Martedì 22 febbraio, Anci Umbria incontra on-line i vertici territoriali di Poste Italiane sulle riaperture

PERUGIA – Questa mattina si è tenuto un incontro tra Anci Umbria e i vertici territoriali di Poste Italiane, in un clima disteso e collaborativo. Per Anci Umbria erano presenti il presidente Toniaccini, il vice vicario Landrini, il coordinatore dei piccoli comuni Gori e l’assessora di Assisi Cavallucci. Per Poste Italiane, il responsabile macro area Centro-Nord Zunino, il responsabile relazioni istituzionali area centro nord Pinzani e il responsabile della gestione operativa dei mercati privati Centro Campanelli.

Poste ha informato l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria dell’istituzione di un comitato-rete, a stretto contatto con la direzione centrale e con le istituzioni, che sta lavorando per predisporre un programma di riaperture, anche grazie alla decrescita dell’emergenza pandemica. Il Piano che prevede un ritorno complessivo alla normalità, pur non escludendo il tema della razionalizzazione.

I rappresentanti di Poste al contempo hanno scartato la possibilità di nuove chiusure e hanno dato rassicurazioni sul fatto di tenere costantemente sotto controllo le necessità espresse dai territori.
Anche rispetto alla richiesta di dispositivi Postamat, sollevata da diversi Comuni perché reputati strumenti utili per tamponare la mancanza totale di servizi in alcune zone, c’è stata attenzione. Fermo restando che per la scelta dei luoghi si rendono necessari approfondimento e tutta una serie di valutazioni per capire meglio priorità e necessità, è stata data la rassicurazione che non è intenzione di Poste ignorare le richieste dei Comuni.

“In un momento così complicato, in modo particolare per i Piccoli Comuni, che in alcune aree vedono la quasi totale desertificazione dei servizi, non si può che esprimere apprezzamento per il percorso fatto fino ad oggi con Poste e per la disponibilità dei referenti locali, che non diamo per scontata. Il dialogo e il rapporto umano hanno avuto grande importanza”, ha dichiarato Federico Gori.

Apprezzamento all’ampia disponibilità al confronto anche da parte del Presidente di Anci Umbria, che ha chiesto di proseguire questa efficace interlocuzione. “Noi sindaci siamo i percettori delle problematiche e delle criticità. Oggi Poste ci dà una notizia importante sulle riaperture, poiché i servizi postali sono essenziali e preziosi per le nostre comunità”.

L’incontro si è concluso con la promessa di un aggiornamento quando Poste avrà definito il piano per le riaperture.




Potenziamento orari in 7 Uffici Postali dell’Umbria: un primo risultato, ora nuovi confronti

Toniaccini: “Un primo risultato alle nostre richieste, ora un nuovo confronto per definire la portata complessiva della riorganizzazione, anche in quei territori sprovvisti di servizi”

“Una prima  e importante risposta alle nostre richieste, ma serve un piano definito anche per le riaperture degli uffici postali in quei territori tuttora sprovvisti di servizi”: così il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, alla notizia, “positiva”, del potenziamento degli orari di apertura al pubblico in 6 sedi del perugino e 1 del ternano.

“A seguito di una interlocuzione telefonica con il dottor Pinzani di Poste Italiane, avvenuta questa mattina – afferma il presidente – apprendo con soddisfazione del potenziamento, a partire dal prossimo lunedì 29 novembre, degli orari di apertura al pubblico degli Uffici Postali di Castiglione della Valle, Piedipaterno sul Nera, Pierantonio, Pontenuovo e Viole di Assisi, nel perugino e di Porchiano, nel ternano.

Nel ringraziare Poste Italiane per questa apertura e per aver accolto, in parte, le nostre reiterate richieste, prendiamo atto che si tratta di un primo e importante passo verso la riorganizzazione degli uffici Postali nel nostro territorio. Tuttavia, Anci Umbria – nel quadro di quel percorso intrapreso con gli altri livelli Istituzionali, a partire dai Parlamentari umbri, fino alla Regione e ad Anci nazionale – vorrebbe potersi confrontare nuovamente con Poste Italiane per capire qual è la portata complessiva della riorganizzazione, quali territori saranno toccati dal ripristino degli orari pre – Covid e dalle riaperture di quelle sedi ancor oggi chiuse, oltre ai tempi di attuazione”.

Perugia 24 novembre 2021




Poste, Banche e Medici di Medicina Generale: verso la condivisione di un percorso unitario fra Anci Umbria, Parlamentari umbri e altri livelli istituzionali

Il presidente Toniaccini: “I cittadini si attendono risposte a problematiche di grande rilievo. La digitalizzazione non può essere una motivazione per le chiusure”

Un nuovo momento di confronto tra Anci Umbria e alcuni Parlamentari umbri è avvenuto questa mattina, nella sala del Consiglio del Palazzo della Provincia di Perugia. Erano presenti il deputato Raffaele Nevi, la senatrice Emma Pavanelli e, da remoto, la senatrice Fiammetta Modena e il senatore Luca Briziarelli. Ha inviato una lettera l’onorevole Walter Verini. Hanno preso parte all’iniziativa l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, diversi sindaci e amministratori locali e, al termine della riunione, anche il consigliere regionale Valerio Mancini.

Per il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini si è trattato di un “ulteriore momento di approfondimento con i parlamentari umbri, che ringrazio per la disponibilità, su tematiche prioritarie, ormai divenute all’ordine del giorno: chiusura degli sportelli postali o riduzione delle loro aperture, chiusure degli Istituti di credito, carenza di Medici di Medicina Generale. L’incontro si è concluso con “la volontà unanime a intraprendere un percorso comune che coinvolga tutti i diversi livelli Istituzionali – prosegue il presidente – per arrivare a una risposta alle esigenze dei cittadini, oggi divenute criticità anche per la loro salute, ma anche per lo sviluppo, la crescita e la competitività delle nostre comunità. Oltre a rappresentare anche un problema in termini sociali e occupazionali. Un percorso in cui la digitalizzazione, pur necessaria e indispensabile nei nostri territori, non sia la motivazione alla base delle chiusure”.

Il presidente Toniaccini ha annunciato la redazione di un documento su queste tematiche, sottoscritto dai sindaci umbri, da presentare ai Parlamentari e alle altre Istituzioni.

Infine, ha reso noto che sul Pnrr, il Piano di resilienza e ripresa, su cui sono riposte molte aspettative da parte dei territori, ci sarà un grande evento promosso congiuntamente da Anci Umbria e Anci Marche, per il prossimo 10 dicembre all’Istituto “Aldo Capitini”, a Perugia.




PRESIDIO DEI SINDACI PER RIAPERTURA UFFICI POSTALI

Successo per la grande mobilitazione dei sindaci in Piazza Matteotti, a Perugia, per chiedere la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali e il prolungamento degli orari, per evitare le lunghe code

 

“Questo presidio – ha detto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – vuole dar voce ai tanti cittadini che ogni giorno hanno rappresentato a noi Sindaci disagi, disservizi, preoccupazioni inerenti gli uffici postali e per sensibilizzare Poste Italiane a un cambio di passo. Vogliamo tutelare, prima di tutto, la salute dei nostri cittadini”: è quanto ha dichiarato questa mattina, il presidente di Anci Umbria, aprendo la grande mobilitazione che si è svolta in Piazza Matteotti, a Perugia, proprio davanti all’Ufficio postale del capoluogo umbro. 

“Un presidio che idealmente abbraccia tutte le regioni, perchè la questione delle file esterne agli uffici postali e delle chiusure – ha sottolineato Toniaccini – è una problematica comune a tutte le città italiane”.

Una lunga coda, questa volta da parte dei Sindaci umbri di tutti gli schieramenti politici, si è formata, dunque, davanti all’ufficio postale di Piazza Matteotti. I sindaci, muniti di fascia tricolore, hanno chiesto “la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali dell’Umbria e il prolungamento degli orari, quale unica via per evitare le lunghe file”. 

All’evento hanno preso parte anche alcuni rappresentanti delle Istituzioni locali, fra cui il presidente e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, rispettivamente Marco Squarta e Simona Meloni, diversi consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, parlamentari umbri, fra cui il senatore Luca Briziarelli, mentre la senatrice Fiammetta Modena ha inviato ad Anci Umbria una lettera di sostegno all’iniziativa, e persino cittadini che si sono uniti alla protesta “pacifica e civile”.

“Non possiamo più lasciare i nostri cittadini, soprattutto gli anziani – ha proseguito il presidente – fuori dagli uffici postali, al freddo e al caldo, a fare lunghe file. Servono orari più prolungati e la riapertura di tutti gli uffici postali, siamo ormai in zona bianca. Anci Umbria in questo difficile periodo di crisi sanitaria si è fatta carico di affrontare la questione, attivando diversi momenti di confronto con i vertici nazionali di Poste italiane, che non si sono mai sottratti al dialogo e che, per questo li ringraziamo. L’ultimo incontro on line, su loro richiesta, proprio lunedì scorso, ma le risposte date non sono state adeguate alle esigenze dei cittadini. Non abbiamo ricevuto un planning di riaperture e orari. Proprio ieri, l’Italia ha ottenuto il via libera dall’Unione europea per il Pnrr, una giornata storica. Un Piano che punta al futuro, a costruire, ad abbandonare vecchi modelli e schemi per fare spazio all’innovazione, che non è solo tecnologica, ma anche implementazione di nuovi servizi al cittadino. E mentre l’Italia apre alle nuove opportunità, c’è chi riduce servizi essenziali al cittadino, chi non investe sui piccoli comuni che sono il fulcro delle nostre regioni. Ci vuole coraggio e noi Sindaci siamo pronti alle nuove sfide e chiamiamo a raccolta tutti, Poste Italiane comprese: diamo più servizi al cittadino per far crescere insieme le nostre comunità”.

Anche per il coordinatore dei Piccoli Comuni di Anci Umbria, Federico Gori, Poste Italiane rappresenta “un servizio essenziale”: “L’Umbria – ha detto – è composta da aree interne, da piccoli comuni, da frazioni che necessitano di una attenzione particolare che noi Amministratori cerchiamo di attuare quotidianamente, mantenendo e potenziando servizi. L’Ufficio postale è proprio uno di quei servizi indispensabile e che deve restare aperto. In Anci Umbria abbiamo trovato la casa dove discutere di questa problematica e in cui interloquire sia con Poste italiane, sia fra noi. I Comuni chiedono più attenzione alle comunità che rappresentiamo”.




EMERGENZA COVID 19 – ANCI UMBRIA SCRIVE A POSTE ITALIANE PER LA RIAPERTURA DELLE SEDI CHIUSE

COVID 19: RIMODULAZIONE-CHIUSURA DEGLI UFFICI POSTALI/ ANCI UMBRIA SCRIVE A POSTE ITALIANE PER LA RIAPERTURA DELLE SEDI CHIUSE

  

In una lettera indirizzata a Poste Italiane e, per conoscenza, alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ai Prefetti di Perugia e Terni, rispettivamente Claudio Sgaraglia e Emilio Dario Sensi, il presidente Anci Umbria Francesco De Rebotti e il Coordinatore Piccoli Comuni umbri Federico Gori chiedono la riapertura degli Uffici Postali chiusi, a seguito dell’emergenza sanitaria in corso.

Di seguito la lettera:

“La rimodulazione/chiusura di alcuni Uffici Postali, a seguito del Covid 19, soprattutto in aree interne e periferiche del nostro territorio regionale, sta creando forti disagi ai cittadini e alle nostre comunità.

Anci Umbria ha raccolto diverse segnalazioni da parte dei sindaci, evidenziando come la chiusura abbia determinato un impatto negativo sui territori. Pur comprendendo la situazione che, peraltro, è complessa per tutti, a partire dai cittadini, tuttavia si ricorda che il servizio rientra fra quelli essenziali. Gli Uffici Postali sono un presidio che erogano servizi di primaria necessità. Non solo. In un momento di grandissimo disagio come quello attuale, con l’emergenza sanitaria in corso, la chiusura provoca un ulteriore grave danno all’intera comunità. Occorre anche pensare a quei centri in cui vivono soprattutto anziani che utilizzano gli Uffici Postali per il pagamento delle utenze o per il prelievo di contanti. E’ bene ricordare anche che il taglio delle corse dei bus ha isolato alcuni territori, rendendo impossibile per alcune persone persino riscuotere la pensione. Inoltre, in alcuni piccoli centri, non ci sono sportelli bancari e dunque, gli Uffici Postali sono l’unico strumento per talune operazioni.

Proprio il decreto ministeriale, cui Poste Italiane fa riferimento nell’assunzione di tale decisione, vieta spostamenti e assembramenti. Ma la chiusura di alcuni uffici determina necessariamente un afflusso di persone concentrato in altre sedi, a loro volta interessate da provvedimenti di forte riduzione degli orari di apertura, aggiungendo in tal modo disagio al disagio.

Con la presente, Anci Umbria chiede l’immediata riapertura di quegli uffici arbitrariamente chiusi, per mantenere un servizio essenziale di pubblica utilità e, in ogni caso, la possibilità di valutare e concordare insieme ogni decisione, nel rispetto dei ruoli di ciascuno”.

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Perugia, 14 marzo 2020




COMUNICATO STAMPA UFFICI POSTALI-PROSEGUE CONFRONTO PERMANENTE CON ANCI

Uffici postali – Gori (Sindaco di Montecchio): “Bene tavoli confronto regionale, impegno comune evitare riduzioni servizio”.

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COMUNICATO STAMPA: Parlamento Europeo sui servizi postali

Il Parlamento Europeo raccomanda il servizio postale garantito almeno cinque giorni alla settimana. Plauso dei Comuni umbri.

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