente il sistema dei cig (codici identificativi gare), elimina Simog e la sostituisce con una piattaforma più performante e completa, sopprimendo gli “smart cig”.

“Di fatto questa disposizione – continua Gori – ci impedirà di fare acquisti nei piccoli negozi commerciali di vicinato e di utilizzare le professionalità del territorio. Così facendo togliamo valore economico ai territori, che già si trovano in condizioni di particolare difficoltà, aumentando allo stesso tempo il lavoro delle amministrazioni dei piccoli Comuni”.

“Lo smart cig – sottolinea il coordinatore della Consulta – deve essere reintrodotto subito. Rappresenta circa il 90% dei cig presi ed è frutto di un sistema facile e veloce. Toglierlo è stato inopportuno e, come previsto dalla Finanziaria 2007, si tolga l’obbligo di Cig per acquisti sotto i 5mila euro. Pensare di adottare questa procedura per incarichi da poche centinaia di euro e obbligare le ditte artigiane o individuali o negozi di paese ad aderire a piattaforme telematiche è impensabile. Servono piattaforme semplici, interfacce chiare, che non rappresentino un adempimento macchinoso per i dipendenti comunali. Servono piattaforme intuitive che garantiscano trasparenza ma anche facilità di utilizzo. Per noi è fondamentale togliere burocrazia, non aggiungerla. Piattaforme semplici e intuitive tra l’altro servono a tutti, sia ai piccoli che ai grandi Comuni.  Con il nuovo sistema per avere un codice si impiega più di mezz’ora, quando la piattaforma funziona, mentre prima servivano pochi minuti. Noi rappresentanti dei Piccoli Comuni chiediamo piattaforme semplici e intuitive ma soprattutto fiducia. Solo così – conclude Federico Gori – riusciremo a concentrarci sulle opere pubbliche maggiori, soddisfacendo i dettami dell’Unione Europea in funzione dell’attuazione e del successo del Pnrr”.




Il contributo di Anci Umbria a “Facciamo semplice l’Italia”

Moreno Landrini: “Tema dello snellimento di accesso ai servizi priorità per garantire la crescita sociale ed economica di una data comunità”

Perugia, 09 gennaio 2023 – Ha preso il via da Perugia e dall’Umbria “Facciamo semplice l’Italia, partendo dai territori”, l’iniziativa promossa dal Ministero della Funzione Pubblica che si è tenuta oggi tra la sala dei Notari di palazzo dei Priori e l’ex Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria. Ai lavori, che sono stati aperti dal ministro Paolo Zangrillo, hanno preso parte alcuni rappresentanti di Anci Umbria: Moreno Landrini, vicepresidente vicario Anci Umbria, Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, e Federico Gori, coordinatore dei piccoli comuni di Anci Umbria.

Federico Gori, coordinatore dei piccoli comuni di Anci Umbria (sono 63 dei 92 di cui è composta la regione), ha sottolineato l’esigenza di evitare lo spopolamento dei territori e la necessità di adeguare la macchina pubblica visto che “il blocco del turnover ha generato difficoltà, soprattutto per le piccole amministrazioni, che non hanno potuto aggiornarsi, integrando nuove risorse di personale ed aggravando la situazione già difficile, anche solo per svolgere il lavoro ordinario”. In questo contesto Gori ha auspicato una collaborazione tra Province, Comuni più grandi ed enti sovraordinati per dar vita ad un welfare istituzionale. “Spero che parallelamente – ha concluso Gori – ci possa essere anche una condivisione con Anci Nazionale che, partendo proprio dalle esperienze territoriali, sarà sempre a disposizione per migliorare i nostri amati Comuni”.

Moreno Landrini, vicepresidente vicario Anci Umbria, ha chiuso la prima sessione dei lavori affermando che “far partire questa iniziativa da Perugia e dall’Umbria stimola noi amministratori locali ad un confronto serio, collaborativo e costruttivo in quello che è il nostro obiettivo comune: ‘Rendere semplice l’Italia’. Il tema dello snellimento di accesso di cittadini ed imprese nella pubblica amministrazione – ha detto ancora Landrini – è oramai la priorità per garantire la crescita sociale ed economica di una data comunità. La semplificazione delle procedure in Umbria è passata anche attraverso il compimento del percorso di attuazione degli sportelli Suape (Sportello Unico per le Attività Produttive e l’edilizia, ndr). Sono attivi in 43 Comuni e necessitano di azioni di supporto per garantire, sviluppare e verificare la continuità dell’accesso unico digitale”.

Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, ha sottolineato la necessità di formare nuove persone per lavorare nella pubblica amministrazione, suggerendo di “accelerare e strutturare dei corsi-concorsi per giovani neodiplomati-neolaureati per indirizzarli su una carriera nella ‘pubblica amministrazione’. Nello specifico, inoltre, c’è la necessità di alcune professionalità ben specifiche che non sono solo i progettisti, figure il più delle volte esterne alla pubblica amministrazione, ma anche quelle legate all’’assistenza tecnica’ definita nel Pnrr, che sono quelle che necessitano di essere formate ed accompagnate. In questa ottica – ha concluso Ranieri – da non trascurare ma, da valorizzare, in termini di competenze la grande e positiva esperienza del Servizio civile universale e del Servizio civile digitale”.

 




WORKSHOP #ADUMBRIA2019 ANAGRAFE NAZIONALE DEI NUMERI CIVICI DELLE STRADE URBANE E INFRASTRUTTURA GEOGRAFICA DELLA REGIONE UMBRIA




Quaderno ANCI: “Il DPR 13 febbraio 2017, n. 31. La semplificazione dei procedimenti di tutela paesaggistica. Il raccordo con i provvedimenti edilizi”

Il Quaderno ANCI dal titolo “Il DPR 13 febbraio 2017, n. 31. La semplificazione dei procedimenti di tutela paesaggistica. Il raccordo con i provvedimenti edilizi”, è a cura del Vice Segretario Generale Stefania Dota, della Responsabile Ufficio Affari Istituzionali Maria Rosaria Di Cecca, e con la collaborazione dello Studio Narducci.

Il Quaderno può essere scaricato dal sito istituzionale dell’ANCI al seguente link:

http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/autorizzazioni%20paessaggistiche.pdf