GORI SUL 25 NOVEMBRE: “CONTRASTO ALLA VIOLENZA SIA UN IMPEGNO QUOTIDIANO”

Il presidente di Anci Umbria interviene in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne  

Perugia, 25 novembre 2024 – “Come ogni anno, il 25 novembre celebriamo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un appuntamento che non deve essere solo simbolico, ma un richiamo forte e concreto al nostro dovere di agire. È fondamentale che cresca la consapevolezza sull’urgenza di fermare questa piaga sociale, perché la violenza contro le donne rappresenta una vera emergenza. In Umbria, i dati parlano chiaro: oltre 1.200 denunce in un anno per stupri, stalking e maltrattamenti in famiglia, un numero che spaventa, sapendo che molte vittime ancora non trovano il coraggio di denunciare”, afferma Federico Gori, presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“La violenza sulle donne – prosegue – è un problema strutturale, radicato in fattori sociali, culturali ed economici. Per combatterlo, non bastano le leggi: è necessario un cambiamento culturale profondo, che deve partire dalla scuola e dalle nuove generazioni, insegnando il rispetto dei diritti, la parità e la dignità delle donne. Solo così possiamo sperare di costruire una società giusta e libera dalla violenza.

Come presidente di Anci Umbria, voglio sottolineare il ruolo cruciale delle istituzioni. Noi sindaci e amministratori abbiamo il dovere morale e istituzionale di essere al fianco delle donne e delle associazioni che ogni giorno lavorano con coraggio su questa tematica. È nostra responsabilità promuovere iniziative di sensibilizzazione, sostenere i centri antiviolenza e garantire l’accesso a risorse adeguate per le vittime. Ma dobbiamo fare di più: trasformare il 25 novembre in un impegno quotidiano, in una lotta costante contro la violenza e a favore di una cultura del rispetto.

Solo lavorando insieme, con azioni concrete e con l’esempio, possiamo dare speranza – conclude Federico Gori – a chi ancora oggi soffre in silenzio e costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere libera e sicura”.

 

 




25 Novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Alessia Tasso, coordinatrice Consulta Pari Opportunità Anci Umbria: “Occorre contrastare i disvalori derivanti dagli stereotipi di genere”

Nel 2021 sono state uccise 109 donne, 93 delle quali in ambito familiare o affettivo. L’82% sono state uccise da italiani.

La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ci deve necessariamente far riflettere sull’importanza di rilanciare il tema della violenza. Che si esercita in molti modi, ma ha una radice comune da contrastare, quella dei disvalori derivanti dagli stereotipi di genere.

 

Le donne che denunciano, ci dicono le statistiche, sono una percentuale relativamente rappresentativa del fenomeno della violenza, ma denunciare è importante per permettere la messa in campo di tutti gli strumenti di salvaguardia che ci sono a disposizione. Le istituzioni attraverso i loro canali, fatti anche di reti qualificate dell’associazionismo, faranno tutto quello che è possibile per non lasciarle sole e aiutarle a trovare soluzioni adeguate.

 

Al contempo la cronaca quotidiana ci restituisce la difficoltà ad uscire da una certa cultura omertosa, per cui una manifestazione di violenza vista ma non subita, troppo spesso viene ignorata. Per contrastare invece la violenza sulle donne è necessario essere vigili, denunciare e allertare le autorità competenti, perché una mancata segnalazione o una denuncia tardiva potrebbero non riuscire a fornire gli strumenti per intervenire tempestivamente con drammatici risultati.

 

Alla luce di tutto questo, il lavoro della Consulta Pari opportunità sarà la costruzione di reti sempre più strutturate e ampie per la lotta alla violenza e per la diffusione della cultura del rispetto e della parità di genere, attraverso il lavoro collegiale dei Comuni dell’Umbria.

Perugia 25 novembre 2021