Da Conferenza Stato-città via libera a fondo da 50 milioni per i Piccoli Comuni. Decisione giusta, in attesa di conoscere i dettagli

PERUGIA – “Apprendo con soddisfazione la notizia di questa possibilità di risorse per i Comuni sotto ai 5000 abitanti. In questo momento è opportuno e indispensabile dare un aiuto a quegli enti che sono in situazioni di particolare fragilità, travolti in particolar modo da eventi di spopolamento e invecchiamento demografico. Non è ovviamente sufficiente per rispondere alle molteplici esigenze dei Piccoli Comuni e non riferito soltanto alle risorse di bilancio, ma anche rispetto ai servizi di cui i territori necessitano, servizi che nel tempo hanno subito un forte depauperamento, mettendo in crisi spesso il tessuto socio-economico che rappresenta l’essenza stessa dei territori.

Si tratta tuttavia di un concreto supporto, che è il risultato del sistema Anci, sempre sensibile alle richieste che vengono dai territori, attraverso gli apparati regionali. Rimaniamo in attesa di capire tempi e criteri della distribuzione”.

Questa la nota del sindaco di Montecchio Federico Gori, coordinatore dei Piccoli Comuni dell’Umbria.

 

Perugia 17 marzo 2022




Chiusura di sportelli bancari: Anci Umbria scrive a Regione Umbria, Parlamentari umbri, Anci nazionale e associazioni di categoria

 

Gori e Toniaccini: “Il Pnrr spinge verso una implementazione di servizi, le banche chiudono gli sportelli. Per le banche, serve una inversione di tendenza”

 

In una lettera inviata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ai parlamentari umbri, agli assessori regionali, al presidente del Consiglio regionale, ai presidenti dei gruppi regionali, ad ABI, Banca d’Italia, alle associazioni di categoria, al presidente e al segretario Generale Anci, al coordinatore nazionale Piccoli Comuni, al responsabile Anci nazionale Piccoli Comuni, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini e il coordinatore dei Piccoli Comuni umbri, Federico Gori hanno segnalato “la preoccupante chiusura di servizi essenziali per le nostre comunità” evidenziando anche “le continue chiusure di servizi bancari, indispensabili ai cittadini e alle piccole e medie imprese che insistono e resistono nei nostri territori, con particolare riferimento alle aree interne. Si tratta di servizi indispensabili a mantenere un territorio attrattivo dal punto di vista turistico e imprenditoriale”.

Nella lettera si legge che “all’azione di noi Sindaci, finalizzata a una inversione di tendenza nell’esclusivo interesse delle nostre comunità, ora si sta unendo anche una importante protesta dal basso. Ciò che vogliamo evidenziare è che in nome di una incomprensibile razionalizzazione si calpestano i valori e le comunità che, fra l’altro, hanno consentito anche alle banche di crescere. Ci siamo persino sentiti dire che la pandemia non consentiva riaperture a regime, quando altri servizi essenziali, come gli alimentari, solo per citarne uno, non hanno mai chiuso, né ridotto i propri orari. I cittadini sono veramente stanchi di subire! Occorre che le Istituzioni, tutte, aprano una seria riflessione su questi temi che sono centrali per le nostre comunità e si attivi immediatamente un Tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, ma soprattutto si prenda una posizione forte e unitaria su questo importante tema, non lasciando ai soli sindaci il compito di fronteggiare problematiche così ampie e articolate. In un momento in cui si parla di ripresa, di Pnrr, di nuova pianificazione delle città e dei servizi, di riprogettazione delle aree interne considerate a pieno titolo una risorsa per lo sviluppo dell’Umbria, c’è ancora chi risponde con le razionalizzazioni di servizi e con le chiusure: è un controsenso. Fra l’altro, pensando proprio al Pnrr, al bonus 110, al Next Generation che richiedono, per imprese e cittadini, la possibilità di disporre di servizi bancari, la chiusura di questi sportelli, annunciata per lo più proprio nelle aree interne, potrebbe causare un impedimento e dunque arrecare un danno e, sicuramente, rappresentare una forma di discriminazione fra territori. Si pensi ai prelievi, ai bonifici e versamenti, anche come cassa continua, agli assegni e alla gestione dei percorsi finanziari. Pur consapevoli che, nel caso delle banche, queste decisioni possono sembrare legittime, in quanto trattasi di un sistema privato che liberamente sceglie le proprie strategie, tuttavia da parte nostra è doveroso evidenziare queste situazioni, i cui effetti si riversano sulla parte pubblica e sui cittadini. Una comunità senza servizi è una comunità che non può guardare al futuro. Si tratta di scelte private che tuttavia calpestano i diritti dei cittadini e che, nel lungo periodo, contribuiranno ancora di più allo spopolamento che già è iniziato in molte aree della nostra regione, a una fuga dei giovani, di imprenditori e investitori e dunque, anche a una penalizzazione di alcuni comuni rispetto ad altri. I sindaci dei piccoli comuni, delle aree interne stanno lavorando per restituire attrattività e funzioni a questi luoghi, ma queste chiusure contrastano con le nostre azioni e con gli indirizzi della Regione Umbria. Le conseguenze di questo scenario sarebbero molto gravi e influirebbero su tutto il territorio regionale. Un’ultima considerazione: spesso è stato risposto che i servizi ci sono attraverso il digitale. Sappiamo bene che in Umbria, fortunatamente, c’è una quota rilevante di popolazione anziana, cui non si può chiedere di utilizzare certe procedure informatiche, né di fare chilometri per raggiungere lo sportello bancario più vicino, tenendo conto anche della carenza e, in alcuni casi, totale assenza di trasporto pubblico locale. Anci Umbria auspica che la protesta iniziata dai Sindaci possa trovare riscontro e massimo supporto anche nelle Istituzioni e che, insieme, si possa arrivare a una soluzione per arrestare questa devastante serie di chiusure che minano lo sviluppo e la crescita dei nostri territori, dell’Umbria, proprio in una fase in cui, al contrario, ci viene chiesto di spingere l’acceleratore sulla ripartenza”.




STATO DI CRISI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: ANCI UMBRIA CONVOCHERA’ I PARLAMENTARI DELL’UMBRIA – PER I PICCOLI COMUNI SI PROSPETTA UN PESANTE ISOLAMENTO

 

Anche i piccoli Comuni dell’Umbria alzano gli scudi contro il provvedimento, quello della Regione Umbria, sul taglio delle linee del trasporto pubblico locale su gomma, che rischia di isolare ancora di più le aree interne e i piccoli territori: “la soppressione delle linee extra urbane – spiega il coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Umbria, nonché sindaco di Montecchio, Federico Gori – mette in ginocchio realtà già geograficamente penalizzate, peraltro servite solo da trasporto su gomma. È una soluzione inaccettabile e fortemente discriminante”. Il coordinatore evidenzia anche un altro fatto: “questo atto della Regione va contro il principio su cui i Comuni hanno lavorato in questi anni, ovvero la strategia delle aree interne e del controesodo, che ha come cardini principali il trasporto, la scuola e la sanità. Intervenendo in maniera così netta sui collegamenti extraurbani, su quelli che mantengono ancora in vita molte comunità già disagiate, si rischia di far sgretolare quel minimo di tenuta sociale esistente. Gli effetti drammatici di questo provvedimento arriverebbero a settembre, con la ripresa dell’attività scolastica che potenzialmente potrebbe essere seriamente compromessa. Occorre rivedere il sistema generale dei trasporti umbri, non solo quello su gomma (gestione aeroporto, Freccia rossa, ecc), per fare in modo che a pagare le conseguenze non siano solo quelle comunità che sempre più spesso vivono ruoli marginali e penalizzati anche da eventi naturali, come il sisma”.

Sulla vicenda, Anci Umbria ha intenzione di convocare “un incontro con i parlamentari umbri per rappresentare la gravissima situazione che è stata prospettata nel volgere di poco tempo, per affrontare congiuntamente quello che, di fatto, si prospetta come uno stato di crisi del nostro trasporto pubblico locale e trovare, insieme, soluzioni condivisibili e più accettabili”.

Intanto, i sindaci dei Comuni dell’Umbria, loro malgrado, si trovano nella condizione di dover varare una delibera sulla rimodulazione del servizio di trasporto pubblico locale, così come richiesto dalla Regione Umbria. “Si tratta di un atto che esprime grande senso di responsabilità da parte dei sindaci – commenta il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti – ma è un atto dovuto, vista la situazione che, nel giro di un mese, ci è stata prospettata dall’assessore ai trasporti Chianella. La Regione Umbria chiede ulteriori sacrifici ai cittadini per contenere i costi del tpl e noi, nonostante la nostra totale contrarietà dobbiamo dare seguito a quanto avanzato nella delibera regionale. Un provvedimento che abbiamo avuto modo di contestare più volte, sia nella forma, sia nei contenuti.

Nelle due riunioni intercorse con la Regione, avevamo chiesto, a fronte di un nostro impegno a deliberare sulla rimodulazione, una modifica sostanziale della delibera regionale che l’assessore non ha rispettato; avevamo chiesto tempistiche certe sulla costituzione dell’agenzia regionale sul trasporto che non sono state fornite; avevamo chiesto tempistiche certe sulla gara per il trasporto pubblico locale che non sono state fornite; avevamo chiesto chiarimenti sulle risorse in campo da settembre in poi che non sono stati forniti; e chiesto che le modifiche riguardassero tutto il sistema del tpl e non una sua parte e ciò non è avvenuto.

È una situazione fortemente penalizzante per i Comuni e per i cittadini, per i fruitori del trasporto pubblico, per quei territori che non hanno altri collegamenti se non quello su gomma. Senza contare, poi, le problematiche che ne conseguono per i dipendenti del trasporto pubblico locale.  Tutto ciò evidenzia l’assenza di una progettualità regionale e di una visione di medio – lungo periodo del trasporto pubblico locale. In appena un mese, di fatto, sono stati imposti tagli del 10 per cento sulle linee. Tuttavia, spetta ai sindaci spiegare ai cittadini le motivazioni di tale scelta, dare conto di un pericoloso isolamento dei luoghi, sotto il profilo della mobilità pubblica. Spiegare. Un verbo che però non trova sostanza, in quanto possiamo solo dire che siamo costretti a tagliare le linee per contenere i costi di gestione, a fronte di una indisponibilità, quanto mai improvvisa, di risorse regionali; tuttavia, non siamo stati messi nelle condizioni di poter illustrare un progetto di trasporto pubblico locale su gomma per il prosieguo.

Auspichiamo che il confronto con i parlamentari umbri possa segnare l’inizio di un percorso diverso, meno impattante per i territori e i cittadini”.

 

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Perugia, 3 luglio 2019




COMUNICATO STAMPA. ASSEMBLEA ANNUALE ANCI A RIMINI – PRESENTI ANCHE SINDACI  AMMINISTRATORI UMBRI “PRIMA CITTADINI. SINDACI, FUORI DAL LUOGO COMUNE”

ASSEMBLEA ANNUALE ANCI A RIMINI – PRESENTI ANCHE SINDACI  AMMINISTRATORI UMBRI

“PRIMA CITTADINI. SINDACI, FUORI DAL LUOGO COMUNE”

I sindaci sono, prima che amministratori, cittadini essi stessi, in quanto tali alle prese coi problemi della vita quotidiana. A loro, che conoscono difficoltà e aspettative delle loro comunità, tocca cercare le soluzioni ai bisogni dei cittadini”.

Sarà questo il filo conduttore della 35° assemblea annuale dell’Anci, che è iniziata oggi a Rimini e che vedrà per la quarta volta consecutiva la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in apertura dei lavori. Saranno in tutto nove le sessioni tematiche della plenaria, tre le tavole rotonde e circa 90 i relatori presenti.

L’appuntamento ruoterà intorno ad alcune parole chiave della Costituzione: lavoro, uguaglianza, cultura, salute, ambiente, identità ed autonomia.

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Comunicato stampa. Anci Piccoli Comuni: incontro a Savignano Irpino sull’AGENDA DEL CONTROESODO

In vista della XXXIV Assemblea Annuale Anci, sabato 12 agosto 2017, a Savignano Irpino (AV), si è tenuto un importante incontro tra i coordinatori regionali dei Piccoli Comuni di Umbria, Campania, Marche e Lazio.

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Savignano Irpino - Da sinistra: De Angelis, Ciasullo, Gori, Chiuchiurlotto

Da sinistra: De Angelis, Ciasullo, Gori, Chiuchiurlotto

Savignano Irpino (AV)

Savignano Irpino (AV)




PICCOLI COMUNI – GORI: “BENE ACCOGLIMENTO PARZIALE PROPOSTE ANCI SU TURN OVER”

COMUNICATO STAMPA

PICCOLI COMUNI – GORI: “BENE ACCOGLIMENTO PARZIALE DELLE PROPOSTE ANCI SU TURN OVER”

 

“Accogliamo favorevolmente la notizia dell’accoglimento parziale delle proposte ANCI di innalzare la percentuale del turn over per il personale dei piccoli Comuni, come nel testo approvato in Commissione Bilancio della Camera”. Lo ha detto il coordinatore Anci Piccoli Comuni dell’Umbria e Sindaco di Montecchio, Federico Gori

“In particolare viene consentito il turn over pieno al 100% ai Comuni tra 1000 e 3000 abitanti che rispettino determinati parametri di bilancio. Sotto i 1000 abitanti resta confermato il turn over al 100%”.

“In questi anni i Comuni hanno fatto molti sacrifici nell’ambito delle dotazioni organiche, per ottemperare ad esigenze sempre più pressanti di riduzione della spesa e mantenere in ordine bilanci gravati da progressivi tagli di trasferimenti. Per un comune la copertura di spesa, anche di un solo dipendente, può diventare un problema insormontabile. Nei piccoli Comuni umbri la questione è avvertita in modo particolare, perché le piante organiche sono ormai ridotte al minimo indispensabile ma è necessario garantire le medesime funzioni e rispettare la stessa mole di adempimenti degli altri Comuni”.

“Nel corso dell’iter della manovra – conclude Gori– continueremo a lavorare a fianco di Anci nazionale per innalzare almeno fino a 5000 abitanti questo sblocco dei limiti assunzionali, indispensabili per garantire almeno i servizi essenziali alle popolazioni locali, che resta l’obiettivo da raggiungere”.

Perugia, 26 maggio 2017

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COMUNICATO STAMPA 22 febbraio 2017: Il coordinatore Piccoli Comuni Gori sulle fusioni dei Comuni

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TURNOVER – COORDINATORE PICCOLI COMUNI SCRIVE AL PRESIDENTE GENTILONI

Il Coordinatore dei Piccoli Comuni umbri Federico Gori, ha scritto un lettera  al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, in merito alla mancanza di turnover e soprattutto alla carenza di organico nei comuni più piccoli.

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PICCOLI COMUNI: “SBLOCCO TURN OVER PERSONALE E NORMATIVA AD HOC”

COMUNICATO STAMPA

PICCOLI COMUNI – “SBLOCCO TURN OVER PERSONALE E NORMATIVA AD HOC”

Il 2017 dovrà essere l’anno in cui arriveranno risposte sui grandi temi che ci riguardano, a partire dalla questione del personale su cui torneremo a chiedere lo sblocco totale del turn-over per gli organici dei piccoli Comuni ed anche per avere un adeguato quanto necessario ricambio generazionale”.

Abbiamo già ottenuto un primo passo avanti con il decreto legge Enti locali, ma è necessario andare oltre”. Così il Sindaco di Montecchio e Coordinatore Anci Umbria Piccoli Comuni, Federico Gori, a margine del coordinamento nazionale Piccoli Comuni che si è tenuto a Roma nella sede dell’Associazione nazionale.

Vogliamo essere messi nelle condizioni di gestire i nostri enti –dice Gori– e la proposta

Anci sulle gestioni associate è chiara e parte dal superamento delle criticità sull’obbligo di associare le funzioni entro la fine di questo anno. Non ci stancheremo mai di ripetere che il piccolo Comune è spesso l’unico presidio dello Stato in gran parte del territorio nazionale”.

Lo si è visto bene con il recente terremoto che, duole dirlo, ha fatto ricordare a molti che esistono certi Comuni.

Ma questa è l’Italia e non dobbiamo dimenticarlo. “Dobbiamo dare alle comunità quanto serve per mantenerle vive –ha aggiunto Gori–, così da mettere in atto quel controesodo dai grandi agglomerati urbani ai piccoli centri, in modo tale da ridare vitalità e servizi alle aree interne che non possono e non devono essere marginalizzate”.

“Ai piccoli Comuni servono regole e tempi certi, altrimenti ci troveremo a richiedere proroghe che non giovano a Comuni e cittadini: il tema della semplificazione non è più rinviabile – continua il Sindaco – siamo sommersi da norme spesso inadatte ai Comuni di minore dimensione demografica, in estrema sintesi, occorre un ordinamento differenziato e semplificato che l’ANCI sostiene da tempo.“.  L’impegno che Anci si prende è quello riaprire al più presto la trattativa con il nuovo governo, per chiedere al nuovo esecutivo un impegno preciso, nel Milleproroghe, sulla sospensione dell’obbligo di associare le funzioni entro il 31 dicembre prossimo. Parallelamente si chiederà di poter percorrere un cammino che aiuti ad associare le funzioni tramite incentivi, individuando alcune funzioni fondamentali da mettere insieme.

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COMUNICATO STAMPA UFFICI POSTALI-PROSEGUE CONFRONTO PERMANENTE CON ANCI

Uffici postali – Gori (Sindaco di Montecchio): “Bene tavoli confronto regionale, impegno comune evitare riduzioni servizio”.

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COMUNICATO STAMPA DEL COORDINATORE PICCOLI COMUNI SU RICAMBIO GENERAZIONALE IN PA

COMUNICATO STAMPA DEL COORDINATORE PICCOLI COMUNI ANCI UMBRIA FEDERICO GORI IN MERITO AL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

 

RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: NO AL BLOCCO DEL TURNOVER

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SAVE THE DATE – PICCOLI COMUNI AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LOCALE 18 APRILE 2016

PICCOLI COMUNI AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LOCALE

SAVE THE DATE

PICCOLI COMUNI AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LOCALE 18 APRILE 2016

FUNZIONI ASSOCIATE MONTECCHIO 18 APRILE 2016