Anci Umbria: siglato accordo per tutela della salute nei luoghi di lavoro

È stato sottoscritto, oggi, in videoconferenza, un protocollo d’intesa fra Regione Umbria, Anci Umbria, Upi Umbria e Sindacato umbro del pubblico impiego CGIL FP, CISL FPL e UIL FPL per la tutela della salute dei lavoratori e per una migliore organizzazione del lavoro da remoto, in vista del rientro nei luoghi di lavoro, con l’attivazione della Fase 2.

   Un accordo decisivo e importante, che definisce le misure di sicurezza che dovranno essere adottate negli uffici pubblici di Regione, enti regionali, Province e Comuni, al fine di contrastare la diffusione del virus Covid-19, a tutela non solo dei lavoratori, ma dell’intera comunità umbra. Le misure previste si applicheranno anche nei confronti degli utenti che si recheranno nelle sedi e agli sportelli di front office e per le relazioni con il pubblico. 

   “La firma del protocollo – commentano Regione, Anci Umbria, Upi e funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – sancisce l’inizio di un nuovo percorso, di un nuovo modo di rapportarsi fra istituzioni ed enti. Il documento rappresenta un modello di lavoro e di condivisione fra soggetti diversi, nell’interesse supremo della comunità e dei lavoratori. Con la fase 2 si è aperta, di fatto, la necessità di integrare ancor più le garanzie tradizionali del lavoratore con quelle della salute. Ciò significa anche tutelare i servizi e quindi l’intera comunità. L’atto di oggi – concludono le parti – è un segnale importante di attenzione e impegno a favore dei dipendenti e della società. Amministrazioni e sindacato puntano a una tutela diffusa e concreta dei servizi, del lavoro, dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti”.

   Nel dettaglio, l’intesa incentiva l’adozione di strumenti e soluzioni tecnologiche per l’accesso da remoto dei cittadini, anche con l’obiettivo di un miglioramento continuo del servizio pubblico in termini di innovazione, digitalizzazione, rispondenza alle necessità dei cittadini. 

  Intende inoltre garantire condizioni igienico-sanitarie ottimali all’interno degli uffici e delle aree aperte al pubblico, tramite la costante sanificazione dei locali, l’installazione di pannelli di protezione, il mantenimento del distanziamento sociale, la fornitura per gli addetti e per gli utenti degli opportuni dispositivi di sicurezza.

20200430 – Protocollo Sicurezza REGIONE anci upi cgil cisl UIL




Anci Umbria: Alemanno incontra i Sindaci del cratere umbro

Si è svolta questa mattina una video conferenza cui hanno preso parte i sindaci del cratere umbro del sisma e rappresentanti di Anci Umbria. La riunione è stata coordinata dal Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, membro della cabina di coordinamento nazionale sisma, che ha informato i primi cittadini riguardo i 5 grandi macro temi che il Commissario alla Ricostruzione Legnini sottoporrà al Governo nei prossimi giorni. Nella cabina di coordinamento convocata per giovedì 30 aprile saranno discusse in particolare le ordinanze riguardo i contributi INAIL per la messa in sicurezza di immobili produttivi; la definizione delle modalità e dei criteri per lo svolgimento da parte dei Comuni dell’ istruttoria per le concessioni di contributo e di tutti i conseguenti adempimenti; l’ attuazione della semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata.




COVID-19. SANIFICAZIONE: DEFINITI DAL GOVERNO GLI SCHEMI DI RIPARTO DELLE RISORSE DESTINATE AI COMUNI: OLTRE 700MILA EURO PER I COMUNI UMBRI/ NOTA DI ANCI UMBRIA

COVID-19. SANIFICAZIONE: DEFINITI DAL GOVERNO GLI SCHEMI DI RIPARTO DELLE RISORSE DESTINATE AI COMUNI: OLTRE 700MILA EURO PER I COMUNI UMBRI/ NOTA DI ANCI UMBRIA

Ai Comuni dell’Umbria spetteranno risorse per sanificazione per oltre 710mila euro: a renderlo noto è Anci Umbria che ha provveduto a segnalare le assegnazioni ai singoli Comuni.

Nella seduta straordinaria della Conferenza Stato Città del 15 aprile scorso sono stati, infatti, approvati gli schemi di riparto delle risorse stanziate con gli artt. 114 e 115 del dl 18/2020 (“Cura Italia”) e destinate rispettivamente alla sanificazione di uffici, ambienti e mezzi degli enti locali e alla integrazione dei compensi da lavoro straordinario delle polizie locali.

La metodologia di riparto ha tenuto conto delle variabili relative alla “popolazione residente” e al “numero di contagi” e ha preso come data ultima di riferimento lo scorso 11 Aprile.

“Anci Umbria – precisa il segretario generale, Silvio Ranieri – provvederà a verificare se i criteri in base ai quali sono state ripartite le risorse sono gli stessi elaborati in sede regionale, così da avere certezze per tutti i Comuni, anche in considerazione dell’evoluzione dei parametri, oltre la data dell’11 Aprile”.

Con specifico riferimento al riparto di cui all’art. 114, Anci Umbria segnala che è stata accolta la proposta ANCI di prevedere una soglia minima per ciascun Comune di importo non inferiore a 1.000 euro, al fine di evitare la presenza di importi di entità irrisoria.

Come si evince dalla tabella allegata, al Comune di Perugia sono state assegnate risorse per oltre 146mila euro, circa 62mila a Terni, 45mila a Città di Castello, 31mila a Gubbio, 26mila a Foligno, 21mila a Spoleto, 20mila a Orvieto, 18mila ad Assisi, 15mila a Bastia Umbra.

RICOGNIZIONE COMUNI UMBRI




Coronavirus – Incontro con le Anci regionali, Decaro: “Cinque miliardi affinché i Comuni possano andare avanti”

I presidenti delle venti Anci regionali, coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, e coadiuvati dai segretari e dai direttori delle associazioni territoriali si sono riuniti in videoconferenza con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per fare il punto della situazione delle attività svolte dai sindaci e dall’Anci nell’emergenza Coronavirus. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che l’Anci presenta compatta al tavolo di confronto con il Governo e con le Regioni. L’incontro, al quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, e il segretario generale, Veronica Nicotra, è stato aperto dalla relazione del coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, che ha sottolineato l’importanza e l’efficacia di “un lavoro svolto in collaborazione dagli amministratori locali e dalle articolazioni regionali dell’associazione dei Comuni”.

Nella sua relazione, Decaro è partito dal calcolo della riduzione della capacità fiscale dei Comuni per via dei provvedimenti assunti dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “Considerato il difficile recupero in prospettiva – ha detto Decaro – il governo deve prendere consapevolezza di una situazione e far fronte, già nel prossimo decreto, alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo per garantire i servizi ai cittadini, anche abbandonando per protesta i lavori della conferenza unificata”.

Nella riunione molti sindaci – tra loro il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte, e il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci – hanno condiviso la necessità di rafforzare sempre più una sinergia istituzionale tra livello nazionale e regionale, perché è ormai evidente il ruolo istituzionale e operativo svolto dai sindaci, attraverso l’Anci, nel risolvere criticità e fronteggiare problemi via via che si presentano in questa complessa situazione. Una particolare attenzione da parte dei presidenti delle Anci regionali è stata posta sui rapporti con le Regioni. Con riferimento al possibile avvio della cosiddetta fase due, è stato ribadito che il ruolo dei sindaci e dei Comuni, in prima linea su molti versanti della ripresa di attività, richiede una capacità decisionale più rapida, uno snellimento degli iter burocratici, strumenti straordinari sulla falsariga di quanto si sta prevedendo per le zone terremotate dell’Italia centrale. Infine, è stata sollecitata un’attenzione specifica sulle misure di sicurezza sanitaria che saranno richieste e il cui impatto finanziario sui bilanci comunali chiederà una specifica riflessione da parte del governo.




“LA FASE II”, SE NE E’ PARLATO ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ANCI REGIONALI/ DE REBOTTI: “SERVONO 5 MILIARDI DI EURO, L’AZZERAMENTO FONDO DUBBIA ESIGIBILITA’ E REVISIONE ART. 48”

“LA FASE II”, SE NE E’ PARLATO ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ANCI REGIONALI/ DE REBOTTI: “SERVONO 5 MILIARDI DI EURO, L’AZZERAMENTO FONDO DUBBIA ESIGIBILITA’ E REVISIONE ART. 48”

Decreto Aprile, azzeramento del Fondo di dubbia esigibilità, revisione dell’art.48, valorizzazione dell’artigianato locale sono alcune delle proposte chiave per affrontare la fase II, che il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha avanzato in sede di Conferenza dei presidenti delle Anci regionali, avvenuta ieri in videoconferenza. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che Anci presenterà, compatta, al tavolo di confronto con il governo e con le Regioni.

“Punto di partenza – afferma De Rebotti – non può che essere il decreto di Aprile che necessita di un’azione shock, con almeno 5 miliardi di euro da stanziare. Siamo alle porte della fase II e per i sindaci è inderogabile e urgente continuare a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, realizzando tra l’altro uno snellimento e una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi”. De Rebotti ha sottolineato ancora una volta l’impegno fattivo e diretto dei sindaci nell’emergenza Covid-19: “Siamo stati in prima linea, affrontando tutte le difficoltà sociosanitarie ed economiche che si sono presentate. Ciò, nonostante la drammatica condizione economica dei Comuni che rischiano il default. Bisogna che sia chiaro a tutti che se saltano i Comuni, salta tutto il sistema Italia e la sua coesione sociale”.

Per De Rebotti, un’altra priorità è “la necessità di azzerare il Fondo di dubbia esigibilità, perché significherebbe liberare diversi milioni di euro già nelle disponibilità dei bilanci dei Comuni, anche per ridurre in maniera forte il carico della tassazione locale per famiglie e imprese”. C’è poi la questione dell’art. 48: “Fermo restando che si debbano tutelare lavoratori e servizi, sebbene con modalità nuove, l’art. 48 così come è stato scritto non funziona. Deve essere riformulato completamente, perché allo stato attuale obbliga i Comuni a delle azioni che rischiamo di non poter sostenere economicamente. L’art. 48 è tutto sulle spalle dei Comuni, già provati dal punto di vista economico-finanziario e dei bilanci. Per questo, servono risorse dedicate e aggiuntive, unitamente a una più chiara formulazione dello stesso articolo, che ci sottragga a un possibile rischio di danno erariale”. Infine, l’artigianato locale: “Occorre pensare a un nuovo modello, a una sua riconversione e, contemporaneamente, intervenire sulla burocrazia, un groviglio di lacci che rischia di bloccare un sistema di autoproduzione”.

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CORONAVIRUS: CHIUSURA DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI/ IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, DE REBOTTI, SCRIVE AI SINDACI

CORONAVIRUS: CHIUSURA DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI/ IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, DE REBOTTI, SCRIVE AI SINDACI

In una lettera inviata oggi ai sindaci dell’Umbria, il presidente di Anci Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, informa i primi cittadini di aver predisposto una ordinanza per “la chiusura, nelle giornate di domenica 12 aprile, giorno di Pasqua, e lunedì 13 aprile, Lunedì dell’Angelo, di tutti gli esercizi commerciali di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione (compresi i centri commerciali che insistono sul territorio comunale), fatte salve le farmacie e le edicole di turno nel giorno di Pasqua”.

“Si tratta di una misura – commenta il presidente De Rebotti – che scongiura eventuali assembramenti nei negozi in queste giornate ancor più particolari, anche per coloro che effettueranno controlli intensificati. Di conseguenza, tutela la salute dei lavoratori e dei cittadini”.

Il presidente invita, dunque, tutti i sindaci a “valutare la possibilità di predisporre una ordinanza simile, con l’intento di garantire due giorni di interruzione lavorativa a chi, in questo periodo di emergenza, è sottoposto a uno stress non solo fisico, ma, a causa delle stringenti misure igienico-sanitarie, anche psicologico”.




PIÙ DI 3.600 MASCHERINE FFP2 E 35.000 CHIRURGICHE DISTRIBUITE AI COC/ NOTA DI ANCI UMBRIA

PIÙ DI 3.600 MASCHERINE FFP2 E 35.000 CHIRURGICHE DISTRIBUITE AI COC/ NOTA DI ANCI UMBRIA

Il materiale distribuito ai Centri Operativi Comunali, da inizio emergenza a ieri, riguarda 3602 mascherine FFP2, 35.000 mascherine chirurgiche, 144.350 mascherine monovelo, 28.700 guanti in lattice e 328 confezioni da 500 ml di gel igienizzante. Sono solo alcuni dei dati trasmessi dai tecnici di Anci Umbria ProCiv che, insieme al personale Anci Umbria e Federsanità Umbria, lavorano a fianco della Regione Umbria, soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria.

Tutta l’attività di ripartizione dei dispositivi è infatti gestita dalla funzione Materiali Mezzi – tecnico logistica  e  dalla funzione Volontariato, in stretto raccordo con la funzione Enti locali – Coordinamento centri operativi del C.O.R., presieduta dai tecnici di Anci Umbria, mentre la consegna degli stessi presso i C.O.C., è realizzata da gruppi e associazioni di Protezione Civile del territorio, che hanno messo in campo oltre cento volontari.

Anci Umbria Prociv è presente ogni giorno presso il Centro di Protezione Civile della Regione Umbria a Foligno, lavorando a stretto contatto con il personale della Protezione Civile regionale, professionisti che ogni giorno in turni di 24 ore, lavorano per assicurare la distribuzione puntuale di tutto il materiale necessario.

 “È straordinario il lavoro, silenzioso, ma fondamentale, che la Protezione Civile sta svolgendo. C’è un’importante azione di sinergia – afferma il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – fra la nostra Associazione, la Regione Umbria, i Comuni e le altre componenti del Sistema, tra cui il volontariato sanitario e di protezione civile locale. Una complessa macchina che sta lavorando ininterrottamente per garantire, a tutto il territorio regionale, il supporto necessario a salvaguardare la salute dei cittadini, che è obiettivo prioritario. Vorrei ringraziare tutto il personale di Anci Umbria, Anci ProCiv e Federsanità e della Protezione Civile regionale che sta lavorando giorno e notte per assicurare a tutti i rifornimenti”.

 




COMUNICATO: SULLA SOSPENSIONE DI TASSE E TRIBUTI, ANCI UMBRIA INTENDE AGIRE UNITARIAMENTE/ NOTA DEL PRESIDENTE DE REBOTTI

“Agire in modo unitario, predisponendo una proposta comune e condivisa sulla sospensione di tasse e tributi”. A questo sta lavorando il presidente di Anci Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti che ha annunciato: “Lunedì prossimo farò il punto della situazione, insieme a tutti i sindaci,

DE REBOTTI- SOSPENSIONE TASSE E TRIBUTI




TERREMOTO: ANCHE ANCI UMBRIA OGGI A ROMA PER SOLLECITARE IL PARLAMENTO A DARE RISPOSTE TEMPESTIVE ED EFFICACI E ACCELERARE I TEMPI

TERREMOTO: ANCHE ANCI UMBRIA OGGI A ROMA PER SOLLECITARE IL PARLAMENTO A DARE RISPOSTE TEMPESTIVE ED EFFICACI E ACCELERARE I TEMPI.

ALEMANNO: “RISORSE INUTILIZZABILI E PERSONALE INSUFFICIENTE. SERVE LA NOMINA DEL COMMISSARIO”

C’era anche il sindaco di Norcia, in qualità di componente della Cabina di regia per Anci Umbria, insieme ai colleghi di Marche, Lazio e Abruzzo, agli incontri che si sono susseguiti nella giornata odierna, a Roma. Erano presenti anche il coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi e il vice segretario dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Stefania Dota.

In particolare, la delegazione dell’Anci rappresentativa delle quattro regioni si è confrontata con il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, con il presidente della Commissione Ambiente e Territorio, Vilma Moronese e con il relatore del decreto legge n.123, senatore Franco Mirabelli.

“Gli incontri – afferma il sindaco di Norcia, Alemanno – hanno dato modo ai sindaci di Norcia, di Amatrice, di Arquata e di Teramo di rappresentare nuovamente al Parlamento la necessità di tornare velocemente a occuparsi del tema “sisma” del Centro Italia. Ancora una volta, infatti, gli interventi messi in campo con la conversione del decreto legge n.123 non sono risultati sufficienti a risolvere i tanti problemi che impediscono alla ricostruzione pubblica e privata di decollare”.

Più nel dettaglio, i sindaci del cratere hanno fatto presente che “a fronte di 22 miliardi di euro disponibili per la ricostruzione, dal 2016 a oggi, ne sono stati spesi solo 200 milioni e di questi solo 49 milioni per le opere pubbliche, a causa di procedure lunghe e burocratiche”. Hanno poi sottolineato come “i provvedimenti che si sono susseguiti nel tempo in materia terremoto non si siano tradotti in fatti. Vedi la designazione di ulteriori 200 unità di personale da destinare ai Comuni con lo sblocca cantieri, mai arrivate. I Comuni che avrebbero dovuto avviare le istruttorie per i danni lievi non sono stati mai messi nelle condizioni di poterlo fare. I professionisti che avrebbero dovuto provvedere all’autocertificazione per semplificare l’istruttoria per il rilascio dei contributi, non hanno ancora potuto depositare la prima pratica, perché mancano le disposizioni attuative di questi decreti”. Infine, la delegazione ha chiesto che “venga sciolto il nodo della nomina del nuovo commissario straordinario, in quanto sembra che l’attuale commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini non verrà riconfermato”.




COMUNICATO STAMPA – TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: ANCI UMBRIA CHIEDE L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI CONFRONTO REGIONE – COMUNI

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: ANCI UMBRIA CHIEDE L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI CONFRONTO REGIONE – COMUNI.

DE REBOTTI: “IL TPL VERSO UN SISTEMA INNOVATIVO CHE NON PENALIZZI LE AREE INTERNE”

 

“Attivazione in tempi brevi di un Tavolo di confronto istituzionale Regione-Comuni per affrontare al meglio le questioni ordinarie di natura economica e organizzativa del trasporto pubblico locale”: a chiederlo è Anci Umbria, attraverso l’Ufficio di presidenza che si è riunito venerdì 31 gennaio nella sede dell’associazione, nel palazzo della Provincia di Perugia. Era presente tutto l’ufficio di presidenza, guidato dal sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, insieme ai vice presidenti Laura Pernazza, Federico Gori, Michele Toniaccini, Stefano Zuccherini, e ai sindaci di Perugia, Andrea Romizi, di Terni Leonardo Latini, di Assisi Stefania Proietti, di Castel Giorgio Andrea Garbini, di Castel Ritaldi Elisa Sabbatini, di Spello Moreno Landrini.

Una richiesta già anticipata, alcune settimane fa, durante un primo incontro generale con la presidente Tesei e l’assessore ai trasporti, Melasecche.

“L’obiettivo – spiega il presidente – è quello di costruire un modello condiviso e integrato del sistema del trasporto pubblico locale, in cui Anci Umbria sia un supporto concreto e attivo alla Regione. La visione deve essere quella del mantenimento dei criteri di universalità del servizio, di un sistema che non abbandoni alcuna parte di territorio umbro, in particolare le aree interne e periferiche, introducendo elementi di innovazione, rifuggendo i tagli quale soluzione ai problemi. Sperimentando e implementando, dunque, nuovi servizi al cittadino”.




ANCHE ANCI UMBRIA A ROMA, ALL’INCONTRO CON IL VICEMINISTRO CRIMI SUL DECRETO SISMA

 

Erano presenti anche il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti e il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, oggi a Roma, all’incontro con il viceministro Crimi sul decreto sisma, presso il Pio Sodalizio dei Piceni, in Piazza San Salvatore in Lauro.

Ne hanno preso parte il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco, il coordinatore delle Anci regionali e sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, oltre agli altri presidenti delle Anci regionali e una rappresentanza dei sindaci dei 138 Comuni di Umbria, Abruzzo, Lazio e Marche, colpiti dal sisma di quattro anni fa.

Sul tavolo, le proposte dell’Anci e la richiesta al Governo di riattivare il tavolo sulle questioni più rilevanti e urgenti aperte nei territori, a causa del terremoto 2016.

Il presidente De Rebotti ha sottolineato, nel suo intervento, “l’impossibilità di continuare a vivere e investire in questi luoghi, a queste condizioni”, ricordando che “tutti gli sforzi fin qui fatti, rischiano di essere vanificati dal fattore tempo. C’è il pericolo che le aziende rimaste scelgano di delocalizzare altrove la produzione e che i cittadini lascino il territorio”.

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XI ASSEMBLEA CONGRESSUALE ANCI UMBRIA: COMUNICATO STAMPA

EUROPA IN COMUNE: È STATO RICONFERMATO FRANCESCO DE REBOTTI, ALLA GUIDA DI ANCI UMBRIA, NELLA VOTAZIONE DI QUESTA MATTINA ALL’XI ASSEMBLEA CONGRESSUALE REGIONALE

 

 

È stato riconfermato all’unanimità Francesco De Rebotti, sindaco di Narni, alla guida di Anci Umbria. L’elezione è avvenuta questa mattina durante l’XI Assemblea congressuale di Anci Umbria “#Europa in Comune”, che si è svolta nella sala del Consiglio della Provincia di Perugia.

All’assemblea ha partecipato anche la neo eletta presidente di Regione, Donatella Tesei, la quale ha invitato tutti i sindaci e amministratori presenti a “fare squadra”: “L’associazione dei Comuni può fare molto per tutelare i sindaci e gli amministratori. I sindaci sono pronti ad assumersi tutte le loro responsabilità, ma non quelle a prescindere”. Tesei ha poi sottolineato l’importanza, nell’azione di governo, di “tener conto delle differenze e delle caratteristiche di ciascun Comune”. “Io – ha concluso – ci sarò per coordinarci. Ho sempre lavorato sui progetti e continuerò su questa linea. Spero nella vostra vicinanza”.

Il presidente De Rebotti, immediatamente dopo l’elezione, ha ringraziato tutti i sindaci e gli amministratori per la fiducia accordata, ribadendo che è un “privilegio guidare questa Associazione”. Ha anche riaffermato che, in qualità di presidente, “sarò rappresentativo, come ho sempre fatto, di tutti i sindaci dell’Umbria, di tutti gli enti locali dell’Umbria”.

A inizio assemblea, invece, ha ripercorso alcune delle tappe più significative del suo mandato, parlando di “quattro anni intensi”: “Anci – ha sostenuto – non è il risultato solo del presidente e dei suoi organismi tecnici, ma della partecipazione di tutti i sindaci e rappresentanti istituzionali”. De Rebotti ha ringraziato Federico Gori che ha coordinato i piccoli Comuni dell’Umbria e ha citato le azioni più rilevanti di Anci Umbria a difesa delle comunità, fra cui la “battaglia vinta contro la chiusura degli uffici postali, quella contro l’Imu agricola, contro i tagli regionali al trasporto pubblico locale. Abbiamo sempre portato avanti la nostra azione a prescindere dal colore politico dei governi locali e nazionali. Ora è in discussione la legge di bilancio: la prima cosa che dovremo fare è capire i connotati di questa legge. Abbiamo bisogno urgente di risorse e investimenti su due questioni: dissesto idrogeologico e scuole. Siamo anche alla vigilia della programmazione europea dei nuovi fondi 2021-2027. Lo scorso ottobre una delegazione di Anci Umbria ha partecipato alla “Settimana europea delle Regioni e delle Città”, un’esperienza positiva che ci ha fatto toccare con mano quanto l’Europa con le sue risorse sia determinante per i nostri territori”. Il coordinatore nazionale dei presidenti Anci regionali, Maurizio Mangialardi ha evidenziato il “valore della rappresentanza territoriale a livello istituzionale”: “L’Anci – ha dichiarato – è una grande casa che ci permette di confrontarci e di affrontare insieme le battaglie, di condividere progetti e di dare il nostro contributo in sede parlamentare. I Comuni sono un grande esempio, sono sempre in prima linea e danno dignità alla politica. Insieme, il nostro peso può contare a livello nazionale”.

Il presidente del Consiglio nazionale di Anci Enzo Bianco ha ricordato che “i Comuni vivono una situazione di reale difficoltà e i governi sono stati, nel loro complesso, disattenti ai problemi di chi governa il territorio locale. La parte rilevante della spending review è stata a carico dei Comuni, in un rapporto di 1 a 2 se non 1 a 3. E se si tolgono risorse ai Comuni, si tolgono risorse agli asili nido, alle strade, ai servizi”. Bianco ha fatto riferimento alla prossima assemblea nazionale di Anci, ad Arezzo, dove “chiederemo che i Comuni abbiano maggiore flessibilità nella gestione delle spese e delle risorse, più semplificazione e maggiori finanziamenti”.

Il vicepresidente della Provincia di Perugia, Sandro Pasquali ha concordato sul fatto che “la burocrazia limita le nostre azioni”, mentre il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi ha ribadito il “ruolo determinante dell’Anci”.

 

Gli eletti

I vicepresidenti vicari sono il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini e il sindaco di Deruta, Michele Toniaccini. Gli altri due vicepresidenti non vicari sono il sindaco di Amelia, Laura Pernazza e il sindaco di Montecchio, Federico Gori. Membri di diritto del consiglio direttivo sono i sindaci di Perugia e Terni, rispettivamente Andrea Romizi e Leonardo Latini. Ne fanno parte anche il sindaco di Assisi Stefania Proietti, di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, di Spoleto Umberto De Augustinis, di Gubbio Filippo Maria Stirati, di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, di Corciano Cristian Betti, di Castiglione del Lago Matteo Burico, di Foligno Stefano Zuccarini, di Todi Antonino Ruggiano, di Marsciano Francesca Mele, di Orvieto Roberta Tardani, di Narni Francesco De Rebotti, di Città di Castello Luciano Bacchetta, di Umbertide Luca Carizia, di Montone Mirco Rinaldi, di Cascia Mario De Carolis, l’assessore del Comune di Guardea Simone Secondi, il sindaco di Arrone Fabio Di Gioia, il sindaco di Sigillo Giampiero Fugnanesi, di Trevi Bernardino Sperandio, di Massa Martana Francesco Federici, l’assessore al Comune di Perugia Luca Merli, l’assessore al Comune di Umbertide Francesco Cenciarini, l’assessore di Porano Fabrizio Bonino, l’assessore di Passignano sul Trasimeno Alessandro Moio, l’assessore di Montefalco Daniela Settimi, l’assessore di Foligno Riccardo Meloni, l’assessore di Bastia Umbra Antonio Bagnetti.

 

Comunicato stampa