IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA FRANCESCO DE REBOTTI SI È DIMESSO

In una lettera inviata, nel pomeriggio di oggi, ai Sindaci dei Comuni dell’Umbria, alla Presidente della Giunta regionale Donatella Tesei, al Presidente del Consiglio regionale Marco Squarta, al Presidente Anci nazionale Antonio Decaro e al Presidente Consiglio nazionale ANCI Enzo Bianco, il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha ufficializzato le sue dimissioni.

“La decisione da me assunta di contribuire alla rinascita del Partito Democratico dell’Umbria attraverso la candidatura alla Segreteria Regionale – ha scritto nella lettera – determina scelte necessarie e collegate, motivate dalla volontà di non sovrapporre l’impegno per contribuire alla rigenerazione della comunità politica a cui appartengo, al ruolo istituzionale in ANCI, che richiede terzietà nel rispetto degli enti locali umbri, notoriamente plurali. Sono altresì convinto che scelte analoghe a quella che mi accingo a compiere vadano fatte subito, non all’esito del Congresso. Per rigore, coerenza, rispetto istituzionale, dopo sei anni mi trovo quindi nelle condizioni di dover rassegnare le dimissioni da Presidente Anci-Umbria. Tale scelta è ulteriormente motivata sia dal rispetto dovuto ai tanti bravi amministratori che ogni giorno affrontano una situazione sempre più complessa, sia dall’esigenza di garantire il massimo impegno possibile per tentare di risollevare le sorti del Partito al quale sono iscritto. Ringrazio per la bella esperienza che mi è stata concessa, in maniera unitaria da colleghe e colleghi Sindaci. Come Amministratore continuerò a sostenere la collaborazione tra Enti Locali, fondamentale strumento di analisi, crescita, costruzione di futuro. Ringrazio sentitamente il Segretario Generale Ranieri, assieme a tutti i preziosi collaboratori che in questi anni ho avuto l’opportunità di conoscere: la loro professionalità, passione, competenza, generosità e pazienza sono patrimonio da custodire gelosamente”. 




GRAZIE ALL’AZIONE DI ANCI, QUASI 3 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DELLE PMI UMBRE UBICATE NELLE AREE INTERNE

Sono stati assegnati, grazie all’impegno e all’azione di Anci intrapresi sul governo nazionale, quasi 3 milioni di euro (2.968.620) euro a sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali situate nelle aree interne umbre.

Le risorse, previste dall’art. 243 del dl Rilancio (convertito in legge n. 77/2020), sono state stanziate con un decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, e si tratta di contributi a fondo perduto per la gestione, la ristrutturazione o l’ammodernamento delle aziende ubicate nei territori periferici o a bassa intensità demografica, per le annualità 2020, 2021 e 2022.

Obiettivo del provvedimento è quello di contrastare le conseguenze della crisi generata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha colpito di più i comuni di piccole dimensioni.

Il decreto prevede, infatti, che “le azioni di sostegno economico possano ricomprendere l’erogazione di contributi a fondo perduto per le spese di gestione; iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti”.

Il contributo è stato determinato tenendo conto della perifericità e della minore dimensione demografica articolata in due fasce: fino a 3mila abitanti e fino a 5mila abitanti. I criteri, definiti dal governo e di cui Anci ha richiesto la revisione, servono a determinare il grado di perifericità di un comune, che è conseguenza della presenza o meno sul territorio dei servizi essenziali e della rapidità di accesso tramite sistema viario locale.

“Anci e, nella fattispecie, Anci Umbria – commenta il segretario generale Silvio Ranieri – ha da sempre posto particolare attenzione ai piccoli comuni e questa misura va a sostenere non solo il tessuto economico di quelle aree maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria e dalla precedente crisi economica, ma anche il tessuto sociale di queste realtà che appare sempre più fragile”.

“Già in una nostra recente indagine sulle aree marginali, realizzata prima del Covid – aggiunge Federico Gori, coordinatore piccoli Comuni Anci Umbria e sindaco di Montecchio – era emerso, in tutta la sua drammaticità, un aumento del rischio di spopolamento. Questo provvedimento contribuisce a invertire questa tendenza”.

I piccoli comuni che usufruiranno del provvedimento in Umbria sono: Poggiodomo, Polino, Vallo di Nera, Scheggino, Parrano, Sant’Anatolia di Narco, Monteleone di Spoleto, Lisciano Niccone, Preci, Paciano, Sellano, Cerreto di Spoleto, Penna in Teverina, Monte Santa Maria Tiberina, Montegabbione, Montefranco, Lugnano in Teverina, Monteleone d’Orvieto, Alviano, Monte Castello di Vibio, Ficulle, Montecchio, Allerona, Guardea, Calvi dell’Umbria, Otricoli, Fratta Todina, Ferentillo, Giove, Porano, Attigliano, Pietralunga, Castel Giorgio, San Venanzo,

Avigliano Umbro, Baschi, Fabro, Castel Viscardo, Cascia e Norcia.

*** IN ALLEGATO, TABELLA DETTAGLIATA SUI DATI UMBRI ***

Contributi comuni aree interne attività economiche




IL PIÙ IMPORTANTE CANTIERE D’ITALIA DOCUMENTATO NEL REPORTAGE “ZONA ROSSA. VIAGGIO NEI LUOGHI DEL TERREMOTO 2016″: ANCI UMBRIA RIAPRE, DOMANI, LA MOSTRA.

18 – 26 SETTEMBRE, NELLE SALE DEL CERP DELLA PROVINCIA DI PERUGIA

25 SETTEMBRE: Il punto della situazione, in un convegno con la presidente Tesei e il commissario straordinario della ricostruzione, Legnini

A quattro anni dall’evento che sconvolse il Centro Italia, torna il reportage fotografico più rilevante sulla ricostruzione, “Zona Rossa. Viaggio nei luoghi del terremoto 2016” che mostra le crepe di una ricostruzione che ha tardato a partire. Il viaggio tra le macerie del terremoto e i volti di chi l’ha vissuto in prima persona riaprirà, nella sede del Cerp, alla Rocca Paolina, a Perugia, dal 18 al 26 settembre prossimi, dopo la chiusura dovuta al Covid-19. Con una giornata clou, il 25 settembre, nella sala del Consiglio provinciale, che vedrà confrontarsi una serie di soggetti istituzionali, nazionali e locali: oltre al presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti e al presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, interverranno una delegazione delle Anci regionali del cratere Lazio, Abruzzo e Marche, il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, il commissario straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, e per il Dipartimento della Protezione Civile, Luigi D’Angelo. Il sindaco di Norcia e membro della Cabina Coordinamento Nazionale Sisma, Nicola Alemanno sarà il moderatore.

Nell’ultimo incontro a Roma dello scorso 3 settembre, fra i sindaci del cratere e il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, è stato fatto il punto della situazione ed è stato consegnato al premier un documento con alcune richieste chiave di cui il Governo dovrebbe farsi carico, per dare concretezza a una ricostruzione, fino a oggi, lenta e faticosa: i punti salienti riguardano la governance, con la richiesta di prorogare lo stato di emergenza fino al 2024; la ricostruzione pubblica e privata con la richiesta di proroga delle procedure semplificate in materia di appalti per almeno altri 5 anni; il personale, prevedendo deroghe ai vincoli finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato; il rilancio socio-economico, riattivando la zona franca urbana per almeno altri 5 anni; il recovery fund, destinando alle zone terremotate un’adeguata quota; e la doppia ricostruzione e cratere nevoso.

 “Riconosciamo – affermano De Rebotti e Alemanno – l’accelerazione data dal nuovo commissario straordinario Legnini e l’apertura all’ascolto del Governo. Il quadro regolatorio delle ordinanze commissariali risulta più efficace rispetto agli obiettivi della ricostruzione pubblica e privata, tuttavia, ora è la stagione di chiudere la fase delle norme e aprire quella dei cantieri”.

Il reportage, ancora drammaticamente attuale, è frutto del lavoro compiuto fra agosto e ottobre 2019, dal giornalista Diego Aristei e dai fotografi Marco Francalancia e Claudio Campodifiori.

Ad attestare la situazione ci sono 31 pannelli fotografici 3 metri per 1.20, 4 totem con dati, 6 folding, 6 pannelli esplicativi e un video di 12 minuti realizzato in collaborazione con il cineoperatore Lucio Piermaria.

“Un viaggio nato per caso – ripercorre il fotografo Francalancia – da una passeggiata in Valnerina”.

8mila chilometri quadrati di territorio scosso dal sisma, ripercorso con foto e immagini, dalle Marche, attraversando l’Umbria, per passare nel Lazio e concludersi in Abruzzo: “Abbiamo voluto riaprire questa mostra – afferma il segretario generale di Anci Umbria, Silvio  Ranieri – per affrontare il grande e irrisolto tema della ricostruzione. Importanti passi avanti sono stati fatti grazie all’impegno e alla professionalità del nuovo commissario Legnini, che ha già impresso una prima e importante svolta nella ricostruzione, e grazie al pressing di Anci e dei sindaci dei Comuni dell’area del cratere sul governo. Ma molto altro c’è ancora da fare”. Ranieri ricorda anche l’azione di Anci Umbria ProCiv a sostegno dei territori sia sull’emergenza, sia sulla prevenzione”.

La mostra si arricchisce anche del progetto “Rendez-Vous une Danse pour la terre” dell’artista francese Carole Magnini che racconta, attraverso la danza, il territorio colpito dal sisma del 2016.

Il reportage, che nei nove giorni di apertura, tra febbraio e marzo scorsi, è stato apprezzato da oltre mille persone, è realizzato da Anci Umbria, Anci Umbria ProCiv, Provincia di Perugia, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, di Anci, dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, oltre che del sostegno di Regione Umbria-Assemblea Legislativa, Ance Perugia, Federfarma Umbria e della Cooperativa “L’Incontro”.

Nel seguito, il link al video sul reportage:

https://youtu.be/pMS8dM9Du6U

https://youtu.be/9bXnfo4tkrQ




Scuola, incontro Regione-Anci-Upi, impegno condiviso per avvio il 14 settembre in piena sicurezza

scuola, incontro Regione-Anci-Upi, impegno condiviso per avvio il 14 settembre in piena sicurezza

(aun) – Perugia, 7 set. 020 – Mettere a punto le ultime misure per consentire l’avvio in piena sicurezza del nuovo anno scolastico il 14 settembre. Con questa finalità si è tenuto a Palazzo Donini un incontro a cui ha preso parte la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, a cui hanno partecipato l’assessore regionale all’istruzione Paola Agabiti, l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, guidato dal presidente Francesco De Rebotti, e rappresentanti di Upi.  Un incontro particolarmente proficuo – è stato sottolineato dai presenti – in cui si è operato un lavoro di squadra che ha portato alla piena condivisione delle azioni individuate al fine di dare alla comunità umbra, alle famiglie, agli studenti ed al mondo della scuola nelle sue diverse articolazioni la massima garanzia per la ripresa dell’attività didattica in piena sicurezza.

Nel corso della riunione è stata dunque confermata l’apertura delle scuole umbre di ogni ordine e grado il 14 settembre. Le scuole sede di seggio per il referendum e le elezioni amministrative chiuderanno il 18 settembre e riapriranno il 24 settembre, così da consentire le opportune operazioni di sanificazione che la Regione si è impegnata a sostenere finanziariamente per venire incontro alle difficoltà economiche evidenziate dai Comuni. Piena condivisione, nel rispetto delle linee guida emanate dal governo, è stata inoltre manifestata dai presenti relativamente ai protocolli di accesso degli alunni e del personale scolastico e per le misure di distanziamento che sono già state predisposte in tutti gli istituti umbri. Particolare attenzione è stata inoltre posta al monitoraggio ed alla gestione nelle scuole dell’andamento epidemiologico e della eventuale insorgenza di casi, proprio per garantire la migliore efficacia ed efficienza di tutte le procedure da mettere in campo. Temi sui quali la Regione Umbria è fortemente impegnata in un’ampia opera di informazione, anche attraverso webinar rivolti ai dirigenti scolastici, per garantire una presenza costante di tutti i servizi e un efficace coordinamento dei possibili interventi. Nell’incontro è stato, inoltre, sottolineato l’impegno profuso dai Comuni in termini sia di coordinamento con le scuole sia finanziario. Relativamente ai trasporti è stato infine ribadito l’impegno al potenziamento delle corse del trasporto pubblico locale che consentirà agli studenti di entrare regolarmente alle lezioni senza alcun ingresso scaglionato.

La Regione dell’Umbria, di concerto con gli enti competenti (Province, Comuni e Ufficio Scolastico Regionale) e le società che gestiscono i servizi di trasporto pubblico ha messo a punto un piano complessivo per consentire a tutti gli studenti umbri delle scuole medie superiori di raggiungere le sedi scolastiche mantenendo gli orari di entrata e di uscita del passato anno scolastico.

In relazione alle specificità dell’organizzazione dei singoli Istituti, è stato compiuto ogni possibile sforzo per conciliare le esigenze di trasporto degli studenti con le previste misure di contenimento della pandemia da coronavirus.

Si tratta di un rilevante e gravoso impegno finanziario, che prevede la messa in servizio di circa 100 autobus in più ogni giorno, grazie allo stanziamento di tutte le risorse disponibili da parte Regione.




RIAPERTURE SCUOLE: ANCI UMBRIA SCRIVE ALLA PRESIDENTE TESEI E ALL’ASSESSORE AGABITI PERCHE’ VENGA CONVOCATO, IN TEMPI BREVI, UN TAVOLO DI COORDINAMENTO

In una lettera indirizzata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e all’assessore all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti, il presidente di Anci Umbria ha chiesto che, in vista dell’imminente riapertura delle scuole, venga istituito, con urgenza e in tempi brevi, un Tavolo di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti per fare il punto della situazione sulla scuola e su tutto ciò che a essa è inerente (trasporto scolastico, mensa, etc.), evidenziare eventuali carenze, mettere in campo e concordare congiuntamente soluzioni efficaci e tempestive, laddove necessarie.

Nella lettera si ricorda che i Comuni dell’Umbria hanno fatto la propria parte, occorre, tuttavia, che ogni tassello del puzzle sia stato perfettamente inserito.

Per il presidente, la scuola e la sua riapertura in sicurezza, secondo le misure anti Covid, rappresentano una priorità che non può essere derogata, né improvvisata.




COMUNICATO STAMPA – DEBITI COMMERCIALI, I COMUNI POSSONO CHIEDERE L’ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ

Entro il 7 luglio i Comuni potranno richiedere a Cassa depositi e prestiti l’anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali maturati al 31 dicembre 2019. Una misura, prevista dal decreto rilancio e finanziata con 6,5 miliardi di euro, che alleggerirà il peso sui bilanci dei Comuni in sofferenza per effetto dell’emergenza sanitaria.

Leggi il comunicato




PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE

PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE
Pratiche di socializzazione, esperienze laboratoriali interculturali, percorsi formativi: sono state queste le linee d’intervento del progetto WIFI, che si è concluso ieri, con una videoconferenza che ha portato a sintesi tutte le nozioni acquisite. Finalizzato alla socializzazione e al dialogo interculturale, alla inclusione sociale ed economica dei cittadini di paesi terzi (CPT), il progetto è arrivato alla definizione di un nuovo modello di Welfare Interculturale e di comunità, capace di coniugare il tema dell’integrazione con quello dell’innovazione sociale, e sperimentando nuove pratiche generative, sostenibili e partecipate nelle quali cittadini di paesi terzi e comunità locali diventino protagonisti attivi dei nuovi schemi collaborativi.

Promosso da Anci Umbria, insieme al Comune di Ancona, al Comune di Osimo, al Comune di Fermo, all’Unione Montana dell’Esino Frasassi, al Comune di Villa San Pietro, al Consiglio nazionale delle Ricerche – Istituto di Fisiologia Clinica, alla Cooperativa sociale COOS, al Consorzio ABN, ad Anolf Marche, alla Cooperativa sociale Vivere Verde, alla Cooperativa sociale La Gemma, il progetto ha visto il coinvolgimento di tre regioni, Umbria, Marche e Sardegna. I territori coinvolti sono uniti dalle esigenze di intervento per i CPT, spesso confinati in alcune aree cittadine/metropolitane che fanno fatica a interagire con la comunità locale, per una scarsa conoscenza della lingua e per le poche opportunità di scambio e di confronto.

“Un progetto che ha messo in evidenza – è stato detto dagli organizzatori – la necessità di generare nuovi modelli di vita più equi, in cui “l’altro” divenga fondamentale e nessuno sia escluso. Un’esperienza che non terminerà con la fine del progetto, ma avrà degli effetti sul lungo periodo”.

Le attività portate avanti da Anci Umbria sono state, in particolare, due: la prima ha riguardato la promozione di 4 laboratori finalizzati alla socializzazione e al dialogo interculturale.  I laboratori sono stati progettati e realizzati dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus che ha predisposto quattro percorsi tematici: empowerment di comunità, cittadinanza, associazionismo (volontariato, ambiente, cultura) e co-progettazione. 100 ore di formazione, oltre 25 partecipanti a corso e una formula “ibrida” tra connessioni su piattaforma on line (da parte di cittadini italiani, CPT, ragazzi del servizio civile, operatori sociali) e compresenza in aula (con i beneficiari del Progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Perugia). La finalità è stata consentire a tutti di poter essere connessi, presenti e partecipativi durante i laboratori che si sono svolti quattro mattine alla settimana dalle 8 alle 13.

La seconda azione, invece, ha risposto alla finalità di disseminazione dei risultati progettuali, anche in un’ottica di scambio di buone pratiche.




“I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

De Rebotti: “scuola, sociale e turismo, fra le emergenze da sottoporre all’attenzione del governo”.

Scuola, trasporto pubblico, ma anche sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà sono alcune delle tematiche su cui il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti si è soffermato nel suo intervento di ieri, durante la videoconferenza dei presidenti delle Anci regionali, i cui lavori sono stati coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e alla quale hanno preso parte il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco e il vicepresidente vicario Roberto Pella. Un confronto che ha portato all’approvazione, all’unanimità, del documento “I Comuni motore della ripresa”.

Il presidente De Rebotti, in particolare, ha affrontato la questione “scuola e trasporto pubblico locale”: “due problematiche che necessitano di risposte immediate, vista la riapertura delle scuole a settembre”. Il presidente ha fatto anche un passaggio sul Mes chiedendo se “le eventuali risorse saranno destinate solo alla sanità, o anche a un’altra emergenza, qual è il sociale. I Comuni, in questi mesi – ha commentato – hanno fatto tutto ciò che era loro possibile per la tenuta sociale delle proprie comunità e quindi del paese”. Sui crediti dubbia esiginilità il presidente ha chiesto “quanto i Comuni possano attingere”. Infine, De Rebotti ha proposto che Anci nazionale “possa farsi carico di una campagna per il rilancio del turismo”.

Nel merito del documento, invece, si è parlato di ripartenza del paese e di quanto siano stati strategici i municipi. “Terminata la fase 2 della emergenza sanitaria e in vista della ripartenza del Paese – ha detto il presidente Decaro – lo Stato deve investire sulla capacità dei Comuni che, in emergenza sanitaria, si sono dimostrati cardine fondamentale del collegamento tra lo Stato e i cittadini. I municipi sono il vero motore di una effettiva ripresa e ripartenza dei territori e il loro sforzo va riconosciuto e rilanciato. Per questo bisogna che governo e parlamento diano risposte concrete alle istanze dei Comuni impostando una strategia nazionale articolata su sei cardini. Il presidente Decaro ha ricordato di aver portato al confronto con il governo le ragioni dei sindaci, le esigenze dei Comuni che sono i motori della ripresa: “Ce lo insegna la storia e lo testimoniano anche le direttrici per lo sviluppo indicate dalla Commissione europea: sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà e contrasto alla povertà sono tutte materie della sfera di azione degli amministratori locali, azioni che si attuano solo coinvolgendoci. Anche sotto il profilo degli investimenti nel 2019 il 24,4 per cento delle opere è stato realizzato da Comuni e Città  metropolitane”. Infine, Decaro ha evidenziato “la trattativa col governo  avviata che ha portato dei primi, parziali, risultati, come le risorse riconosciute già tra Cura Italia e dl Rilancio, e che dovranno essere riconosciute a breve”.
Il coordinatore dei lavori, Mangialardi, ribadendo che le richieste contenute nel documento mettono in luce le principali questioni che “rappresentano già da tempo la base di discussione del confronto che l’Anci sta svolgendo con il governo per la fase di ripartenza, ha illustrato un pacchetto di proposte che si è arricchito grazie al confronto costante con i sindaci”. “Abbiamo voluto questo incontro per approvare un documento condiviso che disegna le cose da fare nei prossimi mesi per consentire ai Comuni di affrontare la fase dell’emergenza sociale ed economica”, ha affermato da parte sua il presidente del consiglio nazionale, Enzo Bianco. “La situazione che abbiamo vissuto in questi mesi ha messo in evidenza un Paese a due velocità, con un’Italia che è connessa, e una parte significativa, soprattutto i piccoli centri, che invece è in difficoltà”.
Bianco ha indicato uno dei temi centrali dell’agenda che è stata approvata: “Dobbiamo puntare sui nodi della semplificazione e dell’assunzione diretta di responsabilità da parte dei sindaci: prima di avviare ogni intervento sul territorio e per le comunità i primi cittadini devono sapere esattamente quali sono esattamente i loro poteri, altrimenti rischierebbero di trovarsi in maggiore difficoltà nell’amministrazione”.
Secondo il documento la ripresa dovrà innanzitutto puntare sulla ripartenza delle imprese e delle attività produttive, con una puntuale definizione dei protocolli di sicurezza e l’armonizzazione degli incentivi al sistema produttivo, anche con contributi a fondo perduto. Altrettanto importante è poi la ripresa della socialità riconoscendo il ruolo centrale del welfare locale nei suoi diversi aspetti: famiglie, servizi alla persona, spazi pubblici e nuove povertà. Altro capitolo cardine è quello della fiscalità locale tenendo innanzitutto conto che la perdita di capacità fiscale sta creando difficoltà per far quadrare i bilanci. Il documento ricorda che i 3 miliardi di trasferimenti promessi dal Governo ai Comuni sono importanti ma non sufficienti, per cui è necessario monitorare attraverso il tavolo proposto dall’Anci l’andamento delle riduzioni di entrate e della spesa e aggiungere maggiori e nuove risorse. Altro tema chiave è quello della semplificazione e della sburocratizzazione, puntando sui sindaci commissari, il modello Genova che ha dato dimostrazione di efficienza ed efficacia, per la realizzazione delle opere e dei lavori pubblici necessari.




COVID-19/ ANCI UMBRIA PROMUOVE “DIALOGHI DI VICINANZA: RIPENSARE LO 0-6 IN PERIODO DI EMERGENZA”

COVID-19/ ANCI UMBRIA PROMUOVE “DIALOGHI DI VICINANZA: RIPENSARE LO 0-6 IN PERIODO DI EMERGENZA”

L’ASSESSORE REGIONALE PAOLA AGABITI: “L’ATTENZIONE DEL TERRITORIO SUI BAMBINI E LA LORO FORMAZIONE”

L’emergenza sanitaria ha costretto a ripensare la maggior parte delle nostre abitudini, comportamenti e persinoprogettualità. In questi mesi di lockdown sono state sperimentate nuove modalità di azione, pratiche inedite in diversi ambiti: dal sociale, a quello scolastico. In particolare, per la scuola primaria e secondaria è stata attivata la didattica a distanza. Anche per le fasce di età più piccole, molte educatrici hanno promosso iniziative on line con i bambini, sia per non disperdere quanto realizzato in precedenza, sia per continuare a fornire un sostegno alle famiglie. Siamo di fronte a nuove sfide. Anci Umbria ha curato lo scorso anno la prima formazione regionale per il personale educativo 0-6 e anche per il prossimo anno è previsto un nuovo momento di scambio e di crescita professionale congiunta. Nel frattempo, ha promosso una serie di incontri in videoconferenza sul tema della scuola nella fascia di età 0-6, in collaborazione con il Dipartimento FISSUF dell’Università di Perugia, Regione Umbria e Gruppo Territoriale Nidi e Infanzia-Umbria. L’obiettivo è di aprire una riflessione sul segmento 0-6 in questo particolare momento storico, in attesa della formazione 0-6 che non è potuta iniziare a causa dell’emergenza COVID19.

“I dialoghi di Vicinanza” – commenta l’assessore regionale all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti – questa interessante iniziativa promossa da Anci Umbria, ha il merito di porre l’attenzione del territorio sui bambini, la loro formazione, la loro sicurezza. La collaborazione fra tutte le Istituzioni coinvolte sarà quindi l’elemento qualificante di una riflessione che, in questo particolare momento storico, assume una rilevanza fondamentale, anche alla luce della partecipazione attiva di operatori, insegnanti e famiglie”.

Per la Coordinatrice della Consulta Istruzione di Anci Umbria, Rossella Cestini “l’iniziativa mira a dare continuità all’attività di formazione iniziata a tappeto sul territorio e unica, nel suo genere, in Umbria. La formazione è una priorità e questi incontri a distanza offrono una ulteriore opportunità di confronto e di stimolo anche per gli educatori, sia in termini di formazione, sia di approccio educativo da tenere con i bambini”.

Gli incontri vedranno la presenza di relatori e testimoni privilegiati provenienti dal territorio, con lo scopo di aprire riflessioni, visionare le pratiche, favorire lo scambio di esperienze con una partecipazione attiva di educatrici, educatori, insegnanti e tirocinanti che potranno, attraverso la piattaforma, condividere pensieri e vissuti.

Per iscriversi alla web conference occorre compilare il modulo d’iscrizione al seguente link: https://forms.gle/nNSYtH59dcQByHaP7

CALENDARIO E CONTENUTI DEGLI INCONTRI

Moderatore: dott.sa Moira Sannipoli (Università di Perugia – Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia)

1) Didattica a distanza nello 0-6: limiti, possibilità, accomodamenti?

17 Giugno 2020 h:15:00

Floriana Falcinelli (Università di Perugia) – Maria Filomia (Comune di Foligno)

2) Sostenere le famiglie e contenere le povertà: nessuno è davvero escluso?

19 Giugno 2020 h: 15:00

Silvia Fornari (Università di Perugia) – Veronica Raspa (Università di Perugia) Samantha Bonucci (Comune di Perugia)

3) “A settembre ripartiremo”: quali possibilità per il sistema integrato dei servizi 0-6?

23 Giugno 2020 h: 16:00

Aldo Garbarini (Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia) – Rossella Cestini (Comune di Città di Castello) – Emanuela Castorri (Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio) Arianna Guzzoni (Nido privato “Il nido sull’albero” – Assisi) Maria Eva Rossi (Scuola Infanzia “Santa Croce”)

4) Reinventarsi educatori ed insegnanti: emozioni, prospettive, cambiamenti sostenibili?

26 Giugno h: 17:00

Gabriele Goretti – Maria Paola Fedeli (Comune di Spoleto) – Matteo Conti (Direzione Didattica Bastia Umbra) Maria Alberati/Maria Rita Mariucci/Alessia Regnicoli/Stefania Basiglini/Rosella Pispola (Comune di Perugia)

5) La salute dei bambini e delle bambine in epoca di COVID 19?

30 Giugno 2020 h:15:00

Laura Arcangeli (Università di Perugia) – Michele Capurso (Università di Perugia) Elisa Del Vecchio (Università di Perugia) – Italo Marinelli (Associazione Culturale Pediatri)




SULLA FASE 2 E SULLA RIPARTENZA, ANCI UMBRIA CHIEDE UN INCONTRO ALLA REGIONE

Attivare, quanto prima, un confronto tra Anci Umbria e Regione Umbria, durante il quale affrontare, in modo uniforme fra tutti i Comuni, alcune tematiche della fase 2 dell’emergenza sanitaria, oltre che la mole di effetti delle varie normative su cui i Comuni sono e saranno impegnati. E’ questo, in sintesi, quanto emerso dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di ieri mattina, che si è tenuta nel Comune di Deruta.

Leggi il comunicato stampa




ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA

ANCHE ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA/ DE REBOTTI: “UN’OPPORTUNITA’ STORICA PER RIPENSARE L’UMBRIA, CON I COMUNI PROTAGONISTI ATTIVI” 

“Ribaltare la prospettiva e cogliere, paradossalmente, l’occasione, irripetibile, che questa situazione straordinaria dettata dal Covid-19 ci consegna: un’opportunità storica, quella di ripensare la nostra regione, di sviluppare un nuovo pensiero, con i Comuni protagonisti attivi”: lo ha detto questa mattina il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, intervenendo alla videoconferenza su “Trenta idee per l’Umbria”. “Università, Regione e Comuni, dunque, in campo per rilanciare l’Umbria nel post Covid-19. Una sinergia che è segno della capacità di una regione a reagire in modo forte. L’università è un pezzo della nostra storia e io ho la fortuna di toccare con mano, nella città di Narni, questa esperienza. I nostri studenti non ci hanno abbandonato in questi mesi, testimoniando la sicurezza di questo territorio. Le polemiche di questi giorni sul fattore Rt che ci paragona alla Lombardia non serviva, ma non c’è turista italiano o straniero che si baserà su quel fattore per le sue scelte. L’Umbria ha dato prova quotidiana e su tutti i livelli della sua sicurezza, di essere una regione coesa. Anche nel post Covid, i Comuni vogliono continuare a fare la loro parte, come hanno fatto in questi mesi di straordinaria emergenza, partecipando attivamente al processo di ripensamento dell’Umbria, facendo sempre leva su un elemento chiave: il valore del pubblico”.




23 MAGGIO, GIORNATA DELLA LEGALITÀ: ANCI UMBRIA ACCOGLIE L’INVITO DEL PRESIDENTE DECARO E DI MARIA FALCONE

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