RIAPERTURE SCUOLE: ANCI UMBRIA SCRIVE ALLA PRESIDENTE TESEI E ALL’ASSESSORE AGABITI PERCHE’ VENGA CONVOCATO, IN TEMPI BREVI, UN TAVOLO DI COORDINAMENTO

In una lettera indirizzata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e all’assessore all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti, il presidente di Anci Umbria ha chiesto che, in vista dell’imminente riapertura delle scuole, venga istituito, con urgenza e in tempi brevi, un Tavolo di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti per fare il punto della situazione sulla scuola e su tutto ciò che a essa è inerente (trasporto scolastico, mensa, etc.), evidenziare eventuali carenze, mettere in campo e concordare congiuntamente soluzioni efficaci e tempestive, laddove necessarie.

Nella lettera si ricorda che i Comuni dell’Umbria hanno fatto la propria parte, occorre, tuttavia, che ogni tassello del puzzle sia stato perfettamente inserito.

Per il presidente, la scuola e la sua riapertura in sicurezza, secondo le misure anti Covid, rappresentano una priorità che non può essere derogata, né improvvisata.




Nota IFEL Processo Monitoraggio Assegnazione ai Comuni dei 3 miliardi di euro dall’art. 106 del dl 34/2020

Nota di approfondimento IFEL che fa il punto sul processo di monitoraggio che ha portato all’assegnazione ai Comuni dei 3 miliardi di euro stanziati dall’art. 106 del dl 34/2020 (dl “Rilancio”) a titolo di ristoro delle perdite di gettito derivanti dall’emergenza epidemiologica.

 

https://www.fondazioneifel.it/ifelinforma-news/item/10311-ristori-perdite-di-gettito-nota-di-approfondimento-su-impiego-dei-fondi-assegnati-e-processo-di-monitoraggio

 

 




NOTA di Lettura ANCI-IFEL su DL n. 34/2020 (Rilancio) convertito Legge n. 77/2020

Nota di lettura ANCI-IFEL sulle principali norme di interesse per gli enti locali contenute nel Decreto Legge n. 34/2020 (c.d. Rilancio) a seguito della conversione in Legge 17 maggio 2020, n. 77

Nota di lettura DL 34 rilancio 23-07-2020




Legge di conversione del Dl Rilancio: Nota di lettura sulle principali misure sociali e sociosanitarie

Nota di lettura a cura dell’Area Welfare e Immigrazione ANCI sulle principali misure in materia sociale e sociosanitaria contenute nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 di conversione del Decreto legge Rilancio 19 maggio 2020, n. 34, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 180 del 18 luglio 2020.

Nota lettura AreaWelfare ANCI_Legge convers 77 del DL Rilancio_21_7_20




INFORMATIVA – DECRETO Ministero Interno 16 luglio 2020

DECRETO Ministero Interno 16 luglio 2020  “Criteri e modalità di riparto del Fondo, avente una dotazione di 3,5 miliardi di euro, istituito presso il Ministero dell’interno dall’art. 106 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, per concorrere ad assicurare ai comuni, alle province ed alle città metropolitane le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali, per l’anno 2020, anche in relazione alla possibile perdita di entrate connesse all’emergenza COVID-19″.

Decreto Ministero Interno 16 7 2020 riparto risorse art 106 DL Rilancio




#NelsegnodelleCittà – DIARIO DELLA RIPARTENZA – Buone pratiche dei Comuni

#NelSegnodelleCittà

L’Anci inaugura un nuovo spazio #NelSegnodelleCittà, un diario dai Comuni, per raccontare la ripartenza e condividerei niziative, progetti e attività di collaborazione tra cittadini e amministrazioni locali su: scuola, spazi pubblici, turismo, cultura, commercio, welfare community e mobilità urbana. Inviateci foto, video e una breve descrizione della tua buona pratica all’indirizzo di posta: nelsegnodellecitta@anci.it e noi ne parleremo sul nostro sito e sui canali social

 

 




COVID-19 E SMART WORKING/ ANCI UMBRIA E SINDACATI DANNO SEGUITO A UN ACCORDO CON LA REGIONE UMBRIA E PROMUOVONO UNA INDAGINE FRA I DIPENDENTI COMUNALI. IL QUESTIONARIO, ANOMINO, SARA’ ATTIVO FINO AL 31 LUGLIO 2020

COVID-19 E SMART WORKING/ ANCI UMBRIA E SINDACATI DANNO SEGUITO A UN ACCORDO CON LA REGIONE UMBRIA E PROMUOVONO UNA INDAGINE FRA I DIPENDENTI COMUNALI. IL QUESTIONARIO, ANOMINO, SARA’ ATTIVO FINO AL 31 LUGLIO 2020

Con un questionario inviato per mail a tutti i Comuni della nostra regione, Anci Umbria e i sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil stanno conducendo una indagine conoscitiva nei Comuni umbri inerente l’impatto delle misure di contenimento del contagio sull’organizzazione del lavoro e dei servizi in ufficio e da remoto. Lo scopo è acquisire informazioni per rilevare i bisogni emersi ed emergenti dei dipendenti in questa fase inedita, attivando al tempo stesso uno spazio di ascolto e un osservatorio sull’evoluzione delle dinamiche in atto. La rilevazione ha finalità pratiche e consentirà di individuare possibili soluzioni e iniziative in risposta a quanto emerso.

L’indagine è del tutto anonima ed è rivolta a tutti i dipendenti dei Comuni umbri che lavorano in ufficio o in smart working.

L’emergenza generata dall’epidemia di Covid-19 ha infatti determinato l’esigenza di riadattare rapidamente i processi lavorativi alle misure di contenimento del virus. In questo senso, Regione Umbria, Anci Umbria, Upi Umbria e sindacati Cgil , Cisl e Uil avevano sottoscritto, a inizio pandemia, un protocollo d’intesa contenente le linee guida per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Tra queste, figurava la limitazione della presenza del personale negli uffici pubblici e il successivo questionario per valutarne gli effetti. In un lasso temporale brevissimo si è resa necessaria una riorganizzazione del lavoro e dei servizi dei Comuni che ha rivoluzionato i processi e i flussi di lavoro, relazioni e abitudini, con una accelerazione senza precedenti del ricorso alle tecnologie digitali. La limitazione della presenza di personale in ufficio, il ricorso massivo allo smart working (o lavoro agile o lavoro da remoto o a distanza), una diversa gestione del rapporto e della relazione con l’utenza/cittadino stanno ridisegnando inevitabilmente nuove dinamiche nell’organizzazione del lavoro e dei servizi nei Comuni che meritano attenzione e approfondimento.

Il questionario resterà aperto per la compilazione fino al prossimo 31 luglio.

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Nota di Riepilogo delle modifiche approvate in Commissione Bilancio sul DL Rilancio

Nota ANCI di Riepilogo delle modifiche approvate in Commissione Bilancio sul DL Rilanciorelativamente alle norme di interesse per i Comuni.

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PROTOCOLLO D’INTESA tra ISTAT, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO, ANCI, UPI

Protocollo d’intesa recentemente siglato tra ISTAT, Conferenza delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, ANCI e UPI in materia di statistica.

Lettera di accompagnamento a firma del Segretario Generale dell’ANCI

Nei giorni scorsi è stato firmato da ISTAT, ANCI, UPI e la Conferenza delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il protocollo d’intesa, approvato in Conferenza unificata, che ha la finalità – anche attraverso la collaborazione di USCI, CUSPI e CISIS – di sviluppare la qualità dell’informazione statistica ufficiale secondo principi di sussidiarietà e di rafforzamento delle potenzialità esistenti, in modo da rispondere alle specifiche esigenze territoriali con l’azione degli stessi enti del territorio nel rispetto della funzione di coordinamento nazionale, nonché condividendo e diffondendo le buone pratiche attuate sul territorio nazionale.
L’intesa scaturisce dalla consapevolezza che è necessario sviluppare un sistema di produzione dell’informazione statistica coerente per contenuti, metodi e qualità, tale da garantire la completezza dell’informazione nazionale e l’accuratezza e la comparabilità delle informazioni territoriali, anche valorizzando le singole peculiarità.

 




COMUNICATO STAMPA – DEBITI COMMERCIALI, I COMUNI POSSONO CHIEDERE L’ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ

Entro il 7 luglio i Comuni potranno richiedere a Cassa depositi e prestiti l’anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali maturati al 31 dicembre 2019. Una misura, prevista dal decreto rilancio e finanziata con 6,5 miliardi di euro, che alleggerirà il peso sui bilanci dei Comuni in sofferenza per effetto dell’emergenza sanitaria.

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PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE

PROGETTO WIFI/ IERI LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE E INNOVAZIONE PER I CITTADINI DI PAESI TERZI: SI GUARDA A UN NUOVO MODELLO DI WELFARE
Pratiche di socializzazione, esperienze laboratoriali interculturali, percorsi formativi: sono state queste le linee d’intervento del progetto WIFI, che si è concluso ieri, con una videoconferenza che ha portato a sintesi tutte le nozioni acquisite. Finalizzato alla socializzazione e al dialogo interculturale, alla inclusione sociale ed economica dei cittadini di paesi terzi (CPT), il progetto è arrivato alla definizione di un nuovo modello di Welfare Interculturale e di comunità, capace di coniugare il tema dell’integrazione con quello dell’innovazione sociale, e sperimentando nuove pratiche generative, sostenibili e partecipate nelle quali cittadini di paesi terzi e comunità locali diventino protagonisti attivi dei nuovi schemi collaborativi.

Promosso da Anci Umbria, insieme al Comune di Ancona, al Comune di Osimo, al Comune di Fermo, all’Unione Montana dell’Esino Frasassi, al Comune di Villa San Pietro, al Consiglio nazionale delle Ricerche – Istituto di Fisiologia Clinica, alla Cooperativa sociale COOS, al Consorzio ABN, ad Anolf Marche, alla Cooperativa sociale Vivere Verde, alla Cooperativa sociale La Gemma, il progetto ha visto il coinvolgimento di tre regioni, Umbria, Marche e Sardegna. I territori coinvolti sono uniti dalle esigenze di intervento per i CPT, spesso confinati in alcune aree cittadine/metropolitane che fanno fatica a interagire con la comunità locale, per una scarsa conoscenza della lingua e per le poche opportunità di scambio e di confronto.

“Un progetto che ha messo in evidenza – è stato detto dagli organizzatori – la necessità di generare nuovi modelli di vita più equi, in cui “l’altro” divenga fondamentale e nessuno sia escluso. Un’esperienza che non terminerà con la fine del progetto, ma avrà degli effetti sul lungo periodo”.

Le attività portate avanti da Anci Umbria sono state, in particolare, due: la prima ha riguardato la promozione di 4 laboratori finalizzati alla socializzazione e al dialogo interculturale.  I laboratori sono stati progettati e realizzati dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus che ha predisposto quattro percorsi tematici: empowerment di comunità, cittadinanza, associazionismo (volontariato, ambiente, cultura) e co-progettazione. 100 ore di formazione, oltre 25 partecipanti a corso e una formula “ibrida” tra connessioni su piattaforma on line (da parte di cittadini italiani, CPT, ragazzi del servizio civile, operatori sociali) e compresenza in aula (con i beneficiari del Progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Perugia). La finalità è stata consentire a tutti di poter essere connessi, presenti e partecipativi durante i laboratori che si sono svolti quattro mattine alla settimana dalle 8 alle 13.

La seconda azione, invece, ha risposto alla finalità di disseminazione dei risultati progettuali, anche in un’ottica di scambio di buone pratiche.




“I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

I Comuni sono motore della ripresa”: approvato ieri all’unanimità il documento Anci

De Rebotti: “scuola, sociale e turismo, fra le emergenze da sottoporre all’attenzione del governo”.

Scuola, trasporto pubblico, ma anche sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà sono alcune delle tematiche su cui il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti si è soffermato nel suo intervento di ieri, durante la videoconferenza dei presidenti delle Anci regionali, i cui lavori sono stati coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e alla quale hanno preso parte il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco e il vicepresidente vicario Roberto Pella. Un confronto che ha portato all’approvazione, all’unanimità, del documento “I Comuni motore della ripresa”.

Il presidente De Rebotti, in particolare, ha affrontato la questione “scuola e trasporto pubblico locale”: “due problematiche che necessitano di risposte immediate, vista la riapertura delle scuole a settembre”. Il presidente ha fatto anche un passaggio sul Mes chiedendo se “le eventuali risorse saranno destinate solo alla sanità, o anche a un’altra emergenza, qual è il sociale. I Comuni, in questi mesi – ha commentato – hanno fatto tutto ciò che era loro possibile per la tenuta sociale delle proprie comunità e quindi del paese”. Sui crediti dubbia esiginilità il presidente ha chiesto “quanto i Comuni possano attingere”. Infine, De Rebotti ha proposto che Anci nazionale “possa farsi carico di una campagna per il rilancio del turismo”.

Nel merito del documento, invece, si è parlato di ripartenza del paese e di quanto siano stati strategici i municipi. “Terminata la fase 2 della emergenza sanitaria e in vista della ripartenza del Paese – ha detto il presidente Decaro – lo Stato deve investire sulla capacità dei Comuni che, in emergenza sanitaria, si sono dimostrati cardine fondamentale del collegamento tra lo Stato e i cittadini. I municipi sono il vero motore di una effettiva ripresa e ripartenza dei territori e il loro sforzo va riconosciuto e rilanciato. Per questo bisogna che governo e parlamento diano risposte concrete alle istanze dei Comuni impostando una strategia nazionale articolata su sei cardini. Il presidente Decaro ha ricordato di aver portato al confronto con il governo le ragioni dei sindaci, le esigenze dei Comuni che sono i motori della ripresa: “Ce lo insegna la storia e lo testimoniano anche le direttrici per lo sviluppo indicate dalla Commissione europea: sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà e contrasto alla povertà sono tutte materie della sfera di azione degli amministratori locali, azioni che si attuano solo coinvolgendoci. Anche sotto il profilo degli investimenti nel 2019 il 24,4 per cento delle opere è stato realizzato da Comuni e Città  metropolitane”. Infine, Decaro ha evidenziato “la trattativa col governo  avviata che ha portato dei primi, parziali, risultati, come le risorse riconosciute già tra Cura Italia e dl Rilancio, e che dovranno essere riconosciute a breve”.
Il coordinatore dei lavori, Mangialardi, ribadendo che le richieste contenute nel documento mettono in luce le principali questioni che “rappresentano già da tempo la base di discussione del confronto che l’Anci sta svolgendo con il governo per la fase di ripartenza, ha illustrato un pacchetto di proposte che si è arricchito grazie al confronto costante con i sindaci”. “Abbiamo voluto questo incontro per approvare un documento condiviso che disegna le cose da fare nei prossimi mesi per consentire ai Comuni di affrontare la fase dell’emergenza sociale ed economica”, ha affermato da parte sua il presidente del consiglio nazionale, Enzo Bianco. “La situazione che abbiamo vissuto in questi mesi ha messo in evidenza un Paese a due velocità, con un’Italia che è connessa, e una parte significativa, soprattutto i piccoli centri, che invece è in difficoltà”.
Bianco ha indicato uno dei temi centrali dell’agenda che è stata approvata: “Dobbiamo puntare sui nodi della semplificazione e dell’assunzione diretta di responsabilità da parte dei sindaci: prima di avviare ogni intervento sul territorio e per le comunità i primi cittadini devono sapere esattamente quali sono esattamente i loro poteri, altrimenti rischierebbero di trovarsi in maggiore difficoltà nell’amministrazione”.
Secondo il documento la ripresa dovrà innanzitutto puntare sulla ripartenza delle imprese e delle attività produttive, con una puntuale definizione dei protocolli di sicurezza e l’armonizzazione degli incentivi al sistema produttivo, anche con contributi a fondo perduto. Altrettanto importante è poi la ripresa della socialità riconoscendo il ruolo centrale del welfare locale nei suoi diversi aspetti: famiglie, servizi alla persona, spazi pubblici e nuove povertà. Altro capitolo cardine è quello della fiscalità locale tenendo innanzitutto conto che la perdita di capacità fiscale sta creando difficoltà per far quadrare i bilanci. Il documento ricorda che i 3 miliardi di trasferimenti promessi dal Governo ai Comuni sono importanti ma non sufficienti, per cui è necessario monitorare attraverso il tavolo proposto dall’Anci l’andamento delle riduzioni di entrate e della spesa e aggiungere maggiori e nuove risorse. Altro tema chiave è quello della semplificazione e della sburocratizzazione, puntando sui sindaci commissari, il modello Genova che ha dato dimostrazione di efficienza ed efficacia, per la realizzazione delle opere e dei lavori pubblici necessari.