Martedì 22 febbraio, Anci Umbria incontra on-line i vertici territoriali di Poste Italiane sulle riaperture

PERUGIA – Questa mattina si è tenuto un incontro tra Anci Umbria e i vertici territoriali di Poste Italiane, in un clima disteso e collaborativo. Per Anci Umbria erano presenti il presidente Toniaccini, il vice vicario Landrini, il coordinatore dei piccoli comuni Gori e l’assessora di Assisi Cavallucci. Per Poste Italiane, il responsabile macro area Centro-Nord Zunino, il responsabile relazioni istituzionali area centro nord Pinzani e il responsabile della gestione operativa dei mercati privati Centro Campanelli.

Poste ha informato l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria dell’istituzione di un comitato-rete, a stretto contatto con la direzione centrale e con le istituzioni, che sta lavorando per predisporre un programma di riaperture, anche grazie alla decrescita dell’emergenza pandemica. Il Piano che prevede un ritorno complessivo alla normalità, pur non escludendo il tema della razionalizzazione.

I rappresentanti di Poste al contempo hanno scartato la possibilità di nuove chiusure e hanno dato rassicurazioni sul fatto di tenere costantemente sotto controllo le necessità espresse dai territori.
Anche rispetto alla richiesta di dispositivi Postamat, sollevata da diversi Comuni perché reputati strumenti utili per tamponare la mancanza totale di servizi in alcune zone, c’è stata attenzione. Fermo restando che per la scelta dei luoghi si rendono necessari approfondimento e tutta una serie di valutazioni per capire meglio priorità e necessità, è stata data la rassicurazione che non è intenzione di Poste ignorare le richieste dei Comuni.

“In un momento così complicato, in modo particolare per i Piccoli Comuni, che in alcune aree vedono la quasi totale desertificazione dei servizi, non si può che esprimere apprezzamento per il percorso fatto fino ad oggi con Poste e per la disponibilità dei referenti locali, che non diamo per scontata. Il dialogo e il rapporto umano hanno avuto grande importanza”, ha dichiarato Federico Gori.

Apprezzamento all’ampia disponibilità al confronto anche da parte del Presidente di Anci Umbria, che ha chiesto di proseguire questa efficace interlocuzione. “Noi sindaci siamo i percettori delle problematiche e delle criticità. Oggi Poste ci dà una notizia importante sulle riaperture, poiché i servizi postali sono essenziali e preziosi per le nostre comunità”.

L’incontro si è concluso con la promessa di un aggiornamento quando Poste avrà definito il piano per le riaperture.




Caro bollette, giovedì 10 febbraio “Comuni spenti” anche in Umbria

PERUGIA – “L’emergenza causata dal rincaro dei costi energetici rischia di impattare pesantemente sui servizi erogati dai Comuni, per questo anche Anci Umbria aderirà alla protesta simbolica lanciata dal presidente nazionale Decaro “Comuni spenti”, spiega il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini.

“È necessario che si comprendano l’impatto e la ripercussione che questa emergenza potrebbe avere e ottenere dal Governo l’attenzione e il sostegno che la situazione richiede”,

“Per questo – prosegue il presidente Toniaccini – molti sindaci in Umbria e in tutta Italia giovedì 10 febbraio alle ore 20 spegneranno le luci ad un edificio o a un luogo rappresentativo del proprio Comune, mostrando quella che a breve potrebbe essere la normalità”.

Anci Umbria nei giorni scorsi ha contestualmente scritto all’assessore regionale Morroni, chiedendo un incontro e offrendo la propria disponibilità per partecipare a un tavolo di confronto.

 

Perugia 9 febbraio 2022




Sabato 5 febbraio, Anci Umbria in rappresentanza di tutti i sindaci umbri in udienza dal Papa

PERUGIA – Oggi, sabato 5 febbraio alle ore 11 la delegazione Anci composta da 118 sindaci provenienti da tutta Italia è stata ricevuta da Papa Francesco in Vaticano, presso la Sala Clementina.

Hanno guidato la delegazione: il presidente di Anci Antonio Decaro, il vice presidente Roberto Pella, il Presidente del Consiglio Nazionale Enzo Bianco, il segretario generale Veronica Nicotra.

Per l’Umbria sono intervenuti: il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, il segretario generale Silvio Ranieri e il sindaco di Perugia Andrea Romizi.

“Un incontro dal grande valore” lo ha definito il presidente Toniaccini, che si è detto particolarmente emozionato “Le parole del Santo Padre sono state ricche di significato e, ancora una volta, spunto di riflessione per noi Sindaci. Rappresentare i sindaci umbri in momenti come quello di oggi è un vero onore e motivo di orgoglio, e sempre occasione di crescita”.

Il presidente Toniaccini ha portato come omaggio da parte di tutti i Sindaci umbri un quadro raffigurante la Madonna con il bambino del Beato Angelico, riprodotta a mano con smalti tradizionali su ceramica di Deruta.




I COMUNI UMBRI IN AZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

COMUNICATO STAMPA ANCI UMBRIA – FELCOS UMBRIA

 

Al via il processo partecipativo per la definizione della Strategia di Sviluppo Sostenibile della Regione Umbria

L’Agenda 2030 sottoscritta nel 2015 da 183 Paesi dell’Onu segna il punto di partenza di un grande processo globale di cambiamento che, prendendo concretamente le distanze dal modello di sviluppo fino a quel momento in uso, intende influenzare e trasformare concretamente le politiche pubbliche a tutti i livelli.

Per perseguire e localizzare gli obiettivi dell’Agenda, data l’importanza strategica della partecipazione di tutta la comunità alla definizione della Strategia regionale, affinché si possa arrivare ad un documento realmente condiviso, la Regione Umbria ha deciso di mettere in campo un percorso innovativo di partecipazione, attraverso l’utilizzo di due strumenti: l’inchiesta pubblica, aperta a tutti, cittadini, imprese e Comuni, e i Forum Territoriali, organizzati in tavoli di co-progettazione per ognuna delle “P” che l’Agenda 2030 individua come pilastri dello sviluppo sostenibile: Pianeta, Persone, Pace e Prosperità.

Nelle sfide cruciali che si giocheranno in questi ambiti, i Comuni avranno un ruolo di primissimo piano: realizzando scelte programmatiche e creando politiche di sviluppo capaci di rendere efficienti e sostenibili infrastrutture e servizi, possono infatti contribuire a migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini e delle città.

Lo scorso giovedì 3 febbraio si sono conclusi gli incontri propedeutici all’avvio dei Forum territoriali, nel corso dei quali Anci Umbria e FELCOS Umbria, soggetti attuatori del percorso partecipativo, hanno illustrato ai rappresentanti istituzionali contenuti, metodi e tempistiche del processo.

I Forum rappresenteranno spazi partecipativi di consultazione e avranno il compito di raccogliere e sintetizzare i contributi dei territori; sarà dunque di fondamentale importanza in questa fase il protagonismo dei Comuni, nella loro capacità di coinvolgere i principali attori dei loro territori e mobilitare le comunità locali in una forma di cooperazione strategica.

Si tratta di un processo molto ambizioso, che segnerà in profondità lo sviluppo dell’Umbria da qui al 2030 e che andrà a ridisegnare il nostro modello di approccio allo sviluppo e per questo ogni contributo sarà prezioso. I Comuni hanno un compito determinante nell’individuazione degli attori territoriali, nel loro coinvolgimento attivo e nell’ascolto dei territori.

Questa la road map: nelle prossime settimane verrà calendarizzato un Forum di seduta plenaria, il momento introduttivo nel quale sarà illustrato il documento preliminare della Regione, verranno dettagliati i contenuti e spiegato il metodo di lavoro per poter facilitare la raccolta di contributi; a marzo verranno attivati i tre tavoli tematici per ogni area, la restituzione dei quali andrà a costituire la base del Documento di Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile.

Così nella nota congiunta di Anci Umbria e FELCOS Umbria.

 

Perugia 4 febbraio 2022




RIELEZIONE PRESIDENTE MATTARELLA /  IL RINGRAZIAMENTO DEI SINDACI UMBRI

Accogliamo con gratitudine il gesto generoso del Capo dello Stato di mettersi a disposizione per un altro settennato. “Il Presidente Mattarella rappresenta non solo un punto di equilibrio, nel momento di grandi difficoltà e incertezze che il Paese sta attraversando a causa della pandemia ancora in corso, ma incarna pienamente il significato di senso di servizio nei confronti dello Stato e dei cittadini italiani”. Queste le parole del presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, che prosegue ringraziando il presidente Mattarella a nome dell’Associazione e di tutti i Comuni dell’Umbria.

 

Perugia 31 gennaio 2022




SIGLATO ACCORDO TRA ANCI UMBRIA E POLIZIA DI STATO PER IL CONTRASTO DEI CRIMINI INFORMATICI

La Polizia di Stato e A.N.C.I. Umbria innalzano i livelli di sicurezza informatica a salvaguardia dei “sistemi informativi sensibili” con la stipula di un protocollo di intesa.

Nella giornata di ieri, a salvaguardia della sicurezza informatica e più nello specifico per caratterizzare gli eventi formativi degli enti e Comuni sul territorio umbro, è stato firmato un nuovo protocollo di intesa tra il dirigente del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni Umbria Vice Questore aggiunto Michela Sambuchi ed il Dott. Michele Toniaccini, Presidente di A.N.C.I. Umbria.

Tale cooperazione, ispirata al principio di sicurezza partecipata finalizzata alla prevenzione e/o protezione da attacchi informatici, anche di matrice terroristica, è svolta già da tempo, dalla Polizia di Stato, in via esclusiva, tramite il C.N.A.I.P.C. – Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche -, dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di ROMA e dai Nuclei Operativi di Sicurezza Cibernetica dislocati sul territorio.

Nello specifico, la Polizia di Stato – afferma la dr.ssa Sambuchi – “opera, in tale ambito, con tecnologie di elevato livello e personale altamente qualificato, specializzato nel contrasto del cyber crime, avendo maturato concreta esperienza anche nei settori del c.d. cyber terrorismo e dello spionaggio industriale, per l’innalzamento dei livelli di sicurezza informatica in settori particolarmente sensibili e rispetto alla formazione delle diverse figure sul territorio umbro.”.

Spiega il Dott. Michele Toniaccini, Presidente  di A.N.C.I. Umbria: “Questo protocollo arriva al momento opportuno. La pandemia ha incrementato lo scambio di dati, semplificando il rapporto tra PA e utenti, ma inevitabilmente questo comporta la necessità di aumentare il livello di attenzione verso gli attacchi informatici per tutelare sia gli enti comunali che chi vi accede attraverso i servizi online. Per questo Anci farà la propria parte anche nella diffusone del tema della sicurezza.”

 

Perugia, 12 gennaio 2021.




Le congratulazioni di Anci Umbria alle neo elette presidenti della Provincia di Perugia e Terni

“È con grande piacere – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – che rivolgo, a nome di Anci Umbria, vivissime congratulazioni alle neo elette Presidenti della Provincia di Perugia e Terni, rispettivamente Stefania Proietti e Laura Pernazza, nonché l’augurio di buon lavoro. Vorrei sottolineare un fatto importante: per la prima volta, a capo di questo Ente ci sono due donne capaci e meritevoli, che già come Sindache hanno dimostrato grande competenza, passione per il proprio ruolo, attaccamento al territorio e alle proprie comunità. Alla Provincia spettano deleghe di grande rilevanza e sono certo che sia Proietti, sia Pernazza sapranno non solo gestirle al meglio, ma rafforzarne il valore e le ricadute sui nostri territori. Ho avuto l’onore di poter lavorare insieme a loro, all’interno di Anci Umbria, e ora auspico di poter stringere una alleanza ancora più forte con le due Province. Rivolgo le congratulazioni e buon lavoro anche ai membri del nuovo Consiglio. Infine, un ringraziamento a chi finora ha guidato le due Province e a quanti si sono messi a disposizione per questo ruolo e che, sono certo, continueranno a dare il proprio contributo per il bene delle nostre comunità”.

 

Perugia 18 dicembre 2020




Combattere la preoccupante carenza di sportelli bancari sul territorio / Farmacash: siglato accordo farmacie-Comuni a supporto dei cittadini

Intesa tra Innovacash, Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria per favorire e sviluppare la diffusione e la conoscenza del dispositivo Farmacash, che consente di ritirare contanti, pagare bollettini e ticket, usufruire di servizi assicurativi: “Ben vengano le sinergie in grado di sviluppare progetti di pubblica utilità”

 

Contrastare il problema della chiusura di filiali bancarie e di sportelli automatici di prelievo. Una questione sempre più d’attualità anche in Umbria, terra a vocazione prettamente rurale, dove specialmente nelle piccole realtà, l’argomento è al centro di un dibattito ancora più intenso, di cui Anci Umbria e Federsanità Umbria si sono fatte carico. Ed anche per questo una sinergia tra farmacie e Comuni può servire a sviluppare nuove vie per giungere a una soluzione del problema. Su queste basi è nato un accordo particolarmente rilevante tra Innovacash (start-up controllata dall’azienda umbra Farma Service Centro Italia che vuole colmare gap e deficit dei servizi al cittadino portando l’innovazione digitale in farmacia) e Anci Umbria – Federsanità Anci Umbria che dal canto loro puntano a rafforzare la cooperazione tra pubblica amministrazione e imprese con lo scopo di favorire sviluppo economico e sociale delle comunità locali anche in ambito sanitario.

Proprio Anci Umbria ha avviato una rilevazione tra i suoi associati rispetto al problema della chiusura degli sportelli bancari in particolare nelle aree interne della regione, mettendo al corrente della delicata situazione anche parlamentari umbri, Regione Umbria, Anci ed altri soggetti istituzionali e non.

Al centro dell’intesa firmata oggi alla Sala Pagliacci della Provincia di Perugia è il sistema Farmacash, un rivoluzionario ecosistema di servizi da collocare presso le farmacie e sviluppato da Innovacash, che consente ai cittadini, tra le altre cose, di ritirare contante, usufruire di strumenti di pagamento per bollettini e ticket, ed anche di poter sottoscrivere servizi digitali in ambito assicurativo e bancario. Grazie alla funzione di capillarità delle farmacie sul territorio, uno strumento come Farmacash rappresenta di conseguenza una chiave di volta per poter ampliare la rete di servizi da offrire all’utenza e combattere anche l’ormai cronica assenza di sportelli Atm.

“L’idea di poter avviare una interlocuzione con Anci e Federsanità su questa tematica è un ottimo punto di partenza per sviluppare il progetto Farmacash”, ha commentato Silvia Pagliacci amministratore unico di Innovacash e presidente di Federfarma Perugia.

“Negli anni, abbiamo visto le farmacie trasformarsi, adattarsi ai tempi e da semplici dispensatrici di farmaci, sono diventate luogo dei servizi, sono un punto di riferimento fondamentale per il benessere e la salute del cittadino. Le farmacie – ha sostenuto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – sono state un prezioso alleato durante questa lunga fase pandemica, al fianco delle Istituzioni e, ancora una volta, dei cittadini. Oggi, si aggiunge un ulteriore tassello alla loro mission: Farmacash non è solo un nuovo servizio, ma è una prima e importante risposta alla desertificazione di sportelli bancari e uffici postali, soprattutto nelle aree interne, nei piccoli Comuni. E’ la volontà a colmare un gap, un pesante vuoto, che si è venuto a creare in alcune realtà, dove sono stati cancellati Istituti bancari e uffici postali. Anci Umbria su queste chiusure ha fatto e continuerà a fare una battaglia che è prima di tutto di civiltà, di tutela della salute dei cittadini e di rispetto per i cittadini che hanno consentito a quelle banche e agli uffici postali di svilupparsi e crescere. La loro presenza è garanzia anche per il contrasto allo spopolamento”.

“I cittadini meritano una rete di servizi adeguata alle loro esigenze. Ben vengano sinergie come queste, visto che Farmacash va nella direzione della pubblica utilità”, ha aggiunto il presidente di Federfarma Umbria e Farma Service Centro Italia Augusto Luciani.

“Grazie a un dialogo sempre più costruttivo che si è instaurato anche con il sistema delle farmacie, rafforziamo l’azione di tutela dei nostri cittadini – ha aggiunto il presidente di Federsanità Anci Umbria, Manuel Petruccioli – e delle piccole realtà che sono l’essenza della nostra regione. Le farmacie sono ormai diventate un centro di erogazione di servizi ad ampio raggio e sono un interlocutore attento alle esigenze del cittadino. Questa collaborazione fra più e diversi livelli istituzionali è tutta a beneficio delle persone che devono essere sempre al centro dell’azione politica”. “Farmacash fornisce inoltre delle risposte di carattere sociale necessarie ad evitare lo spopolamento, anche economico, di porzioni sempre più grandi del nostro territorio”, sottolinea il direttore generale di Farma Service Centro Italia Franco Baldelli.

 

Perugia 16 dicembre




Siglato Protocollo tra Anci Umbria, Federsanità Anci Umbria e Cesvol Umbria per supporto a associazionismo

Anci Umbria, Federsanità Anci Umbria e Cesvol Umbria insieme per definire Azioni continuative e di sistema per l’accompagnamento ed il supporto al volontariato e all’associazionismo nella fase riorganizzativa post-pandemica: firmato questa mattina il protocollo d’intesa

 

Un patto per rafforzare il Terzo Settore, il loro valore e la funzione sociale, insieme all’associazionismo, all’attività di volontariato e alla cultura e pratica del dono: è questo il senso del protocollo d’intesa siglato questa mattina, nella Sala Pagliacci del Palazzo della Provincia di Perugia, da Michele Toniaccini, per Anci Umbria, Manuel Petruccioli, per Federsanità Anci Umbria, e Giancarlo Billi, per Cesvol Umbria.

Un accordo che prevede, fra l’altro, un supporto al Terzo settore nella fase post-pandemica; la costruzione di un vero e proprio network del volontariato, per condividerne linee e azioni, per costruire nuovi percorsi per le comunità. Si parte con l’implementazione di una comunicazione congiunta volta a informare correttamente e capillarmente i rispettivi interlocutori diretti, migliorando l’impatto e la diffusione delle notizie aventi come destinatari Enti del Terzo Settore e Uffici comunali competenti, attraverso l’impiego dei canali informativi ordinari (siti web, social e mailing), e prevedendo, in prospettiva, la realizzazione di uno strumento informativo comune, in formato sia digitale, sia cartaceo; e la realizzazione di una piattaforma di comunicazione circolare realizzata da ANCI Umbria al fine di condividere dati, documenti e luoghi digitali di incontro per facilitare la permeabilità di progetti condivisi.

Ma è prevista anche la promozione dello sviluppo e l’estensione su base regionale delle buone prassi realizzate in alcune Zone Sociali; un’alleanza per la fase post-pandemica, per organizzare percorsi di informazione, accompagnamento, orientamento e formazione finalizzati ad aumentare il livello di autonomia amministrativa, organizzativa e gestionale degli Enti del Terzo Settore in riferimento all’applicazione delle norme vigenti oltre che delle misure di intervento per questi ultimi, direttamente collegate all’emergenza sanitaria, unitamente al rispetto di procedure, adempimenti e scadenze. Oltre a favorire un deciso processo di accompagnamento alla digitalizzazione degli Enti del Terzo Settore.

“Tutti i soggetti firmatari – hanno detto i tre presidenti – promuovono e sostengono il ruolo, fondamentale e prezioso, svolto dal Terzo settore, dal mondo del volontariato nell’organizzazione e gestione degli interventi e servizi sociali. L’accordo consente di mettere a sistema questo patrimonio comune, contribuendo a dare nuovo impulso allo sviluppo delle nostre comunità e all’integrazione socio-sanitaria in tutto il territorio regionale”.

Il protocollo, in sintesi:

Collaborare alla definizione, pianificazione e realizzazione di un nuovo processo di capacitazione rivolto sia agli uffici competenti dei Comuni delle 12 zone sociali dell’Umbria, che ai referenti degli Enti del Terzo Settore su prospettive, caratteristiche, meccanismi ed opportunità della co-progettazione e co-programmazione previste dal Codice del Terzo Settore;

Promuovere, contestualmente, l’attivazione di network a carattere anche locale e/o tematico, finalizzati a accompagnare l’associazionismo nell’utilizzo degli strumenti della progettazione sociale, favorendo i percorsi della co-progettazione e della co-programmazione;

Favorire l’inserimento ed il coinvolgimento delle associazioni nei tavoli di integrazione sociosanitario insediati da ANCI Umbria, Federsanità ANCI Umbria e Aziende sanitarie a quest’ultima associata per creare una solida rete da sempre auspicata di programmazione e redazioni di progetti territoriali nelle 12 Zone Sociali.

Promozione delle buone prassi e sviluppo di nuove iniziative su aree e attività di interesse generale

Promuovere lo sviluppo e l’estensione su base regionale delle buone prassi realizzate in alcune Zone Sociali, in relazione a progettualità continuative sulle attività di interesse generale, richiamate negli artt. 5 e 6 del Codice del Terzo Settore, che risaltino il protagonismo dei volontari degli Enti del Terzo Settore (esempio, sportello volontari per l’amministrazione di sostegno, ma anche altri strumenti, a carattere sia normativo che procedurale, quali il SAL, servizio accompagnamento al lavoro), per le quali il Cesvol può impegnarsi a sviluppare territorialmente e con il coinvolgimento attivo dei volontari degli Enti del Terzo Settore, strumenti e modelli di lavoro efficaci ed efficienti;

Promuovere lo sviluppo, promozione ed implementazione di percorsi di co-progettazione sulle azioni correlate al tema dell’integrazione, della immigrazione e della inter-cultura, in sinergia con l’associazionismo migrante, anche dando continuità a percorsi progettuali precedenti e già strutturati e prevedendo la sottoscrizione di uno specifico protocollo tra ANCI Umbria, Cesvol Umbria e le associazioni di cittadini migranti dell’Umbria da realizzarsi nell’ambito del progetto IMPACT Umbria;

Collaborare alla realizzazione di un processo di medio e lungo periodo, finalizzato a favorire interventi concreti sul tema dell’accessibilità, della disabilità e delle situazioni di esclusione sociale, promuovendo e facilitando l’attivismo dell’associazionismo di settore.

Alleanza per la fase post-pandemica

Collaborare nell’organizzazione e realizzazione di percorsi di informazione, accompagnamento, orientamento e formazione finalizzati ad aumentare il livello di autonomia amministrativa, organizzativa e gestionale degli Enti del Terzo Settore in riferimento all’applicazione delle norme vigenti oltre che delle misure di intervento per questi ultimi, direttamente collegate all’emergenza sanitaria, unitamente al rispetto di procedure, adempimenti e scadenze;

Coinvolgimento dei firmatari alla redazione e realizzazione del Piano Sociale e del Piano Sanitario Regionale per una realizzazione di politiche territoriali sociosanitarie rivolte alle fasce più deboli e ai nuclei familiari in difficoltà, causate anche dalla pandemia, attraverso percorsi di intercettazione precoce anche le reti capillari sviluppate dall’associazionismo e dal Terzo settore.

Condivisione di interventi finalizzati alla innovazione tecnologica e digitale degli enti  del terzo Settore

Favorire, attraverso progettualità concrete e condivise, un deciso processo di accompagnamento alla digitalizzazione degli Enti del Terzo Settore oltre che alla riqualificazione dei propri quadri e referenti sui temi del rinnovamento strutturale e delle competenze, attraverso progetti/interventi già in essere ed anche mediante ulteriori iniziative di carattere sia formativo che attraverso il supporto a carattere logistico e strutturale;

Condividere i processi formativi messi in campo anche dalla neonata a livello nazionale Federsanità Academy dedicando settori del catalogo di formazione ai volontari, sanitari e non, delle varie Associazioni di volontariato.

Il presente protocollo d’intesa ha validità biennale e potrà essere tacitamente rinnovato alla scadenza per analogo periodo.

 

Perugia 13 dicembre 2021




I Comuni e le città nel Pnrr: le risorse e le sfide. Anci Umbria e Anci Marche hanno fatto il punto, insieme a un pool di esperti

I presidenti Toniaccini e Mancinelli: “I Comuni protagonisti del cambiamento”

 

“I Comuni e le città nel Pnrr: le risorse e le sfide” è il titolo del workshop che si è svolto questa mattina, all’Auditorium Capitini di Perugia, promosso da Anci Umbria e Anci Marche, nell’ambito del ciclo di incontri rivolto ai Comuni, dirigenti, funzionari e agli amministratori locali, organizzato da Anci e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per illustrare il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Oltre all’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria e Marche, ad alcuni Parlamentari, erano presenti più di 150 Sindaci fra quelli in sala e quanti collegati.

L’evento è servito a fornire, grazie alle relazioni di un pool di esperti, fra Anci nazionale e rappresentanti del Mef e della Commissione europea, un quadro generale del Pnrr e delle risorse disponibili, con particolare attenzione all’impianto innovativo.

Al centro dell’agenda, il ruolo dei Comuni e delle città, oltre alle principali linee di intervento di loro interesse, con specifici focus sulle risorse disponibili e sui tempi di attuazione, nonché sulle iniziative di supporto per la messa a terra degli investimenti. Sono stati affrontati anche gli aspetti relativi al flusso dei rimborsi comunitari, alla rendicontazione ed al controllo per il conseguimento dei target, dei milestone e delle spese progettuali.

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, nel dare il benvenuto alla collega delle Marche, Valeria Mancinelli, ai Sindaci di Umbria e Marche, a tutti i presenti e a quanti erano in collegamento, ha parlato dell’importante “sinergia derivante dal Pnrr fra associazioni e fra Istituzioni che, fra l’altro, abbiamo già sperimentato in questa lunga fase di pandemia, e, ancor prima, durante la ricostruzione per le aree del cratere”.

“Anci Umbria – ha detto il presidente Toniaccini – crede fortemente nella collaborazione fra Comuni per migliorare servizi e portare nuove opportunità nei territori. Questo incontro intende proprio informare su cosa prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in relazione agli enti territoriali. Anci Umbria vuole farsi trovare pronta ai bandi del Pnrr. E credo che il punto di partenza, sia quello di fare chiarezza su quali opportunità sono disponibili, sulle strade percorribili, su come accedere ai fondi e come rendicontare. A Parma abbiamo avuto già una prima, importante occasione per confrontarci su questo tema, sui miliardi di euro in arrivo nei nostri territori e anche i Comuni dovranno avere la capacità di intercettarli, perché da questo dipende la costruzione di nuovi servizi, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in altre parole il futuro delle nostre città. Solitamente, un Sindaco programma per i 5 anni di mandato, il Pnrr ci dà l’opportunità di programmare i prossimi 20-30 anni. Una sfida epocale, per ridisegnare il nostro Paese, partendo dai territori”.

Il presidente, infine, ha parlato della “task force di Anci nazionale dedicata proprio alle procedure dei progetti legati ai fondi del Pnrr e – ha aggiunto – come Anci Umbria ci stiamo confrontando con la Regione dell’Umbria per questo difficile e delicato percorso”.

Per la presidente Mancinelli “si tratta di un incontro particolarmente utile, in quanto i tecnici della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio, del Mef e dell’Anci ci hanno consentito di comprendere meglio i meccanismi attraverso cui accedere ai fondi del PNRR. Il PNRR mette a disposizione un ingente quantitativo di risorse che, a tutti i livelli istituzionali, dovremo essere bravi a mettere a terra con progettualità condivise nell’interesse della collettività. Fondi che dovranno rappresentare un volano per il rilancio dei nostri territori, soprattutto in settori chiave quali quello dell’edilizia, delle costruzioni e della rigenerazione urbana e che, per quanto concerne i comuni coinvolti nel sisma 2016 si combinano a fondi dedicati al sisma. Per tutti i sindaci e per l’Anci è una sfida importante perché, se sfruttata al meglio, ci consentirà di determinare miglioramenti nel rendere le nostre città più sostenibili accrescendo la qualità della vita dei cittadini e rendendole più attrattive grazie ad una migliore fruizione complessiva.

Per i comuni è una grande opportunità che va colta a pieno e questo incontro con illustri esperti, organizzato congiuntamente da Anci Marche e Anci Umbria, è un’ottima occasione per fare chiarezza e fugare i dubbi così da farsi trovare pronti”.

 

Perugia 10 dicembre 2021




Entra nella piena operatività la Consulta Politiche Innovazione tecnologica e digitale

Incontro con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, digitale e semplificazione, Michele Fioroni

Zuccherini: “Vogliamo aprire un’importante finestra di dialogo anche con la Regione

Coordinata da Francesco Zuccherini, la Consulta Politiche Innovazione tecnologica e digitale di Anci Umbria si è riunita nei giorni scorsi, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, digitale e semplificazione, Michele Fioroni e del dirigente regionale Graziano Antonielli.

“Questo è il luogo del confronto – ha detto il coordinatore Zuccherini – fra i diversi livelli Istituzionali, un dialogo necessario sui temi del digitale, della banda ultra larga e del digital divide, perché fa riferimento a una serie di servizi e opportunità per i Comuni, e quindi per i cittadini”. Per Zuccherini, questi argomenti sono “strategici per lo sviluppo delle nostre comunità, ancor più alla luce dei contenuti del Pnrr. Su questo, la Regione si è già attivata, dimostrando grande attenzione a questo settore. Come Consulta, vogliamo diventare un laboratorio di idee, un luogo di confronto fra esperienze diverse, a partire da un dialogo continuo con la Regione Umbria e gli altri livelli Istituzionali”.




ForsAM, diplomi per tre giovani amministratori umbri

È tempo di diplomi anche in Anci Umbria: tre giovani amministratori umbri si sono diplomati alla scuola di alta formazione di Anci, dopo un lungo percorso di studio

Diplomi per Bernardini, Grullini e Piergentili

 

Con due distinte cerimonie, avvenute la prima a Roma nel corso dell’Assemblea nazionale di Anci Giovani a settembre, l’altra a Parma, i primi di novembre, nel corso della XXXVIII Assemblea annuale di Anci, sono stati consegnati i diplomi ai giovani amministratori umbri che hanno completato il ForsAM – Corso di Formazione Specialistica in Amministrazione Municipale.

Si sono diplomati a pieni voti Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, e presidente di Anci Giovani Umbria; e Fabiana Grullini, del Comune di Campello sul Clitunno e Valerio Piergentili del Comune di Gubbio. Bernardini aveva frequentato la precedente edizione, l’VIII, ma per motivi di emergenza sanitaria, la cerimonia era stata rinviata.

“La scuola per Giovani Amministratori di Anci – affermano i tre amministratori – è una grande opportunità di crescita e di valorizzazione del patrimonio politico acquisito. E’ un laboratorio di alta formazione che consente ai giovani amministratori di fare quel salto di qualità che oggi i territori richiedono. Occorre essere sempre più preparati di fronte alle nuove sfide che ci attendono. Un corso che ci permette di dare gambe alle nostre idee, progettualità e visioni future delle nostre città”.

Al ForsAM si accede con un bando, a seguito di una selezione. È un corso di formazione della durata complessiva di 308 ore suddivise fra attività d’aula, project work e studio individuale. È strutturato come un master per executives, e si rivolge alle nuove leve di giovani amministratori locali che intendono investire in un percorso di miglioramento delle loro competenze. L’obiettivo è quello di fornire appropriati strumenti tecnici e concettuali per affrontare la propria missione amministrativa e per sviluppare una visione di futuro nelle scelte politiche di medio periodo.

I moduli disciplinari vengono svolti in collaborazione con esperti delle materie oggetto del corso e docenti universitari. L’approccio metodologico affianca lezioni frontali con strumenti interattivi come casi didattici, simulazioni, role playing, finalizzati a favorire l’apprendimento dei contenuti in una logica applicativa e, pertanto, in costante riferimento a casi concreti.

La struttura didattica prevede 7 moduli formativi: Gestione e valorizzazione delle risorse ed uso dei beni comuni; Welfare; Finanza locale; Assetto istituzionale locale; Servizi Pubblici Locali; Politiche di coesione e progetti europei; Innovazione nelle città; cui si affiancano 2 project work, su welfare e servizi pubblici locali, basati su casi reali di Comuni.