FONDO AI COMUNI PER POLITICHE DI INTERVENTO SOSTENIBILI. TONIACCINI: AUSPICABILE LA RIMODULAZIONE

Il presidente di Anci Umbria interviene in merito al disegno di legge “Disposizioni in materia di compartecipazione da parte dello Stato alle spese sostenute dagli enti locali per i minori collocati in comunità di tipo familiare o in istituti di assistenza”

Perugia, 04 aprile 2024 – “Esprimo il mio apprezzamento per la proposta di legge che prevede la compartecipazione dello Stato alle spese che gli enti locali sostengono per i minori collocati in comunità di tipo familiare o in istituti di assistenza attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc a carattere strutturale. Una previsione che coglie una richiesta più volte avanzata anche da Anci ma va rimodulata sotto alcuni aspetti, a tutela soprattutto dei Comuni di piccole e medie dimensioni”. Così Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, in merito al disegno di legge, “Disposizioni in materia di compartecipazione da parte dello Stato alle spese sostenute dagli enti locali per i minori collocati in comunità di tipo familiare o in istituti di assistenza”, ancora in esame in Senato.

“La tutela dei minori – prosegue – è una delle principali e più delicate funzioni svolte dai Comuni, che porta con sé ingenti oneri a carico delle Amministrazioni sia per la multidimensionalità delle problematiche e la vulnerabilità dei destinatari, sia per la complessità del sistema di presa in carico  che si articola attraverso una molteplicità di interventi che vanno dalla prevenzione del disagio e del sostegno alla famiglia di origine, ad attività di promozione, educazione, cura e protezione che coinvolgono diversi attori, istituzionali e non”. 

Toniaccini sottolinea soprattutto che “il sistema di presa in carico soprattutto dei minori ha visto una crescita dei costi negli ultimi anni. In particolare, il tema dell’accoglienza residenziale dei minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo e dei relativi costi tocca soprattutto i Comuni di piccole e medie dimensioni che subiscono enormemente gli effetti di questi ingenti costi rasentando il dissesto finanziario”.  

In questa direzione, lo stanziamento di un fondo di 3 milioni destinato ai comuni fino a 3mila abitanti  previsto  con  il  Decreto  “Sostegni  bis” (n.73/2021) ha rappresentato un primo segnale in questa direzione, anche se assolutamente insufficiente a causa dell’esiguità della dotazione e della  destinazione circoscritta ai piccolissimi comuni. In quella occasione, i Comuni fino a 3mila abitanti formularono richieste per circa 29 milioni di euro. Il 50% dei richiedenti (circa 250 enti) dichiarava costi superiori al 2,5% della propria spesa corrente e costi per abitante oltre 20 euro pro capite.

“La previsione di un Fondo con una dotazione di 200 milioni annui contenuta nella legge – afferma ancora il presidente di Anci Umbria – non può che incontrare una valutazione positiva, sia per il carattere strutturale dello stanziamento finanziario sia per la destinazione diretta ai Comuni, ma ritengo fondamentale che vi sia pieno rispetto dell’autonomia dei Comuni nell’organizzazione e progettazione delle politiche sui minori attraverso la gestione diretta di tali risorse. È indispensabile anche la definizione di procedure che consentano l’erogazione effettiva delle risorse ai Comuni in tempi rapidi e certi. In sede di definizione dei criteri, poi, sarebbe opportuno comunque stabilire che la compartecipazione dello Stato alle spese sostenute dai Comuni per i minori collocati in comunità sia legata, attraverso un meccanismo di premialità, alla realizzazione  da  parte  dei  Comuni  di  interventi  di  prevenzione dell’allontanamento e di sostegno alla genitorialità. Mi preme sottolineare – conclude Michele Toniaccini – anche la necessità di proseguire nel percorso di definizione dei livelli essenziali anche nell’ambito della tutela dell’infanzia, prevedendo risorse adeguate a garantire medesimi  diritti per i bambini e le bambine in tutto il territorio italiano”.




A TERNI IL SECONDO DEGLI INCONTRI “CONOSCI, SOSTIENI, PREVIENI” SUI TEMI SOCIO-SANITARI

È in programma mercoledì 3 aprile, alle ore 17,00, presso la Biblioteca Comunale

Terni, 02 aprile 2024 – Secondo appuntamento con “Conosci, sostieni, previeni: conoscere per capire, sostenere per aiutare, prevenire per salvare”, la serie di incontri che hanno come obiettivo quello di sostenere il mondo dell’associazionismo e del volontariato regionale per promuovere la salute e la prevenzione sui territori, organizzati da Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria.

L’iniziativa, che è in programma mercoledì 3 aprile (alle ore 17) presso la sede della Biblioteca Comunale di Terni, prevede i saluti istituzionali di Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, di Manuela Taglia, vicepresidente di Federsanità Anci Umbria, e di Viviana Altamura, assessora alla Scuola, Servizi Educativi, Università, Ricerca e Formazione, Diritto allo Studio, Welfare, Politiche Sociali e della Disabilità, Pari Opportunità del Comune di Terni. Seguiranno gli interventi liberi delle associazioni ed il dibattito con i presenti. L’iniziativa è libera e aperta alla cittadinanza.

“In questi ultimi due anni Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria – ha spiegato il presidente Michele Toniaccini – hanno sottoscritto vari protocolli d’intesa con diverse associazioni senza scopo di lucro impegnate nella lotta contro le malattie. Singoli accordi per promuovere e sensibilizzare la cultura della solidarietà, per informare sull’esistenza di malattie rare, sulle cure necessarie, sulla necessità di non abbandonare queste persone, ma di creare un terreno di collaborazione. In qualità di presidente di Anci Umbria, ho voluto mettere a sistema queste diverse esperienze per condividere un’azione comune di formazione e informazione sul territorio, prendendomi l’impegno di presentare, insieme ai loro presidenti o referenti, queste associazioni. Si tratta di incontri itineranti nella nostra regione e saranno organizzati in collaborazione con i dodici Comuni capofila delle zone sociali dell’Umbria. Saranno rivolti agli amministratori comunali, alle altre associazioni e ai cittadini, alle comunità. Gli obiettivi sono molteplici e articolati e vanno dalla necessità di diffondere una nuova cultura sulle malattie, a quella di far conoscere le associazioni e presentare i servizi che offrono ai malati e alle loro famiglie. Un grande patrimonio – ha concluso Michele Toniaccini – che intendiamo valorizzare e mettere a sistema, che vogliamo possa essere sempre più conosciuto dalla popolazione e dalle Pubbliche Amministrazioni perché insieme si possano fare importanti passi avanti”.




11 E 12 APRILE: UNA DUE GIORNI DI CONFRONTO UMBRIA-MARCHE SULLA SANITÀ

La due giorni è stata organizzata da Federsanità Anci Umbria e Federsanità Nazionale a Perugia per un focus sulle aree interne

La sanità di Umbria e Marche a confronto

Tra gli ospiti ci saranno il Ministro della salute Orazio Schillaci, il vicepresidente vicario Federsanità Nazionale Giovanni Iacono, i senatori Francesco Zaffini, Guido Castelli e Elena Leonardi

Perugia, 1 aprile 2024“Lo sviluppo delle cure primarie e dell’integrazione sociosanitaria nelle Aree Interne: Regione Umbria e Regione Marche a confronto”. È questo il titolo dell’iniziativa promossa da Federsanità Anci Umbria e Federsanità Nazionale, in programma l’11 e il 12 aprile 2024 presso la sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, realizzata in collaborazione e con il patrocinio della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Anci Umbria, Anci Marche, Regione Umbria, Comune di Perugia e Regione Marche.

Quattro tavoli di confronto che vedranno alternarsi sul palco oltre 60 relatori, protagonisti dell’evoluzione dei processi organizzativi del comparto sanitario, sociosanitario e delle amministrazioni locali della Regione Umbria e della Regione Marche. Si incontreranno con l’obiettivo di confrontare i bisogni locali, le progettualità e lo sviluppo dei singoli territori. 

Tra gli ospiti ci saranno il Ministro della salute Orazio Schillaci; Giovanni Iacono, vicepresidente vicario Federsanità Nazionale; i senatori Francesco Zaffini, presidente X Commissione permanente Affari Sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato della Repubblica, Guido Castelli, commissario straordinario del Governo Riparazione e Ricostruzione Sisma 2026, e la senatrice Elena Leonardi, segreteria della X Commissione.

“Continua il percorso itinerante di Federsanità Nazionale per approfondire attraverso un confronto tra modelli organizzativi regionali le tematiche evolutive dello sviluppo dell’integrazione sociosanitaria nelle Aree Interne”, spiega Giovanni Iacono, vicepresidente vicario di Federsanità Nazionale. “Le criticità e le progettualità afferenti a queste aree, che richiamano nel quadro di interventi del Governo trasversalmente la M5 e M6 e contestualmente il Decreto Sud, possono essere adeguatamente analizzate solo con un confronto attivo tra gli stakeholder interessati dei SSR – prosegue Iacono – che vede nello stesso consesso la partecipazione di managers della sanità, amministratori locali, ordini, federazioni e  rappresentanze istituzionali. Gli obiettivi che caratterizzano la mission di Federsanità e la collaborazione con Anci ci consente di essere promotori di un progetto e laboratorio scientifico di concreto sostegno al sistema sanitario nazionale in linea con l’approccio One Health e nell’ottica di affiancare lo sviluppo del modello di assistenza territoriale di prossimità, dell’assistenza domiciliare integrata e della Telemedicina per portare le risposte sempre più vicine ai bisogni di salute ai cittadini”.

“È con grande piacere – afferma Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, tra i protagonisti della tavola rotonda in programma il 12 aprile – che ospitiamo un convegno, di respiro nazionale, per discutere di Sanità. Un appuntamento per confrontare e condividere le proprie esperienze tra due territori confinanti che negli ultimi anni hanno intensificato sempre più i rapporti. Due territori fondamentali per quell’Italia di mezzo che fa da cerniera tra il nord e il sud del nostro Paese. Umbria e Marche condividono caratteristiche simili come la presenza di aree interne in cui è necessario essere in grado di garantire servizi sanitari efficienti. In questo ambito, ad esempio, soluzioni come la Telemedicina e le cure domiciliari diventano elementi facilitanti e fondamentali. In questa due giorni, ospitati nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, le due istituzioni e le loro sanità regionali, alla presenza e con il contributo del Governo rappresentato tra gli altri dal Ministro Schillaci e dal senatore Zaffini, presidente della commissione Sanità, si confronteranno, condivideranno buone pratiche, individueranno e tracceranno strade percorribili. Ringrazio dunque i partecipanti e gli organizzatori per questo importante appuntamento – conclude Tesei – che siamo ben orgogliosi di ospitare in Umbria e che fornirà sicuramente elementi a favore di una sanità sempre più efficiente e vicina a quelle che sono le effettive esigenze dei cittadini”.

“Negli ultimi anni i mutamenti nella domanda di salute legati all’aumento della longevità e la necessità di ridurre l’inappropriatezza, hanno imposto il ridisegno dell’offerta dei servizi sanitari per creare un sistema più efficiente, equo, senza sprechi, vicino alle persone e accessibile da tutti i cittadini, non solo da quelli che vivono nelle città, ma anche dalla popolazione che risiede nelle aree interne”, dichiara Filippo Saltamartini, vicepresidente della Giunta e assessore alla Salute della Regione Marche, che sarà presente in due tavoli di confronto. “In questa cornice – prosegue – il ruolo dell’ospedale è stato ridefinito come punto di risposta a situazioni acute e complesse che richiedono un elevato livello tecnologico, e si stanno adottando nuovi modelli di welfare con l’obiettivo di potenziare la medicina territoriale nelle aree interne della regione, dove si concentra maggiormente la popolazione anziana, che necessita di una rete di assistenza capillare ed efficiente in grado di fornire risposte a cronicità e fragilità. Il nostro entroterra, nonostante sia ricco di un diffuso patrimonio storico-culturale e di antiche tradizioni artigianali, è stato trascurato per decenni dalle politiche adottate dai precedenti governi regionali – continua – politiche che hanno lasciato questi territori isolati e li hanno ‘spogliati’ di servizi sanitari per perseguire la logica degli ospedali unici, che si è poi rivelata altamente fallimentare. La chiusura dei piccoli ospedali, messa in campo delle giunte precedenti, non si è accompagnata a un’organizzazione dell’offerta sociosanitaria territoriale adeguata a farsi carico dei bisogni di salute delle comunità ed è proprio su questo fronte che stiamo concentrando il nostro impegno politico e gli investimenti PNRR, per costruire una rete di servizi sanitari di prossimità, con ospedali e case della comunità, che possano raggiungere la popolazione delle aree interne. Il reclutamento di personale sanitario in queste zone periferiche avviene spesso con difficoltà, per questo abbiamo introdotto misure incentivanti l’insediamento di ambulatori di Medici di Medicina Generale e di Pediatri di Libera Scelta, inoltre, per superare la carenza di personale abbiamo innalzato il numero delle borse di studio per la formazione di medici e specialisti, e stretto accordi con numerose Facoltà Universitarie per coprire le specializzazioni carenti. Primi in Italia, stiamo attivando sul territorio i Punti Salute, un modello innovativo di assistenza sanitaria, fondato sulla telemedicina, con cui da un lato riusciamo ad ottimizzare il personale a disposizione e dall’altro riusciamo a raggiungere anche i cittadini delle aree più remote della regione: si tratta di ambulatori dove vengono eseguiti esami strumentali, i cui esiti vengono telerefertati. In aggiunta, stiamo attivando reti di teleconsulto diagnostico specialistico e di tele visita, che dagli ospedali arrivano fino al domicilio del paziente e, primi nel Paese, stiamo sperimentando l’intero protocollo della farmacia dei servizi, per assicurare una sanità sempre più vicina alle persone”.




SENTIERISTICA REGIONALE, PICCOLI COMUNI FEDERICO GORI: AUSPICHIAMO SCELTA DIVERSA

Il coordinatore dei Piccoli Comuni Federico Gori interviene sull’emendamento approvato in Regione

Perugia, 26 marzo 2024 “Il provvedimento che autorizza il transito dei veicoli a motore sulla rete sentieristica del territorio regionale umbro mette in forte difficoltà i Comuni, soprattutto quelli che da anni investono nel turismo ecosostenibile. Questa scelta risulta essere deleteria non soltanto per un aggravio dei costi dovuti alla rimodulazione di tutta la cartellonistica esistente, ma anche e soprattutto perché a perderci sarà il turismo, in particolare per i Piccoli Comuni, che da anni ormai hanno sviluppato un’importante rete di sentieri e cammini. Il transito dei veicoli a motore danneggia un equilibrio che è fondamentale nella promozione del territorio”. A dirlo è Federico Gori, coordinatore della Consulta Piccoli Comuni di Anci Umbria e Sindaco di Montecchio (Terni), in merito all’emendamento della consigliera regionale Emanuela Puletti, presentato lo scorso 17 dicembre ed approvato direttamente in Assemblea Legislativa.

Anche il coordinatore di Anci Umbria, quindi, punta il dito sul provvedimento oggetto di discussione su più fronti istituzionali e associativi, auspicando un intervento di ravvedimento.

“Da sempre l’Umbria – prosegue – è definita il ‘Cuore verde d’Italia’ e grazie a questo appellativo promuove un turismo lento e sostenibile, permettendo nel corso degli anni di accogliere migliaia di turisti amanti dell’escursionismo o del semplice relax. Ma non solo. In questi giorni è stata data la notizia che sul Fondo di sviluppo e coesione ci sono 10 milioni di euro destinati ai cammini e ciclovie umbre, in contrapposizione appunto con la filosofia che contraddistingue le iniziative che ci hanno positivamente portato alla cronaca fino ad oggi. Ci auguriamo – conclude Gori – che ci siano veramente le intenzioni, concrete ed immediate, di modificare questo emendamento che andrebbe contro gli interessi dell’economia turistica dell’Umbria”.




50 ANNI DELL’ANCI UMBRIA, IMPORTANTE PARTECIPAZIONE ALLA CERIMONIA

L’iniziativa si è tenuta presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori

Tra gli ospiti era presente anche Dario Nardella, membro del direttivo di Anci Nazionale e sindaco di Firenze

Perugia, 22 marzo 2024 – Un vero e proprio omaggio ad un’associazione che da 50 anni è vicina ai propri Comuni. Tanti sono stati i Sindaci e i rappresentanti del mondo istituzionale e non solo, che hanno preso parte ad “Anci Umbria 1974 – 2024. Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri”, la cerimonia, organizzata da Anci Umbria per festeggiare questa importante ricorrenza, che si è tenuta venerdì 22 marzo presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia.

In un momento di riunione e festa per il Comuni umbri non sono mancate parole di sostegno e solidarietà al presidente nazionale di Anci, Antonio Decaro, in merito alla vicenda che lo vede protagonista in questi giorni in qualità di sindaco di Bari.

Ad aprire i lavori è stato il segretario generale di Anci Umbria Silvio Ranieri che, per primo, ha voluto festeggiare con tutti i Sindaci questo importante traguardo. “Oggi – ha detto – tracciamo questa linea anche per il futuro. Siamo davanti ad un’Anci che nel tempo è cresciuta e si è evoluta: da attività prevalentemente istituzionale e politica si sta trasformando in un supporto e servizi a beneficio dei Comuni. I bisogni crescono e noi dobbiamo stare al passo con i tempi e dare un servizio adeguato ai nostri Comuni”. Nel corso del suo intervento, dove ha ringraziato tutti i presenti per essere intervenuti, Ranieri ha poi passato il testimone al moderatore della giornata, il caporedattore Tgr Umbria Luca Ginetto, che ha annunciato la carrellata dei saluti istituzionali.

“Ci troviamo in questo scorcio di storia, in questo appuntamento importante, pronti ad un momento di confronto e di dialogo – ha esordito Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta – ma anche supportati da quelle relazioni e da quelle collaborazioni che sono il motore della crescita ma anche dello sviluppo dei nostri territori. Se dovessi sintetizzare la mia esperienza in Anci Umbria in due parole direi ‘mai solo’. Questo solo le parole che testimoniano l’essenza della nostra associazione che oggi celebra il suo 50esimo anniversario. Gli anni recenti sono stati segnati da sfide senza precedenti che ci hanno portato a ripensare il nostro modo di operare. Ad adattarci rapidamente ma anche ad essere uniti perché solo uniti è possibile affrontare le difficoltà. Voglio ringraziare i miei colleghi sindaci che mi hanno dato l’opportunità e la fiducia di ricoprire questo incarico ma voglio anche ringraziare la struttura Anci Umbria per aver aver costruito insieme a me un percorso che ha valorizzato ancora di più questa associazione”.

“Un percorso di 50 anni che è stato proficuo – ha detto poi Andrea Romizi, sindaco di Perugia – con tante esperienze di cui fare tesoro, con tante belle persone che si sono avvicendate nei ruoli di responsabilità: dalla presidenza agli altri organi. Una bella struttura che con il tempo è cresciuta grazie alla competenza, passione e dedizione di tutti coloro che ci lavorano e che ci hanno lavorato. Con Anci Umbria ci siamo sempre confrontati a partire dalla Pandemia alle opportunità che sono conseguite come quelle legate al Pnrr, ai piani di rigenerazione urbana. Anci è stata sempre al nostro fianco. Sono onorato di ospitare questa manifestazione perché vuole essere anche una giornata di ringraziamento per quello che abbiamo ricevuto e a dimostrazione della nostra volontà di proseguirla nella modalità migliore”.

“La nostra Anci – ha affermato Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia – è tra le più antiche d’Italia. E’ davvero una comunità: in questi anni, nel rispetto delle differenze, abbiamo saputo andare avanti insieme. Una comunità fatta di amministratori e di una straordinaria struttura. E’ bello vederci e ritrovarci a riflettere insieme. Questo tricolore che indossiamo ci caratterizza per il coraggio di assumere decisioni”. Il suo pensiero è poi corso a San Francesco, dal 1939 patrono d’Italia in quanto patrono di tutti i Comuni d’Italia. “In vista dell’ottavo centenario francescano – sono state le parole di Proietti – il mio augurio come presidente della Provincia, come sindaco di Assisi e come membro dell’Ufficio di presidenza di Anci è che si possa procedere insieme verso questa ricorrenza così importante per tutto il paese, in fraternità, come comunità, con gratitudine gli uni versi gli altri e con l’immancabile coraggio”.

“Oggi – ha dichiarato Donatella Tesei, presidente Regione Umbria – è giornata importante e di festa. 50 anni sono un grande traguardo che celebriamo dopo aver vissuto anni straordinari in cui tutte le istituzioni hanno collaborato, affrontato e gestito momenti unici e complessi. Ma proprio i momenti più difficili sono forieri di grandi opportunità che dobbiamo saper cogliere per proiettarci al meglio verso il futuro e costruire il nostro domani. Come ad esempio il Pnrr in cui i protagonisti sono proprio i Comuni, accanto ai quali non mancherà mai il supporto della Regione. La Regione, infatti, ribadisce la volontà di essere sempre al affianco dei Comuni in una collaborazione leale e virtuosa, per affrontare insieme tutte le sfide che quotidianamente dobbiamo affrontare”.

“Faccio tanti auguri ad Anci Umbria – ha rimarcato infine Dario Nardella, membro del direttivo di Anci Nazionale e sindaco di Firenze, nei suoi saluti iniziali e nel discorso finale – a nome di Anci nazionale, del presidente Antonio Decaro e mio personale per questi 50 anni vissuti con grandissimo impegno, dedizione, con uno spirito di servizio alle comunità. L’Umbria è una delle regioni più amate d’Italia con una realtà di Comuni, di borghi e una serie di problematiche legate anche alla difficoltà di tanti piccoli Comuni ad avere risorse, strutture, personale adeguati alle loro esigenze. La nostra battaglia è proprio quella di non far sentire soli i Comuni, soprattutto le piccole amministrazioni di cui l’Umbria è ricca creando una rete che non è solo una rete di solidarietà ma di collaborazione, di scambio di progetti, una rete di condivisioni di strategie perché spesso i Sindaci si sentono soli. Vengono lasciati soli, talvolta anche dallo Stato. Sono chiamati ad assumersi responsabilità che hanno implicazioni penali, amministrative, civili e che rispondono giustamente ai loro cittadini. Per far questo, però, devono essere messi in condizioni di farlo. E’ necessario saper distinguere la responsabilità politica da quella tecnica. I Sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali ci mettono sempre la faccia. I cittadini hanno fiducia nelle amministrazioni locali e nei loro Sindaci perché li possono incontrare e parlare con loro, possono verificare quello che fanno e non fanno. E questo è il livello della politica più credibile. Noi dobbiamo portare ai livelli superiori questo modello di relazioni con i cittadini, questi valori che richiamano responsabilità, la partecipazione democratica. L’Umbria è sempre stata in prima fila in questa battaglia di credibilità e legittimità della politica e della democrazia rappresentativa”.

Dopo i saluti iniziali la mattina è proseguita con la presentazione del libro “Anci Umbria 1974 – 2024. Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri”, ad opera dello storico Luciano Taborchi con il contributo di Silvio Ranieri (segretario generale Anci Umbria) ed edito da Morlacchi Editore. Oltre all’autore, sono saliti sul palco i segretari generali protagonisti di questa storia: Alberto Montebello (1982 – 2000), Valentino Valentino (2000 – 2001) e Silvio Ranieri (in carica dal 2001).

Subito dopo si sono tenute due tavole rotonde con gli ex presidenti Anci Umbria che hanno accettato di intervenire: Giacomo Porrazzini (1978 – 1990), Paolo Barboni (1993 – 1997), Stefano Cimicchi (1997 – 2004), Catiuscia Marini (2004 – 2007), Paolo Raffaelli (2007 – 2009), Wladimiro Boccali (2010 – 2014), Francesco De Rebotti (2014 – 2020), Michele Toniaccini (in carica dal 2020). Insieme a loro e ai segretari generali, Luca Ginetto ha ripercorso le fasi più salienti dei primi 50 anni di vita dell’Associazione. Si è parlato dei primi 25 anni di Anci Umbria, che hanno sancito il passaggio da Sezione ad Associazione autonoma, e di Anci Umbria nel terzo Millennio: sviluppo, reti, innovazione e servizi. Ai presenti è stata consegnata una pergamena ricordo.

L’evento ha avuto il patrocinio del Ministero della Cultura, Regione Umbria, Assemblea Legislativa dell’Umbria, Comune di Perugia, Comune di Terni, Comune di Foligno, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Camera di Commercio dell’Umbria e Anci nazionale. Ha anche il patrocinio della Rai Umbria e come media partner il Tgr Umbria.




PROTAGONISTI DEI 50 ANNI DI ANCI UMBRIA ANCHE PROCIV E FEDERSANITÀ

È in programma una cerimonia il prossimo 22 marzo a palazzo dei Priori a Perugia

Anci Umbria, tra i protagonisti dei 50 anni anche Federsanità e ProCiv

Sanità e protezione civile tra le priorità messe in campo dall’associazione dei Comuni umbri

Perugia, 19 marzo 2024 – Anci Umbria è una delle poche associazioni nazionali dei Comuni italiani ad aver costituito nel corso degli anni sia Federsanità Anci Umbria (nel 2009), federazione che racchiude aziende sanitarie, ospedaliere e Comuni del territorio per l’integrazione socio sanitaria, che Anci Umbria ProCiv (2016), l’Associazione dei Comuni umbri per la Protezione civile. Due organismi promossi dall’Anci nazionale e che, ad oggi, collaborano attivamente per il benessere della regione.

Alla guida di Federsanità c’è il presidente Manuel Petruccioli, sindaco di Giano dell’Umbria. “Il nostro obiettivo – afferma Petruccioli – è quello di favorire azioni e politiche finalizzate alla promozione di percorsi di integrazione socio-sanitaria e socio-assistenziale fortemente orientati ad una nuova concezione della ‘presa in carico’ dei pazienti basata su prossimità, proattività, personalizzazione, partecipazione. La nostra mission è quella di promuovere le linee di indirizzo, di coordinamento e di supporto delle attività degli enti associati; favorire la più efficace sinergia tra aziende sanitarie, ospedaliere e Comuni per rafforzare la rappresentanza delle aziende e dei Comuni nei rapporti con lo Stato e le Regioni al fine di concorrere alle decisioni pubbliche in materia sanitaria e sociale; attivare i rapporti ed i confronti necessari con gli organi dello Stato e delle Regioni, con le istituzioni, le forze politiche e le parti sociali per contribuire allo sviluppo della qualità ed efficacia dei servizi di integrazione sociosanitaria e socio-assistenziale nazionale e locale; promuovere iniziative di studio e formazione”. Federsanità in Umbria segue vari progetti per sostenere e organizzare tutte le iniziative volte a cercare di arginare e prevenire fenomeni socio-sanitari come l’azzardopatia.

Nonostante abbia pochi anni anche la ProCiv è diventata un’associazione di riferimento in tema di protezione civile. Il nuovo sistema ebbe il suo battesimo del fuoco con il terremoto del 24 agosto 2016, poco dopo la sua costituzione, che coinvolse parte delle Marche, del Lazio e i comprensori di Foligno, Norcia e Spoleto in Umbria. Da allora l’associazione si è sviluppata in maniera esponenziale tanto da diventare punto di riferimento anche per altre regioni d’Italia. “Anci Umbri Prociv é cresciuta nel tempo, incrementando consapevolezza e professionalità nell’organizzazione dei servizi – spiega la presidente Letizia Michelini, sindaco di Monte Santa Maria Tiberina –  e nella realizzazione di progetti sempre di più ampio respiro, collaborando con le istituzioni della nostra regione ma anche con quelle di altre regioni italiane. Ed invero, le richieste di collaborazioni anche da fuori regione aumentano di anno in anno, soprattutto da parte di quei territori che hanno subito danni ingenti a seguito di eventi nefasti. L’obiettivo futuro sarà quello di consolidare la struttura dell’associazione aumentando le professionalità, per essere in grado di supportate in maniera sempre più capillare i nostri Comuni umbri e poter accogliere tutte le richieste provenienti da fuori regione, poiché momenti di confronto e di crescita fondamentali”.

Anche queste due associazioni saranno protagoniste della cerimonia che si terrà venerdì 22 marzo, presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, per celebrare i 50 anni di Anci Umbria. Saranno presenti i protagonisti dei 50 anni di questa storia, frutto di un percorso nazionale cominciato nel 1901, che ha visto una svolta nel 1974 con la nascita delle Anci regionali, tra cui la sezione umbra, guidata dall’allora sindaco di Terni Dante Sotgiu. In platea i Sindaci umbri, i rappresentanti istituzionali dell’Umbria, una delegazione di Anci nazionale e di quelle regionali. A suggello dell’evento è in programma anche la presentazione del libro “Anci Umbria 1974 – 2024. Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri”, ad opera dello storico Luciano Taborchi con il contributo di Silvio Ranieri (segretario generale Anci Umbria) ed edito da Morlacchi Editore. L’evento ha il patrocinio del Ministero della Cultura, Regione Umbria, Assemblea Legislativa dell’Umbria, Comune di Perugia, Comune di Terni, Comune di Foligno, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Camera di Commercio dell’Umbria e Anci nazionale. Ha anche il patrocinio della Rai Umbria e come media partner il Tgr Umbria.

 




ANCI UMBRIA HA PROMOSSO UN INCONTRO SULLE CER

L’iniziativa si è tenuta giovedì scorso presso la sede della Provincia di Perugia

L’iniziativa, molto partecipata, aveva l’obiettivo di fare in punto sulle Comunità energetiche rinnovabili in virtù dell’evoluzione della normativa vigente. Presente anche l’assessore regionale Roberto Morroni

Perugia, 15 marzo 2024 – Un tavolo per fare il punto sulle Cer (Comunità energetiche rinnovabili) in virtù dell’evoluzione della normativa vigente (decreto n. 414 del 7/12/2023 in vigore dal 21 gennaio 2024) che ne incoraggia lo sviluppo attraverso azioni territoriali strutturate che prevedono anche il coinvolgimento delle comunità. Partendo da questa premessa che Anci Umbria giovedì scorso ha promosso, presso la sede della Provincia di Perugia in piazza Italia, un incontro con tutti gli stakeholders privati e pubblici al fine di condividere il ruolo o il contributo che i Comuni umbri possono dare nel percorso di diffusione e sviluppo del processo di autoconsumo energetico in forma collettiva.

Hanno accettato l’invito del presidente Michele Toniaccini e del segretario generale Silvio Ranieri: Amedeo di Filippo per Arpa Umbria, Marco Giovannini per Confapi Terni, Elisa Cinfrignini per Cna Umbria, Cristiano Fecchi per Coldiretti, Lorenzo Mariani per Confcooperative, Danilo Valenti e Matteo Ragnacci per Legacoop e Gabriele Cruciani per l’Università degli Studi di Perugia. Presente anche l’assessore regionale Roberto Morroni (energia fonti rinnovabili) che era stato supportato da Anci Umbria per promuovere questo modello di approvvigionamento energetico presso i Comuni umbri.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato tutti i presenti in maniera propositiva, l’assessore Morroni ha annunciato che sono in uscita bandi per l’efficientamento energetico con le risorse Fesr e Fsc che si aggiungono alle risorse già disponibili previste dal Pnrr per i Comuni sotto i 5.000 abitanti. Si è trattato di un momento strategico importante, tale da indurre il presidente di Anci Umbria a proporre la costituzione di un tavolo permanente per condividere un percorso.

“La crisi energetica ha provocato una escalation di aumenti – commenta Michele Toniaccini – che ha colpito famiglie ed imprese mettendo a dura prova l’economia del nostro paese e i posti di lavoro. Occorre diversificare le fonti di approvvigionamento dell’energia e premiare i sistemi virtuosi degli enti che si adoperano in questo senso. Le Cer, che sono un sistema di condivisione, produzione e di consumo, sono sicuramente una delle azioni più funzionali ed importanti. In questo contesto – conclude il presidente di Anci Umbria – i Comuni svolgono un triplo ruolo: strategico perché possono fungere da garante; da facilitatore anche per agevolare le pratiche amministrative ed autorizzative; da componente della comunità, in quanto sono anche consumatori”.




UN LIBRO PER RACCONTARE 50 ANNI DI ANCI UMBRIA

Il volume sarà presentato durante una cerimonia il prossimo 22 marzo a Perugia

Anci Umbria, un libro che racconta i 50 anni dell’Associazione

È stato curato dallo storico Luciano Taborchi con il contributo di Silvio Ranieri

In 50 anni alla guida 11 presidenti e 3 segretari generali

 Perugia, 10 marzo 2024 – Oltre 300 pagine per ripercorrere 50 anni di storia di Anci Umbria. Si intitola “Anci Umbria 1974 – 2024. Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri” il libro realizzato in occasione di questa importante ricorrenza, curato dallo storico Luciano Taborchi con il contributo di Silvio Ranieri (segretario generale Anci Umbria), edito da Morlacchi Editore. Il volume, che sarà presentato nel corso di una cerimonia in programma il prossimo 22 marzo presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, racconta il percorso nazionale di Anci, cominciato nel 1901, che ha visto una svolta nel 1974 con la nascita delle Anci regionali, tra cui la sezione umbra, guidata dall’allora sindaco di Terni Dante Sotgiu (1974 – 1978).

Undici presidenti e tre segretari generali si sono avvicendati alla guida dell’Associazione che da soggetto politico-istituzionale si è trasformata, adattandosi alle esigenze dei Comuni, ad erogatore di servizi. Dopo Sotgiu alla presidenza c’è stato un altro sindaco di Terni, Giacomo Porrazzini (1978-1990). Sono seguiti: Maurizio Benvenuti (1990 – 1993), vicesindaco del Comune di Terni; Paolo Barboni (1993-1997), sindaco di Gubbio; Stefano Cimicchi (1997 – 2004), sindaco di Orvieto; Catiuscia Marini (2004 – 2007), sindaco di Todi; Paolo Raffaelli (2007 – 2009), sindaco di Terni; Fernanda Cecchini (2009 – 2010), sindaco di Città di Castello; Wladimiro Boccali (2010 – 2014), sindaco di Perugia; Francesco De Rebotti (2014 – 2020), sindaco di Narni; e per finire Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, attualmente in carica. I tre segretari generali che si sono alternati alla direzione di Anci Umbria sono stati Alberto Montebello, a cui è seguito per qualche mese Valentino Valentini. Da 25 anni, infine, è Silvio Ranieri a guidare l’ufficio.

“Uno dei momenti più importanti che abbiamo vissuto come Anci Umbria – racconta Ranieri – è stata nel 2008 la nascita del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, quale organo di consultazione, di partecipazione ai processi decisionali della Regione e di rappresentanza unitaria del sistema delle autonomie locali dell’Umbria. Già guidavo Anci nel momento in cui abbiamo vissuto la massima espressione dell’autonomia dei Comuni. Poi, le ristrettezze finanziarie ci hanno costretto a rimodularci dando vita ad un sistema di servizi che fosse di supporto alle autonomie locali. Da qui sono nate Federsanità nel 2009, realtà che associa le Aziende Sanitarie locali ed Ospedaliere insieme ai rappresentanti dei Comuni associati ad Anci, e la ProCiv nel 2016, sistema operativo a supporto dei Comuni in materia di protezione civile, che ha fatto anche un un grande lavoro di squadra insieme ad Anci Umbria e Federsanità durante la pandemia. Lavoro di supporto amministrativo, logistico nei confronti dei Comuni e dei cittadini. Mentre eravamo già soci di Felcos, l’associazione dei Comuni per uno sviluppo sostenibile nata nel 2007”.

“Nel corso dei miei 25 anni da segretario generale – prosegue Ranieri – Anci Umbria è molto cambiata e ho cercato sempre di assecondare e seguire l’indirizzo politico dei presidenti che si sono avvicendati. Siamo stati anche promotori di buone pratiche in tema di promozione enogastronomica del territorio. Fino a quando eravamo nella vecchia sede di Anci, situata in via Cartolari, vicino a piazza Mazzini a Perugia, per Natale facevamo un pranzo con tutti i Sindaci promuovendo anche i prodotti tipici del territorio. Dopo il terremoto del 2016, invece, ci siamo spostati e gli spazi attuali non ci permettono più di farlo ma ci tengo a ringraziare la Provincia di Perugia per averci accolto all’interno del suo palazzo, un gesto che sta significare il sostegno e la sinergia tra gli enti locali”.

Ma il libro non racconta solo la storia ma ha anche un occhio al futuro. “Anci Umbria nell’ottica di Associazione a servizio dei Comuni – conclude Silvio Ranieri – sta diventando sempre di più un erogatore di servizi a supporto degli enti locali come, ad esempio, con il servizio civile, la formazione 0-6 e il supporto al Pnrr. Sosteniamo i Comuni anche nella progettazione europea”.

 




SIGLATO ACCORDO CON ENTERPRISE CONTACT GROUP SU PUBBLICA INCOLUMITÀ

Al via l’accordo quadro triennale con l’Enterprise Contact Group

Perugia, 29 febbraio 2024 – La misura 4.1 del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) ha consentito a molteplici Comuni italiani di dotarsi di sistemi di allertamento alla popolazione finanziati dall’Unione Europea. I Comuni che non hanno ricevuto ancora riscontro, si trovano costretti a dover rinunciare al sistema per l’anno in corso in un momento, tra l’altro, in cui sussistono particolari condizioni climatiche avverse.

Per tale motivazione Anci Umbria ha siglato un accordo quadro con la società leader del settore, Enterprise Contact Group, proprietaria del sistema “Sindaci in Contatto 2.0”, utilizzato dalle maggiori città metropolitane e da numerosi Comuni sull’intero territorio nazionale. Sindaci in Contatto 2.0 è una piattaforma di comunicazione integrata per la comunicazione istantanea tra Sindaco e cittadino che include in un’unica soluzione tutti i sistemi di comunicazione massiva attualmente utilizzati e già presenti sul mercato in soluzioni separate come: chiamate vocali, sms, interazione con i social network e ricezione segnalazioni sul territorio con mittente certificato, secondo sofisticate e potenziate tecnologie perfettamente integrate fra loro. Il sistema è classificato “intelligente” perché, a differenza di altre tecnologie, smette di “cercare” solo quando il cittadino risponde al telefono. Inoltre la tecnologia è utilizzabile anche nel caso gli uffici comunali fossero irraggiungibili, visto che la piattaforma (che dispone della qualificazione Saas rilasciata da Agid per i servizi in cloud della Pubblica Amministrazione) è infatti accessibile da qualsiasi postazione.

L’accordo, di durata triennale, prevede un anno di utilizzo del servizio gratuito mentre per i successivi sono previste condizioni agevolate rispetto ai listini ufficiali Consip pubblicati sul Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione). La Enterprise Contact Group vanta numerose collaborazioni con Anci nazionale e con le Anci regionali. Ha ottenuto il patrocinio gratuito dall’Agenzia per l’Italia Digitale ed è vincitrice del premio America Innovazione 2024, riconoscimento che verrà consegnato il 14 marzo presso la Camera dei Deputati. 




IL 22 MARZO A PERUGIA LA CERIMONIA PER I 50 ANNI DI ANCI UMBRIA

È la prima associazione regionale di Anci a festeggiare questo traguardo

Perugia, 24 febbraio 2024 – Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri. È quello che ha percorso Anci Umbria, la prima realtà regionale dell’Associazione nazionale dei comuni italiani a festeggiare i 50 anni dalla sua fondazione. Lo farà il prossimo 22 marzo, nella splendida cornice della sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, con i protagonisti dei 50 anni di questa storia, frutto di un percorso nazionale cominciato nel 1901, che ha visto una svolta nel 1974 con la nascita delle Anci regionali, tra cui la sezione umbra, guidata dall’allora sindaco di Terni Dante Sotgiu. In platea i Sindaci umbri, una delegazione di Anci nazionale e i rappresentanti istituzionali dell’Umbria. A suggello dell’evento la presentazione del libro “Anci Umbria 1974 – 2024. Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri”, ad opera dello storico Luciano Taborchi. L’evento ha il patrocinio della Regione Umbria, Comune di Perugia, Comune di Terni, Comune di Foligno, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Camera di Commercio dell’Umbria e Anci nazionale. Ha anche il patrocinio della Rai Umbria e come media partner il Tgr Umbria.

“Anci Umbria si appresta a festeggiare i 50 anni, un traguardo importante – esordisce Antonio Decaro, presidente di Anci e sindaco di Bari – soprattutto per una regione che custodisce un patrimonio di bellezze artistiche e naturalistiche praticamente unico. L’Umbria è un simbolo di quell’Italia ‘interna’ che magari sfugge alle grandi narrazioni, all’attenzione della cronaca e della politica, ma poi in realtà custodisce il nucleo più autentico dei nostri valori e della nostra storia, continuando ad essere una regione pulsante di vita, di modernità, di attività economiche e industriali (pur con tutti i loro ben noti problemi), proiettata verso il futuro in una dimensione di crescita sostenibile, in armonia con le caratteristiche del territorio e della sua natura. Le donne e gli uomini  che amministrano i Comuni umbri sono i custodi di questa peculiarità e, allo stesso tempo, coloro che devono accompagnare le proprie comunità nel futuro, immaginando e realizzando soluzioni nuove per problemi inediti. Sono sicuro che Anci Umbria e Anci nazionale – conclude Decaro – saranno sempre al loro fianco, come è stato in Umbria da quel 1974. Continuerà ad essere un viaggio affascinante”.

“Anci Umbria compie 50 anni – afferma Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta – e io sono orgoglioso di farne parte, di essere stato chiamato alla sua guida, di aver contribuito alla sua crescita, di aver scritto un piccolo pezzo della sua storia. Ma, soprattutto, sono orgoglioso di aver potuto condividere con i miei colleghi sindaci prospettive future, progetti, problematiche e rinnovamento. Il passato ci racconta di un’associazione che, passo dopo passo, ha saputo ritagliarsi un suo ruolo, costruire relazioni, affermarsi a livello regionale e nazionale come importante punto di riferimento. In questi anni in Anci ho rafforzato l’idea di guardare ai problemi come a un’occasione di rinascita, di cambiamento in meglio, sempre aperti a cogliere le grandi opportunità, come lo è il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un piano che ci consente di dare nuovo impulso ai comuni, con una forte spinta  all’innovazione, alla riqualificazione, al recupero di luoghi e spazi. Il tutto, finalizzato a una migliore crescita, inclusione e modernizzazione delle nostre comunità”.

“Sono passati 50 anni dalla nascita di Anci Umbria; da 25 ho l’onore di viverla appieno e, soprattutto, di trarne una grande esperienza di vita istituzionale e politica”, dichiara anche Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria. “I protagonisti di questa storia – prosegue – sono sindaci, assessori e consiglieri comunali che, in qualità di amministratori e di presidenti, hanno arricchito e  segnato in maniera indelebile la storia della nostra comunità. Donne e uomini che, con devozione e amore, hanno creduto nell’associazionismo ma, più in particolare, in Anci come unico soggetto rappresentativo delle esigenze dei propri cittadini. In tutti questi anni , nessun atto di carattere politico-istituzionale è stato approvato senza il consenso di tutti. Un’unanimità per sostenere i principi del decentramento istituzionale, l’autonomia dei Comuni, il sostegno ai soggetti più fragili, combattere i tagli di risorse e di personale, richiedere più risorse per istruzione e salute: questa, la ‘colonna sonora’ dei nostri anni, – conclude Silvio Ranieri – arricchita e caratterizzata dallo stile che ogni presidente ha saputo dare ad Anci”.




ANCI UMBRIA E FEDERSANITÀ A SUPPORTO DELLE PERSONE CON SINDROME DI DOWN

Sottoscritto un protocollo d’intesa con “Uno in più” Associazione sindrome Down di Corciano e Associazione italiana persone Down di Perugia

Perugia, 14 febbraio 2024 – Un protocollo d’intesa che ha lo scopo di realizzare programmi, attività e progetti di rilievo sociale specificamente rivolti alle persone con sindrome di Down. E’ quanto sottoscritto mercoledì 14 febbraio, presso la sala Pagliacci del Palazzo della Provincia di Perugia, da Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, Manuela Taglia, vicepresidente di Federsanità Anci Umbria, Ferdinando Valloni, presidente di Aipd (Associazione italiana persone Down) di Perugia, e Michele Lazzari, in rappresentanza di “Uno in più” Associazione sindrome Down di Corciano.

“Migliorare la qualità della vita delle persone affette da sindrome di Down, garantire una maggiore inclusività e rafforzare i loro progetti di vita sono le principali azioni che Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria – ha dichiarato Michele Toniaccini – intendono perseguire con la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa. Un accordo che intende coinvolgere sindaci e amministratori per supportare queste associazioni, per mettere a disposizione strumenti e servizi per un migliore approccio alla disabilità ma anche per assicurare alle persone affetti da sindrome di Down una vita autonoma, indipendente e maggiori possibilità di lavoro. Voglio fare un plauso a tutti i volontari per lo straordinario lavoro che portano avanti”.

“Con questo protocollo – ha rimarcato Manuela Taglia – mettiamo in rete le associazioni con le istituzioni dando un valore aggiunto a tutto il lavoro che le associazioni svolgono in maniera volontaria sui territori. Credo che sia fondamentale questo percorso intrapreso da Anci e Federsanità e che stanno portando avanti per far si che si riesca sempre più, in tutti i territori, ad avere anche delle collaborazioni fattive per creare servizi integrati ed omogenei che garantiscano agli utenti di poterne beneficiare. Costruire un confronto che ci permetta di cogliere i bisogni sicuramente garantirà anche a noi come istituzioni di poter effettuare anche azioni politiche in maniera più concreta, fattiva e vicina a quelli che sono i bisogni delle persone con disabilità. Un ringraziamento va a tutti i volontari che svolgono questa attività per portare avanti le associazioni e a tutti i genitori che si trovano a convivere a convivere con la problematica legata al proprio figlio ma che con determinazione portano avanti queste azioni finalizzate a garantire ai propri figli un percorso di vita più dignitoso. Noi come istituzioni abbiamo il dovere di supportarli”.

“Ben venga questo protocollo d’intesa – ha commentato Ferdinando Valloni – per costruire un modello di società che possa permettere di condurre una vita dignitosa a chi soffre di sindrome di Down. Come associazione da anni cerchiamo di dare una risposta alla domanda di un futuro per i nostri figli”.

“Siamo felici di essere qui – ha rimarcato Michele Lazzari – perché è nel nostro interesse collaborare con le amministrazioni e le altre associazioni del territorio. Siamo certi che questa occasione sarà foriera di frutti positive”.

Il protocollo – della durata triennale e rinnovabile – prevede che le parti coinvolte, nel rispetto della rispettiva natura e in piena autonomia, concordino di impegnarsi reciprocamente per studiare, attivare e sviluppare, in forma collegata, esperienze, iniziative, progetti e attività. Nello specifico, che intendano sviluppare progetti ed intese che, a livello territoriale, consentano la promozione dei diritti, la salute, la partecipazione e l’inclusione sociale delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie, nell’ambito del cosiddetto welfare comunitario e di prossimità; promuovere la diffusione e lo sviluppo di modalità innovative di intervento e di collaborazione tra Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria, Aipd Perugia e “Uno in più” adottando un approccio che possa sostenere la realizzazione di processi e percorsi di co-programmazione e co-progettazione in un quadro di amministrazione condivisa.In tale contesto, quindi, vengono definiti gli ambiti di intervento e le forme di generale collaborazione e cooperazione che verranno poi sviluppati in successive iniziative e progetti.

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ANCI UMBRIA A SOSTEGNO DEI MALATI ONCOLOGICI INSIEME AUCC

Sottoscritto un protocollo di durata quinquennale  

Perugia, 07 febbraio 2024 – Un protocollo d’intesa che ha lo scopo di dare vita a sinergie e di sensibilizzare le amministrazioni comunali sui bisogni sociali dei malati oncologici e delle loro famiglie. A sottoscriverlo mercoledì 7 febbraio Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, e Giuseppe Caforio, presidente di Aucc (Associazione umbra per la lotta contro il cancro), durante una conferenza stampa che si è tenuta presso la sala Pagliacci del palazzo della Provincia di Perugia a Perugia.

“Sono onorato e orgoglioso di sottoscrivere questo protocollo – ha affermato Michele Toniaccini – perché, da sempre, questa associazione svolge un ruolo fondamentale per le nostre comunità e sui territori, a fianco dei malati e delle loro famiglie, ma anche del sistema sanitario. Come sono solito dire, il mondo dell’associazionismo è un elemento identitario dell’Umbria e un formidabile ed essenziale tassello del sistema socio-sanitario locale. Un plauso va ai tanti volontari che si mettono a disposizione dell’altro, che lavorano in modo silenzioso e professionale, che donano parte di loro stessi, oltre che a tutti i medici e professionisti che operano all’interno dell’associazione. Noi siamo pronti a collaborare per far conoscere di più e meglio questa associazione, per promuovere i valori della solidarietà, l’importanza della ricerca. In questi anni in Anci, ho lavorato affinché si rafforzasse il dialogo con le diverse realtà associative, prima di tutto perché le considero una risorsa aggiuntiva e preziosa per il territorio, e poi perché il lavoro egregio che portano avanti non solo deve essere reso noto a tutti, ma anche ulteriormente supportato dai diversi livelli istituzionali. Abbiamo attivato iniziative di informazione e sensibilizzazione su tutto il territorio regionale perché sempre più cittadini possano accedere in modo consapevole ai servizi delle associazioni”.

“Siamo grati ad Anci Umbria per questo accordo – ha dichiarato Giuseppe Caforio – che ci consente di rendere ancora più visibile e diffusa l’azione di Aucc, di rafforzare la nostra presenza sui territori e di avere un contatto ancora più intenso con i cittadini. Il messaggio più importante che vogliamo trasmettere oggi è che Aucc è presente, che può aiutare concretamente il paziente oncologico e la sua famiglia attraverso una serie di servizi che sono di alto livello, calibrati e perfezionati da anni su questa patologia. Servizi gratuiti per il paziente, ma che per Aucc hanno un costo, perché svolti da professionisti di cui si fa carico direttamente la nostra associazione. Abbiamo una preziosa eredità in mano, che ci ha lasciato il professor Menesini che, in maniera pionieristica, ha costruito un percorso fino a prima inesistente, quello dell’assistenza domiciliare, fiore all’occhiello di questa associazione, e poi degli altri servizi. Aucc è andata oltre e in questi anni ha voluto anche sostenere la ricerca e i ricercatori, unica via per contrastare il cancro e scoprire nuove cure e attivare una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione. Prima di concludere, un ringraziamento che faccio sempre, ma non è mai abbastanza, ai nostri volontari per come si dedicano e si prendono cura dei pazienti oncologici. Come Aucc, e oggi insieme ad Anci, vogliamo rafforzare la speranza per il futuro”.

Il protocollo – della durata di 5 anni e rinnovabile – vede Anci Umbria impegnarsi a sollecitare le solleciterà le amministrazioni comunali, sindaci, assessori, consiglieri comunali a sostenere le attività di Aucc. Inviterà, quindi, le giunte comunali affinché si attivino per: una concreta partecipazione alla Giornata Mondiale contro il Cancro che ogni anno si celebra il 4 febbraio, promuovendo e sostenendo tutte quelle iniziative necessarie ad accrescere la conoscenza di questa grave patologia e il sostegno alle famiglie; favorire la partecipazione del personale degli Urp (Uffici relazioni con il pubblico) alla diffusione di materiale informativo e divulgativo; inviare a tutte le famiglie, in allegato alle proprie eventuali pubblicazioni, materiale informativo e promozionale sull’associazione Aucc prevedendo, inoltre, la presenza sul sito web comunale del link Aucc; disporre l’esonero dalla tassa di affissione per tutto il materiale, privo di pubblicità, relativo a campagne di comunicazione sociale promosse da Aucc; promuovere e sostenere la presenza di Aucc nel proprio territorio comunale nello spirito di quanto previsto anche dalla legge 266/91 per il volontariato. Dall’altra parte Aucc si impegnerà a realizzare sinergie da parte del proprio sistema associativo con quello dei Comuni finalizzato allo sviluppo di una cultura di attenzione ai bisogni sociali dei malati oncologici.

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