Decreto Legge n. 41/2021 (DL Sostegni) pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Il testo del Decreto Legge n. 41/2021 (DL Sostegni) pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Il testo del Decreto Legge n. 41/2021 (DL Sostegni) pubblicato in Gazzetta Ufficiale
“Il ruolo degli Enti Locali per la localizzazione dell’Agenda 2030. Esperienze e prospettive future di cooperazione in Palestina”
“Bee the Change” è un progetto di cooperazione in Palestina ed è una delle esperienze – che ha avuto ampio successo e un ottimo riscontro – di cui si parlerà domani, mercoledì 24 marzo dalle ore 15 nel corso del Forum degli Enti Locali per la cooperazione internazionale in Palestina, che tratterà “Il ruolo degli Enti Locali per la localizzazione dell’Agenda 2030. Esperienze e prospettive future di cooperazione in Palestina”.
Il progetto “Bee the Change” è promosso dalla Regione Umbria e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Vede tra i partner ANCI Umbria, FELCOS Umbria, Comune di Foligno, APAU – Associazione dei produttori apistici umbri, APIMED – Federazione degli apicoltori del mediterraneo, Ponte Solidale, Agenzia Umbria Ricerche, CTM Altromercato, Equo Garantito – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale, Cooperativa Apicoltori di Ramalla, Cooperativa Apicoltori di Jenin, AOWA – Association of Women’s Action.
“Bee the change” mira ad aumentare le opportunità di lavoro e reddito, specialmente per giovani e donne, nelle aree rurali di Ramallah e Jenin (West Bank), attraverso il rafforzamento del settore apistico e il supporto alla filiera delle piante aromatiche e officinali (PAO).
A questo fine, il progetto ha contribuito a supportare il settore dell’apicoltura attraverso il rafforzamento delle competenze e innalzamento dei servizi forniti da due cooperative di apicoltori locali partner del progetto, una a Ramallah e l’altra a Jenin. Il processo si è concentrato sul miglioramento della qualità dei mieli prodotti e sulla standardizzazione dei processi di conferimento e commercializzazione degli stessi da parte delle Cooperative, per le quali sono stati attivati due centri di assistenza tecnica dove gli apicoltori associati potranno lavorare e vendere il proprio miele.
In questo quadro, particolare rilevanza è stata attribuita al ruolo degli Enti Locali palestinesi, da subito coinvolti nei processi decisionali a livello locale per garantire un supporto concreto e duraturo alle realtà coinvolte, anche in ottica sostenibilità futura.
L’altro filone del progetto riguarda l’avvio di nuove coltivazioni di PAO nelle aree di Ramallah e Jenin, attraverso il supporto alle attività dell’Associazione di donne palestinesi AOWA, già impegnata da anni nella produzione di saponi naturali grazie al sostegno di precedenti progetti di cooperazione con realtà umbre. Grazie al progetto “BEE THE CHANGE”, AOWA ha ampliato le proprie attività, con l’avvio della produzione di olii essenziali derivanti dalle piante aromatiche autoprodotte, in particolare coltivando e distillando menta e lavanda. In questo modo, l’intera filiera di produzione è totalmente sotto la diretta gestione delle donne di AOWA e ne garantisce il controllo della qualità e la sostenibilità futura.
Le azioni messe in campo da “Bee the Change” hanno riguardato momenti di formazione agli apicoltori e alle donne per migliorare la qualità di mieli, olii essenziali e saponi naturali da loro prodotti; allestimento di due centri di lavorazione e vendita del miele; rafforzamento delle capacità imprenditoriali; organizzazione della 10° edizione del “Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo”; avvio di una nuova coltivazione di erbe aromatiche per l’estrazione di olii essenziali; potenziamento del laboratorio di produzione; formazione a rappresentanti dei Comuni palestinesi; organizzazione di eventi in Palestina e in Umbria.
Durante il forum, organizzato nell’ambito del progetto “Bee the change” verrà anche presentato il progetto “Safebuilder”, in Palestina: “L’esperienza del Comune di Gubbio – afferma il sindaco, Filippo Maria Stirati – quale capofila di un partenariato con la nostra Università dei Muratori, Scalpellini ed Arti Congeneri, il Centro edile sicurezza e formazione di Perugia, il Governo dello Stato di Palestina, il Regno Hascemita di Giordania e le associazioni di costruttori “Palestinian Contractors Union – PCU”e Jordanian Construction Contractors Association (JCCA) nel progetto è stata ed è tutt’oggi di grande interesse sociale, culturale, storico e politico. Tale progetto infatti non solo ci ha consentito di mettere in piedi un’importante scuola di sicurezza sul lavoro, ma ci ha anche permesso di promuovere e diffondere le competenze delle nostre maestranze locali. I nostri viaggi nel Governatorato di Ramallah e Al-Bireh in Cisgiordania e ad Amman ci hanno infatti consentito di approfondire le relazioni culturali ed economiche con i Paesi con i quali abbiamo lavorato, mettendo le basi anche per quella che diverrà una vera e propria scuola di restauro e di lavorazione della pietra che porterà le tradizioni e la storia della nostra manualità a fondersi con le tecniche e la storia delle terre di Palestina e Cisgiordania”.
Al forum interverranno
Presentazione
Lucia Maddoli, vice direttore FELCOS Umbria
Saluti introduttivi
Franco Brilli, dirigente del servizio Relazioni internazionali, finanza d’impresa, e internazionalizzazione del sistema produttivo della Regione Umbria
Francesco De Rebotti, presidente FELCOS Umbria
Alessandro Mancini, coordinatore progetto FELCOS Umbria
Ahmad Arda, sindaco del Comune di Arrabah
Filippo Maria Stirati, Sindaco del Comune di Gubbio
Guglielmo Giordano, titolare sede – Aics Gerusalemme
IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO IN PALESTINA
Modera
Lucia Maddoli
Intervengono
Marina Sereni, vice Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale (videomessaggio)
Giuseppe Fedele, Console Generale d’Italia a Gerusalemme
Musa Hadid, Sindaco di Ramallah e presidente Association of Palestianian Local Authorities
Simonetta Paganini, Associazione Nazionale Comuni Italiani – Responsabile Dipartimento Rapporti con Associazioni UE ed extra Ue e Cooperazione decentrata
Simone Pettirossi, Assessore Comune di Assisi e membro Consiglio Direttivo FELCOS
Umbria.
Una importante novità per il settore scuola che dà vita a nuove opportunità, formative e professionali, per i giovani studenti: Anci Umbria ha, infatti, conseguito l’accreditamento per il Programma Ersamus 2021-2027.
Anci Umbria aveva già ottenuto nel 2019 il finanziamento per 100 borse di mobilità ai fini di tirocinio lavorativo per 100 neodiplomati, con il Progetto Erasmus + “Travelling into The heart of Europe”. A causa del COVID 19, c’erano stati dei blocchi e al momento, hanno visto la partenza solo 7 studenti per Malta e 9 per la Francia.
Domani, lunedì 22 marzo, scatta, invece, un nuovo blocco di partenza per 17 ragazzi e ragazze, con destinazione Spagna, per una esperienza di 4 mesi di tirocinio lavorativo a Valencia e anche di approfondimento della lingua straniera. Andranno a lavorare in bar, ristoranti, aziende.
“L’accreditamento è un riconoscimento fondamentale – spiega il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – che ci consente di accedere, direttamente e in automatico, ai finanziamenti annuali, presentando solo una domanda di budget all’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE. Un attestato del lavoro che abbiamo svolto come Anci e che andrà a beneficio dell’intera organizzazione, semplificandone, da qui in avanti, procedure e tempi e dando certezza dell’attività. Con un accesso stabile ai finanziamenti è possibile focalizzarsi su obiettivi a lungo termine e utilizzare le attività di mobilità per accrescere in maniera graduale la qualità dell’apprendimento e dell’insegnamento della propria organizzazione, fino a raggiungere livelli successivi”.
Con un accreditamento Erasmus si possono, infatti, facilmente richiedere fondi ogni anno per nuove attività di mobilità, senza la necessità di scrivere ogni volta piani dettagliati delle attività; permette di sperimentare nuove azioni; un nuovo tipo di attività o una nuova organizzazione partner; di definire gli obiettivi dell’organizzazione e dà la libertà di scegliere a che velocità intende svilupparsi. Ma soprattutto, si possono aggiornare i piani via via che si procede.
Importanti anche i partner. Anci Umbria ha presentato la domanda per l’accreditamento con l’appoggio di alcuni enti e scuole: “Giordano Bruno “ e “Cavour-Marconi-Pascal”, di Perugia, “Polo Bonghi” e “Properzio” di Assisi; “Rosselli-Rasetti” di Castiglione del Lago; “Leonardo da Vinci” di Umbertide; “Allievi Sangallo”, Liceo “Donatelli”, “IISCA” e Liceo statale “Angeloni” di Terni; “Franchetti – Salviani” e “Plinio il Giovane” di Città di Castello. Mentre, fra gli enti, Regione Umbria; USR Umbria; Cgil, Cisl e Uil Umbria; Glocal srl; Confcommercio; Cna Umbria; i Comuni di Castiglione del Lago, Marsciano, Narni, Bastia Umbra, Terni, Città di Castello.
Anci Umbria, insieme a quelle di Sardegna e Lazio, sta partecipando anche a un altro importante programma, sul versante della progettazione europea, con “EU Cohesion Challenge – Capitale della Coesione 2021”, di cui si attendono gli esiti. Il progetto è teso alla diffusione delle conoscenze sulle politiche di coesione europea per la prossima programmazione e alla capacità di fornire assistenza tecnica agli enti locali in materia di politiche di coesione UE. Vede, inoltre, la partecipazione dei Comuni che dovranno scegliere i migliori progetti.
“Le risorse europee – commenta Ranieri – sono uno strumento strategico non solo per una ripartenza dei nostri territori, ma anche per una nuova visione di sviluppo e crescita degli stessi”.
Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini invita tutti i sindaci dell’Umbria a onorare la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che è il 21 marzo.
“Oggi e domani – afferma Toniaccini – si svolgono in tutta Italia iniziative e anche l’Umbria ha voluto dare il proprio contributo, nel rispetto delle normative anti Covid, non solo per ricordare le vittime innocenti di mafia, ma soprattutto per far sentire la presenza delle Istituzioni locali, come segno dell’impegno sul fronte della legalità.
Anci Umbria fa parte dell’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità e questo rappresenta un punto fermo, un faro anche su questo lungo periodo di emergenza sanitaria e sul post Covid.
Un impegno che può nascere solo dalla consapevolezza e dalla volontà a cambiare e noi Amministratori, sentinelle dei territori, dobbiamo continuare nella forte azione di monitoraggio delle nostre comunità e di contrasto a pericolose infiltrazioni, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Non ci sono isole felici, ma deve esserci unità d’intenti e di azione”.
Perugia 20 marzo 2021
“Il modello che sarà seguito nella determinazione delle eventuali chiusure o aperture delle scuole presuppone, in sintesi, tre passaggi: il parere del Comitato tecnico scientifico che resta prioritario e vincolante; l’analisi dei livelli di incidenza dei contagi in questo momento presenti, unitamente alla propensione per distretto stabilita prendendo come punto di riferimento il livello sopra e sotto i 10 mila abitanti; infine, sulla base di questi dati, saranno formulate delle proposte”: è questo il procedimento concordato, questa mattina, fra Regione Umbria, rappresentata dall’assessore Paola Agabiti e dal commissario straordinario per l’emergenza, Massimo D’Angelo e i sindaci intervenuti alla videoriunione, promossa da Anci Umbria, in raccordo con la Regione.
Il commissario D’Angelo ha ricordato che “le scelte adottate con l’ultima delibera sono frutto dell’andamento epidemiologico determinato dalle varianti, inglese e brasiliana, che colpiscono con un livello di trasmissibilità molto più elevato rispetto al virus selvaggio. Abbiamo agito nel principio di massima precauzione, avendo analizzato e mappato le aree in cui le varianti erano più presenti. Preciso anche che la scuola non è in discussione quale luogo non sicuro, ma lo sono il pre e post scuola che confluiscono poi, inevitabilmente, al suo interno.
Lavoreremo secondo schede e modelli specifici e per distretti, per poi scendere nell’analisi nei singoli Comuni”.
L’assessore Agabiti ha sottolineato “la necessità di procedere con questi momenti costruttivi di confronto, tesi al bene delle nostre comunità. Abbiamo adottato scelte difficili, coraggiose, a volte non comprese dai cittadini, ma dovute, e a esclusiva tutela della loro salute. Non sono mai state decisioni assunte a cuor leggero e hanno sempre tenuto conto degli effetti negativi che avrebbero avuto sulle comunità. Non ci sono in alcun luogo ricette facili o vincenti, ma si procede con una priorità: la tutela della salute di tutti, a partire dai nostri studenti che, con le varianti, sono i più colpiti e a rischio contagio”. L’assessore Agabiti ha infine evidenziato come “nell’ultima ordinanza assunta, era già prevista la possibilità di rivedere settimanalmente l’andamento e quindi di poter modulare le scelte”.
I sindaci, nella sostanza e maggioranza degli interventi, hanno accolto questo metodo di lavoro e la scelta di operare per distretti, oltre che di procedere in modo condiviso e partecipato.
Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha ringraziato la Regione dell’Umbria per “l’attenzione dedicata ai sindaci e all’Anci e per questi continui confronti che consentono ai sindaci di intervenire in modo preventivo nelle nostre comunità, di far comprendere le motivazioni alla base delle scelte, dati alla mano. Il modello concertato questa mattina va proprio in questa direzione, un metodo che tiene conto della parte scientifica e, contemporaneamente, di quella psico-sociale. Tutti noi abbiamo a cuore il bene degli studenti, la loro istruzione e sappiamo quanto l’educazione scolastica oltre che rappresentare un momento alto di socialità, sia anche la base per costruire le comunità del futuro. Ma tutto ciò deve avvenire in piena sicurezza, senza che ciò significhi additare le scuole come luogo non sicuro. Non è questo il punto come ha spiegato il commissario D’Angelo”.
Nota di Lettura ANCI-IFEL sulle principali disposizioni di interesse per gli Enti Locali contenute nel Decreto Legge .
Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha inviato una lettera a tutti i sindaci italiani perché domani, prima giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, partecipino con un minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri, Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta.
Di seguito il testo della lettera.
Caro collega,
domani 18 marzo sarà la prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. Nelle prossime ore, il Parlamento italiano istituirà, con legge, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia.
Così come avvenuto il 31 marzo dello scorso anno, sono convinto che anche i sindaci italiani promuoveranno occasioni e cerimonie commemorative per ricordare le tante vittime che piangono le nostre comunità e onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari.
Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale.
Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune. In concomitanza con l’arrivo a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevista per le ore 11 di domani, ritroviamoci davanti ai nostri municipi, indossando la fascia tricolore, per osservare un minuto di silenzio al cospetto della bandiera italiana esposta a mezz’asta.
In una lettera inviata ieri alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e per conoscenza agli assessori Coletto e Agabiti e al commissario D’Angelo, Anci Umbria chiede che possano essere riesaminati alcuni criteri adottati nell’ultima delibera regionale per la chiusura delle scuole.
“Con questa lettera – afferma il presidente Toniaccini – abbiamo recepito le istanze dei Comuni, avanzando una richiesta che non è di generale riapertura delle scuole, ma di revisione, laddove ci siano le condizioni e i margini, dei parametri utilizzati. Resta vincolante il parere del Cts e della sanità. Questa istanza fa parte dei rapporti di confronto e scambio reciproco che abbiamo instaurato con la Regione dell’Umbria: un dialogo continuo e di aggiornamento anche con l’assessore regionale Paola Agabiti e con il commissario D’Angelo che consente ai Sindaci, con ampio margine, di assumere decisioni e di informare tempestivamente i propri cittadini”. Il presidente sottolinea, infine, “lo spirito di collaborazione fra Regione e Anci, teso a superare insieme le difficoltà e a trovare congiuntamente le soluzioni migliori per le nostre comunità”.
Questa la lettera a firma del presidente Toniaccini:
“Gentile Presidente,
Le scrivo in merito alla delibera regionale dello scorso 12 marzo, relativamente alla questione “scuola”. In pieno spirito di collaborazione e di confronto costruttivo intrapreso fra Anci Umbria e Regione Umbria, sono a chiederLe che possano essere riesaminati alcuni criteri di scelta adottati nella decisione di chiusura delle scuole. Fermo restando che le indicazioni del Cts e della parte sanitaria sono prioritarie, tuttavia, laddove dovessero esserci le condizioni per una riapertura, in piena sicurezza per studenti e famiglie, si propone di poter procedere ad un approfondimento di verifica”.
Il nuovo CCNL del 17 dicembre 2020. La dirigenza degli enti locali”.
Un utile strumento a cura di Anci a supporto dei Comuni per l’attuazione delle nuove disposizioni contrattuali.
Il manuale è arricchito da una modulistica che le amministrazioni locali potranno utilizzare come base per la definizione degli schemi di attuazione delle disposizioni del nuovo CCNL.
Su indicazione di Anci nazionale si pubblica l’Informativa a seguire e l’allegata Nota ANCI sul DPCM 21 gennaio 2021 concernente l’assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale:
“Edilizia e riqualificazione – Pubblicato in GU il Decreto sulla rigenerazione urbana, atteso Decreto Interno per invio domande
Sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2021 n. 56, è stato pubblicato il DPCM del 21 gennaio 2021 recante “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”, emanato ai sensi dell’articolo 1, commi 42 e 43 della Legge 29 dicembre 2019, n. 160.
Il DPCM finanzia interventi triennali, fino al 2034, per la rigenerazione urbana da parte dei Comuni, fissando criteri e modalità (per il primo triennio 2021-2023) per richiedere i contributi, come rappresentato nella Nota dell’ANCI.
È possibile finanziare singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, per ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano (compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati).
I Comuni possono fare domanda per uno o più interventi nel limite massimo di: a) 5 mln di euro per i Comuni da 15.000 a 49.999 abitanti; b) 10 mln di euro per i Comuni da 50.000 a 100.000 abitanti; c) 20 mln di euro per i Comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti, per i Comuni capoluogo o sede di città metropolitana.
Le Amministrazioni interessate hanno tempo fino al 4 giugno 2021 per presentare le richieste.
In merito a ciò si attende il modello telematico che il Ministero dell’Interno deve predisporre e pubblicare sul proprio sito internet affinché i Comuni possano iniziare a presentare la domanda di finanziamento.
L’accesso ai benefici avviene fino ad esaurimento delle risorse. Per domande superiori alle risorse avranno priorità quelle con l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) più alto. Entro i primi giorni di agosto 2021 il Ministero dell’Interno, di concerto col Ministero delle Infrastrutture, determinerà l’ammontare del contributo.”
Per eventuali informazioni al riguardo, si riportano di seguito i riferimenti del Dipartimento ANCI competente in materia:
Dipartimento SPL, Aziende e Società Partecipate, Edilizia, Urbanistica, Contratti pubblici, Infrastrutture, Porti e Aeroporti, Responsabile Antonio Di Bari
tel. 06-68009267 e-mail dibari@anci.it
DPCM 21 gen 2021 rigenerazione urbana
NOTA Anci_Dpcm rigeneraz_urbana_8_3_21
Anci Umbria ricorda e condivide la giornata dei Giusti dell’Umanità, “un’iniziativa – afferma il presidente, Michele Toniaccini – in onore di quanti hanno speso loro stessi a difesa delle vittime dei genocidi, senza distinzioni religiose o politiche e rifiutando i totalitarismi; di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane. Una giornata che porta con sé i valori di difesa della dignità della persona e che è di riflessione contro ogni tipo di discriminazione tra esseri umani. Oggi, quel “giusto” possiamo riferirlo anche a tutte le persone che si sono opposte con responsabilità individuale, a ogni forma di prevaricazione dell’essere umano sull’essere umano e a tutte le persone che, con grande umanità, si sono prese cura dei pazienti Covid, di chi ha svolto volontariato, ha dimostrato senso civico e grande solidarietà, in questa emergenza sanitaria”.
“Anci Umbria – afferma il presidente Michele Toniaccini – sostiene e supporta la candidatura di Corciano per l’edizione 2021 de Il Borgo dei Borghi e invita tutti i sindaci a promuovere, nell’ambito della propria comunità, l’evento e la relativa votazione. Votando Corciano, si vota tutta l’Umbria. Occorre essere uniti e solidali, per far vincere la nostra regione. L’iniziativa è anche una importante occasione di promozione turistica della nostra regione”: è questo l’invito che il presidente Anci Umbria rivolge ai colleghi sindaci e alle loro comunità, in merito alla gara per “Il borgo dei borghi” che vede aperte le votazioni da domani, domenica 7 al 21 marzo prossimi. Corciano concorre come unico borgo dell’Umbria.