BUONI SPESA BIS/ AI COMUNI UMBRI DESTINATE LE STESSE RISORSE DI MARZO: OLTRE 5 MILIONI DI EURO

Tornano i buoni spesa, “le misure urgenti di solidarietà alimentare”, volte a sostenere singoli e nuclei familiari in condizioni di necessità, a causa dell’emergenza epidemiologica in atto: il Governo ha previsto, nel decreto “Ristori ter”, ulteriori 400 milioni di euro da ripartire fra i Comuni, secondo gli stessi criteri dello scorso marzo. All’Umbria andranno, dunque, 5.492.039,30 euro.

In Gazzetta è riportato, infatti, che il fondo complessivo di 400 milioni di euro nel 2020, è “da erogare a ciascun comune, entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sulla base degli Allegati 1 e 2 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020”.

Lo scorso marzo, sulla base di una indagine di Anci Umbria, la maggior parte degli avvisi era stata chiusa per scadenza del termine o per esaurimento delle risorse disponibili (il 12% dei Comuni aveva chiuso l’avviso per esaurimento delle risorse entro i primi 20 giorni di aprile). 81 Comuni avevano adottato la tipologia dei buoni spesa, 9 avevano affiancato ai buoni spesa i pacchi alimentari e 2 avevano distribuito pacchi alimentari.

Il 25% dei Comuni aveva riaperto i termini o pubblicato nuovi avvisi per assegnazione delle risorse residue di una seconda tranche.

Sempre durante la prima fase, erano stati stanziati ulteriori fondi da parte dei Comuni, grazie all’attivazione di misure di solidarietà alimentare da parte di privati, terzo settore, associazionismo.

Molti Comuni avevano aperto un conto corrente dedicato alle donazioni. Infine, altri avevano integrato con risorse dal proprio bilancio i fondi destinati alle misure di solidarietà alimentare

Quanto agli esercizi commerciali che avevano aderito, nella maggior parte dei casi, i Comuni avevano raccolto le adesioni attraverso una manifestazione di interesse.

Buoni spesa: riparto fondi Umbria




BUONI SPESA BIS: IL GOVERNO STANZIA ULTERIORI 400 MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE/ NOTA DEL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, TONIACCINI

“Apprendo con grande favore la notizia che il governo ha deciso di prevedere nuove risorse per le famiglie”: è quanto afferma il presidente di Anci Umbria facente funzioni, Michele Toniaccini, che aveva già segnalato, nelle settimane precedenti, la necessità di questa misura a sostegno delle famiglie in difficoltà.

“Con il via libera del Consiglio dei Ministri, è prevista l’istituzione di un fondo con una dotazione di ulteriori 400 milioni di euro, per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare.

E’ sicuramente una grande vittoria di Anci, ma ancor prima una straordinaria vittoria per tutte le famiglie che ne hanno diritto. Come Anci Umbria avevamo sentito il bisogno di supportare le richieste del presidente Decaro, a fronte di una situazione regionale sempre più preoccupante, sotto questo profilo.

I Comuni hanno necessità di un sostegno immediato per garantire un concreto supporto alle famiglie più fragili e penalizzate da questa pandemia.

Questo è solo un pezzo, sicuramente uno dei più importanti, di un puzzle più grande, che è ancora da costruire, perchè mancante di tanti tasselli da inserire, su cui Anci e Anci Umbria continueranno a battersi e a vigilare, come hanno sempre fatto e faranno, in modo particolare, in quest’ultimo periodo di emergenza sanitaria. Tutto ciò, con spirito costruttivo, di unità, senso di responsabilità e con quella leale collaborazione cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha fatto riferimento anche durante la XXXVII Assemblea di Anci”.




“AL PASSO DEI SINDACI”: AL VIA LA XXXVIII ASSEMBLEA ANCI/ GRANDE PARTECIPAZIONE ANCHE DI ANCI UMBRIA

TONIACCINI: “LE RISORSE PER I COMUNI PREVISTE SULLA LEGGE DI BILANCIO SONO INSUFFICIENTI E SERVONO MISURE PER SOSTENERE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ ”

Anci Umbria sta partecipando attivamente alla XXXVII Assemblea annuale di Anci. “È un appuntamento – afferma il presidente di Anci Umbria facente funzione, Michele Toniaccini – di grande confronto tra i diversi livelli Istituzionali, ricco di spunti di riflessione, di appuntamenti formativi. Ho ascoltato con grande attenzione le parole, espresse ieri durante la giornata inaugurale, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il suo invito all’unità, al consolidamento delle reti di reciproca solidarietà, alla necessità di porre le basi per una nuova partenza del nostro Paese. Tutto condivisibile. Come anche il fronte dei sindaci che ha ribadito come si debba “far ricorso al nostro senso di responsabilità, per creare convergenze e collaborazione tra le forze di cui disponiamo perché operino nella stessa direzione”. Tutto ciò, senza mai far mancare osservazioni giuste, critiche, costruttive, purché non si dia avvio a polemiche inutili e di parte che in questo momento non servono ad alcuno.

Il presidente Mattarella ha anche aggiunto che “i Comuni sono sentinella della coesione”: è vero, stiamo cercando, non senza difficoltà, di tenere unite le nostre comunità, il nostro territorio regionale, facendo, come ha detto il presidente di Anci, Antonio Decaro “quello che abbiamo fatto e che cerchiamo di fare ancora, è, semplicemente e umilmente, ciò che i cittadini ci chiedono: fare il sindaco”.

Tuttavia, come lo stesso presidente Decaro ha evidenziato, a preoccupare sono le prime indiscrezioni sulla legge di bilancio. Ammonterebbero a 500 milioni le risorse assegnate ai Comuni per il ristoro per la ridotta capacità fiscale, 200 milioni per il mancato taglio, 215 milioni per la spesa sociale e 100 milioni per il potenziamento degli asili nido. In questo contesto, sono risorse assolutamente insufficienti. Proprio in virtù di quella coesione sociale cui faceva riferimento il presidente Mattarella, occorre garantire ai Comuni risorse certe ed eque perché i territori possano ripartire, senza lasciare indietro nessuno. Serve anche, nell’immediato, che il governo riattivi i buoni spesa per le famiglie in difficoltà che sono in numero crescente.




COVID-19/ LA QUESTIONE DELLE ORDINANZE CONTUMACIALI ARRIVA A SOLUZIONE. LA REGIONE UMBRIA HA RECEPITO LA PROPOSTA DI ANCI UMBRIA

ELIMINATE LE ORDINANZE DEI SINDACI

La questione delle ordinanze contumaciali ha trovato soluzione: nella riunione di oggi al Cor di Foligno è stato discusso l’ordine del giorno sulle ordinanze contumaciali e di revoca dei soggetti positivi, fino a oggi in capo ai sindaci, ed è stata accolta la proposta di Anci Umbria con cui vengono eliminate.

Le ordinanze, infatti, da lunedì prossimo non saranno più emesse dai Sindaci, ma l’obbligo di restare in casa sarà inserito direttamente nella lettera con cui il dipartimento di prevenzione della USL attesta la positività del soggetto, mentre la revoca del provvedimento sarà contenuta nella comunicazione, sempre dalla USL di competenza territoriale.

“L’attuale sistema varato oggi dal Cor su proposta di Anci Umbria – commenta con soddisfazione, il presidente di Anci Umbria facente funzioni, Michele Toniaccini – è molto più lineare, tutela i sindaci e consente al soggetto positivo di ricevere le informazioni in tempo reale e non in modo ritardato come accadeva in passato, a causa di una disfunzione nella comunicazione da parte delle Usl ai sindaci.

I sindaci potranno, così, concentrarsi sui controlli, ma soprattutto sull’assistenza alla popolazione che, con questa seconda ondata, ne avrà molto bisogno. Ringrazio la Regione dell’Umbria che, con spirito di collaborazione, ha recepito le nostre istanze”.




PROPOSTA DI SOTTOSCRIZIONE ACCORDO PER IL PIENO RIPRISTINO DEI SERVIZI E LA STRUTTURAZIONE DI MODALITÀ DI ACCESSO PIÚ MODERNE

Inviata il 30 ottobre una lettera inviata a Poste Italiane a firma del Presidente facente funzione di Anci Umbria Michele Toniaccini e del Coordinatore Piccoli Comuni Federico Gori, per chiedere il ripristino di alcuni servizi soprattutto nelle frazioni e nei piccoli comuni.

Leggi la lettera

ANCI UMBRIA CHIEDE A POSTE ITALIANE SPORTELLI ATM E REVOCA CHIUSURA UFFICI

In una lettera inviata a Poste Italiane, il presidente facente funzioni di Anci Umbria, Michele Toniaccini e il coordinatore dei piccoli Comuni dell’Umbria Federico Gori hanno proposto la stipula di un accordo per garantire ai piccoli comuni non solo un servizio certo, ma anche più moderno e innovativo e con una offerta più ampia di opportunità, anche attraverso l’implementazione di sportelli Atm e contemporaneamente la richiesta della riapertura degli uffici chiusi o con orario rimodulato durante il lockdown. Oltre a una maggiore condivisione delle scelte, pur nel rispetto dei ruoli di ciascuno.

Questo il testo:

 “L’emergenza sanitaria in corso sta mettendo in luce fragilità preesistenti ed evidenziandone altre nuove. In un contesto così destabilizzato, i vecchi paradigmi e modelli di sviluppo mostrano le loro crepe, ancor più nei piccoli Comuni, nelle aree marginali e periferiche spesso trascurate, ma in realtà luoghi dalle grandi potenzialità e risorse. Anci Umbria, nell’ottica della tutela dei piccoli comuni che rappresentano circa il 70 per cento dei comuni italiani non vuole disperdere questo patrimonio, ma intende valorizzarlo e supportarlo, ancor più in questa fase emergenziale. 

Già in passato, sia come Anci che come Anci Umbria abbiamo cercato più volte un confronto con Poste Italiane, anche nella delicata fase del lockdown, quando è stata decisa una rimodulazione/chiusura di alcuni Uffici Postali, soprattutto in aree interne e periferiche del territorio.

In tanti piccoli comuni umbri, ma anche nelle frazioni di comuni più grandi, a oggi, la situazione è rimasta immutata e i servizi non sono tornati a pieno regime.  

Anci Umbria chiede pertanto a Poste Italiane di ripristinare i servizi anche in quegli uffici che sono aperti a orario ridotto e soprattutto in virtù del fatto che il sopraggiungere dell’inverno creerà ulteriori disagi a tutti gli utenti, in gran parte anziani, costretti nell’attesa a rimanere in piedi, fuori al freddo, senza contare che il decorso dell’epidemia non sembra volgere al termine e i cittadini hanno ancora più bisogno di punti di riferimento e di servizi di prossimità.

Comprendendo comunque le difficoltà oggettive legate alla situazione emergenziale, Anci intende proporre a Poste Italiane un accordo per garantire ai piccoli comuni non solo un servizio certo, ma anche più moderno e innovativo e con una offerta più ampia di opportunità, anche attraverso l’implementazione di sportelli Atm. Un’operazione che Poste Italiane ha già avviato anche sul nostro territorio, come in altre parti d’Italia, ma che ancora è incompleto e, soprattutto, non copre proprio quelle realtà più fragili: i piccoli comuni.

Anci Umbria chiede, dunque, che si dia sistematicità al progetto e, contemporaneamente che qualunque scelta che si intraprenda in questo periodo di emergenza sanitaria venga condivisa con i diversi livelli Istituzionali e con Anci, così da prevenire eventuali disservizi che possano creare pesanti disagi alla popolazione, già esasperata dalla situazione difficile che stiamo vivendo”.

 




IL PROGETTO ECO.COM AL FORUM INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA SOCIALE E COMUNITARIA

Si è parlato di economia inclusiva, solidale e di cooperazione internazionale come modello di sviluppo valido anche per il nostro paese, tanto più in un momento come questo in cui la pandemia costringe tutti a ripensare vecchi paradigmi e modelli. E’ quanto emerso ieri durante il forum internazionale, che si è svolto da remoto, sul progetto “ECO.COM – Rafforzamento dell’economia comunitaria, solidale, inclusiva e sostenibile” che ha riguardato i Comuni di Tiquipaya e Sacaba, in Bolivia. Finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, era promosso dal Comune di Foligno, in partenariato con Felcos Umbria, Anci Umbria, Legacoop Umbria, PIN S.c.r.l., Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in Bolivia, Gobierno Autónomo Municipal de Tiquipaya, Gobierno Autónomo Municipal de Sacaba, oltre ai Comuni umbri di Bevagna, Città di Castello, Gualdo Cattaneo, Narni, Orvieto, Perugia, Spello, Terni che hanno partecipato all’iniziativa attraverso il proprio supporto istituzionale.

Istituzioni pubbliche, associazioni, mondo della cooperazione, attori dell’economia sociale, studiosi e ricercatori si sono confrontati sulle potenzialità dell’economia sociale e comunitaria in Italia e in Bolivia.

A portare i saluti del Comune di Foligno è stato il presidente del Consiglio, Lorenzo Schiarea che ha sottolineato l’attualità del tema affrontato: “L’economia solidale è al centro del dibattito internazionale ed è legata alla sostenibilità sociale, ambientale e al tema del lavoro”.

A spiegare gli obiettivi del progetto è stato Michele Mommi, di Felcos Umbria: “Il progetto era volto al miglioramento dello sviluppo socio-economico e delle condizioni di vita dei Comuni di Tiquipaya e Sacaba e della loro popolazione attraverso un’economica sociale. Abbiamo sostenuto 10 associazioni (5 per Comune), provenienti da diverse aree produttive. Un’altra componente importante del progetto è stata lo scambio di esperienze e conoscenze sul tema dell’economia comunitaria fra gli attori boliviani e italiani”.

Anche nell’intervento del presidente di Anci Umbria, Silvio Ranieri è stato evidenziato come “la perdurante crisi economica e l’emergenza sanitaria in atto aumentino la forbice fra povertà e ricchezza e minino la coesione sociale”. In questo contesto – ha detto – occorre una trasformazione dei sistemi tradizionali a favore di nuovi paradigmi più inclusivi”. Ranieri ha anche parlato “della validità del progetto e dei suoi effetti positivi, con i primi benefici sulle comunità in cui è stato applicato”.

Andrea Bernardoni ha portato l’esperienza delle cooperative umbre, Il Poliedro di Città di Castello per inserimento lavorativo, Ponte Solidale di Perugia per il commercio equo e il progetto Raccolti di Comunità per l’agricoltura sociale regionale, che si sono confrontate sul campo e ha, poi, ribadito come “la pandemia stia mostrando la fragilità anche del nostro sistema economico, determinando la necessità di costruire un nuovo modello di sviluppo che abbia alla base l’economia sociale. Si deve andare verso il superamento dell’idea del mercato della concorrenza come unica risposta ai problemi sociali ed economici. La pandemia ci sta insegnando che ci sono aree del vivere umano come la salute che non possono essere regolate con gli strumenti di mercato, ma attraverso la collaborazione fra cittadini, attori pubblici e privati”.

Concetto ribadito anche nei diversi interventi che si sono succeduti. Massimo La Nave di Anci ha ricordato come “nel momento del bisogno l’Italia sappia essere solidale e fare comunità, come è emerso in questo periodo di Covid”.

E ha aggiunto che “lo sviluppo locale di tipo partecipativo è uno strumento specifico da utilizzare a livello subregionale unitamente ad altre misure di sostegno allo sviluppo locale. Tale strumento può mobilitare e coinvolgere le organizzazioni e le comunità locali affinché contribuiscano al conseguimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, alla promozione della coesione territoriale e al raggiungimento di obiettivi politici specifici”.




IL COVID-19 NEL WEBINAR DI #GEMMA, IL SAPERE È PREZIOSO/ SI PARLERÀ DI “CORONAVIRUS: DATI, INFORMAZIONI E FAKE NEWS”

IL COVID-19 NEL WEBINAR DI #GEMMA, IL SAPERE È PREZIOSO/ SI PARLERÀ DI “CORONAVIRUS: DATI, INFORMAZIONI E FAKE NEWS”

TRA I RELATORI, SONIA MONTEGIOVE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELL’UMBRIA E MARZOLLA DI ANCI UMBRIA PROCIV E RASPA

Il Covid 19 entra a far parte dei saperi del Progetto #Gemma, con il webinar su “Coronavirus: dati, informazioni e fake news”, nell’ambito della X edizione della “Global Media and Information Literacy (MIL) Week”, la settimana indetta dall’UNESCO (24 al 31 ottobre) per promuovere comunità inclusive attraverso l’alfabetizzazione ai media e l’educazione al pensiero critico. Nello specifico, l’UNESCO intende dare l’opportunità ai cittadini di potersi informare sul Covid attraverso la rete in modo consapevole.

#Gemma, il progetto umbro che favorisce lo sviluppo di abilità digitali, è finanziato dalla Regione Umbria con le risorse del POR-FSE 2014-2020 nell’ambito del programma #OpenUmbria e vede un partenariato di enti pubblici e privati quali il Comune di Montone (soggetto capofila), Anci Umbria, Comune di Spello, Comune di Giano dell’Umbria, Fondazione Golinelli, Ic Torgiano-Bettona, Liceo Properzio Assisi e Giove In Formatica Srl.

“L’obiettivo – spiega Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria – è creare una informazione certa e sicura per i cittadini che vogliono essere costantemente aggiornati su questa emergenza. In proposito, Anci Umbria ha partecipato alla realizzazione della dashboard regionale che raccoglie e aggiorna i dati sulla situazione Covid”.

Saranno diversi i relatori che domani illustreranno ai partecipanti come informarsi correttamente sull’andamento della pandemia, sulla diffusione del virus e sulle misure di contrasto e prevenzione attuate a livello nazionale e regionale: a Sonia Montegiove (Giornalista, Consigliera dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria) il compito di far comprendere il meccanismo di diffusione delle notizie false riferite al coronavirus e di fornire indicazioni sugli strumenti utili a valutare le fonti di informazione; a Lorenzo Marzolla (di Anci Umbria ProCiv) di spiegare la dashboard COVID-19 della Regione Umbria, il sito tematico sui dati dell’emergenza sanitaria; a Roberto Raspa (Formatore di Ideattivamente) di mostrare le risorse online per famiglie e docenti per aiutare i giovani a informarsi correttamente.

Il webinaer sarà in diretta facebook, domani, alle ore 17.00 (https://www.facebook.com/gemmaprogetto e sul canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCD4fThSkBEcFFLKzO_9hNeQ).




CASI POSITIVI E GUARITI: ANCORA INSODDISFACENTE LA SOLUZIONE TROVATA DELLA REGIONE PER RISOLVERE IL DISALLINEAMENTO DATI – ANCI: RIPRISTINATO UFFICIO ENTI LOCALI AL COR

CASI POSITIVI E GUARITI: “VA ANCORA PERFEZIONATA LA SOLUZIONE TROVATA DALLA REGIONE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEL DISALLINEAMENTO DEI DATI: AL MOMENTO, NON È SODDISFACENTE. SERVONO COMUNICAZIONI COMPLETE, UFFICIALI E IN TEMPO REALE”/ ANCI UMBRIA CHIEDE CHE I SINDACI VENGANO MESSI NELLE CONDIZIONI DI ASSOLVERE AL PROPRIO RUOLO

Anci Umbria ha ripristinato l’Ufficio Enti Locali presso il Cor di Foligno a supporto dei Sindaci

“Anci Umbria, raccogliendo anche il parere e le sollecitazioni di diversi Sindaci, definisce ancora non soddisfacente la soluzione adottata dalla Regione Umbria con cui si dà conto delle persone positive e di quelle guarite. È una modalità ritenuta da diversi Sindaci, che l’hanno sperimentata, non efficace ed efficiente, in quanto priva di quegli elementi essenziali che consentono l’emissione delle relative ordinanze, compresa la revoca dell’ordinanza contumaciale per avvenuta guarigione richiesta dalla Asl. Quest’ultima ordinanza consente al soggetto guarito di poter nuovamente uscire di casa, tornare al lavoro o a scuola. I sindaci chiedono aggiornamenti immediati, disponendo, in modo ufficiale, chiaro e univoco, di tutte le informazioni necessarie a tutelare i nostri concittadini, sotto tutti i punti di vista, da quello sanitario, a quello professionale. La modalità predisposta dalla Regione non soddisfa, al momento, le nostre esigenze e non mette noi Sindaci nelle condizioni di assolvere appieno ai nostri doveri e al nostro ruolo”. È quanto afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini che aggiunge: “Pur apprezzando gli sforzi della Regione per riallineare i dati, il nuovo sistema predisposto presenta ancora delle evidenti criticità che devono essere superate”.

Nel frattempo, il presidente Toniaccini fa sapere che “Anci Umbria ha ripristinato l’Ufficio Enti Locali presso il Cor di Foligno che sarà operativo da lunedì prossimo. L’Ufficio è a supporto dei Comuni, in stretto collegamento con un apposito staff messo a disposizione della Regione Umbria. Gli Uffici Anci già da ora sono disponibili a raccogliere eventuali istanze di chiarimento da parte dei sindaci e le criticità da evidenziare, come peraltro era stato già predisposto durante la prima fase dell’emergenza sanitaria”.

 




ANCI UMBRIA SCRIVE A TESEI E DECARO PERCHÈ SI FACCIA CHIAREZZA SULLE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI, NONCHÈ DI GESTIONE DI CIMITERI E MERCATI

OGGI, INCONTRI A PERUGIA E TERNI FRA ANCI UMBRIA, PREFETTI E UNA RAPPRESENTANZA DI SINDACI/ NOTA DEL PRESIDENTE TONIACCINI

Il presidente di Anci Umbria facente funzione, Michele Toniaccini in due distinte lettere indirizzate alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e al presidente di Anci, Antonio Decaro ha sollevato tre differenti problematiche inerenti non solo i Comuni dell’Umbria, ma più in generale quelli di tutto il paese.

“Ciò – è stato spiegato nelle missive – nell’ottica del perfezionamento della macchina emergenziale, mettendo noi Sindaci nelle condizioni di operare al meglio, senza mai sottrarci alle nostre responsabilità, e in un quadro di riferimento chiaro e univoco. Sappiamo, infatti, che su più fronti potrebbero generarsi interpretazioni diverse del Dpcm e dunque comportamenti, seguiti da atti pubblici, differenziati, anche all’interno di una stessa regione”.

Alla presidente Tesei è stato chiesto di farsi carico, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, e al presidente Decaro, attraverso la sua azione verso il Governo, di chiarire se le riunioni della pubblica amministrazione (dicitura utilizzata nel Dpcm del 18 ottobre) siano assimilabili giuridicamente alle riunioni degli organi elettivi degli enti locali che hanno disciplina autonoma e peculiare; le modalità di gestione dei cimiteri, anche in vista delle festività degli Ognissanti e dei Morti (1 e 2 novembre); e, infine, la gestione dei mercati settimanali, in quanto sempre nel Dpcm si fa riferimento al più generico termine “fiere”.

Nel frattempo, nella giornata odierna, c’è stato un primo, importante confronto sul tema del disallineamento dei dati fra Anci Umbria, i Prefetti di Perugia e Terni, una rappresentanza di sindaci e della Regione Umbria. In questa occasione, è stato ribadito, ed è stato accolto, il supporto di personale di Anci Umbria per risolvere in tempi celeri la problematica.

“Queste richieste di chiarimento – spiega il presidente Toniaccini – non hanno alcun carattere polemico, ma consentono ai Sindaci di lavorare con maggiore serenità e con certezza delle azioni da intraprendere, in modo unitario in tutto il paese, nell’interesse ultimo del cittadino e a tutela della sua salute. La questione dei cimiteri è altrettanto urgente, considerata l’importanza che queste festività rivestono, anche da un punto di vista emotivo, per le persone che sono solite recarsi al cimitero e commemorare i propri defunti”.




IL PRESIDENTE TONIACCINI SU DPCM 8 OTTOBRE E DATI USL NON AGGIORNATI

SUL DPCM, IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, TONIACCINI CRITICA LA NORMA CHE SCARICA SUI SINDACI L’ONERE DELL’OSSERVANZA DEL COPRIFUOCO, NONOSTANTE SIA STATA SMUSSATA

ANCI UMBRIA UMBRIA SOLLECITA LE USL SULL’AGGIORNAMENTO DEI DATI SUL PORTALE

Anche il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini (sindaco di Deruta) critica la norma inserita nel Dpcm che, di fatto, scarica sui sindaci la responsabilità del “coprifuoco”.

“È una critica di metodo e nel merito – afferma il presidente Toniaccini – perché nelle diverse riunioni cui Anci ha partecipato non era mai emersa questa eventualità. Pur comprendendo che lo stato di emergenza che stiamo affrontando è del tutto anomalo e particolare e sottolineando che Anci non si è mai sottratta né a collaborare, né ad assumersi responsabilità, tuttavia non è accettabile questa ipotesi. Sappiamo che il presidente di Anci, Decaro si è subito messo in contatto con il premier Conte e sebbene la norma sia stata smussata e sia stato tolto il riferimento diretto ai Sindaci, resta, però, la responsabilità delle procedure da attuare, ma soprattutto la scarsa chiarezza sui ruoli.

Anci Umbria premerà affinchè la norma venga ulteriormente modificata. In ogni caso, l’Associazione continuerà a impegnarsi, per quanto di propria competenza, anche per collaborare con le forze dell’ordine, in tema di monitoraggio del territorio e per evitare pericolosi assembramenti”.  In proposito, il presidente Toniaccini sta valutando la possibilità di chiedere ai Prefetti di Perugia e Terni “la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con Regione Umbria, forze dell’ordine e Usl, anche per fare una mappatura delle aree più a rischio dal punto di vista del contagio, per comprendere quante persone possono stare in una certa area, chi controlla le aree che non può chiudere il Sindaco”.

A livello locale, il presidente Toniaccini, in una lettera inviata nel pomeriggio di oggi all’assessore regionale alla Sanità, Coletto, al dirigente Dario, ai Prefetti e ai Questori di Perugia e Terni, ha affrontato la questione dell’aggiornamento del portale Usl per la segnalazione dei cittadini risultati positivi e per i quali i Sindaci devono emettere ordinanza contumaciale.

“Molti Sindaci hanno rilevato – afferma il presidente – la difficoltà a emettere ordinanza contumaciale in contemporanea all’accertamento della positività da parte dell’Usl, in quanto la comunicazione ufficiale tarda ad arrivare. Comprendendo la straordinaria mole di lavoro cui è sottoposta l’Usl e sottolineando che Anci Umbria, nello spirito di collaborazione fra Istituzioni, ha già messo a disposizione proprio personale per coadiuvare l’attività in questa fase di emergenza, tuttavia si chiede che l’aggiornamento dei dati avvenga in tempo reale, anche nell’ottica di limitare il contagio da Covid e di consentire alle forze dell’ordine e alla Polizia municipale di svolgere i relativi controlli”. Il presidente Toniaccini ribadisce la volontà di “continuare a collaborare con tutti i livelli Istituzionali, nel massimo rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno”: “Siamo pronti a fornire ulteriore sostegno – aggiunge – ma l’obiettivo è che tutta la macchina dell’emergenza funzioni il meglio possibile. La salute dei cittadini è una priorità per noi Sindaci e intendiamo tutelarla con ogni mezzo. Sono certo che, con la collaborazione di tutti, anche attraverso le importanti e proficue riunioni in Prefettura, si riuscirà a intervenire sulle criticità che, di volta, in volta, possono emergere”.




DOMANI, AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DELLA CAMPAGNA NAZIONALE “IO NON RISCHIO”, CUI HANNO ADERITO ANCI UMBRIA E ANCI UMBRIA PROCIV: 8 LE PIAZZE COINVOLTE IN MODALITA’ VIRTUALE

Torna, domani, domenica 11 ottobre, la seconda edizione di “Io non rischio” che, a causa del Covid, si svolgerà in modalità virtuale, coinvolgendo 8 piazze dell’Umbria: Perugia, Corciano, Città di Castello, Bastia Umbra, Foligno, Spoleto, Arrone e Terni.

La campagna nazionale, cui hanno aderito Anci Umbria e Anci Umbria ProCiv, è spalmata su tutta la settimana, dall’11 al 17 ottobre prossimi, ed è promossa dalla Protezione Civile, con il coordinamento e il raccordo dell’attività della Sezione Tecnico Logistica Volontariato e Formazione della Regione Umbria. Una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti da assumere in situazioni particolari prima, durante e dopo calamità naturali, in particolare terremoti o alluvioni.

L’obiettivo è diffondere le buone pratiche di protezione civile: “Abbiamo sperimentato in questi anni di attività di Anci Umbria ProCiv – commenta il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – che più una comunità è preparata, informata e consapevole dei rischi e dei comportamenti da assumere in caso di calamità naturale, più è resiliente e in grado di affrontare le emergenze”.

Anci Umbria ProCiv promuove, da anni, sul territorio simulazioni di calamità naturali, coinvolgendo direttamente i cittadini. Quest’anno, “Io non rischio” sarà virtuale, anche se lo scenario resta quello delle piazze. Ci saranno dei punti d’incontro online, su Facebook, integrando i Social Media con le piattaforme di meeting a distanza. Le pagine e gli Eventi Facebook saranno i punti di aggregazione digitale, aperti alla partecipazione di tutti i cittadini che vogliano informarsi e condividere le proprie esperienze sui rischi che insistono sui nostri territori e sulle buone pratiche che possiamo adottare per mitigarli.

In fondo, Io non rischio, è una campagna di comunicazione che promuove la resilienza.




IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA FRANCESCO DE REBOTTI SI È DIMESSO

In una lettera inviata, nel pomeriggio di oggi, ai Sindaci dei Comuni dell’Umbria, alla Presidente della Giunta regionale Donatella Tesei, al Presidente del Consiglio regionale Marco Squarta, al Presidente Anci nazionale Antonio Decaro e al Presidente Consiglio nazionale ANCI Enzo Bianco, il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha ufficializzato le sue dimissioni.

“La decisione da me assunta di contribuire alla rinascita del Partito Democratico dell’Umbria attraverso la candidatura alla Segreteria Regionale – ha scritto nella lettera – determina scelte necessarie e collegate, motivate dalla volontà di non sovrapporre l’impegno per contribuire alla rigenerazione della comunità politica a cui appartengo, al ruolo istituzionale in ANCI, che richiede terzietà nel rispetto degli enti locali umbri, notoriamente plurali. Sono altresì convinto che scelte analoghe a quella che mi accingo a compiere vadano fatte subito, non all’esito del Congresso. Per rigore, coerenza, rispetto istituzionale, dopo sei anni mi trovo quindi nelle condizioni di dover rassegnare le dimissioni da Presidente Anci-Umbria. Tale scelta è ulteriormente motivata sia dal rispetto dovuto ai tanti bravi amministratori che ogni giorno affrontano una situazione sempre più complessa, sia dall’esigenza di garantire il massimo impegno possibile per tentare di risollevare le sorti del Partito al quale sono iscritto. Ringrazio per la bella esperienza che mi è stata concessa, in maniera unitaria da colleghe e colleghi Sindaci. Come Amministratore continuerò a sostenere la collaborazione tra Enti Locali, fondamentale strumento di analisi, crescita, costruzione di futuro. Ringrazio sentitamente il Segretario Generale Ranieri, assieme a tutti i preziosi collaboratori che in questi anni ho avuto l’opportunità di conoscere: la loro professionalità, passione, competenza, generosità e pazienza sono patrimonio da custodire gelosamente”.