I SINDACI IN PIAZZA PER NICOLA ALEMANNO

Anci Umbria, i Sindaci si stringono intorno a Nicola Alemanno e scendono spontaneamente in piazza

La manifestazione è in programma giovedì 1 giugno alle ore 17,00 a Norcia per chiedere al Governo ed al Parlamento di intervenire con assoluta celerità 

Perugia, 29 maggio 2023 – I fatti recentemente accaduti che hanno interessato il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, portando alla sua sospensione dalla carica per effetto della Legge Severino, hanno scosso tutti i Sindaci della regione che, fin dal 2016, hanno seguito con apprensione le vicende di una città completamente distrutta dai gravissimi eventi sismici. Una comunità,  che prima di ricostruirsi ha dovuto affrontare ed evitare lo spettro della deantropizzazione e la conseguente perdita del tessuto economico e sociale che invece, oggi, è sotto gli occhi di tutti, superati i momenti più bui, è in forte ripresa. Le proposte di legge già all’esame della Commissione Giustizia, oggetto da ultimo dell’audizione tenutasi presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati lo scorso 18 maggio, toccano da vicino i Sindaci in quanto figure sempre più centrali ed essenziali nel sistema democratico. Il Sindaco eletto direttamente è, nei fatti, l’architrave della comunità che rappresenta, accogliendo su di sé i bisogni e le domande, nonché le sfide per la sua crescita e il suo progresso.

I compiti dei Sindaci sono cresciuti negli ultimi anni in modo esponenziale in un contesto di riduzione di risorse umane, finanziarie e in un quadro di regole spesso confuso e contraddittorio. Così i Sindaci, nell’immaginario collettivo – e non solo – sono i responsabili di tutto, al di là delle proprie effettive competenze, con un eccesso di esposizione e di responsabilità anche in sede giudiziale. Da anni ormai si susseguono casi e fattispecie che vedono i Sindaci, gli amministratori e i dirigenti destinatari di provvedimenti relativi a imputazioni di responsabilità in sede penale, civile, amministrativa ed erariale che si concludono nella stragrande maggioranza con archiviazioni.

Un intervento compiuto sul tema richiede sicuramente una riflessione complessiva, non limitata alla figura del Sindaco: l’eccessiva esposizione in termini di responsabilità del pubblico ufficiale e dei soggetti comunque esercenti mansioni pubbliche non riguarda, infatti, solo i sindaci.

L’Anci accoglie, dunque, con favore le proposte di legge per la modifica/soppressione del reato di Abuso d’Ufficio e della Legge Severino che hanno il merito di affrontare un tema complesso ed essenziale per porre rimedio ad un vulnus rappresentativo e democratico non più tollerabile. In via generale, infatti, sono evidenti le perduranti criticità anche dopo la riforma operata con il Decreto Semplificazioni. Appare, pertanto, indispensabile intervenire innanzitutto e prioritariamente attraverso una attenta rimodulazione e una definizione puntuale e tassativa degli obblighi giuridici in capo al Sindaco.

Un ulteriore, delicatissimo, tema che interessa direttamente ed esclusivamente i Sindaci riguarda la sospensione dalla carica in caso di procedimenti penali. Le norme recate dalla Legge Severino attualmente prevedono la sospensione di diritto dalla carica degli amministratori locali in caso di procedimenti penali per i delitti ivi previsti. Anci Umbria ritiene necessario, in un’ottica di equità e a garanzia del principio di continuità dell’azione amministrativa, un intervento urgente per rivedere tale previsione.

È inoltre opportuno aggiungere che la vicenda che interessa il sindaco Alemanno si colloca in un contesto di normative speciali, senza precedenti, costituite dalle numerosissime ordinanze del Capo Dipartimento di Protezione Civile Nazionale applicate in tempi e condizioni di piena emergenza per rispondere esclusivamente ai bisogni della popolazione senza dispendio di denaro pubblico.

Tutti i Sindaci e Amministratori dell’Umbria, attraverso l’Anci, hanno deciso di fare proprie tali istanze e di sottoporre all’attenzione pubblica le tematiche qui rappresentate attraverso una manifestazione spontanea che si terrà giovedì 1 giugno alle ore 17,00 a Norcia per chiedere al Governo ed al Parlamento di intervenire con assoluta celerità.




Sisma –  Camerino, evento nazionale a cinque anni dal terremoto. Anci ha presentato il video-reportage sui comuni colpiti

Sisma –  Camerino, evento nazionale a cinque anni dal terremoto. Anci ha presentato il video-reportage sui comuni colpiti

Il presidente Anci Umbria, Michele Toniaccini:  “L’area del cratere, simbolo di un’Italia che rinasce”

Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno:  “Abbiamo il dovere di ricordare questo evento che ha segnato profondamente le nostre vite e l’anniversario è  anche l’occasione di fare un bilancio”

La presidente Tesei: “Colmare il gap infrastrutturale delle nostre regioni”

 

Un bilancio a cinque anni dal sisma che ha colpito i comuni del Centro Italia, le esperienze dei sindaci, l’impegno delle comunità locali e delle aziende nella fase della ricostruzione, ma anche le prospettive future per la ripresa. Questi i temi al centro dell’appuntamento nazionale “Il sisma 2016 del Centro Italia, cinque anni dopo”, che si è tenuto a Camerino, oggi, martedì 26 ottobre presso l’Aula Magna dell’Università.

L’evento, organizzato dalle Anci regionali di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, in collaborazione con Anci nazionale, è stato un importante momento di confronto con gli attori istituzionali e i soggetti del territorio sulla ripresa e la ripartenza dei comuni interessati dal terremoto.

Nella prima sessione dei lavori, ha preso parte, in videocollegamento, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, per la quale “l’obiettivo comune è quello di velocizzare la ricostruzione e in tal senso ci siamo adoperati sin dal nostro insediamento. Ad oggi abbiamo ottenuto già buoni risultati, ma continuiamo ad avere costanti interlocuzioni con il Governo centrale per accelerare quanto più possibile. Una spinta forte in tal senso avviene da parte delle Regioni interessate dal sisma, insieme al Commissario straordinario per la ricostruzione, Legnini. Mi auguro, e sono certa sarà così, che nel 2022 vedremo molti cantieri anche in merito alla ricostruzione pubblica.

Con i Presidenti delle Regioni del Centro Italia ci stiamo adoperando, anche sui tavoli nazionali, affinché si possa colmare quel gap infrastrutturale che da sempre caratterizza le nostre regioni, puntando non solo sui collegamenti verticali, ma anche su quelli orizzontali, così da poter mettere in connessione le zone appenniniche e raggiungere l’obiettivo, accanto alla ricostruzione materiale, anche della ricostruzione sociale delle comunità”.

“L’area del cratere – ha sostenuto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – è simbolo di un’Italia che rinasce, un’Italia che si rialza, che torna a essere competitiva. Purtroppo, l’inizio della nuova gestione commissariale, che fin da subito ha dimostrato grandi capacità e risultati, è coinciso con il lockdown, dando luogo a una emergenza nell’emergenza, creando ulteriori difficoltà, rallentamenti, ma non c’è mai stato un blocco totale. Questa giornata speciale, che vorrei dedicare alle vittime del terremoto, sancisce una linea di demarcazione ben precisa fra un prima e un dopo. Solo un anno fa, la ricostruzione era definita la grande incompiuta: oggi, i lavori stanno procedendo speditamente e per questo ringrazio il commissario straordinario, avvocato Giovanni Legnini, i Sindaci delle zone terremotate, Anci che ha guidato questa grande macchina, che non ha mai arretrato nella interlocuzione con il Governo, che ha tenuto uniti, con le sue diramazioni regionali, tutta l’area del cratere, e per questo ringrazio il presidente Decaro, il coordinatore della cabina di regia per il sisma, nonché componente della Cabina di regia per il rilancio turistico, culturale ed economico di questa vasta area del Centro Italia, il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, le Regioni, a partire dalla Regione Umbria, la Protezione civile, e la vera forza di questa ricostruzione: i cittadini. Loro sono i veri protagonisti di questi lunghi 5 anni. Cittadini e imprenditori che hanno creduto fino in fondo a un nuovo inizio; che non hanno abbandonato i loro territori di origine; che hanno permesso a questi straordinari borghi, a questi luoghi unici che sono poi l’essenza della nostra Italia, ne costituiscono l’identità più vera, di non scomparire, di continuare a vivere, nonostante il dramma di aver perso una casa, un familiare, di aver smarrito i propri punti di riferimento, i ricordi di una vita. Lo hanno fatto con pazienza, tenacia e resilienza. La stessa resilienza cui la pandemia ci ha richiamati tutti.

Da queste popolazioni abbiamo imparato, ancor prima che l’emergenza sanitaria ce lo imponesse, la forza di non mollare, di reagire, di ricostruire. E dinanzi alle fragilità, c’è stata ricordata la grande lezione di prenderci cura dell’altro, delle persone, del nostro territorio. Abbiamo compreso nei gesti e nelle parole di chi aveva perso tutto cos’è la dignità.

In un anno non abbiamo certamente risolto tutti i problemi, molto ancora c’è da fare. Ma il metodo che è stato adottato, quello della fase di ascolto e il successivo di tradurre questo difficile esercizio in richieste al Governo che sono poi state accolte, è senza dubbio vincente e replicabile.

La ricostruzione, quella impressa in questo ultimo anno, è, infatti, un modello da estendere a tutto il Paese. Il Pnrr, la nuova grande sfida che stiamo per affrontare, è espressione di questo rinnovato modo di progettare le nostre comunità e i Comuni devono avere voce in capitolo, devono farne parte a tutti gli effetti, non come spettatori, ma come parte attiva, dobbiamo essere, vogliamo essere protagonisti del cambiamento, in quanto profondi conoscitori dei nostri territori, custodi delle loro bellezze”.

Per il coordinatore della cabina di regia e sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, “abbiamo il dovere di ricordare questo evento che ha segnato profondamente le nostre vite e l’anniversario è  anche l’occasione di fare un bilancio, considerato il grande lavoro che tutte le Istituzioni e tutti gli Enti sovraordinati hanno svolto in questi anni, lavorando fianco fianco: Governo,  Protezione Civile, struttura Commissariale, Regioni, Anci e Comuni, con i Sindaci in prima linea. 

Un ingente lavoro che non si è fermato nemmeno durante la grave crisi pandemica. 

Le importanti risorse del PNRR aiuteranno significativamente la ripresa definitiva di questi territori, insieme ai molteplici progetti ormai concreti e visibili con la presenza dei cantieri. Non ci fermiamo e andiamo avanti nel grande progetto di ricostruire il Centro Italia, il più grande cantiere d’Europa”.

Per la coordinatrice della Consulta Ricostruzione di Anci Umbria, Caterina Lucangeli, presente anche lei all’evento, si tratta di “un evento dalla straordinaria portata e potenza che mette insieme i diversi soggetti coinvolti nella ricostruzione, per un confronto da cui sono scaturite nuove proposte per dare ulteriore impulso alla ricostruzione, a partire da un maggiore snellimento burocratico, passando per una migliore facilitazione dell’intervento dei tecnici. Il Recovery Found è un’occasione irripetibile per il rilancio di queste aree, colpite due volte, dal sisma e dalla pandemia”.

 




SISMA, INCONTRO ANCI TERREMOTATE E COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE A OFFIDA, ASCOLI PICENO

Si è tenuto questa mattina a Offida, Ascoli Piceno l’incontro tra Anci nazionale (presente la vice segretaria Stefania Dota e il responsabile dell’Area Sicurezza Ragonesi), i presidenti e direttori delle Anci regionali e il Commissario alla Ricostruzione Legnini.

Presenti il segretario generale Silvio Ranieri e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, rappresentante della cabina di regia delle Anci delle regioni terremotate

 

 




La cabina di coordinamento Anci sia il soggetto di riferimento anche per i fondi del Recovery Plan

Nota del coordinamento Anci e del sindaco Alemanno sull’incontro con il commissario Legnini
“Occorre attivare effettivamente e nel più breve tempo possibile, l’utilizzo dei Superbonus edilizi nell’ambito della ricostruzione post sisma del Centro Italia. La forte accelerazione nella presentazione delle domande di contributo per la riparazione delle abitazioni che si è registrata nel 2020 e nei primi mesi di quest’anno, e la prospettiva di aprire migliaia di cantieri nei prossimi mesi, facendo decollare definitivamente la ricostruzione, rischiano infatti di essere vanificate dalle incertezze sull’applicazione della normativa sui Superbonus, che fatica ad assestarsi, e che stanno di fatto causando un nuovo blocco delle attività”.
E’ quanto sottolinea una nota del Coordinamento Anci dei Comuni colpiti dal sisma del Centro Italia che ha incontrato oggi il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, per fare il punto sull’andamento della ricostruzione, la stabilizzazione del personale impiegato nelle pratiche sisma, il nuovo elenco delle opere pubbliche da finanziare e la governance del prossimo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anche in previsione di un Documento di proposte che il Coordinamento Anci intende consegnare a Regioni, Governo e Parlamento.
“Continuiamo a lavorare senza sosta – commenta il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno e coordinatore della cabina di regia area sisma – nella consapevolezza di aver rimosso quasi tutti i problemi che tenevano bloccata la ricostruzione privata, come si può vedere dai numerosissimi cantieri aperti. Siamo parimenti consapevoli che davanti a noi abbiamo ancora molta, molta strada da fare, specie sul fronte della concreta realizzazione di quella pubblica per la quale siamo certi che già entro la fine di quest’anno si potranno apprezzare i risultati”.
“Apprezziamo il lavoro molto accurato svolto finora dal Commissario Legnini e dall’Agenzia delle Entrate per combinare al meglio Superbonus e contributo per la ricostruzione – aggiunge il Coordinamento – ma è necessario sciogliere al più presto ogni dubbio residuo, se vogliamo evitare una nuova paralisi. Data la peculiarità del patrimonio edilizio da ripristinare, e tenendo conto anche dell’aumento dei costi delle materie prime e delle lavorazioni indotto dalla pandemia, il contributo in molti casi non arriva a coprire tutte le spese per il rifacimento dell’abitazione. L’utilizzo dei Superbonus per coprire la quota che rimarrebbe in accollo ai cittadini, e ottenere prestazioni di efficienza energetica e sicurezza sismica opportune, è risolutivo” – sottolinea il Coordinamento Anci.
II Coordinamento Anci dei Comuni colpiti dal sisma del Centro Italia rimarcano che la combinazione ottimale dei due strumenti, contributo e Superbonus, entrambi già finanziati dal bilancio pubblico, sia un’occasione irripetibile per accelerare e portare a compimento una ricostruzione sicura e rispettosa dell’ambiente nei nostri territori, colpiti dai devastanti terremoti del 2016-2017. «Il processo finalmente è partito, ma abbiamo davanti un lavoro enorme da fare, decine di migliaia di abitazioni da ricostruire. Per questo chiediamo al Governo e al Parlamento di valutare fin da ora una possibile estensione sei Superbonus oltre il 30 giugno 2022, visto anche il tempo trascorso fin qui inutilmente nell’attesa di un chiarimento definitivo sull’applicazione delle norme, soggetta a continue e diverse interpretazioni”»
Tra i molti temi sottolineati dall’Anci, la richiesta che sia proprio la Cabina di Coordinamento Anci a svolgere un ruolo centrale nella gestione dei fondi che arriveranno dal Recovery Plan, anche mediante l’approvazione di una norma primaria, e quelli del Contratto Istituzionale di Sviluppo per le aree sisma di cui si chiederà l’attivazione al Ministro Mara Carfagna. Ribadendo la piena sinergia e unità di intenti tra la Cabina di Coordinamento e la struttura del Commissario Sisma, anche nel Documento in via di predisposizione, si ribadirà la non necessità che il Governo nomini un Sottosegretario alla Ricostruzione non sussistendo la necessità di un ulteriore attore istituzione. Insieme alla proroga dello Stato di emergenza, che scade a fine 2021, l’Anci chiederà di dare stabilità alla struttura commissariale che, sotto la guida dell’Avv. Legnini, ha prodotto risultati da tempo attesi”.
“L’obiettivo comune – ha detto il Commissario Legnini nel corso della riunione – è avere una ricostruzione di qualità, oltre che veloce, che restituisca ai cittadini abitazioni sicure ed efficienti, e al territorio le opere pubbliche e le strutture che possono promuovere e garantire lo sviluppo economico e sociale”.
“Pur con molte questioni sul tavolo – ha aggiunto la Presidente Mancinelli – constatiamo la grande sinergia tra tutti i partecipanti a questa Cabina di Coordinamento che rappresenta le Anci delle regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio e il Commissario Legnini. Il percorso in essere ha già segnato tappe importanti come l’ottenimento delle risorse e la semplificazione del quadro normativo grazie all’intervento competente e tempestivo del Commissario Legnini” – ha detto anche a nome dei colleghi. “Questo documento sintetizzato dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno su mandato dello stesso coordinamento e oggi condiviso con l’Avv. Legnini pone questioni di primaria importanza sulle quali chiederemo l’intervento de Governo e del Parlamento nei confronti dei quali, l’interlocuzione dell’Anci e della struttura Commissariale è continua”.




Nella Legge di Bilancio risorse per 100 milioni di euro per un contratto istituzionale di sviluppo e assunzioni a tempo indeterminato

Alemanno, membro Cabina di regia: “Un’azione necessaria, frutto della sinergia fra Anci, Anci regionali, il Coordinamento regionale e il Commissario straordinario Legnini”

Risorse per 100 milioni di euro per la sottoscrizione di uno specifico contratto istituzionale di sviluppo con l’obiettivo di consentire il coordinamento strategico e l’attuazione integrata di interventi per lo sviluppo socio-economico delle quattro regioni colpite dal sisma 2016: è quanto prevede la Legge di Bilancio n.178 del 30 dicembre 2020 che stabilisce una serie di norme sulla ricostruzione post Sisma del Centro Italia. A queste risorse si aggiungono fino a ulteriori 30 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022 con provvedimento del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, con risorse provenienti dalla contabilità speciale di sua competenza.

“Con questi provvedimenti e risorse – commenta il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – si procede nell’azione di forte accelerazione sul fronte complessivo degli interventi necessari alla ricostruzione.

Tutto ciò è, ancora una volta, il risultato di un importante lavoro svolto in sinergia tra Anci, Anci regionali coinvolte (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo), i membri della cabina di regia, il prezioso contributo del Commissario alla Ricostruzione Legnini e, per quanto ci riguarda, della Regione Umbria. Si è costituito un fronte compatto, unico, competente e determinato, che ha interloquito, a nome dei 130 comuni interessati dal sisma, con Governo e Parlamento”.

Il Comma 943 della Legge di bilancio, inoltre, estende la disposizione già prevista dal sisma Emilia anche al sisma Centro Italia, consentendo alle Regioni e agli Enti Locali di assumere personale a tempo indeterminato presso gli Uffici Speciali per la Ricostruzione e presso gli stessi Enti Locali inseriti nel cratere, grazie a una dotazione finanziaria di 31 milioni per il 2021 e 83 milioni per il 2022 accogliendo in fase di conversione larga parte delle formulazioni presentate dall’ Anci. Tra gli altri, sempre di diretta ricaduta sui territori, c’è anche il comma che prevede la proroga al 31.12.2021 della sospensione per i Comuni dell’intera rata dei mutui o della sola quota capitale.

“A distanza di oltre 4 anni dal sisma, questi provvedimenti costituiscono un ulteriore, concreto, apporto alle tante soluzioni di cui le comunità del cratere hanno ancora bisogno”, conclude Alemanno.

 




ANCHE ANCI UMBRIA ALL’INCONTRO SULLA RICOSTRUZIONE CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO , GIUSEPPE CONTE

ANCHE ANCI UMBRIA ALL’INCONTRO SULLA RICOSTRUZIONE CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, GIUSEPPE CONTE

De Rebotti e Alemanno: “Vogliamo chiudere la partita delle norme e aprire la fase dei cantieri”

C’erano anche il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti e il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno che è anche del coordinamento nazionale sisma, oltre agli altri sindaci e a una delegazione di rappresentanti delle Regioni colpite dal terremoto del 2016, all’incontro di oggi pomeriggio, a Roma, con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini. Tema del confronto, la ricostrzione a quattro anni dal sisma del 2016 e la necessità di imprimere una svolta.

“Riconosciamo – affermano De Rebotti e Alemanno – l’accelerazione data dal nuovo commissario straordinario Legnini e l’apertura all’ascolto del Governo. Il quadro regolatorio delle ordinanze commissariali risulta più efficace rispetto agli obiettivi della ricostruzione pubblica e privata, tuttavia, ora è la stagiuone di chiudere la fase delle norme e aprire quella dei cantieri. Intendiamo poter offrire ai giovani il diritto di opzione, cioè di scelta fra ciò che i nostri centri, le nostre comunità potranno offrire una volta ristrutturati e ciò che offrono gli altri. Sentiamo questa responsabilità verso i nostri giovani, le famiglie e le imprese. Usciamo dall’incontro con il premier Conte consapevoli che ci ha ascoltati e che si è impegnato a operare. Ora siamo in attesa dei fatti concreti”.

Nel suo intervento, il presidente di Anci, Antonio Decaro ha sottolineato i punti deboli della ricostruzione: “Settecento tonnellate di macerie ancora da smaltire, soldi per la ricostruzione in gran parte rimasti sulla carta, moltissime pratiche di richiesta di contributo da esaminare, solo 86 interventi pubblici: la ricostruzione nei Comuni del sisma procede troppo lentamente. Contiamo sull’impegno preso dal presidente Conte”. Per Decaro “bisogna imprimere una accelerazione decisa. E per farlo occorrono alcuni strumenti che abbiamo chiesto al presidente del Consiglio: rendere stabile fino al 2024 la struttura commissariale e rafforzare il rapporto con i territori individuando nei sindaci i subcommissari, prorogare a tutto il 2024 lo stato di emergenza e le procedure semplificate in materia di appalti nei territori del cratere, nuovi piani per agevolare e dare impulso alla ricostruzione pubblica, un regime speciale, dedicato ai Comuni terremotati, per le assunzioni in modo da garantire la continuità tecnico-amministrativa essenziale ed evitare che si disperdano competenze ed esperienze acquisite. Infine siamo soddisfatti dell’apertura del presidente Conte alla nostra proposta di sostenere alcuni progetti dei Comuni del cratere con le risorse del recovery fund. La ripresa economica dell’area colpita da sisma va sostenuta. E i 138 Comuni del cratere dispongono di un parco progetti di opere pubbliche strategiche (scuole, impianti sportivi, musei, infrastrutture per il sociale) per 7 miliardi di euro. L’uso del recovery fund in questa direzione è proprio l’occasione che l’Unione europea si aspetta l’Italia colga”.

Anci ha quindi sottoposto al Presidente Conte un documento contenente sei questioni prioritarie su governance, ricostruzione pubblica e privata, personale, rilancio socio-economico, risorse del recoveyfund e doppia ricostruzione (2009-2016) e cratere nevoso.




Anci Umbria: Alemanno incontra i Sindaci del cratere umbro

Si è svolta questa mattina una video conferenza cui hanno preso parte i sindaci del cratere umbro del sisma e rappresentanti di Anci Umbria. La riunione è stata coordinata dal Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, membro della cabina di coordinamento nazionale sisma, che ha informato i primi cittadini riguardo i 5 grandi macro temi che il Commissario alla Ricostruzione Legnini sottoporrà al Governo nei prossimi giorni. Nella cabina di coordinamento convocata per giovedì 30 aprile saranno discusse in particolare le ordinanze riguardo i contributi INAIL per la messa in sicurezza di immobili produttivi; la definizione delle modalità e dei criteri per lo svolgimento da parte dei Comuni dell’ istruttoria per le concessioni di contributo e di tutti i conseguenti adempimenti; l’ attuazione della semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata.




RICOSTRUZIONE POST SISMA: VIDEOCONFERENZA FRA IL COMMISSARIO LEGNINI E I SINDACI DELLA CABINA DI REGIA ANCI

RICOSTRUZIONE POST SISMA: VIDEOCONFERENZA FRA IL COMMISSARIO LEGNINI E I SINDACI DELLA CABINA DI REGIA ANCI

ALEMANNO: “SI VA VERSO UN’ACCELERAZIONE”

“E’ stata proficua – afferma il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – la riunione del coordinamento tra il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e i sindaci della cabina di regia Anci sul terremoto che si è svolta oggi in videoconferenza”. La riunione è stata convocata dal coordinatore delle Anci regionali e Presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e vi hanno partecipato i rappresentanti della cabina di regia di Anci Lazio, Antonio Fontanella (sindaco di Amatrice), Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto (sindaco di Teramo), Anci Marche Aleandro Petrucci (sindaco di Arquata del Tronto) e Anci Umbria Nicola Alemanno (sindaco di Norcia).

Il sindaco ha ribadito che “se per l’intero Paese lo sforzo per recuperare dovrà essere senza precedenti, nelle aree del cratere il combinato disposto tra la gestione dell’emergenza post sisma, il lento avvio della ricostruzione e il Covid19, richiederanno un superamento delle pastoie burocratiche che fin qui hanno tenuto tutto bloccato, senza le quali, in questi territori, non ci può essere futuro”. 

Durante la videoconferenza sono stati annunciati i temi che saranno approfonditi nel corso di un successivo incontro, programmato per il prossimo 30 aprile.

In particolare, riferisce il sindaco Alemanno, “si parlerà dello stato di riorganizzazione e potenziamento della struttura commissariale e delle iniziative necessarie alla ripresa e all’accelerazione della ricostruzione, ma anche dell’ordinanza relativa alla destinazione del fondo Inail per la sicurezza nei luoghi di lavoro, delle modalità e dei criteri per lo svolgimento da parte dei Comuni dell’istruttoria per le concessioni dei contributi per la ricostruzione privata e di tutti i conseguenti adempimenti, dell’ordinanza sulla semplificazione e accelerazione della ricostruzione privata e dell’esame dell’ordinanza per l’individuazione dei comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici”.

Il sindaco Alemanno ha rilevato un “deciso cambio di passo nella riscrittura delle norme”, anche in merito alle novità che dovrebbero arrivare sull’ordinanza di semplificazione attuativa dell’art. 12bis sull’autocertificazione dei professionisti: “Nello specifico si va verso una vera e propria accelerazione con sostanziale modifica del ruolo delle professioni tecniche e dei Comuni”. 

La riunione ha, dunque, sancito “piena convergenza tra il Commissario e i sindaci, a partire dalla necessità di varare misure che affrontino in via prioritaria il tema della ricostruzione pubblica, del rafforzamento del personale e dello sviluppo economico. Bene la semplificazione dell’ordinanza sull’autocertificazione che riconosce il ruolo dei Comuni.

Un appello è stato fatto al presidente del Consiglio Conte perché “colga l’occasione – è stato detto in riunione – del prossimo decreto legge sull’emergenza Covid recependo le questioni avanzate dai Comuni per imprimere una svolta alla ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del 2016. Con l’auspicio di arrivare ad un pacchetto di misure che affronti in via prioritaria il tema della ricostruzione pubblica, del rafforzamento del personale e dello sviluppo economico”.

“Siamo molto soddisfatti del lavoro fin qui svolto con il Commissario, soprattutto in merito alla questione della ricostruzione, per la quale auspichiamo l’avvio di un modello di semplificazione simile a quanto si è realizzato a Genova con il ponte Morandi”, ha affermato Mangialardi durante la riunione. “Svolgeremo la nostra azione sul governo perché accolga queste proposte sulle quali il Commissario Legnini ha fatto una grande opera di sintesi rispetto a quanto richiesto dai sindaci nell’ultimo periodo”, aggiunge Mangialardi. Che evidenzia la proficua interlocuzione svolta all’interno del coordinamento annunciando di “aver concordato che, una volta che il pacchetto di richieste dei sindaci sarà definito ed approvato, organizzeremo una serie di incontri sul territorio per coinvolgere tutti i sindaci”. 




TERREMOTO: ANCHE ANCI UMBRIA OGGI A ROMA PER SOLLECITARE IL PARLAMENTO A DARE RISPOSTE TEMPESTIVE ED EFFICACI E ACCELERARE I TEMPI

TERREMOTO: ANCHE ANCI UMBRIA OGGI A ROMA PER SOLLECITARE IL PARLAMENTO A DARE RISPOSTE TEMPESTIVE ED EFFICACI E ACCELERARE I TEMPI.

ALEMANNO: “RISORSE INUTILIZZABILI E PERSONALE INSUFFICIENTE. SERVE LA NOMINA DEL COMMISSARIO”

C’era anche il sindaco di Norcia, in qualità di componente della Cabina di regia per Anci Umbria, insieme ai colleghi di Marche, Lazio e Abruzzo, agli incontri che si sono susseguiti nella giornata odierna, a Roma. Erano presenti anche il coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi e il vice segretario dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Stefania Dota.

In particolare, la delegazione dell’Anci rappresentativa delle quattro regioni si è confrontata con il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, con il presidente della Commissione Ambiente e Territorio, Vilma Moronese e con il relatore del decreto legge n.123, senatore Franco Mirabelli.

“Gli incontri – afferma il sindaco di Norcia, Alemanno – hanno dato modo ai sindaci di Norcia, di Amatrice, di Arquata e di Teramo di rappresentare nuovamente al Parlamento la necessità di tornare velocemente a occuparsi del tema “sisma” del Centro Italia. Ancora una volta, infatti, gli interventi messi in campo con la conversione del decreto legge n.123 non sono risultati sufficienti a risolvere i tanti problemi che impediscono alla ricostruzione pubblica e privata di decollare”.

Più nel dettaglio, i sindaci del cratere hanno fatto presente che “a fronte di 22 miliardi di euro disponibili per la ricostruzione, dal 2016 a oggi, ne sono stati spesi solo 200 milioni e di questi solo 49 milioni per le opere pubbliche, a causa di procedure lunghe e burocratiche”. Hanno poi sottolineato come “i provvedimenti che si sono susseguiti nel tempo in materia terremoto non si siano tradotti in fatti. Vedi la designazione di ulteriori 200 unità di personale da destinare ai Comuni con lo sblocca cantieri, mai arrivate. I Comuni che avrebbero dovuto avviare le istruttorie per i danni lievi non sono stati mai messi nelle condizioni di poterlo fare. I professionisti che avrebbero dovuto provvedere all’autocertificazione per semplificare l’istruttoria per il rilascio dei contributi, non hanno ancora potuto depositare la prima pratica, perché mancano le disposizioni attuative di questi decreti”. Infine, la delegazione ha chiesto che “venga sciolto il nodo della nomina del nuovo commissario straordinario, in quanto sembra che l’attuale commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini non verrà riconfermato”.