COMUNICATO STAMPA – UN ANNO DI ANCI UMBRIA: QUESTA MATTINA LA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO

IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, DE REBOTTI: “LEGGE DI BILANCIO E SPRAR FRA LE QUESTIONI APERTE CON IL GOVERNO”

“È cambiato il governo, Anci ha un nuovo interlocutore, ma i problemi restano, come la situazione economica-finanziaria degli enti locali”.
È quanto ha dichiarato questa mattina il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, nel corso della conferenza stampa di fine anno, che si è svolta nella nuova sede dell’associazione, presso la Provincia di Perugia. Alla conferenza stampa hanno preso parte il vicepresidente di Anci Umbria Stefano Ansideri e il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri.

IN ALLEGATO SLIDE E MATERIALE CONSEGNATO.

Perugia, 11 dicembre 2018

Comunicato stampa – conferenza stampa fine anno

Slide conferenza stampa

Attività 2018




CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO: UN ANNO IN ANCI UMBRIA

Anci Umbria, nel corso degli anni, ha rafforzato la sua struttura e le sue funzioni, fornendo anche molteplici servizi ai Comuni.

 

Martedì 11 Dicembre, alle 11.30, presso la sala Falcone Borsellino del Palazzo della Provincia di Perugia, verrà illustrato il bilancio di un anno di attività.

Si parlerà del bando periferie, sicurezza, protezione civile, scuola, formazione, ludopatia, sprar, sanità e altre tematiche.

 

Interverranno il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti e il Segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri.

 

Seguirà un aperitivo augurale con i prodotti tipici del territorio umbro proposti dai Comuni




A EXPO EMERGENZE, FIRMATA LA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE TRA REGIONE UMBRIA E ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI DELL’UMBRIA

COMUNICATO STAMPA 

Perugia, 16 novembre 2018

A EXPO EMERGENZE, FIRMATA LA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE TRA REGIONE UMBRIA E ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI DELL’UMBRIA

IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, FRANCESCO DE REBOTTI: “COSTRUIRE UN TESTO UNICO PER I SINDACI RELATIVO ALLE EMERGENZE”

IL SEGRETARIO GENERALE DI ANCI UMBRIA, SILVIO RANIERI: “UN ULTERIORE PASSO AVANTI NELLA COSTRUZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI PROTEZIONE CIVILE”

PRESENTATO ANCHE IL PROGETTO INNOVATIVO “AREE DI ACCOGLIENZA: PROGETTO ESECUTIVO DI ALLESTIMENTO”

 

Rafforzare il Sistema integrato regionale di protezione civile, formato da una pluralità di soggetti tra loro differenti e connessi in un sistema operativo flessibile, ma omogeneo, capace di garantire le risposte più efficienti e adeguate a tutela della collettività in materia di protezione civile: è questo il senso e l’obiettivo della convenzione siglata, questa mattina, fra Regione Umbria e l’associazione nazionale comuni italiani dell’Umbria, in occasione di Expo Emergenze, la rassegna biennale nazionale, dedicata al mondo della sicurezza e dell’emergenza, in programma fino al 18 Novembre a Umbriafiere, di Bastia Umbra. Quella del 2018 è un’edizione speciale, dedicata al sisma 2016.

Presidente De Rebotti: “Serve un testo unico per le emergenze”

Il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha affrontato “la gestione dell’emergenza vista dai Comuni”: “I Comuni – ha detto – sono in prima linea nell’affrontare le emergenze e devono avere tutti gli strumenti necessari per rispondere tempestivamente e nel migliore dei modi alle emergenze. È opportuno, tuttavia, ragionare sempre più in termini di prevenzione e sempre meno di emergenza”. Per il presidente, “i sindaci dovrebbero poter contare, nelle emergenze, su norme certe e chiare, uguali per tutti. Servirebbe un testo unico per la gestione delle emergenze e ai sindaci dovrebbe essere assicurata la possibilità di prendere decisioni in pochi attimi”.

La presidente di Anci Umbria Prociv, Silvia Bernardini: “formazione e sperimentazione per prevenire le emergenze”

“Avere dei piani codificati e sperimentati, fare formazione e simulare emergenze rappresenta, senza dubbio, una garanzia per il cittadino”. La presidente ha presentato anche il Corso di formazione sulla cartografia e sull’orientamento rivolto ai volontari di protezione civile. È stata sottolineata anche l’importanza dell’Alert System, lo strumento, attivato con successo in alcuni Comuni, con cui i sindaci, con voce preregistrata, informa la popolazione sulla situazione in atto sul territorio.

 

Regione Umbria e Anci Umbria sanciscono il loro operato

Il protocollo d’intesa con la Regione – ha aggiunto il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – rafforza il nostro operato e rende ancor più incisiva l’azione che, quotidianamente, i nostri tecnici svolgono presso i Comuni associati”. Il segretario ha evidenziato anche il progetto innovativo per l’allestimento delle aree di accoglienza: “siamo fra i pochi in Italia ad aver sviluppato un sistema che, in tempo reale e attraverso l’uso di droni e di altre tecnologie, verifica la fattibilità delle aree idonee”.

 

Alla giornata iniziale ha preso parte, fra gli altri, anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini secondo la quale proprio “grazie alle esperienze maturate, alle nuove tecnologie e strumentazioni e competenze, dobbiamo saper compiere un salto di qualità nella gestione delle emergenze”.

I droni, nell’allestimento delle aree/ presentazione del progetto

Nella stessa giornata è stato presentato il progetto, innovativo, “Aree di accoglienza: progetto esecutivo delle sale operative e dei Comuni”, illustrato da Lorenzo Marzolla, tecnico Anci Umbria ProCiv.

“L’individuazione di spazi aperti, sicuri rispetto alle diverse tipologie di rischio, risulta spesso insufficiente se non è accompagnata da uno studio tecnico approfondito dell’area specificata. Negli ultimi anni, attrezzature avanzate per il rilievo e la mappatura del territorio hanno permesso di ottenere, a fronte di tempi molti ridotti, risultati sempre più precisi”.

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COMUNICATO STAMPA – L’IMPORTANTE AZIONE DI UMBRIA PRO CIV IN TEMA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E DI  FORMAZIONE DEI TECNICI DEI COMUNI/ NOTA DEL SEGRETARIO REGIONALE DI ANCI UMBRIA, SILVIO RANIERI: “OCCORRE FARE IN MODO CHE CI SIANO SEMPRE MENO EMERGENZE”

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COMUNICATO STAMPA. ASSEMBLEA ANNUALE ANCI A RIMINI – PRESENTI ANCHE SINDACI  AMMINISTRATORI UMBRI “PRIMA CITTADINI. SINDACI, FUORI DAL LUOGO COMUNE”

ASSEMBLEA ANNUALE ANCI A RIMINI – PRESENTI ANCHE SINDACI  AMMINISTRATORI UMBRI

“PRIMA CITTADINI. SINDACI, FUORI DAL LUOGO COMUNE”

I sindaci sono, prima che amministratori, cittadini essi stessi, in quanto tali alle prese coi problemi della vita quotidiana. A loro, che conoscono difficoltà e aspettative delle loro comunità, tocca cercare le soluzioni ai bisogni dei cittadini”.

Sarà questo il filo conduttore della 35° assemblea annuale dell’Anci, che è iniziata oggi a Rimini e che vedrà per la quarta volta consecutiva la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in apertura dei lavori. Saranno in tutto nove le sessioni tematiche della plenaria, tre le tavole rotonde e circa 90 i relatori presenti.

L’appuntamento ruoterà intorno ad alcune parole chiave della Costituzione: lavoro, uguaglianza, cultura, salute, ambiente, identità ed autonomia.

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COMUNICATO STAMPA – Anci Umbria -De Rebotti- “La ricostruzione post sisma non può escludere i sindaci né le Regioni”

Hanno fatto bene i presidenti delle Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio a manifestare apertamente il proprio dissenso e sulla stessa linea sono anche i Comuni” – afferma De Rebotti.  L’emendamento della maggioranza al decreto Genova approvato, stabilisce che il commissario al terremoto potrà emanare le proprie ordinanze senza la “previa intesa” con i presidenti delle Regioni, ma semplicemente avendoli sentiti. “In seno ad Anci Umbria – continua De Rebotti – siamo abituati a valutare le scelte politiche aldilà delle appartenenze ed in virtù di quel principio, non possiamo quindi che criticare questa scelta che penalizza i territori e toglie un interlocutore fondamentale nel percorso di accelerazione della ricostruzione auspicato sia dagli amministratori che dai cittadini”.

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COMUNICATO STAMPA: DIFENDIAMO I PRESIDI SCOLASTICI NEI PICCOLI CENTRI

COMUNICATO STAMPA

 

 

DIFENDIAMO I PRESIDI SCOLASTICI NEI PICCOLI CENTRI

 

 

Viene da una tradizione lontana, ma soprattutto da esperienze decisamente negative, la consapevolezza che lo smantellamento dei servizi primari in una piccola comunità significa compromettere il futuro di tanti comuni italiani. Percezione che diventa realtà per molti sindaci quando si trovano ad affrontare gli innumerevoli problemi che fanno da contorno all’avvio dell’anno scolastico. Molte scuole elementari e medie sono state chiuse in diversi paesi dell’Umbria e altrettanto avviene in Regioni limitrofe. A decidere per i cittadini di un piccolo comune sono i parametri imposti dalle istituzioni scolastiche che, seppur ammettendo delle deroghe, si basano su elementi troppe volte lontani dalle realtà dei piccoli comuni. 

 

A intervenire con determinata convinzione e chiedendo una revisione complessiva delle normative che regolano la presenza dei presidi scolastici nei centri minori è il sindaco di Montecchio, nonché coordinatore dell’Anci Piccoli comuni dell’Umbria, Federico Gori. 

 

Anche quest’anno – spiega Gori – è stata ripresa l’attività scolastica, in silenzio, ma non senza problemi, soprattutto per quelle scuole ubicate in piccoli comuni o zone rurali. Sono ormai tanti, troppi anni, che assistiamo ad un fenomeno particolarmente preoccupante della diminuzione delle nascite, specialmente in quei centri più piccoli, che spesso coincidono con le così dette Aree Interne. Questo causa un lento e inesorabile ‘sgretolamentodel sistema scolastico, che da sempre ha garantito formazione ed uguaglianza sociale in tutto il Paese, comprese le aree più marginali”.

 

È proprio il sindaco Gori a mettere in risalto che “In un piccolo Comune la scuola, oltre ad essere uno tra i pochi servizi rimasti, è anche un cardine economico e sociale, che permette ancora la permanenza di nuclei familiari giovani in quelle realtà a bassa attrattività. Occorre quindi modificare i parametri che ad oggi regolano la formazione delle classi. Non è possibile avere gli stessi parametri delle grandi città, occorre equiparare le aree interne ai territori montani, impedendo che, anno dopo anno, si vadano a formare sempre più pluriclassi, presagio di chiusura certa di quelle scuole che hanno ancora grande valore sui territori. “Senza contare, poi, che molte di questi comuni hanno beneficiato di cospicui finanziamenti di edilizia scolastica per il miglioramento o adeguamento sismico.”.

 

Dopo il danno anche la beffa. Come evidenzia il rappresentante dei piccoli comuni umbri, al rispetto dei parametri per la formazione delle classi, si aggiunge anche un evidente problema “burocratico” in considerazione del fatto che molti Comuni più piccoli accedono a finanziamenti mirati al miglioramento o potenziamento di edifici scolastici. È paradossale pensare che una delle misure specifiche del progetto delle Aree Interne che interessa l’orvietano è dedicata alla formazione scolastica, ma se poi le scuole dei piccoli comuni chiudono sorge spontaneo domandarsi che fine fanno o faranno questi finanziamenti.

PERUGIA, 11 OTTOBRE 2018

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COMUNICATO STAMPA Torniamo ad investire sul futuro: Le proposte di Anci e Ance per rimettere in moto l’Umbria e l’Italia

COMUNICATO STAMPA

Torniamo ad investire sul futuro

Le proposte di Anci e Ance per rimettere in moto l’Umbria e l’Italia

 

Questa mattina Anci Umbria e Ance Umbria hanno presentato e confermato a livello regionale quanto lanciato a Roma con l’evento “Sbloccacantieri” di ANCI e ANCE nazionale.

Ance ed Anci hanno presentato le loro proposte nel settore degli appalti di opere pubbliche, mirate alla semplificazione ed alla velocizzazione delle procedure per far ripartire gli investimenti.

In questo particolare momento storico, Comuni ed imprese condividono temi ed interessi come la rigenerazione, riqualificazione e la sostenibilità dello sviluppo urbanistico oltre che necessità di supportare il mercato dell’edilizia, anche a livello regionale”, ha spiegato, introducendo la conferenza stampa il Presidente Anci De Rebotti. “Per sbloccare le risorse, e quindi i cantieri, “non basta semplificare al massimo le norme, ma è necessario contrastare le cattive pratiche annidate nelle lungaggini procedurali”.

Il Presidente di ANCE Stefano Pallotta è intervenuto dichiarando che tra Comuni e imprese “si parla all’unisono”, c’è assoluta unità di intenti sul fatto che gli investimenti pubblici possano andare in una direzione utile per i Comuni e per le imprese, indirizzandole verso opere pubbliche che potranno migliorare il volto delle città e quindi la qualità della vita delle persone.

L’ipertrofia normativa che coinvolge le procedure legate all’edilizia può più facilmente portare alla corruzione, più c’è semplificazione, più c’è trasparenza. Per questo motivo viene proposto non solo di semplificare gli aspetti procedurali, ma anche di aumentare la soglia per quanto riguarda l’affidamento di progetti e di portarla alla quota dei servizi. Regole più chiare e più semplici, di facile comprensione ed applicazione, che creano così, senza opacità e possibili interpretazioni, le condizioni migliori per realizzare i lavori rapidamente e per combattere l’illegalità.

Per Anci vi è una particolare attenzione alla specificità dei piccoli Comuni dove, anche a causa del blocco del turnover degli ultimi anni, “spesso mancano le professionalità che servono per attivare processi di progettazione complessi. Le proposte vanno nel senso di semplificare la vita anche di queste amministrazioni che sono ritenute indispensabili al mantenimento della coesione del Paese”, ha concluso il Coordinatore dei Piccoli Comuni Federico Gori, Sindaco di Montecchio. 

 

Perugia, 10 ottobre 2018

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COMUNICATO STAMPA IMMIGRAZIONE, confronto sul nuovo Decreto

IMMIGRAZIONE – BIFFONI: “GOVERNO ATTIVI CONFRONTO SUI CONTENUTI DEL DECRETO”

Si è svolta oggi a Roma la Commissione immigrazione dell’Anci, presieduta da Irma Melini, consigliere comunale di Bari. Durante l’incontro è stato esaminato lo schema di decreto immigrazione, la cui approvazione risulta essere all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani. Presenti sindaci e assessori di molte grandi città, medi e piccoli Comuni di tutto il territorio nazionale, tra cui Bari, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Catania, Cremona, Torino, Palermo, Lucca, Padova, Belluno, Latina, Ancona, Perugia, Campobasso, Rimini, Sassari, Gorizia, Ferrara, Caserta, Cosenza.
“Nel corso della riunione – dichiara Matteo Biffoni delegato Anci all’Immigrazione – è emersa forte e unanime preoccupazione per i contenuti dello schema di decreto, di cui si ritiene che non sia stata effettuata la necessaria valutazione in merito all’impatto immediato e di lungo periodo sui territori, anche in termini di ordine pubblico. La Commissione valuta il nuovo modello di accoglienza che emerge dall’articolato come un chiaro orientamento a favore dell’accoglienza in grandi strutture, tornando alla situazione dell’inizio dell’anno scorso che vedeva la forte concentrazione di migranti anche in piccoli Comuni, condizione che generava problemi di integrazione sia per gli stranieri che per i residenti. Alla luce dell’esito della discussione, chiediamo al presidente del Consiglio e ai ministri, in un’ottica di collaborazione istituzionale, di riconsiderare l’approvazione del decreto e attivare immediatamente un tavolo di confronto con le autonomie locali al fine di valutare con attenzione l’impatto del provvedimento in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori”.

Roma, 19 settembre 2018

Comunicato stampa

 




Crollo ponte, Decaro ad Agorà: “No allo scaricabarile, in dieci giorni i Comuni non possono completare le verifiche”

“Concederci dieci giorni  – ha spiegato Decaro che sta ricevendo segnalazioni da tutti i sindaci – sembra solo un modo per i provveditorati di dimostrare di essersi attivati. E significa non potere materialmente fare un lavoro di verifica serio…”

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COMUNICATO STAMPA – SICUREZZA DEI CITTADINI DURANTE GLI EVENTI: NORME STRINGENTI RISCHIANO DI FAR SPARIRE EVENTI E SAGRE DI PAESE

Leggi il comunicato del coordinatore dei Piccoli Comuni Federico Gori




8 marzo Anci e i Comuni dicono No alla violenza sulle donne

I Comuni dicono   No alla violenza sulle donne #noallaviolenzasulledonne