“GRAVE CARENZA DEI SEGRETARI COMUNALI”: ANCI UMBRIA INCONTRA IL PREFETTO DI PERUGIA

“GRAVE CARENZA DEI SEGRETARI COMUNALI”: ANCI UMBRIA INCONTRA IL PREFETTO DI PERUGIA

 

La “grave situazione” relativa alla carenza dei segretari comunali è stata oggetto di un incontro, avvenuto questa mattina, fra una delegazione di Anci Umbria – guidata dal presidente Francesco De Rebotti, insieme al vicepresidente Michele Toniaccini e al coordinatore dei Piccoli Comuni, Federico Gori – e il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia.

Anci Umbria aveva, infatti, chiesto un incontro al Prefetto per cercare di trovare una soluzione “tempestiva” al problema.

La delegazione ha sottolineato il carattere “emergenziale” della questione e il “disagio” che, quotidianamente i sindaci si trovano ad affrontare per “non bloccare la normale gestione amministrativa”. Nella sostanza, l’assenza di segretari comunali “impedisce o limita l’attività amministrativa e scompagina la pianta organica. In un momento in cui le Amministrazioni comunali navigano a vista, la carenza di segretari incide in maniera negativa sulla gestione complessiva della macchina comunale”. La delegazione ha fatto presente che “sovente si fa fatica a convocare consigli o giunte comunali” e che, proprio per questo, “si corre il rischio di dover rinunciare a importanti opportunità progettuali o finanziarie, per i territori. Gli stessi sindaci, a volte, si trovano costretti ad assumersi responsabilità o intestarsi deleghe per ovviare al problema”.

Si tratta di “un caso nazionale che – è stato detto – colpisce in particolare i piccoli Comuni”. Anci, già nei mesi scorsi, aveva scritto una lettera al Ministro dell’Interno chiedendo risposte adeguate. “Tra le ipotesi avanzate, quella di utilizzare le figure apicali – ha fatto presente la delegazione umbra di Anci – non è percorribile, perché, spesso, nei Comuni sotto i 5mila abitanti non sono presenti o, se lo sono, hanno già una mole di lavoro che non consente loro di assumere altri incarichi”.

La delegazione ha anche evidenziato “la necessità del superamento del corso-concorso, come unica possibilità di reclutamento, oltre che la definizione di procedure selettive più snelle, che consentano una più rapida immissione in servizio dei nuovi segretari comunali, ma anche l’individuazione di figure qualificate, interne alle Amministrazioni, in grado di garantire medio tempore la reggenza delle sedi vacanti e la definizione di un piano pluriennale di attività formative a livello territoriale, rivolte ai segretari comunali e provinciali, ai dirigenti, ai funzionari e agli amministratori degli enti locali”. Infine, “è necessario consentire ai vicesegretari nominati dai sindaci di superare il limite dei 120 giorni attualmente previsto per la reggenza”.

Il Prefetto ha “condiviso le preoccupazioni della delegazione Anci Umbria” e si è impegnato a segnalarle al Ministro dell’Interno, affinché “le procedure concorsuali in atto possano giungere a compimento nel più breve tempo possibile”, oltre a “trovare soluzioni più immediate”.

LA CARENZA DI SEGRETARI COMUNALI IN UMBRIA, IN CIFRE

In Umbria, su 92 Comuni, ci sono 57 sedi di segreteria, 40 titolari di sede; quelle vacanti, senza

segretario sono 21.

 

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SEMPLIFICAZIONE DELLA CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE PICCOLI COMUNI




Piccoli Comuni: Al via il finanziamento di interventi infrastrutturali per opere di immediata cantierabilità

È stato firmato il 3 settembre scorso il decreto interministeriale di attuazione dell’articolo 4, comma 7 del DL 32/2019 “Sblocca Cantieri”, che individua le modalità e i termini di accesso al finanziamento  del  programma di  interventi infrastrutturali per Piccoli Comuni fino a 3.500 abitanti per lavori di immediata cantierabilità per la manutenzione di strade, illuminazione pubblica, strutture pubbliche comunali e abbattimento barriere architettoniche.
Le risorse rese disponibili ammontano a 7.535.118 euro e potranno essere utilizzate, su richiesta dei singoli Enti che rientrano nei criteri definiti dal decreto, per un importo massimo di 200.000 euro per intervento.
Sono esclusi i Comuni che hanno già avuto accesso ai precedenti programmi “6.000 Campanili” e “Nuovi progetti di intervento”, mentre potranno richiedere il finanziamento per gli interventi infrastrutturali i Comuni definiti secondo gli indici Istat sul “Grado di Urbanizzazione” e “Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale”.
Anche in considerazione dell’esiguità dei fondi disponibili l’Anci aveva proposto ed ottenuto in Conferenza Unificata del 1 agosto scorso, una semplificazione delle procedure e delle modalità di erogazione delle risorse e l’estensione a più Regioni delle stesse, evidenziando che se ci saranno ulteriori finanziamenti e assegnazioni occorrerà rivedere i parametri per arrivare ad una migliore definizione delle necessità dei piccoli Comuni tenendo conto dello spopolamento tra i parametri prioritari.
Appena disponibile sarà reso noto il decreto contenente tutte le informazioni utili per richiedere i relativi finanziamenti.




TRASPORTO PUBBLICO LOCALE/ ALLA REGIONE UMBRIA I SINDACI CHIEDONO SOLUZIONI DIVERSE DAI TAGLI: RECUPERARE RISORSE DAL PROPRIO BILANCIO E DARE SEGUITO ALLA GARA

Allo stato di crisi del trasporto pubblico locale su gomma, Anci Umbria, con i suoi sindaci e amministratori, chiede alla Regione Umbria una soluzione diversa dai tagli alle linee urbane ed extra urbane dopo settembre, reperendo ulteriori risorse dal proprio bilancio e dando seguito alla gara sul trasporto”: è quanto ha sostenuto l’ufficio di presidenza di Anci Umbria, rappresentato oggi dai sindaci di Perugia, Andrea Romizi, di Terni, Leonardo Latini, di Todi, Antonino Ruggiano, di Assisi Stefania Proietti, del coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Umbria, nonché sindaco di Montecchio, Federico Gori, alla Regione Umbria, in una conferenza stampa nella sala Pagliacci della Provincia di Perugia. Prima di entrare nel merito delle questioni è stato ricordato che “i tagli al trasporto pubblico mettono a rischio uno dei servizi essenziali per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo economico dei territori”.

Tre le questioni emerse: la volontà di “istituire un Gabinetto permanente di confronto con la Regione Umbria sul trasporto pubblico locale”; la “convocazione dei parlamentari umbri per il prossimo lunedì 15 luglio e il coinvolgimento dei Prefetti di Perugia e Terni”; e la reiterata richiesta di “modifica della delibera di giunta regionale dello scorso 7 maggio con cui, di fatto, si attribuisce ai Comuni – hanno sottolineato dal tavolo – la responsabilità della carenza delle risorse”.

Durante la conferenza è stato sottolineato come “la Regione Umbria di fronte alle improvvise ed evidentemente inaspettate difficoltà di reperimento di risorse per il trasporto pubblico locale abbia risposto nel modo più semplice, ma sicuramente più drammatico per le comunità locali: con i tagli alle linee. Una risposta che fa emergere una serie di paradossi. Il primo: la tutela occupazionale dei dipendenti. La Regione che dovrebbe trovare misure e strumenti per sostenere e dare impulso positivo all’occupazione, è essa stessa a mettere a rischio il lavoro dei dipendenti del trasporto pubblico locale su gomma, proprio in virtù di questa strategia politica che, forse, non si fermerà ai soli mesi estivi, ma proseguirà, non si sa ancora come, da settembre in poi. Il secondo: l’isolamento dei piccoli Comuni. La scelta di tagliare le linee ha conseguenze devastanti anche sulle aree interne, quelle su cui sono state indirizzate, negli anni, politiche regionali mirate, proprio perché da sempre scontano un isolamento persino con il resto dell’Umbria. Un isolamento che danneggia l’economia, ma anche la tenuta sociale di queste comunità e che vanifica tutte le azioni dei Comuni volte a scongiurare lo spopolamento dei territori. Un obiettivo che ha rappresentato, evidentemente solo fino allo scorso maggio, una priorità anche della Regione Umbria. Il terzo: la mobilità sostenibile e alternativa. Due concetti che, con questa politica di ridimensionamento, verrebbero meno. Da un lato, la Regione ha investito in passato risorse e progettualità sulla mobilità sostenibile e alternativa, dall’altro, ora va a incrinare quel sistema, favorendo la mobilità privata. Tutto ciò, con conseguenze negative anche sulla qualità dell’aria. Basti pensare alla conca ternana e all’accordo con la Regione Umbria per migliorare la qualità dell’aria e abbattere le emissioni in atmosfera”.

I sindaci hanno evidenziato anche la totale “incapacità” di programmazione dell’assessorato alla mobilità: “nel giro di un mese, esattamente dalla delibera di giunta regionale dello scorso maggio, si è prospettato ai Comuni un nuovo scenario che, fra l’altro, ha messo in discussione anche i Pums, frutto di mesi di lavoro di alcuni Comuni”. C’è poi la questione della gara sul trasporto regionale: “In tutti questi anni la Regione non è stata in grado di dare seguito alla gara per il trasporto che avrebbe significato stabilità del settore e risparmio di importanti risorse”. 

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STATO DI CRISI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: ANCI UMBRIA CONVOCHERA’ I PARLAMENTARI DELL’UMBRIA – PER I PICCOLI COMUNI SI PROSPETTA UN PESANTE ISOLAMENTO

 

Anche i piccoli Comuni dell’Umbria alzano gli scudi contro il provvedimento, quello della Regione Umbria, sul taglio delle linee del trasporto pubblico locale su gomma, che rischia di isolare ancora di più le aree interne e i piccoli territori: “la soppressione delle linee extra urbane – spiega il coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Umbria, nonché sindaco di Montecchio, Federico Gori – mette in ginocchio realtà già geograficamente penalizzate, peraltro servite solo da trasporto su gomma. È una soluzione inaccettabile e fortemente discriminante”. Il coordinatore evidenzia anche un altro fatto: “questo atto della Regione va contro il principio su cui i Comuni hanno lavorato in questi anni, ovvero la strategia delle aree interne e del controesodo, che ha come cardini principali il trasporto, la scuola e la sanità. Intervenendo in maniera così netta sui collegamenti extraurbani, su quelli che mantengono ancora in vita molte comunità già disagiate, si rischia di far sgretolare quel minimo di tenuta sociale esistente. Gli effetti drammatici di questo provvedimento arriverebbero a settembre, con la ripresa dell’attività scolastica che potenzialmente potrebbe essere seriamente compromessa. Occorre rivedere il sistema generale dei trasporti umbri, non solo quello su gomma (gestione aeroporto, Freccia rossa, ecc), per fare in modo che a pagare le conseguenze non siano solo quelle comunità che sempre più spesso vivono ruoli marginali e penalizzati anche da eventi naturali, come il sisma”.

Sulla vicenda, Anci Umbria ha intenzione di convocare “un incontro con i parlamentari umbri per rappresentare la gravissima situazione che è stata prospettata nel volgere di poco tempo, per affrontare congiuntamente quello che, di fatto, si prospetta come uno stato di crisi del nostro trasporto pubblico locale e trovare, insieme, soluzioni condivisibili e più accettabili”.

Intanto, i sindaci dei Comuni dell’Umbria, loro malgrado, si trovano nella condizione di dover varare una delibera sulla rimodulazione del servizio di trasporto pubblico locale, così come richiesto dalla Regione Umbria. “Si tratta di un atto che esprime grande senso di responsabilità da parte dei sindaci – commenta il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti – ma è un atto dovuto, vista la situazione che, nel giro di un mese, ci è stata prospettata dall’assessore ai trasporti Chianella. La Regione Umbria chiede ulteriori sacrifici ai cittadini per contenere i costi del tpl e noi, nonostante la nostra totale contrarietà dobbiamo dare seguito a quanto avanzato nella delibera regionale. Un provvedimento che abbiamo avuto modo di contestare più volte, sia nella forma, sia nei contenuti.

Nelle due riunioni intercorse con la Regione, avevamo chiesto, a fronte di un nostro impegno a deliberare sulla rimodulazione, una modifica sostanziale della delibera regionale che l’assessore non ha rispettato; avevamo chiesto tempistiche certe sulla costituzione dell’agenzia regionale sul trasporto che non sono state fornite; avevamo chiesto tempistiche certe sulla gara per il trasporto pubblico locale che non sono state fornite; avevamo chiesto chiarimenti sulle risorse in campo da settembre in poi che non sono stati forniti; e chiesto che le modifiche riguardassero tutto il sistema del tpl e non una sua parte e ciò non è avvenuto.

È una situazione fortemente penalizzante per i Comuni e per i cittadini, per i fruitori del trasporto pubblico, per quei territori che non hanno altri collegamenti se non quello su gomma. Senza contare, poi, le problematiche che ne conseguono per i dipendenti del trasporto pubblico locale.  Tutto ciò evidenzia l’assenza di una progettualità regionale e di una visione di medio – lungo periodo del trasporto pubblico locale. In appena un mese, di fatto, sono stati imposti tagli del 10 per cento sulle linee. Tuttavia, spetta ai sindaci spiegare ai cittadini le motivazioni di tale scelta, dare conto di un pericoloso isolamento dei luoghi, sotto il profilo della mobilità pubblica. Spiegare. Un verbo che però non trova sostanza, in quanto possiamo solo dire che siamo costretti a tagliare le linee per contenere i costi di gestione, a fronte di una indisponibilità, quanto mai improvvisa, di risorse regionali; tuttavia, non siamo stati messi nelle condizioni di poter illustrare un progetto di trasporto pubblico locale su gomma per il prosieguo.

Auspichiamo che il confronto con i parlamentari umbri possa segnare l’inizio di un percorso diverso, meno impattante per i territori e i cittadini”.

 

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Perugia, 3 luglio 2019




PICCOLI COMUNI – SAVE THE DATE – XIX Conferenza Nazionale Piccoli Comuni “Noi siamo Piccoli ma.. facciamo grande l’Italia”. Venerdì 5 luglio 2019, Olona (VA)




Lettera del Presidente De Rebotti ai Prefetti di Perugia e Terni sugli adempimenti contabili per i Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti

Lettera inviata il 7 maggio 2019 dal Presidente De Rebotti  ai Prefetti di Perugia e Terni sugli adempimenti contabili per i Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, a seguito della Conferenza Stato-Città che ha raccolto le richieste dei Anci e disposto il rinvio al 31 luglio
dell’approvazione dei bilanci preventivi per gli enti in pre-dissesto, interessati dalla pronuncia della Corte Costituzionale del 14 febbraio scorso. Nella stessa riunione sono state accolte le altre richieste di proroghe contabili per gli enti dell’Italia cenarle colpiti dal terremoto del 2016.

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Proroga bilancio di previsione per i Comuni del sisma 2016 e per i Comuni interessati dalla sentenza C. Cost. n. 18/2019. Rinvio soluzione su contabilità economico patrimoniale nei piccoli Comuni

Proroga bilancio di previsione per i Comuni del sisma 2016 e per i Comuni interessati dalla sentenza C. Cost. n. 18/2019. Rinvio soluzione su contabilità economico patrimoniale nei piccoli Comuni

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ANCI ADERISCE AL PROGETTO MISE “PIAZZA WIFI ITALIA” PER L’ATTIVAZIONE WI FI NEI PICCOLI COMUNI

L’ANCI aderisce a “Piazza WiFi Italia”  (http://www.anci.it/anci-aderisce-al-progetto-piazza-wifi-italia-per-lattivazione-di-punti-wifi-nei-piccoli-comuni/) il progetto del Ministero dello Sviluppo Economico che ha come obiettivo quello di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’applicazione dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale.

I Comuni potranno fare richiesta di punti wifi direttamente online, registrandosi sulla nuova piattaforma web accessibile dal sito wifi.italia.it. La disponibilità di risorse, passata da otto a 45 milioni di euro, permetterà di portare nuove aree wifi gratuite in tutti i Comuni italiani, con priorità per i Comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti.

I lavori sulla rete sono già stati affidati. Il 23 gennaio 2019, infatti, è stato dato l’incarico a Infratel Italia, società in-house del MiSE. Torricella Sicura, in provincia di Teramo, è il primo Comune in Italia (e il primo delle zone colpite dal sisma del 2016) con un punto wifi attivo nell’ambito di questa iniziativa. I primi interventi stanno coinvolgendo, con un progetto dedicato, tutti i 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei quali sono state già avviate le attività di progettazione d’intesa con le amministrazioni locali.

Maggiori informazioni e ulteriori dettagli del progetto sono presenti anche sul sito www.infratelitalia.it

Lettera a firma del Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, rivolta ai Sindaci dei Comuni italiani

 

 




PIANO ANTICORRUZIONE – ON LINE IL XVI QUADERNO ANCI SULL’APPLICAZIONE DEL PIANO PER I PICCOLI COMUNI

È disponibile il 16° Quaderno operativo ANCI dal titolo “Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione”.

L’Aggiornamento contiene, in particolare, una parte speciale di approfondimento sulle misure di semplificazione per i piccoli Comuni per l’attuazione della disciplina in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza.

Il Quaderno è scaricabile gratuitamente dal sito web dell’ANCI al seguente link:

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=65393




COMUNICATO STAMPA: DIFENDIAMO I PRESIDI SCOLASTICI NEI PICCOLI CENTRI

COMUNICATO STAMPA

 

 

DIFENDIAMO I PRESIDI SCOLASTICI NEI PICCOLI CENTRI

 

 

Viene da una tradizione lontana, ma soprattutto da esperienze decisamente negative, la consapevolezza che lo smantellamento dei servizi primari in una piccola comunità significa compromettere il futuro di tanti comuni italiani. Percezione che diventa realtà per molti sindaci quando si trovano ad affrontare gli innumerevoli problemi che fanno da contorno all’avvio dell’anno scolastico. Molte scuole elementari e medie sono state chiuse in diversi paesi dell’Umbria e altrettanto avviene in Regioni limitrofe. A decidere per i cittadini di un piccolo comune sono i parametri imposti dalle istituzioni scolastiche che, seppur ammettendo delle deroghe, si basano su elementi troppe volte lontani dalle realtà dei piccoli comuni. 

 

A intervenire con determinata convinzione e chiedendo una revisione complessiva delle normative che regolano la presenza dei presidi scolastici nei centri minori è il sindaco di Montecchio, nonché coordinatore dell’Anci Piccoli comuni dell’Umbria, Federico Gori. 

 

Anche quest’anno – spiega Gori – è stata ripresa l’attività scolastica, in silenzio, ma non senza problemi, soprattutto per quelle scuole ubicate in piccoli comuni o zone rurali. Sono ormai tanti, troppi anni, che assistiamo ad un fenomeno particolarmente preoccupante della diminuzione delle nascite, specialmente in quei centri più piccoli, che spesso coincidono con le così dette Aree Interne. Questo causa un lento e inesorabile ‘sgretolamentodel sistema scolastico, che da sempre ha garantito formazione ed uguaglianza sociale in tutto il Paese, comprese le aree più marginali”.

 

È proprio il sindaco Gori a mettere in risalto che “In un piccolo Comune la scuola, oltre ad essere uno tra i pochi servizi rimasti, è anche un cardine economico e sociale, che permette ancora la permanenza di nuclei familiari giovani in quelle realtà a bassa attrattività. Occorre quindi modificare i parametri che ad oggi regolano la formazione delle classi. Non è possibile avere gli stessi parametri delle grandi città, occorre equiparare le aree interne ai territori montani, impedendo che, anno dopo anno, si vadano a formare sempre più pluriclassi, presagio di chiusura certa di quelle scuole che hanno ancora grande valore sui territori. “Senza contare, poi, che molte di questi comuni hanno beneficiato di cospicui finanziamenti di edilizia scolastica per il miglioramento o adeguamento sismico.”.

 

Dopo il danno anche la beffa. Come evidenzia il rappresentante dei piccoli comuni umbri, al rispetto dei parametri per la formazione delle classi, si aggiunge anche un evidente problema “burocratico” in considerazione del fatto che molti Comuni più piccoli accedono a finanziamenti mirati al miglioramento o potenziamento di edifici scolastici. È paradossale pensare che una delle misure specifiche del progetto delle Aree Interne che interessa l’orvietano è dedicata alla formazione scolastica, ma se poi le scuole dei piccoli comuni chiudono sorge spontaneo domandarsi che fine fanno o faranno questi finanziamenti.

PERUGIA, 11 OTTOBRE 2018

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Convocazione Coordinamento dei Piccoli Comuni dell’Umbria Perugia 27 giugno ore 10

È convocato per il giorno 27 giugno alle ore 10,00 a Perugia, presso la sede di Anci Umbria, Sala
Pagliacci in Piazza Italia 11, il coordinamento dei Piccoli Comuni dell’Umbria per affrontare il seguente
ordine del giorno:

  • Comunicazioni del Coordinatore;
  • Definizione componenti del Coordinamento;
  • Sagre ed eventi;
  • Assemblea nazionale Piccoli Comuni – Piemonte luglio 2018;
  • Progetto controesodo;
  • Varie ed eventuali.

Proposta di legge “liberiamo i sindaci”