EDI CICCHI NOMINATA COMPONENTE DELLA CONFERENZA NAZIONALE PER LA GIUSTIZIA RIPARATIVA

La sua nomina è stata ratificata con un decreto del Ministero della Giustizia datato 4 ottobre 2023

Perugia, 10 ottobre 2023 – La presidente della Commissione permanente Welfare di Anci Edi Cicchi (assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia), in qualità di delegata di Anci per l’Umbria, è stata nominata componente della Conferenza nazionale per la giustizia riparativa. La sua nomina è stata ratificata con un decreto del Ministero della Giustizia datato 4 ottobre 2023.

“Sono molto onorata di ricoprire questo incarico, – afferma Edi Cicchi – molto delicato in quanto vede in prima linea anche gli enti locali poiché coinvolge la comunità tutta all’interno del procedimento di ‘messa alla prova’, in particolare quando coinvolge il minore, la sua famiglia e il suo ambiente di vita. Il nostro ruolo sarà da collante tra il nazionale e quanto succede nei singoli territori con l’auspicio che il nostro lavoro sia utile per risanare in modo più performante il legame, spezzato dal fatto criminoso, tra chi commette il reato e la società”.

La Conferenza nazionale per la giustizia riparativa è stata istituita per redigere annualmente una relazione sullo stato della giustizia riparativa in Italia, che viene presentata al Parlamento dal Ministro della giustizia. È presieduta dal Ministro della Giustizia o da un suo delegato. Ad essa partecipano un rappresentante per ogni Regione o Provincia autonoma, un sindaco o un suo delegato per ciascuna Regione o Provincia autonoma, designato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, un rappresentante della Cassa delle ammende e sei esperti con funzioni di consulenza tecnico-scientifica. La carica ha durata biennale e mercoledì 25 ottobre si terrà la prima riunione plenaria online.




AVIS CAMPAGNA DONAZIONI, PRESENTE ANCHE IL PRESIDENTE MICHELE TONIACCINI

(provincia di terni notizie) Avis, presentata in Provincia la campagna per le donazioni “In Umbria c’è bisogno di sangue, c’è bisogno di te” / TERNI – 27 settembre – E’ stata presentata stamattina in Provincia (sala del Consiglio) la campagna Avis “In Umbria c’è bisogno di sangue, c’è bisogno di te”, che ha come obiettivo quello di aumentare il numero di donatori e rendere la regione autosufficiente. Erano presenti il Presidente di Avis Umbria Enrico Marconi, il Presidente di Avis provinciale Terni Leonardo Mariani, il vice Presidente della Provincia Gianni Daniele, il Presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, il responsabile del Sit di Terni Augusto Scaccetti e la responsabile dei Sit Usl Umbria 2 Marta Micheli.

Durante la conferenza stampa si è fatto appello ai cittadini, ai Comuni e alle istituzioni affinché si possano aumentare i donatori periodici per fare fronte alle necessità di sangue che si registrano in Umbria. “Le donazioni sono calate dopo il covid, ha detto il Presidente provinciale Avis Mariani che ha sottolineato l’importanza di unire le forze fra le istituzioni per sensibilizzare i cittadini ad assolvere ad un impegno molto importante per aiutare il prossimo. Il vice Presidente della Provincia Daniele ha ricordato che quello delle donazioni “è un tema molto sentito” e che “è opportuno accelerare nella campagna di sensibilizzazione partendo anche dalle scuole per aumentare la cultura della donazione anche nei giovani.

La Provincia è pronta a svolgere il proprio ruolo – ha aggiunto il vice Presidente – di stimolo alle istituzioni e di sensibilizzazione della cittadinanza assolvendo al suo compito di punto di riferimento per il territorio”. Il Presidente Anci Toniaccini ha sottolineato le iniziative che l’associazione dei Comuni insieme ad Avis sta portando avanti da tempo. “Anci – ha detto – ha firmato un protocollo d’intesa per stabilire linee guida da suggerire ai Comuni in fatto di donazioni. Bisogna poi anche operare nelle scuole per far crescere la cultura delle donazioni”. Scaccetti ha fornito alcuni dati riguardanti Terni. “I prelievi sono la metà di quelli di Foligno su una popolazione che è invece il doppio.

Il numero di sacche è infatti di 5mila mentre a Foligno è di 10mila. L’ospedale di Terni per coprire il fabbisogno deve prendere da fuori regione ogni anno tra le 500 e le 600 sacche. Donare è un gesto importante che si fa al prossimo ed è anche un modo per tenere la propria salute sotto controllo, quindi ci sono una serie di vantaggi che andrebbero presi in considerazione”. La responsabile Usl 2 Micheli ha posto l’accento sul fatto che meno donazioni corrisponde anche a meno plasma e meno possibilità di produrre farmaci derivati.

“Dobbiamo anche dire – ha sottolineato infine – che il donatore periodico ha meno problemi cardiaci perché la sua salute è costantemente monitorata attraverso i parametri che si possono rilevare con i prelievi”. “Donare è uno stile di vita – ha detto in conclusione il Presidente regionale Avis Marconi – e l’Avis è un grande contenitore da riempire per far crescere il numero di donatori e coprire il fabbisogno regionale”.      (ptn 638/23   13.05




SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO PROFESSIONI SANITARIE

Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria sempre più attente ai bisogni del cittadino

Sottoscritto un protocollo di intesa con l’Ordine TSRM e PSTRP di Perugia e Terni

In campo varie azioni di promozione della salute e prevenzione 

Perugia, 22 settembre 2023 – Un protocollo d’intesa per attivare ed implementare azioni di sistema che facilitino dialoghi costruttivi, oltre che un’efficace interrelazione ed integrazione tra Istituzioni ed Enti, per favorire e condividere eventi volti a migliorare il benessere del cittadino. È quanto sottoscritto venerdì 22 settembre presso la sala Pagliacci della Provincia di Perugia da Anci Umbria, Federsanità Anci Umbria e Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Ordine TSRM e PSTRP) di Perugia e Terni, ente rappresentativo di 18 professioni sanitarie a livello regionale, con oltre 3000 iscritti. Alla sigla del protocollo erano presenti il presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, il presidente di Federsanità Anci Umbria e sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli, e il presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Perugia e Terni, Federico Pompei.

Michele Toniaccini: “Con questo protocollo andiamo ad intraprendere un nuovo percorso di informazione dei servizi svolti da questi professionisti e rivolti ai cittadini. Servizi essenziali, indispensabili per la tutela della salute delle nostre comunità. Anci si prende un impegno importante per promuoverne l’azione e diffondere la conoscenza delle loro attività attraverso incontri mirati sul territorio con il coinvolgimento delle istituzioni a tutti i livelli. Importante è la formazione ma soprattutto l’informazione e la collaborazione con le realtà associative presenti in Umbria”.

Manuel Petruccioli: “Un momento di grande rilevanza per Federsanità Anci Umbria che metterà a disposizione una sua Academy. Un’Academy di caratura nazionale dove tutte le professioni con questo protocollo potranno attingere, attivarsi per poter usufruire dei corsi di formazione a livello sanitario. Una rete che Federsanità metterà a disposizione per i rapporti che intercorrono con le quattro aziende ospedaliere e sanitarie del territorio regionale”.

Federico Pompei: “Il protocollo che abbiamo firmato è un importante punto di partenza che prevede la collaborazione stretta tra Ordine, Anci e Federsanità: un connubio vincente da mettere a disposizione dei territori, dei Sindaci e della cittadinanza. Professionisti e professioni afferenti all’Ordine per una sinergia sia nella distribuzione di informazioni sia nella progettazione di attività a supporto della cittadinanza e nelle scuole come progetti educativi. Tutto quello che la competenza e la professionalità dei nostri iscritti può dare alla comunità lo faremo da oggi in poi grazie a questo protocollo per assistere in maniera puntuale i nostri concittadini”.

Il protocollo, di durata biennale e rinnovabile, prevede varie azioni tra cui la promozione delle buone prassi e sviluppo di nuove iniziative su aree ed attività di interesse generale; la collaborazione nell’organizzazione e realizzazione di percorsi di informazione, accompagnamento, orientamento e formazione in riferimento alla promozione della salute ed alla prevenzione; la promozione e l’attivazione di network a carattere anche locale e/o tematico, finalizzati a favorire i percorsi della co-progettazione e della co-programmazione.

Consulta QUI il Protocollo




TERREMOTO IN MAROCCO: UN SOSTEGNO DA ANCI UMBRIA

Con l’incontro di Deruta il presidente Toniaccini ha recepito le necessità impellenti e future del post terremoto

Perugia, 19 settembre 2023 – Non vestiti o generi alimentari ma medicine, coperte, tensostrutture, denaro e creare una rete di professionisti per aiutare nella ricostruzione. Sono questi gli elementi emersi durante l’incontro, che si è tenuto lunedì 18 settembre presso sala consiglio comunale di Deruta, con i rappresentanti delle comunità marocchine in Umbria, promosso dal presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, per parlare dell’emergenza post terremoto, che ha colpito il Marocco nei giorni scorsi. Presenti anche Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, Paolo Scura, presidente regionale Croce Rossa, e Claudio Serrani, presidente regionale Rosa dell’Umbria.

Nel corso dell’incontro Mustapha Azzab, in rappresentanza dell’associazione comunità marocchina in Umbria, ha chiesto un sostegno fattivo per la ricostruzione di case e fabbricati mentre Hadi, rappresentante regionale del comitato dei centri culturali islamici, ha sottolineato che servono beni come medicine, coperte e tensostrutture per affrontare l’inverno.

“Sono certo che i Sindaci umbri sono pronti ad intervenire con lo spirito di unità, di condivisione che ci ha sempre tenuti uniti e che ci ha distinto anche nei momenti più difficili e drammatici dell’emergenza sanitaria. Mercoledì 20 settembre porterò all’Ufficio di presidenza anche questo punto. Discuteremo e ci confronteremo sul come agire, come portare il nostro supporto concreto alle popolazioni colpite dal sisma e per i nostri concittadini che si trovano in Italia e che magari hanno bisogno di un supporto da parte delle istituzioni”, ha affermato infine Michele Toniaccini.




COMUNI IN EUROPA: AL VIA I TAVOLI DI COPROGETTAZIONE

Al palazzo della Provincia di Perugia si è parlato di strategie di governance dei fondi europei ed opportunità per i Comuni umbri

Perugia, 18 settembre 2023 – Al via i laboratori di coprogettazione organizzati da Anci Umbria e dal Consiglio delle autonomie locali Umbria nell’ambito del progetto “Comuni in Europa”. Il primo appuntamento si è tenuto lunedì 18 settembre al palazzo della Provincia di Perugia. Ha aperto i lavori Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, seguito dall’analisi dei risultati dei tavoli tematici per Obiettivo di policy a cura di Felcos Umbria, avviato già nei mesi scorsi. Nella prima fase del percorso dove si è lavorato dell’analisi dei bisogni, delle problematiche presenti, della definizione degli obiettivi e degli ambiti di intervento giungendo alla definizione di obiettivi ed ambiti di intervento.

“Possiamo dire che siamo arrivati alla terza fase dell’attività del progetto – ha dichiarato Silvio Ranieri che ci ha visto in un primo momento cercare di intercettare ed analizzare i bisogni dei Comuni, le problematiche presenti, per arrivare alla definizione degli obiettivi per ambiti d’intervento prioritari, ed approfondire le opportunità che la Commissione Europea gli ha dato. Ora siamo alla coprogettazione, ovvero al coinvolgimento dei Comuni nella stesura dei progetti. Questa fase prevede una serie di incontri ma i Comuni non saranno da soli, saranno guidati dai nostri progettisti che saranno in rete con alcuni stakeholder, che potranno apportare un contributo importante alla stesura del progetto”. 

Subito dopo i rappresentanti dei Comuni e degli Enti presenti all’iniziativa, dopo la prima fase di plenaria, sono stati suddivisi in cinque laboratori di progettazione, ognuno per obiettivo di policy, coordinati da cinque progettisti esperti nel settore.

Il primo, gestito da Sonia Massobrio, era inerente l’area tematica digitale con il progetto “Digi Build Record: fascicolo digitale dell’edifico per un governo territoriale aperto e condiviso” partendo da alcuni presupposti come su quali sono gli ambiti di miglioramento derivanti dalla digitalizzazione del fascicolo degli edifici pubblici e su quale impatto ha sui servizi pubblici e su qual è il ruolo degli attori locali nel processo di trasformazione digitale.

Il secondo laboratorio, coordinato da Elena Gentilini, era incentrato su ambiente ed energia. Tema del progetto “Il turismo si fa circolare: sviluppare nuove prospettive per il sistema turistico locale che coniughino riduzione dei rifiuti e sviluppo economico e sociale” dove si è parlato, ad esempio, di come coniugare prevenzione dei rifiuti e del miglioramento dell’offerta turistica e sua promozione in termini di sostenibilità.

Trasporti e mobilità erano l’oggetto del terzo laboratorio, coordinato da Luca Trepiedi. Titolo del progetto “Link: luoghi interconnessi kit”. Tra i temi toccati ci sono stati l’aumentare gli impatti di tipo ambientale sociale ed economico connessi alla gestione di beni e gli asset locali attraverso la responsabilizzazione delle comunità locali.

Il quarto laboratorio, con Gabriella Delfino, ha riguardato l’inclusione sociale e la salute con il progetto “Giovani sinergie per le comunità locali”. Tra gli argomenti ci sono stati come promuovere il coinvolgimento dei giovani come attivatori di comunità nella definizione delle politiche giovanili per migliorarne l’inclusione sociale, la risposta al disagio e alla marginalità.

Il quinto laboratorio, coordinato da Diletta Paoletti, era incentrato sulla cultura e il turismo con il progetto “Re-define, ripensare gli spazi attraverso la cultura e la creatività”. Tra i temi come animare i luoghi attraverso la cultura e la creatività ed in che modo attivare meccanismi di welfare e cittadinanza culturale.

Alla fine della mattinata tutti i presenti si sono ritrovati alla sala del Consiglio per fare il punto della situazione e condividere i prossimi passi.  




GIOCO D’AZZARDO RISCHIO TRA I GIOVANI: ILLUSTRATO IL QUADRO REGIONALE

Un giovane umbro su due (15-19 anni) ha almeno una volta giocato d’azzardo e fa uso tabacco. L’83% degli studenti ha consumato almeno una bevanda alcolica nella vita

Il quadro regionale e le possibili strategie di intervento sono stati illustrati nel corso di un’iniziativa a palazzo della Provincia di Perugia  

Perugia, 19 settembre 2023 – Quasi il 57% degli studenti umbri, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e circa il 51% lo ha fatto nel corso dell’ultimo anno. I dati risultano in linea con quelli osservati a livello nazionale e, in generale, sono soprattutto gli studenti di genere maschile (nel 2022 erano il 57,4% contro il 43,8% femminile) a riferire di aver praticato giochi d’azzardo. Al crescere dell’età aumenta la percentuale di studenti che giocano d’azzardo raggiungendo quasi il 55% tra i 18enni. Per tutte le età sono soprattutto i ragazzi a riferire di aver giocato nell’ultimo anno con differenze di genere più marcate tra i 17enni (57,1% maschi contro il 39,8% donne, con una media del 48,8%). Fatta eccezione per gli anni della pandemia (2020 e 2021), la prevalenza di gioco d’azzardo risulta in crescita dal 2017 e l’andamento regionale risulta in linea con quello nazionale.

In Umbria, nel 2022, il 9,3% degli studenti giocatori nell’anno presenta un profilo di gioco “a rischio” (10,1% in Italia) mentre il 5,4% “problematico” (5,2% in Italia): sono soprattutto i ragazzi e, nel caso del profilo “problematico”, le percentuali maschili risultano quasi triple rispetto a quelle femminili. I valori – misurati attraverso il test di screening South Oak Gambling Scale – Revised for Adolescents (SOGS-RA) – regionali sono in linea con quelli nazionali.

Sono questi alcuni dei dati (elaborati dal Cnr) emersi nel corso del convegno dal titolo “Il gioco d’azzardo e altri comportamenti a rischio tra i giovani: il quadro regionale e le possibile strategie d’intervento”, che si è tenuto martedì 12 settembre alla sala del Consiglio del Palazzo della Provincia di Perugia, organizzato dalla Regione Umbria e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in collaborazione con Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria. Erano presenti a portare i saluti, coordinati da Sonia Ercolani di Scuola Umbra, Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia, Angela Bravi, referente per le dipendenze della Regione Umbria, Moreno Landrini, vicepresidente vicario di Anci Umbria, Manuel Petruccioli, presidente Federsanità Anci Umbria, Marco Magarini Montenero, amministratore unico Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Stefania Proietti: “Questa iniziativa è un momento importante di confronto. Da sette anni, da quando sono sindaco di Assisi, non ho fatto più aprire sul mio territorio luoghi per il gioco d’azzardo. Noi Sindaci siamo consapevoli dell’emergenza e crediamo che l’educazione vada oltre i banchi di scuola. Proprio per questo dobbiamo lavorare in rete con tutte le zone sociali, la Regione e le associazioni”.

Angela Bravi: “La giornata si inserisce in un percorso di lunga data. Abbiamo due obiettivi da perseguire. Il primo è analizzare la situazione regionale che con il covid è cambiata, rendendo più difficile il monitoraggio. Partiamo dai giovani approfondendo la conoscenza per fare nuove strategie. Il secondo obiettivo è la rete. Dobbiamo prevedere un’azione trasversale e per questo dobbiamo proseguire, riattivare e potenziare questo cammino”.

Moreno Landrini: “Senza effettuare un’analisi profonda è complicato mettere in atto le azioni giuste e la rete è indispensabile per attuarle. Noi come Anci abbiamo sposato fin da subito questo percorso. Sappiamo che dobbiamo stare tutti insieme ed accompagnare le nostre comunità restando vicino a chi ne ha bisogno”.

Manuel Petruccioli: “Federsanità sta portando avanti un lavoro interessante. Purtroppo il gioco d’azzardo sta coinvolgendo anche le persone anziane ed in questo contesto la rete diventa fondamentale e deve portare a comprendere che il gioco fa male. L’Umbria è presa a modello perché abbiamo istituito i 12 tavoli tematici nelle 12 zone sociali. È stata la prima regione d’Italia a farlo e illustreremo il nostro modello a fine settembre a Roma”.

Marco Magarini Montenero: “È fondamentale il lavoro che sta facendo la rete per cercare di arginare questa piaga”.

Ha aperto i lavori Elisa Benedetti, istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), che ha illustrato “I comportamenti a rischio della popolazione studentesca umbra di 15-19 anni: i dati dell’indagine Espad 2022”. Oltre ai dati già citati, dalla relazione è emerso che il consumo di alcol risulta largamente diffuso: l’83% degli studenti in Umbria ha consumato almeno una bevanda alcolica nella vita, il 77% nel corso del 2022, circa il 63% nel mese e il 5,5% ne ha fatto un uso frequente, consumando alcolici in 20 o più occasioni nel corso dell’ultimo mese. Sono soprattutto le studentesse a riferire l’uso di alcol, fatta eccezione per il consumo frequente che riguarda soprattutto i ragazzi. Al crescere dell’età aumenta la percentuale di studenti che riferiscono di bere alcolici nell’anno, andamento confermato anche differenziando per genere. Tra i 15-16enni si osservano maggiori percentuali femminili mentre tra i 17-18enni le differenze di genere risultano minime. Quasi il 41% degli studenti in Umbria afferma di essersi ubriacato, almeno una volta nella vita, tanto da barcollare, non riuscire a parlare correttamente o dimenticare l’accaduto. Circa un terzo lo ha fatto nel corso del 2022 e il 17% nel mese precedente la somministrazione del questionario. L’1,4% si è ubriacato oltre 10 volte negli ultimi 30 giorni. In generale, sono soprattutto le studentesse a riferire di essersi ubriacate e i valori regionali sono in linea con quelli nazionali. La percentuale di coloro che si sono ubriacati nel corso del 2022 tende ad aumentare al crescere dell’età, passando dal 16% tra i 15enni a quasi il 47% tra i 19enni. Per tutte le età si osservano maggiori percentuali femminili rispetto ai coetanei, fatta eccezione tra i 19enni.

Circa la metà degli studenti 15-19enni in Umbria ha utilizzato tabacco almeno una volta nella vita mentre circa un quinto lo utilizza quotidianamente. Tra le studentesse si osservano prevalenze maggiori sia di utilizzo sperimentale sia quotidiano; la percentuale di ragazze che hanno fumato quotidianamente nell’ultimo anno, inoltre, risulta maggiore rispetto alla prevalenza osservata tra tutte le studentesse a livello nazionale. Al crescere dell’età aumenta la percentuale di studenti che utilizzano quotidianamente tabacco passando dall’8,9% osservato tra i 15enni al 34% tra i 19enni. Per tutte le età sono soprattutto le ragazze a riferire questo consumo con un rapporto di genere particolarmente elevato tra le 15enni (F/M=1,7). Dal 2014 si osserva una sostanziale riduzione dei consumi nell’anno a livello regionale, seppur con un andamento talvolta altalenante. Nell’ultima rilevazione si osserva la prevalenza più bassa mai osservata, insieme a quella del 2018. Dal 2011, le percentuali regionali risultano quasi sempre più elevate rispetto a quelle nazionali.

Poco meno di un quinto degli studenti residenti in Umbria ha utilizzato almeno una volta nella vita psicofarmaci senza prescrizione medica (SPM), l’11% lo ha fatto nell’anno, il 7,6% negli ultimi 30 giorni e il 2,1% li ha consumati almeno 10 volte nel corso del mese. Il consumo di psicofarmaci SPM è caratterizzato da percentuali femminili che risultano almeno doppie rispetto a quelle dei coetanei. I valori regionali risultano di poco superiori rispetto a quelli nazionali.

Sono soprattutto gli studenti 18enni ad aver consumato psicofarmaci SPM nel corso del 2022. Per tutte le età si osservano maggiori percentuali femminili con un rapporto di genere triplo tra i 17enni (F/M=3,1).

Per quanto riguarda il piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo in questi anni è stato strutturato un sistema di servizi ed interventi in ambito sociosanitario aperto al territorio e di carattere proattivo aprendo, ad esempio, una cabina di regia regionale, individuando dei centri di riferimento regionali, formando operatori, creando una rete di punti di prima accoglienza, promuovendo la salute nel setting scolastico ed extrascolastico, realizzando un marchio no slot e aprendo un numero verde. È stato rafforzato il sistema di servizi e valorizzata la centralità del ruolo dei Comuni istituendo, ad esempio, tavoli integrati tra distretti sanitari e zone sociali, un monitoraggio epidemiologico, iniziative di confronto interregionale. Sono state avviate delle attività nelle zone sociali creando una rete territoriale con le associazioni, attivando unità di strada, punti di ascolto ed info point, realizzando una mappatura e geolocalizzazione dei luoghi di gioco per fotografare le città, organizzando iniziative pubbliche di presentazione e processo al gioco d’azzardo e giornate di divulgazioni e di recupero dei giochi tradizionali. Nei prossimi anni sono previste varie azioni come il potenziamento dell’integrazione sociosanitaria ed innovazione degli interventi, creare nuove campagne di comunicazione dedicate a target riconoscibili, creare un vero e proprio brand, allargare il metodo del tavolo integrato agli altri programmi regionali, coinvolgere le associazioni di categorie e forze dell’ordine per sensibilizzare e ridurre i luoghi di gioco ed implementare il marchio “noslot”.

 

 




TERREMOTO IN MAROCCO, CORDOGLIO TONIACCINI

Della vicenda Anci Umbria ne parlerà al prossimo Ufficio di Presidenza convocato per mercoledì 20 settembre

Perugia, 9 settembre 2023 – “Esprimo la mia vicinanza, solidarietà e il mio cordoglio per le vittime causate da questo disastroso sisma che ha colpito soprattutto la regione di Marrakech”. È quanto dichiara Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, appresa la notizia del forte terremoto che ha colpito il Marocco.

“Il mio pensiero – prosegue – va alle loro famiglie, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, agli italiani che si trovano in Marocco ai quali auguro un rientro in sicurezza nel nostro Paese. Nei prossimi giorni, sarà mia premura convocare un incontro con i referenti della comunità marocchina che vive a Deruta per testimoniare la nostra vicinanza e la piena disponibilità ad offrire un sostegno concreto per questa emergenza. Anche Anci Umbria farà la sua parte. Al prossimo Ufficio di Presidenza, che ho convocato per mercoledì 20 settembre, sarà aggiunto all’ordine del giorno un momento di confronto e di riflessione su questa catastrofe. Adesso – conclude Toniaccini – è il momento della preghiera che, come umile cristiano, offro ai fratelli e sorelle in Marocco che stanno vivendo questa terribile esperienza”.




DISABILITÀ, ANCI UMBRIA E CENTRO SPERANZA INSIEME PER SENSIBILIZZARE SINDACI E COMUNITÀ

I due Enti si sono incontrati per fissare gli obiettivi da raggiungere insieme nei prossimi mesi in vista della celebrazione dei rispettivi anniversari. Nel 2024 si celebreranno i quarant’anni di attività del servizio riabilitativo a favore delle persone con disabilità offerto dal Centro Speranza e i cinquant’anni di storia dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Umbria.

Fratta Todina, 06 settembre ’23 – Sensibilizzare la comunità al tema della disabilità coinvolgendo i Sindaci dei 92 comuni dell’Umbria: questa l’ambizione che si pone Anci Umbria in collaborazione con il Centro Speranza di Fratta Todina.

L’incontro, avvenuto nella mattina di mercoledì 6 settembre presso la sede della struttura riabilitativa a Fratta Todina, nasce dal desiderio di celebrare in modo significativo i traguardi storici dei due Enti.

Attraverso un programma di impegni volti a sensibilizzare la comunità al tema dell’inclusione delle persone con disabilità, Anci Umbria e Centro Speranza si impegnano a mettere i primi cittadini della regione nella condizione di conoscere e partecipare attivamente al cambiamento culturale del welfare.

All’incontro hanno preso parte Michele Toniaccini, presidente dell’Anci Umbria, accompagnato dal segretario generale Silvio Ranieri e, per il Centro Speranza, sono intervenuti Madre Stella Bordacchini, direttrice della struttura sanitaria, Giuseppe Antonucci, Presidente Associazione Madre Speranza ODV e di suor Graziella Bazzo, coordinatrice pedagogica del servizio semi-residenziale diurno per bambini e ragazzi con gravi disabilità.

La collaborazione inizierà già nel prossimo autunno.

Tra i primi appuntamenti messi in agenda è fissata la convocazione di una commissione di lavoro a Fratta Todina. Un’occasione per mettere tutti i sindaci umbri a conoscenza dell’esistenza del Centro Speranza e dei suoi servizi riabilitativi e socio-riabilitativi accreditati dalla Regione, che da 40 anni la Congregazione delle Suore Ancelle dell’Amore Misericordioso mette a disposizione del territorio per rispondere ai bisogni delle persone più fragili, con gravi disabilità e sostenere le loro famiglie.

Nel 2024 si terrà un evento aperto a tutti “un punto di partenza per dare gambe alle idee”, come lo ha definito Michele Toniaccini, che possa interessare trasversalmente la partecipazione di Enti, associazioni, scuole e cittadini. Durante l’incontro si è parlato – oltre dei percorsi formativi destinati a comunità educante, formatori e professionisti del settore riabilitativo – anche della possibilità della produzione di documenti gratuiti per diffondere buone pratiche per l’inclusione sociale.

Tra gli obiettivi fissati, l’invito del presidente di Anci Umbria, ai sindaci a prendere parte alla 33^ Camminata della Speranza, “per la cultura della disabilità”, che si terrà a Todi il prossimo anno. L’evento promosso dal Centro Speranza è considerato simbolicamente il momento conclusivo di un percorso di avvicinamento e conoscenza reciproca tra i due Enti: da una parte i 40 anni di esperienza di eccellenza accanto ai disabili e alle loro famiglie, svolti con professionalità e spirito cristiano dal Centro; dall’altra i cinquant’anni di Anci Umbria che vuole essere vicina agli Enti locali, punto di riferimento al quale rivolgersi per coordinare il lavoro e le esigenze dei cittadini, che cura l’informazione, lo studio e l’evoluzione delle problematiche che riguardano la vita dei Comuni.




FIRMATO PROTOCOLLO CON COMITATO PER LA VITA DANIELE CHIANELLI

Insieme a sostegno dei malati di tumore al sangue

Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comitato per la vita “Daniele Chianelli”

PERUGIA, 4 settembre 2023 – Un protocollo d’intesa per sostenere le attività del Comitato per la vita “Daniele Chianelli”. A stipularlo, questa mattina (lunedì 4 settembre) al Residence “Daniele Chianelli” a Perugia, il presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, il presidente di Federsanità Anci Umbria e sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli, e il presidente del Comitato per la Vita, Franco Chianelli.  Obiettivo dell’accordo coinvolgere i 92 comuni dell’Umbria in una serie di attività per la promozione delle iniziative e del lavoro dell’organizzazione di volontariato impegnata da 33 anni nel sostegno alla ricerca, la cura, il supporto e l’accoglienza di bambini, adolescenti e adulti malati di tumori del sangue.

“Sono onorato – ha detto Michele Toniaccini – di prendere parte a questa iniziativa per una associazione straordinaria, un esempio da esportare, come detto dal presidente della Repubblica, Mattarella. Ringrazio il presidente Chianelli per il servizio che il Comitato assicura alle persone, cuore delle nostre società e che vanno tutelate. Stiamo organizzando – ha proseguito – attraverso i comuni capofila delle 12 zone sociali una serie di incontri per far conoscere le associazioni di volontariato e il lavoro prezioso che fanno per le nostre comunità”.

 “Oggi firmiamo – ha sottolineato Manuel Petruccioli – un protocollo che segna un punto di partenza rispetto agli impegni presi come Federsanità. Sarà mia cura inviarlo a tutti i sindaci umbri per chiedere loro un impegno ufficiale con la ratifica di questo documento nei Consigli comunali. Ognuno di loro potrà essere portavoce di questo straordinario esempio di vita”.

“Ho percepito un impegno sincero di voler sostenere il Comitato da parte di Anci. Sono convinto che grazie al sostegno dei sindaci otterremo ottimi risultati di sensibilizzazione. Il loro aiuto sarà fondamentale per persuadere tante persone ad aiutarci”, ha concluso Franco Chianelli.

 

Tra le attività previste dal protocollo c’è l’impegno di Anci Umbria, con la consulenza ed il supporto di Federsanità Anci Umbria, di sollecitare una concreta partecipazione delle Amministrazioni: alla Giornata Mondiale contro il Cancro infantile, che ogni anno si celebra il 15 febbraio, e alla Giornata nazionale contro leucemie, linfomi, mielomi che ogni anno, che si svolge il 21 giugno; a promuovere e sostenere tutte quelle iniziative necessarie ad accrescere la conoscenza di queste gravi patologie e il sostegno alle famiglie; a favorire la partecipazione del personale degli URP (Uffici Relazioni con il Pubblico) alla diffusione di materiale informativo e divulgativo; ad inviare ai diciottenni, a nome del Sindaco e del Comitato, gli auguri di “buon compleanno” assieme all’invito a testimoniare il diritto di cittadinanza attiva, scegliendo di diventare “donatori periodici di sangue” e di iscriversi al Registri internazionale dei donatori di midollo osseo (due scelte che possono salvare la vita di un malato onco-ematologico); ad inviare a tutte le famiglie, in allegato alle proprie eventuali pubblicazioni, materiale informativo e promozionale sul Comitato prevedendo, inoltre, la presenza sul sito web comunale del link del Comitato; a sollecitare l’esonero dalla tassa di affissione per tutto il materiale, privo di pubblicità, relativo a campagne di comunicazione sociale promosse dal Comitato; a promuovere e sostenere la presenza del Comitato nel proprio territorio comunale nello spirito di quanto previsto anche dalla L.266/91 per il Volontariato; e vigilare, adottando tutte le iniziative necessarie, affinché vengano favorite le iniziative di assistenza domiciliare a bambini, adolescenti e adulti malati ematologici con la presenza di un medico, un infermiere, una psicologa.

Il Comitato per la vita “Daniele Chianelli”, invece, si impegna a realizzare sinergie da parte del proprio sistema associativo con quello dei Comuni finalizzato allo sviluppo di una cultura di attenzione ai bisogni sociali dei malati onco-ematologici.




PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI UMBRIA E COMITATO PER LA VITA “DANIELE CHIANELLI”

Sarà sottoscritto lunedì 4 settembre, alle ore 12, presso la sede del Residence “Daniele Chianelli” a Perugia. Saranno presenti Michele Toniaccini, Franco Chianelli e i membri dell’ufficio di Presidenza di Anci Umbria

Perugia, 31 agosto 2023 – Lunedì 4 settembre, alle ore 12, presso la sede del Residence “Daniele Chianelli” a Perugia è in programma una conferenza stampa per illustrare e sottoscrivere il protocollo d’intesa tra Anci Umbria e il Comitato per la vita “Daniele Chianelli”. Saranno presenti i rispettivi presidenti: Michele Toniaccini e Franco Chianelli. Ad affiancarli i membri dell’ufficio di Presidenza di Anci Umbria che, prima della conferenza stampa, terranno proprio al Residence una riunione per poi incontrare Chianelli e visitare la struttura. L’iniziativa ha l’obiettivo di sollecitare una maggiore attenzione alla sanità pubblica e ai bisogni dei malati coinvolgendo i Sindaci della regione.




RDC, TONIACCINI: SINDACI LASCIATI SOLI

Reddito di cittadinanza, Toniaccini: “Noi Sindaci ancora una volta siamo stati lasciati da soli”

Perugia, 01 agosto 2023 – “Oggi i Comuni sono in una situazione di grande difficoltà e i Sindaci ancora una volta sono stati lasciati da soli a sostenere la comunità”. È quanto commenta Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, in merito alla sospensione del Reddito di cittadinanza, sottolineando tutti i disagi che le Amministrazioni si trovano ad affrontare.

“Appare singolare – prosegue – come l’Inps abbia comunicato l’interruzione del reddito di cittadinanza attraverso un sms invitando gli ex beneficiari a fare riferimento ai servizi sociali in caso di disagio o di rivolgersi ai centri per l’impiego in caso di “occupabilità”, ovvero di abilità al lavoro. Mettendo in secondo piano l’ulteriore mole di lavoro per i nostri uffici, resta la problematica della difficoltà per tanti cittadini. Chi ha ancora diritto al reddito fino al prossimo dicembre deve presentare un progetto multidisciplinare con l’Amministrazione comunale per beneficiarne. I Comuni, inoltre, dovranno lavorare con una piattaforma Inps che contiene i dati non completi degli interessati al reddito. Dati che arriveranno dopo due mesi e che saranno fondamentali per la presentazione del progetto, perché solo così le persone potranno essere riammesse al beneficio, con la corresponsione degli eventuali arretrati. Ma intanto il danno è stato fatto, abbiamo messo in difficoltà le famiglie soprattutto le più fragili, con i Comuni che si troveranno a fronteggiare un’altra emergenza. Con questo non dico che il reddito di cittadinanza non andasse eliminato – conclude Toniaccini – ma questa misura andava sistemata per evitare fratture sociali importanti”.




CONSULTA WELFARE: PREOCCUPAZIONE PER IMPOVERIMENTO FAMIGLIE E SOSTENIBILITÀ DEI COMUNI

Tanti i temi toccati durante la seduta della Consulta

 Perugia, 30 giugno 2023 – L’impoverimento delle famiglie e la sostenibilità dei Comuni dell’Umbria: sono questi i temi che sono stati trattati nella seduta di giovedì 29 giugno della Consulta politiche di coesione sociale e welfare di Anci Umbria, guidata da Edi Cicchi (assessore del Comune di Perugia), che si è tenuta presso la sala Falcone e Borsellino della Provincia di Perugia.

Nel corso della riunione è stata espressa dai presenti soddisfazione per la creazione di un Tavolo di governance sulle politiche per le persone con disabilità, istituito dalla Regione Umbria, che sempre di più chiedono progetti personalizzati e partecipati ma, allo stesso tempo, è emersa la preoccupazione dei Comuni per il fatto che ancora non è stato ripartito il settennato del Fondo Sociale Europeo. Un problema perché, secondo le informazioni raccolte, emerge la necessità per le amministrazioni di predisporre la ripartizione degli ambiti per la programmazione pluriennale. Un’esigenza reale per evitare problemi di copertura finanziaria dei progetti già in essere e sostenuti dai Comuni.

Un altro tema che tocca direttamente le amministrazioni è quello legato all’applicazione della revisione del 2021 della legge regionale n. 23/2003 sull’Edilizia residenziale sociale, soprattutto per quanto riguarda la decandenza, che dovrebbe passare in capo ai Comuni. Con l’abolizione del Reddito di cittadinanza, infatti, ancora non sono ben note le ricadute del nuovo assegno di inclusione in una situazione dove emergono forti difficoltà da parte delle famiglie nel pagare affitti e bollette. Allo stesso tempo, sono venuti meno anche i contributi per gli affitti, previsti con la legge n. 431/1998 che non è stata rifinanziata. Tutte queste novità ricadono sui Comuni che devono trovare delle soluzioni per evitare il più possibile disagi per i cittadini.