IL PRESIDENTE TONIACCINI SU DPCM 8 OTTOBRE E DATI USL NON AGGIORNATI

SUL DPCM, IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, TONIACCINI CRITICA LA NORMA CHE SCARICA SUI SINDACI L’ONERE DELL’OSSERVANZA DEL COPRIFUOCO, NONOSTANTE SIA STATA SMUSSATA

ANCI UMBRIA UMBRIA SOLLECITA LE USL SULL’AGGIORNAMENTO DEI DATI SUL PORTALE

Anche il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini (sindaco di Deruta) critica la norma inserita nel Dpcm che, di fatto, scarica sui sindaci la responsabilità del “coprifuoco”.

“È una critica di metodo e nel merito – afferma il presidente Toniaccini – perché nelle diverse riunioni cui Anci ha partecipato non era mai emersa questa eventualità. Pur comprendendo che lo stato di emergenza che stiamo affrontando è del tutto anomalo e particolare e sottolineando che Anci non si è mai sottratta né a collaborare, né ad assumersi responsabilità, tuttavia non è accettabile questa ipotesi. Sappiamo che il presidente di Anci, Decaro si è subito messo in contatto con il premier Conte e sebbene la norma sia stata smussata e sia stato tolto il riferimento diretto ai Sindaci, resta, però, la responsabilità delle procedure da attuare, ma soprattutto la scarsa chiarezza sui ruoli.

Anci Umbria premerà affinchè la norma venga ulteriormente modificata. In ogni caso, l’Associazione continuerà a impegnarsi, per quanto di propria competenza, anche per collaborare con le forze dell’ordine, in tema di monitoraggio del territorio e per evitare pericolosi assembramenti”.  In proposito, il presidente Toniaccini sta valutando la possibilità di chiedere ai Prefetti di Perugia e Terni “la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con Regione Umbria, forze dell’ordine e Usl, anche per fare una mappatura delle aree più a rischio dal punto di vista del contagio, per comprendere quante persone possono stare in una certa area, chi controlla le aree che non può chiudere il Sindaco”.

A livello locale, il presidente Toniaccini, in una lettera inviata nel pomeriggio di oggi all’assessore regionale alla Sanità, Coletto, al dirigente Dario, ai Prefetti e ai Questori di Perugia e Terni, ha affrontato la questione dell’aggiornamento del portale Usl per la segnalazione dei cittadini risultati positivi e per i quali i Sindaci devono emettere ordinanza contumaciale.

“Molti Sindaci hanno rilevato – afferma il presidente – la difficoltà a emettere ordinanza contumaciale in contemporanea all’accertamento della positività da parte dell’Usl, in quanto la comunicazione ufficiale tarda ad arrivare. Comprendendo la straordinaria mole di lavoro cui è sottoposta l’Usl e sottolineando che Anci Umbria, nello spirito di collaborazione fra Istituzioni, ha già messo a disposizione proprio personale per coadiuvare l’attività in questa fase di emergenza, tuttavia si chiede che l’aggiornamento dei dati avvenga in tempo reale, anche nell’ottica di limitare il contagio da Covid e di consentire alle forze dell’ordine e alla Polizia municipale di svolgere i relativi controlli”. Il presidente Toniaccini ribadisce la volontà di “continuare a collaborare con tutti i livelli Istituzionali, nel massimo rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno”: “Siamo pronti a fornire ulteriore sostegno – aggiunge – ma l’obiettivo è che tutta la macchina dell’emergenza funzioni il meglio possibile. La salute dei cittadini è una priorità per noi Sindaci e intendiamo tutelarla con ogni mezzo. Sono certo che, con la collaborazione di tutti, anche attraverso le importanti e proficue riunioni in Prefettura, si riuscirà a intervenire sulle criticità che, di volta, in volta, possono emergere”.




Ordinanza n. 64 del 16 Ottobre 2020 della Presidente della Regione Umbria_Eventi sportivi

Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – Disposizioni in ordine agli eventi sportivi.

Ordinanza n 64 del 16 10 20_Eventi sportivi




DPCM 18 ottobre 2020

DPCM_18_ottobre_2020

Allegato-A-Dpcm-18102020




COVID-19: Decreto Legge 7 ottobre 2020 n. 125 – Misure urgenti proroga emergenza epidemiologica

Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID. Nonché per l’attuazione della direttiva UE 2020/739 del 3 giungo 2020.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, n. 248 del 7 ottobre 2020.

D L 7 ottobre 2020 n. 125




Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative

Le presenti schede tecniche contengono indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività, finalizzati a
fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere
generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della
salute di utenti e lavoratori.
In particolare, in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello
scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e
contact tracing.
Le indicazioni in esse contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con
il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile
2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con
il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed
economici.

Consulta le linee guida

 




Anticipazioni di liquidità per i debiti commerciali. Scadenza termini 9 ottobre

“Anticipazioni di liquidità per i debiti commerciali. Scadenza termini 9 ottobre”

 http://www.anci.it/anticipazioni-di-liquidita-per-i-debiti-commerciali-scadenza-termini-9-ottobre/

 

Scadono il prossimo 9 ottobre i termini per la presentazione della domanda di anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali.

Si tratta delle anticipazioni previste dal “decreto Rilancio” per assicurare la liquidità per il pagamento dei debiti degli anni precedenti per le quali il “decreto Agosto” ha definito una finestra aggiuntiva per nuove richieste da parte degli enti locali.

Le anticipazioni consentono agli enti di accelerare il pagamento dei debiti pregressi e li mettono nelle condizioni di non dover sottrarre liquidità “corrente” al pagamento dei debiti di nuova formazione.

Gli enti locali hanno la possibilità di accedere fino a 10 miliardi di euro (vedi NOTA IFEL del 14 settembre 2020), con restituzione trentennale. 

Va inoltre ricordato che le amministrazioni non in regola con i pagamenti saranno soggette all’obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia per i debiti commerciali, che secondo le norme vigenti è tra in vigore dal 2021. 

 

 Documenti e link utili

Riapertura termini anticipazione di liquidità per la PA– sezione del sito della Cassa depositi e prestiti che guida gli enti locali a chiedere l’anticipazione;

Guida alle anticipazioni di liquidità – della Ragioneria generale dello Stato, descrive la funzionalità del sistema PCC destinata alla compilazione della dichiarazione necessaria alla domanda di anticipazione;

FAQ IFEL – con le risposte a 58 quesiti sui principali temi connessi alle anticipazioni di liquidità (la rappresentazione del debito in PCC, la possibilità di richiesta per le fatture cedute, i debiti verso altri enti, le possibilità per gli enti in crisi, eccetera);

Nota IFEL sulle anticipazioni ex decreto Rilancio – valida, in generale, anche per la riedizione ex D.L. n. 104/2020;

Addendum convenzione MEF-CDP di cui all’art. 55, co. 3 del DL 104/2020

Domanda di anticipazione – Allegato 1

Domanda di anticipazione – Allegato 2

Convenzione MEF-CDP di cui all’art.115 del DL 34/2020

PCC e SIOPE+. Istruzioni per l’uso – che raccoglie le principali risorse informative utili per il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali e della riduzione dello stock di debiti nonché per lo svolgimento degli adempimenti PCC.

Per qualsiasi chiarimento è possibile scrivere agli indirizzi di posta: 

info@fondazioneifel.itpcc@fondazioneifel.itsiopeplus@fondazioneifel.it .




IL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA FRANCESCO DE REBOTTI SI È DIMESSO

In una lettera inviata, nel pomeriggio di oggi, ai Sindaci dei Comuni dell’Umbria, alla Presidente della Giunta regionale Donatella Tesei, al Presidente del Consiglio regionale Marco Squarta, al Presidente Anci nazionale Antonio Decaro e al Presidente Consiglio nazionale ANCI Enzo Bianco, il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti ha ufficializzato le sue dimissioni.

“La decisione da me assunta di contribuire alla rinascita del Partito Democratico dell’Umbria attraverso la candidatura alla Segreteria Regionale – ha scritto nella lettera – determina scelte necessarie e collegate, motivate dalla volontà di non sovrapporre l’impegno per contribuire alla rigenerazione della comunità politica a cui appartengo, al ruolo istituzionale in ANCI, che richiede terzietà nel rispetto degli enti locali umbri, notoriamente plurali. Sono altresì convinto che scelte analoghe a quella che mi accingo a compiere vadano fatte subito, non all’esito del Congresso. Per rigore, coerenza, rispetto istituzionale, dopo sei anni mi trovo quindi nelle condizioni di dover rassegnare le dimissioni da Presidente Anci-Umbria. Tale scelta è ulteriormente motivata sia dal rispetto dovuto ai tanti bravi amministratori che ogni giorno affrontano una situazione sempre più complessa, sia dall’esigenza di garantire il massimo impegno possibile per tentare di risollevare le sorti del Partito al quale sono iscritto. Ringrazio per la bella esperienza che mi è stata concessa, in maniera unitaria da colleghe e colleghi Sindaci. Come Amministratore continuerò a sostenere la collaborazione tra Enti Locali, fondamentale strumento di analisi, crescita, costruzione di futuro. Ringrazio sentitamente il Segretario Generale Ranieri, assieme a tutti i preziosi collaboratori che in questi anni ho avuto l’opportunità di conoscere: la loro professionalità, passione, competenza, generosità e pazienza sono patrimonio da custodire gelosamente”. 




Nota di lettura ANCI Decreto 17 marzo 2020 Circolare 13 maggio 2020 “Misure per la definizione delle capacità assunzionali di personale a tempo indeterminato dei Comuni”

Apri la NOTA DI LETTURA




CHIUDE QUESTA SERA ALLE 20.00 LA MOSTRA “ZONA ROSSA. VIAGGIO NEI LUOGHI DEL TERREMOTO 2016”: BOOM DI VISITATORI, GRANDE SUCCESSO DI PRESENZE

IL PREMIER CONTE SCRIVE AD ANCI UMBRIA E SI COMPLIMENTA PER L’INIZIATIVA.

Il premier Conte, in una lettera di risposta all’invito di Anci Umbria a partecipare all’incontro su “Ricostruzione: dal laboratorio delle norme a quello dei cantieri”, previsto per ieri, ma poi annullato a causa del Covid, ha definito il convegno “occasione preziosa di approfondimento e di studio sui temi che abbiamo dibattuto nei precedenti incontri”. Ha poi aggiunto – riferendosi alla mostra “Zona Rossa. Viaggio nei luoghi del terremoto 2016” che chiuderà questa sera alle 20.00 – che “desidero complimentarmi per l’iniziativa e per aver offerto alla collettività, sia pur per un periodo limitato, l’importante testimonianza fotografica contenuta nella mostra”.

La mostra dopo 9 giorni di riapertura ha registrato circa 1.000 visitatori che vanno ad aggiungersi ai 700 di febbraio, quando poi si è dovuto interrompere per il lockdown. Complessivamente, circa 1.700 persone, molte delle quali giovani e turisti.

Tantissimi gli apprezzamenti da parte di chi ha visitato il reportage, come testimonia anche il book delle firme, pieno di messaggi di solidarietà: “Foto reali e strazianti, ma cariche di dignità”, “Mostra che mi ha fatto venire la pelle d’oca. Esperienza forte”, “Per non dimenticare. Vi auguriamo di rinascere più forti di prima”.

“Abbiamo creduto e voluto questa mostra – commenta il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – perché è una rappresentazione drammaticamente fedele dell’attuale situazione, a quattro anni dal sisma e perché Anci e Anci Umbria si sono attivate perché il governo desse nuovo impulso alla ricostruzione. Abbiamo apprezzato molto la missiva del premier Conte e ora attendiamo di passare, come recitava il titolo dell’incontro di ieri, alla fase del laboratorio dei cantieri”.

“Un plauso ai curatori e a tutti coloro che a vari livelli hanno contributo alla realizzazione e al successo di questa mostra, un contributo culturale importante da consegnare alla comunità umbro-marchigiana-laziale e al paese che ha avuto in particolare il pregio di aver tenuto accesi i riflettori su una ferita, quella del terremoto, ancora aperta che necessita di ulteriore attenzione e provvedimenti concreti. La Provincia di Perugia con la suggestiva location del centro espositivo della Rocca Paolina, la logistica e altri apporti tecnici ha fatto con orgoglio la sua parte nella convinzione che la sinergia fra istituzioni sia la carta vincente per guardare con speranza al futuro”, così il presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta.

Soddisfazione viene espressa da parte dei curatori per il successo conseguito: “La mostra – affermano il giornalista Diego Aristei e i fotografi Marco Francalancia e Claudio Campodifiori – è stata la parte finale di un percorso che ci ha visti entrare nelle emozioni, nelle paure, nella rabbia delle persone che vivono nelle zone terremotate. Un viaggio denso di sensazioni, di nuove scoperte che è culminato nell’allestimento di questo cantiere, perché la mostra è calata ed è lo specchio dei luoghi del sisma. Il nostro obiettivo era quello di far conoscere a tutti la situazione e di contribuire, nel nostro piccolo, a far decollare la ricostruzione”.

Ad arricchire e impreziosire il reportage, c’è il lavoro dell’artista francese Carole Magnini che, con il suo progetto “Rendez-Vous une Danse pour la terre” ha raccontato, attraverso la danza, il territorio colpito dal sisma del 2016.

Il reportage è realizzato da Anci Umbria, Anci Umbria ProCiv, Provincia di Perugia, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, di Anci, dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, oltre che del sostegno di Regione Umbria-Assemblea Legislativa, Ance Perugia, Federfarma Umbria e della Cooperativa “L’Incontro”.

Di seguito, i link al video sul reportage:

https://youtu.be/pMS8dM9Du6U

https://youtu.be/9bXnfo4tkrQ




GRAZIE ALL’AZIONE DI ANCI, QUASI 3 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DELLE PMI UMBRE UBICATE NELLE AREE INTERNE

Sono stati assegnati, grazie all’impegno e all’azione di Anci intrapresi sul governo nazionale, quasi 3 milioni di euro (2.968.620) euro a sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali situate nelle aree interne umbre.

Le risorse, previste dall’art. 243 del dl Rilancio (convertito in legge n. 77/2020), sono state stanziate con un decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, e si tratta di contributi a fondo perduto per la gestione, la ristrutturazione o l’ammodernamento delle aziende ubicate nei territori periferici o a bassa intensità demografica, per le annualità 2020, 2021 e 2022.

Obiettivo del provvedimento è quello di contrastare le conseguenze della crisi generata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha colpito di più i comuni di piccole dimensioni.

Il decreto prevede, infatti, che “le azioni di sostegno economico possano ricomprendere l’erogazione di contributi a fondo perduto per le spese di gestione; iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti”.

Il contributo è stato determinato tenendo conto della perifericità e della minore dimensione demografica articolata in due fasce: fino a 3mila abitanti e fino a 5mila abitanti. I criteri, definiti dal governo e di cui Anci ha richiesto la revisione, servono a determinare il grado di perifericità di un comune, che è conseguenza della presenza o meno sul territorio dei servizi essenziali e della rapidità di accesso tramite sistema viario locale.

“Anci e, nella fattispecie, Anci Umbria – commenta il segretario generale Silvio Ranieri – ha da sempre posto particolare attenzione ai piccoli comuni e questa misura va a sostenere non solo il tessuto economico di quelle aree maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria e dalla precedente crisi economica, ma anche il tessuto sociale di queste realtà che appare sempre più fragile”.

“Già in una nostra recente indagine sulle aree marginali, realizzata prima del Covid – aggiunge Federico Gori, coordinatore piccoli Comuni Anci Umbria e sindaco di Montecchio – era emerso, in tutta la sua drammaticità, un aumento del rischio di spopolamento. Questo provvedimento contribuisce a invertire questa tendenza”.

I piccoli comuni che usufruiranno del provvedimento in Umbria sono: Poggiodomo, Polino, Vallo di Nera, Scheggino, Parrano, Sant’Anatolia di Narco, Monteleone di Spoleto, Lisciano Niccone, Preci, Paciano, Sellano, Cerreto di Spoleto, Penna in Teverina, Monte Santa Maria Tiberina, Montegabbione, Montefranco, Lugnano in Teverina, Monteleone d’Orvieto, Alviano, Monte Castello di Vibio, Ficulle, Montecchio, Allerona, Guardea, Calvi dell’Umbria, Otricoli, Fratta Todina, Ferentillo, Giove, Porano, Attigliano, Pietralunga, Castel Giorgio, San Venanzo,

Avigliano Umbro, Baschi, Fabro, Castel Viscardo, Cascia e Norcia.

*** IN ALLEGATO, TABELLA DETTAGLIATA SUI DATI UMBRI ***

Contributi comuni aree interne attività economiche




IL PIÙ IMPORTANTE CANTIERE D’ITALIA DOCUMENTATO NEL REPORTAGE “ZONA ROSSA. VIAGGIO NEI LUOGHI DEL TERREMOTO 2016″: ANCI UMBRIA RIAPRE, DOMANI, LA MOSTRA.

18 – 26 SETTEMBRE, NELLE SALE DEL CERP DELLA PROVINCIA DI PERUGIA

25 SETTEMBRE: Il punto della situazione, in un convegno con la presidente Tesei e il commissario straordinario della ricostruzione, Legnini

A quattro anni dall’evento che sconvolse il Centro Italia, torna il reportage fotografico più rilevante sulla ricostruzione, “Zona Rossa. Viaggio nei luoghi del terremoto 2016” che mostra le crepe di una ricostruzione che ha tardato a partire. Il viaggio tra le macerie del terremoto e i volti di chi l’ha vissuto in prima persona riaprirà, nella sede del Cerp, alla Rocca Paolina, a Perugia, dal 18 al 26 settembre prossimi, dopo la chiusura dovuta al Covid-19. Con una giornata clou, il 25 settembre, nella sala del Consiglio provinciale, che vedrà confrontarsi una serie di soggetti istituzionali, nazionali e locali: oltre al presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti e al presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, interverranno una delegazione delle Anci regionali del cratere Lazio, Abruzzo e Marche, il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, il commissario straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, e per il Dipartimento della Protezione Civile, Luigi D’Angelo. Il sindaco di Norcia e membro della Cabina Coordinamento Nazionale Sisma, Nicola Alemanno sarà il moderatore.

Nell’ultimo incontro a Roma dello scorso 3 settembre, fra i sindaci del cratere e il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, è stato fatto il punto della situazione ed è stato consegnato al premier un documento con alcune richieste chiave di cui il Governo dovrebbe farsi carico, per dare concretezza a una ricostruzione, fino a oggi, lenta e faticosa: i punti salienti riguardano la governance, con la richiesta di prorogare lo stato di emergenza fino al 2024; la ricostruzione pubblica e privata con la richiesta di proroga delle procedure semplificate in materia di appalti per almeno altri 5 anni; il personale, prevedendo deroghe ai vincoli finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato; il rilancio socio-economico, riattivando la zona franca urbana per almeno altri 5 anni; il recovery fund, destinando alle zone terremotate un’adeguata quota; e la doppia ricostruzione e cratere nevoso.

 “Riconosciamo – affermano De Rebotti e Alemanno – l’accelerazione data dal nuovo commissario straordinario Legnini e l’apertura all’ascolto del Governo. Il quadro regolatorio delle ordinanze commissariali risulta più efficace rispetto agli obiettivi della ricostruzione pubblica e privata, tuttavia, ora è la stagione di chiudere la fase delle norme e aprire quella dei cantieri”.

Il reportage, ancora drammaticamente attuale, è frutto del lavoro compiuto fra agosto e ottobre 2019, dal giornalista Diego Aristei e dai fotografi Marco Francalancia e Claudio Campodifiori.

Ad attestare la situazione ci sono 31 pannelli fotografici 3 metri per 1.20, 4 totem con dati, 6 folding, 6 pannelli esplicativi e un video di 12 minuti realizzato in collaborazione con il cineoperatore Lucio Piermaria.

“Un viaggio nato per caso – ripercorre il fotografo Francalancia – da una passeggiata in Valnerina”.

8mila chilometri quadrati di territorio scosso dal sisma, ripercorso con foto e immagini, dalle Marche, attraversando l’Umbria, per passare nel Lazio e concludersi in Abruzzo: “Abbiamo voluto riaprire questa mostra – afferma il segretario generale di Anci Umbria, Silvio  Ranieri – per affrontare il grande e irrisolto tema della ricostruzione. Importanti passi avanti sono stati fatti grazie all’impegno e alla professionalità del nuovo commissario Legnini, che ha già impresso una prima e importante svolta nella ricostruzione, e grazie al pressing di Anci e dei sindaci dei Comuni dell’area del cratere sul governo. Ma molto altro c’è ancora da fare”. Ranieri ricorda anche l’azione di Anci Umbria ProCiv a sostegno dei territori sia sull’emergenza, sia sulla prevenzione”.

La mostra si arricchisce anche del progetto “Rendez-Vous une Danse pour la terre” dell’artista francese Carole Magnini che racconta, attraverso la danza, il territorio colpito dal sisma del 2016.

Il reportage, che nei nove giorni di apertura, tra febbraio e marzo scorsi, è stato apprezzato da oltre mille persone, è realizzato da Anci Umbria, Anci Umbria ProCiv, Provincia di Perugia, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, di Anci, dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, oltre che del sostegno di Regione Umbria-Assemblea Legislativa, Ance Perugia, Federfarma Umbria e della Cooperativa “L’Incontro”.

Nel seguito, il link al video sul reportage:

https://youtu.be/pMS8dM9Du6U

https://youtu.be/9bXnfo4tkrQ




Scuola, incontro Regione-Anci-Upi, impegno condiviso per avvio il 14 settembre in piena sicurezza

scuola, incontro Regione-Anci-Upi, impegno condiviso per avvio il 14 settembre in piena sicurezza

(aun) – Perugia, 7 set. 020 – Mettere a punto le ultime misure per consentire l’avvio in piena sicurezza del nuovo anno scolastico il 14 settembre. Con questa finalità si è tenuto a Palazzo Donini un incontro a cui ha preso parte la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, a cui hanno partecipato l’assessore regionale all’istruzione Paola Agabiti, l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, guidato dal presidente Francesco De Rebotti, e rappresentanti di Upi.  Un incontro particolarmente proficuo – è stato sottolineato dai presenti – in cui si è operato un lavoro di squadra che ha portato alla piena condivisione delle azioni individuate al fine di dare alla comunità umbra, alle famiglie, agli studenti ed al mondo della scuola nelle sue diverse articolazioni la massima garanzia per la ripresa dell’attività didattica in piena sicurezza.

Nel corso della riunione è stata dunque confermata l’apertura delle scuole umbre di ogni ordine e grado il 14 settembre. Le scuole sede di seggio per il referendum e le elezioni amministrative chiuderanno il 18 settembre e riapriranno il 24 settembre, così da consentire le opportune operazioni di sanificazione che la Regione si è impegnata a sostenere finanziariamente per venire incontro alle difficoltà economiche evidenziate dai Comuni. Piena condivisione, nel rispetto delle linee guida emanate dal governo, è stata inoltre manifestata dai presenti relativamente ai protocolli di accesso degli alunni e del personale scolastico e per le misure di distanziamento che sono già state predisposte in tutti gli istituti umbri. Particolare attenzione è stata inoltre posta al monitoraggio ed alla gestione nelle scuole dell’andamento epidemiologico e della eventuale insorgenza di casi, proprio per garantire la migliore efficacia ed efficienza di tutte le procedure da mettere in campo. Temi sui quali la Regione Umbria è fortemente impegnata in un’ampia opera di informazione, anche attraverso webinar rivolti ai dirigenti scolastici, per garantire una presenza costante di tutti i servizi e un efficace coordinamento dei possibili interventi. Nell’incontro è stato, inoltre, sottolineato l’impegno profuso dai Comuni in termini sia di coordinamento con le scuole sia finanziario. Relativamente ai trasporti è stato infine ribadito l’impegno al potenziamento delle corse del trasporto pubblico locale che consentirà agli studenti di entrare regolarmente alle lezioni senza alcun ingresso scaglionato.

La Regione dell’Umbria, di concerto con gli enti competenti (Province, Comuni e Ufficio Scolastico Regionale) e le società che gestiscono i servizi di trasporto pubblico ha messo a punto un piano complessivo per consentire a tutti gli studenti umbri delle scuole medie superiori di raggiungere le sedi scolastiche mantenendo gli orari di entrata e di uscita del passato anno scolastico.

In relazione alle specificità dell’organizzazione dei singoli Istituti, è stato compiuto ogni possibile sforzo per conciliare le esigenze di trasporto degli studenti con le previste misure di contenimento della pandemia da coronavirus.

Si tratta di un rilevante e gravoso impegno finanziario, che prevede la messa in servizio di circa 100 autobus in più ogni giorno, grazie allo stanziamento di tutte le risorse disponibili da parte Regione.