Al via il Servizio civile universale, anche in Umbria: primo giorno di servizio per gli 88 volontari in contemporanea in tutti i Comuni aderenti e in Anci Umbria

Ricevuti questa mattina nella sede di Anci Umbria, dal presidente Toniaccini: “Si aprono nuove opportunità di formazione e crescita professionale”

5 i progetti per 88 posti, coinvolti 31 Comuni umbri per un anno di lavoro

Hanno iniziato oggi, martedì 25 maggio, il loro primo giorno nel Servizio civile universale, attraverso Anci Umbria, dopo che il Dipartimento per le politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha dato il via libera: sono gli 88 candidati risultati idonei nelle graduatorie del Bando Ordinario 2020 che presteranno servizio in Anci Umbria e nei 31 Comuni aderenti che sono entrati a far parte, attraverso la collaborazione con Anci Lombardia, della rete di accreditamento di Anci Umbria.

Nel dare il benvenuto ai 7 volontari reclutati in Anci Umbria, ricevuti nella Sala Falcone-Borsellino, della Provincia di Perugia, il presidente Michele Toniaccini ha sottolineato come questo bando sia “una grande opportunità di vita e professionale”. “Da un lato – ha proseguito rivolgendosi ai volontari – vi consente di fare un’esperienza unica nella vostra vita, di cittadinanza attiva, proprio perché vi ponete a disposizione della comunità; dall’altro, di formarvi, con un minimo di retribuzione, aprendo una finestra sul mondo del lavoro. E’ un primo approccio, un modo per mettervi in gioco, testare anche le vostre capacità e inclinazioni professionali, ma soprattutto per acquisire piena consapevolezza di sé e dei vostri obiettivi”. I 7 volontari provengono da diverse esperienze di studio, alcuni dei quali devono ancora completare il percorso universitario; due di loro sono di fuori Umbria, ma sono a Perugia come studenti universitari.

I volontari hanno spiegato che la loro partecipazione al bando è dovuta, essenzialmente, alla “voglia di mettersi a disposizione della comunità”.

Il segretario generale Ranieri

All’incontro di saluto e accoglienza era presente anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri: “In questi anni, Anci Umbria – ha detto il segretario Ranieri – ha formato molti ragazzi e ragazze, dando loro strumenti e opportunità di crescita professionale e di arricchimento personale, garantendo le basi per un futuro lavoro. Molti di loro hanno trovato, infatti, una occupazione altrove, altri, proprio nella nostra associazione. Inoltre, abbiamo coinvolto in questo progetto direttamente i Comuni. Abbiamo, infatti, avviato, insieme ad Anci Lombardia, un percorso di accreditamento dei Comuni nella rete Anci”.

I numeri

Sono 5 i progetti in Umbria (nei settori della Cultura, Protezione Civile, Assistenza, Ambiente ed Educazione), per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità, 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale, fra i 18 e i 29 anni di età non compiuti, pubblicato lo scorso 21 dicembre, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

Rispetto al dato totale, sono due i progetti proposti da Anci Umbria e 7 i posti disponibili: 5 i volontari per “EDUCARE LA COMUNITA’: LA RESILIENZA COME SFIDA AI CAMBIAMENTI”; e 2 i volontari per “TERRITORI E POPOLAZIONI RESILIENTI: PREVENZIONE E COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI”.

I Comuni coinvolti

Anci Umbria ha coinvolto, in questo straordinario progetto, anche i Comuni di Alviano, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montone, Nocera Umbra, Orvieto, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Torgiano, Trevi, Valfabbrica e Valtopina.

Storia del servizio civile in Anci Umbria

La partecipazione dei Comuni umbri al servizio civile avviene, infatti, attraverso un protocollo tra ANCI Umbria e ANCI Lombardia. Quest’ultima, in 13 anni, ha coinvolto nei suoi progetti circa 600 Enti Locali che hanno avviato oltre 6000 giovani all’interno dei servizi comunali.

Nel 2017 viene istituito il Servizio Civile Universale: nel nuovo sistema si prevede l’attribuzione di un diverso ruolo ai soggetti che partecipano. In particolare, lo Stato acquisisce un ruolo preminente mediante lo svolgimento delle attività di programmazione, garantendo, attraverso una puntuale analisi del contesto nazionale ed internazionale, la pianificazione degli interventi in materia di servizio civile universale in Italia e all’estero, nonché l’individuazione degli standard qualitativi degli interventi stessi.

Anci Umbria sottoscrive una convenzione con Anci Lombardia e propone ai Comuni umbri di accreditarsi con la rete ANCI.

Alla fine del 2019 sono accreditati ad Anci Umbria 34 Comuni (Perugia, Bastia Umbra, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Valfabbrica, Valtopina, Terni, Alviano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano e Porano); 30 giovani selezionati, di cui 10 hanno partecipato al servizio civile in ANCI Umbria, 6 al progetto protezione civile, 4 al progetto Educazione. 10 le certificazioni delle competenze erogate.

Durante l’emergenza sanitaria, Anci Umbria ha messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID; altri 6 hanno svolto il servizio nei Comuni.

 




LINEE GUIDA CENTRI ESTIVI 2021

Sono state pubblicate le  “Linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19” (allegato 8), contenute nell’Ordinanza del Ministro della Salute di concerto con il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia 21 maggio 2021, di prossima pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Il documento, validato dal Comitato tecnico scientifico, che aggiorna e sostituisce le precedenti Linee guida allegate al DPCM 2 marzo 2021 (art.20, comma 2), ha recepito le  richieste dell’ANCI, finalizzate ad adeguare i contenuti all’attuale scenario che ha visto in questo anno scolastico la ripresa in presenza dei servizi educativi e delle scuole. In particolare per la parte relativa ai rapporti numerici o gruppi-classe vengono mantenuti gli stessi criteri previsti nel corso dell’attuale anno scolastico, anche in riferimento agli alunni disabili.

Si rende noto che nella bozza del Decreto legge cd “Sostegni bis”, approvato in Consiglio dei Ministri il 20 maggio 2021 e di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono previste le risorse pari a 135 milioni di euro da destinare direttamente ai Comuni per l’organizzazione dei centri estivi per il 2021.

Con successivo decreto del Ministro Pari Opportunità, previa intesa in Conferenza Unificata, cui l’ANCI chiederà una rapida attuazione saranno stabiliti i criteri di riparto delle risorse ai Comuni.

Linee guida educazione e infanzia 21 maggio 2021




L’Umbria si oppone alla chiusura delle filiali bancarie e unisce le forze Alla protesta del sindaco di Castel Ritaldi c’è anche Anci Umbria

Tutta l’Umbria unita contro la chiusura delle filiali di banca. E’ quanto accaduto questa mattina, a Castel Ritaldi dove, alla protesta promossa dal sindaco, Elisa Sabbatini, contro la chiusura della locale filiale della Banca Desio, c’era anche Anci Umbria.

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha preso parte, insieme ad altri sindaci umbri, al presidio, promosso dal sindaco Sabbatini, alle 11.30 in Piazza Partigiani, nella Frazione de La Bruna. E’ intervenuto anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri, il senatore Luca Briziarelli, il consigliere regionale Valerio Mancini, una rappresentanza del sindacato bancario della Fabi e della Uil e tanti cittadini.

“Quando chiude, in un comune, un servizio, essenziale o pubblico che sia – afferma il presidente Toniaccini – è una perdita per l’intera regione. La protesta si svolge a Castel Ritaldi, ma il problema delle chiusure, della desertificazione delle banche è drammaticamente diffusa, non solo in Umbria, ma in tutta Italia. Si stanno perdendo di vista i veri capisaldi delle nostre comunità che sono fatte di persone e servizi. La presenza di filiali bancarie è un servizio imprescindibile per il cittadino. La loro chiusura rappresenta un depauperamento intollerabile dei territori. Ciò è ancora più grave, perché la chiusura avviene soprattutto, ma non solo, in piccoli comuni, con una popolazione per lo più anziana, con collegamenti internet e di trasporto pubblico scarsi. In primo piano, c’è una questione di chiusura di servizi, ma non possiamo dimenticare che c’è anche una questione di posti di lavoro e, in un periodo così difficile, sotto tanti punti di vista, questo tipo di operazioni sono ancora più gravi. E, non da ultimo, c’è una questione sociale sui territori che va ben oltre qualunque tipo di logica e di politica si scelga di attuare”.

Il sindaco Elisa Sabbatini sta portando avanti la sua battaglia da mesi: “Ho cercato con i vertici della banca un dialogo e una risoluzione positiva per i nostri cittadini, per la nostra città e per quelle limitrofe, che non è arrivata. Ho promosso una raccolta firme contro la chiusura che è proseguita anche questa mattina. Le firme raccolte tra lo scorso lunedì mattina e questa mattina sono oltre 400. Mi sono appellata al buon senso di chi governa le banche, perché questo serve: il buon senso di non lasciare intere comunità isolate, piegate, private di quel minimo di servizi che contribuiscono a renderle competitive e attrattive, e che, insieme ad altri servizi, arrestano lo spopolamento. I piccoli comuni, che sono la maggioranza nel nostro paese, concorrono, con dignità e operosità, al prodotto interno lordo e sebbene siano piccoli per dimensioni, sono grandi per le potenzialità che possiedono ed esprimono. Essere piccoli non significa essere da meno delle grandi città, né avere meno diritti. Veniamo penalizzati ingiustamente e con questa protesta, unitamente alla raccolta firma, vogliamo riaffermare i nostri diritti”.

Perugia 22 maggio 2021




DPCM 24 settembre 2020 – Sostegno attività economiche e artigianali

Il DPCM 24 settembre 2020 definisce le modalità di monitoraggio dei contributi per le piccole e microimprese delle aree interne, che deve essere obbligatoriamente effettuato attraverso il portale SiMon WEB.

A tale proposito ogni comune potrà richiedere l’accreditamento per il Programma Operativo “AREE INTERNE” successivamente alla ricezione della comunicazione, inviata automaticamente dal Sistema di Monitoraggio ai comuni aventi diritto, contenente il file .xls per la richiesta di accreditamento.

Al link https://www.agenziacoesione.gov.it/strategia-nazionale-aree-interne/

dell’Agenzia di Coesione, anche su sollecitazione di Anci, sono stati pubblicati i seguenti documenti:

  • Vademecum per la registrazione degli aiuti di cui al DPCM del 24 settembre 2020 Ripartizione, termini, modalità di accesso e rendicontazione dei contributi ai comuni delle aree interne, a valere sul fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022;
  • Istruzioni operative per il Monitoraggio attraverso il sistema Simon web;
  • Guida alla compilazione.

 

ALLEGATI:

Istruzioni-per-il-monitoraggio-Simon-web

Vademecum_registazione_aiuti

Allegato-1_Template-censimento-utenti-Simon-web

Allegato-2_Guida-alla-compilazione-Simon-web




Sviluppo dei territori e rafforzamento della cooperazione tra Pubblica Amministrazione e imprese: Siglato, questa mattina, nella sala Falcone-Borsellino della Provincia di Perugia, un accordo quadro fra Anci Umbria e Confcommercio dell’Umbria

Condividere percorsi, realizzare progetti e intercettare risorse economiche che consentano di rafforzare la cooperazione tra Pubblica Amministrazione e imprese, contribuendo a un maggiore sviluppo dei territori e della competitività delle imprese. Lo strumento principale è quello dei finanziamenti pubblici e, in particolare, i Fondi a gestione diretta dell’Unione Europea e i Fondi Strutturali gestiti dalla Regione. Saranno definiti, anche, alcuni ambiti comuni rispetto ai quali presentarsi alla Regione con Avvisi specifici. Sono queste, in sintesi, le linee di indirizzo dell’accordo quadro siglato questa mattina, nella sala Falcone-Borsellino della Provincia di Perugia, tra il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini e il presidente di Confcommercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni.

“E’ un accordo storico – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – perché Anci Umbria, referente per i Comuni, attiva in modo sistematico e continuativo un dialogo diretto con il mondo economico e produttivo. Se vogliamo veramente imprimere un cambio di passo alla nostra regione, i suoi diversi attori, sociali, economici, amministrativi e politici devono interagire costantemente fra loro. Anci Umbria si apre all’esterno e mette in relazione tutti quei soggetti che contribuiscono, ciascuno per la propria parte e nel pieno rispetto dei propri ruoli, a rendere unica e competitiva l’Umbria. L’operazione che intendiamo fare è duplice: la prima, creare una rete fra Istituzioni diverse e associazioni; la seconda, utilizzare di più e meglio i diversi fondi europei per rendere le nostre imprese e quindi i nostri territori più competitivi sul campo nazionale e internazionale. Sulla partita dei fondi europei, Anci Umbria vuole giocare un ruolo da protagonista, ritenendo questa strada l’unica percorribile perché i nostri comuni, con tutto ciò che al loro interno esprimono, possano continuare a crescere e svilupparsi in modo sostenibile”.

Anche per il presidente di Confcommercio dell’Umbria si tratta di un fatto “straordinario”: “L’accordo con Anci Umbria – ha detto Mencaroni – è motivo di orgoglio anche per la nostra organizzazione. I Comuni sono, da sempre, interlocutori principali per noi. Questo accordo, che riguarda bandi europei, nazionali, regionali e camerali, va ben oltre i normali rapporti di collaborazione. Noi assistiamo le nostre imprese su qualsiasi tipo di bando, ma se anche i Comuni potranno agire sui propri territori con propri bandi sarà un beneficio per tutti. Mi auguro anche che l’accordo servirà a risollevare la situazione nella nostra regione”.

Il documento, in sintesi, stabilisce che Anci Umbria e Confcommercio dell’Umbria realizzino iniziative progettuali sinergiche e sistemiche per lo sviluppo dei territori su specifiche macro aree d’interesse dei comuni (sviluppo armonico delle funzioni e delle attività commerciali e di servizi all’interno delle città; digitalizzazione di imprese, cittadini e Amministrazioni; sviluppo omogeneo del SUAPE, localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile; coesione sociale, resilienza dei cittadini, imprenditori, lavoratori e famiglie; promozione turistica).

Inoltre, è previsto il sostegno alle imprese nella partecipazione alle misure economiche poste in essere a valere sui fondi pubblici.

Le parti, già in passato, avevano collaborato in modo proficuo su alcuni specifici progetti, come l’accordo sulla rigenerazione urbana, ma questo accordo dà sistematicità al confronto per meglio uscire da una crisi economica e sociale fortemente accentuata dall’emergenza sanitaria e intende mettere a fattore comune idee, progetti, risorse e opportunità per generare effetti moltiplicatori.

  • Lo strumento principale individuato nel protocollo è costituito dai finanziamenti pubblici e, in particolare, dai Fondi a gestione diretta dell’Unione Europea e dai Fondi Strutturali gestiti dalla Regione, per il cui accesso sono necessarie professionalità e capacità organizzative elevate, data la complessità delle procedure di attivazione e rendicontazione.
  • Le Amministrazioni comunali hanno difficoltà non solo nell’intercettazione delle risorse europee, ma anche nella gestione e rendicontazione delle attività finanziate, anche per carenza di personale qualificato. Dall’altro, le imprese rappresentate da Confcommercio necessitano quasi sempre di un supporto progettuale, organizzativo e amministrativo, per realizzare gli interventi previsti dai bandi e per gestire e rendicontare i finanziamenti percepiti. E’ su queste basi che poggia il protocollo che prevede, fra i vari punti, l’analisi dei rispettivi ambiti operativi in ordine ai finanziamenti pubblici e, in particolare, ai Fondi a gestione diretta e Strutturali; la messa in rete di risorse umane e specifiche professionalità al fine di avere a disposizione un hub di competenze dedicato; l’individuazione di macro aree di intervento che presentino obiettivi condivisi; la definizione di più specifici progetti all’interno delle macro aree suddette in cui sperimentare collaborazioni a vario livello, nell’ambito delle rispettive competenze; l’elaborazione congiunta della relativa progettazione di massima e di dettaglio e presentazione della stessa attraverso gli opportuni canali; la proposizione alla Regione di specifiche misure integrate che permettano ad Amministrazioni e imprese di implementare iniziative sinergiche e sistemiche per lo sviluppo dei territori.

Inoltre, le parti concordano di definire alcuni ambiti di condivisione rispetto ai quali presentarsi alla Regione con Avvisi comuni e proposte congiunte al fine di incidere sulla Programmazione stessa. In particolare, la possibilità di avere bandi multi misura attraverso cui realizzare iniziative congiunte pubbliche e private aventi obiettivi comuni; la conseguente revisione dell’Agenda Urbana  e delle normative regionali di valorizzazione dei centri storici, al fine di rendere questi strumenti altrettante occasioni di progettazione integrata e sistemica per la rigenerazione delle nostre città; la realizzazione di progetti di rilancio turistico; l’inserimento del turismo nella RIS3 della Programmazione dei Fondi Strutturali 2021-2027 (obiettivo 1: Un’Europa più intelligente); il potenziamento delle reti di servizio locale nella logica dei distretti urbani; il sostegno ad azioni marketing territoriale; la messa in condizione dei Comuni di usare la fiscalità locale come leva per lo sviluppo locale ed il sostegno alle imprese.

I temi prioritari dell’accordo sono lo sviluppo armonico delle funzioni e delle attività commerciali e di servizi all’interno delle città; la digitalizzazione di imprese, cittadini e Amministrazioni; lo sviluppo omogeneo del SUAPE, piattaforma necessaria per la semplificazione; la coesione sociale, la resilienza dei cittadini, imprenditori, lavoratori e famiglie; il sostegno alla natalità ed il contrasto all’invecchiamento e all’esodo dei giovani; la promozione turistica; il contrasto ai fenomeni di illegalità ed abusivismo nelle imprese; la sostenibilità ambientale dell’agire pubblico e di impresa; le azioni di supporto e di sostegno finalizzate allo sviluppo economico locale quali la lotta alla povertà ed al degrado urbano, le politiche demografiche e l’innalzamento della qualità della vita; lo sviluppo del capitale umano sia pubblico che privato; l’elaborazione di strategie e politiche locali per la ripresa economica post Covid.




Tragedia a Gubbio – Anci Umbria osserva un minuto di silenzio durante l’Ufficio di presidenza

Toniaccini: “Oggi è il tempo di condividere il dolore e stringersi attorno alle famiglie delle vittime sul lavoro, ma occorre un concreto cambio di passo nella sicurezza nei luoghi di lavoro”

“Proprio nel giorno in cui tutta l’Umbria lancia l’ennesimo grido di allarme sulla necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro e si stringe attorno ai familiari delle vittime sul lavoro, arriva la notizia di un nuovo e grave incidente, a Terni. La vicinanza ai familiari è un atto sentito ed è fondamentale che tutta la comunità si stringa attorno a loro, perché è tutta l’Umbria a essere colpita, sia per la tragedia di Gubbio, sia ogni volta che si verifica un incidente”: è quanto afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini che questa mattina, alle 12.00, ha osservato, insieme agli altri membri dell’Ufficio di presidenza, un minuto di silenzio, accogliendo, così, l’appello di Cgil, Cisl e Uil.

“È necessario riportare il lavoro al centro della nostra società, ma che sia lavoro sicuro e dignitoso. In questo senso, il PNRR può rappresentare un valido supporto al cambiamento che tutti auspichiamo, anche in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, come pure il confronto – conclude il Presidente – tra diversi soggetti, dalla Prefettura agli altri livelli istituzionali”.




NOTA SINTETICA ANCI SU DL N. 41/2021 (DECRETO SOSTEGNI)

Si allega la Nota Sintetica ANCI delle principali novità introdotte dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato della Repubblica al Decreto Legge n. 41/2021 (Decreto Sostegni).

Nota sintetica su modifiche commissione al d.l. sostegni




Campagna vaccinale, l’Arma dei Carabinieri a supporto della popolazione in difficoltà/ Anci Umbria invita i Comuni a contattare la Stazione dei Carabinieri di riferimento

“Anci Umbria ringrazia l’Arma dei Carabinieri di Perugia e Terni per aver sostenuto, presso i comuni umbri, la campagna vaccinale, relativa all’emergenza sanitaria in corso”: è quanto afferma il presidente Michele Toniaccini, a seguito del supporto pratico assicurato dai Carabinieri alla popolazione in difficoltà.

In sostanza, con l’obiettivo di rimuovere ogni ostacolo, a partire da quello digitale, e facilitare la prenotazione on line, i Carabinieri eseguiranno, su richiesta, le operazioni di prenotazione. Attraverso i Comandi provinciali di Perugia e Terni, sarà possibile avere un aiuto nella compilazione della modulistica, presso le Stazioni territoriali (capillarmente diffuse sul territorio), o anche a domicilio per le persone che sono impossibilitate a spostarsi. “I Comuni – afferma il presidente Toniaccini – sono stati invitati a prendere contatto con la Stazione di riferimento del proprio territorio”.

Per il presidente, “questa ulteriore sinergia attesta l’importante rete che si è creata in Umbria a contrasto della diffusione del Covid e a sostegno della campagna vaccinale”.

 

Perugia 6 maggio 2021




QUADERNO ANCI TRASPARENZA

È disponibile il nuovo Quaderno Anci
“Attestazione degli organismi indipendenti di valutazione sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione”.
CONSULTALO QUI 
 
Un utile strumento che offre un quadro di analisi e documenti utili a supporto dei Comuni nell’attuazione della normativa in materia di trasparenza.
PER CONSULTARE TUTTI GLI ALTRI QUADERNI SEMPLIFICATIVI ANCI CLICCA QUI



NOTA DI LETTURA ANCI RECOVERY PLAN (PNRR)

nota di lettura predisposta dal Dipartimento Welfare ANCI sulle Missioni Sociale e Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 aprile scorso e trasmesso oggi alla Commissione UE. 

Riguardo alla Missione Sociale, i progetti e le risorse sono quelli annunciati dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali alla Commissione Welfare: estensione sperimentazione  PIPPI per famiglie/minori vulnerabili, supervisione anti-burn out agli assistenti sociali, housing temporaneo e stazioni di posta per senza dimora, housing sociale, progetti di vita indipendente per la disabilità, riconversione di RSA e case di riposo in reti di alloggi per anziani (per cui sono destinati oltre 300 milioni) e domiciliarità (dimissioni protette), in linea con la Missione Salute. I progetti della Missione Sociale saranno coordinati dal Ministero del Lavoro e realizzati dai Comuni singoli o dagli Ambiti.  

Per quanto riguarda le politiche del lavoro, si parla di revisione delle politiche attive anche per beneficiari RdC e di rafforzamento dei Centri per l’Impiego, favorendo una maggiore integrazione con i Servizi sociali.  

Nella Missione Salute, si fa riferimento ai Servizi sociali e alla necessità di integrazione sociosanitaria sia per quanto riguarda le Case di Comunità, sia per l’assistenza domiciliare. Per la governance di tali progetti, in capo al Ministero della Salute, si parla di programmazione negoziata con le Regioni e “altri enti interessati”.  

In particolare, i progetti in ambito sociosanitario su anziani, non autosufficienti e disabilità, suddivisi su entrambe le Missioni, sono considerati preliminari per l’avvio di due Riforme da attuare, a valere su risorse nazionali:  

  • Legge quadro per le disabilità: 800 milioni complessivi per il triennio 2021-2023 a valere sul nuovo Fondo disabilità e non autosufficienza ex legge bilancio 2020;  
  • Riforma assistenza anziani non autosufficienti: la riforma dovrà essere attuata con apposito provvedimento legislativo entro la primavera 2023.  

 

Nota di lettura PNRR_DipWelfare_27_4_21

Risorse PNRR+React EU

 




1 Maggio 2021. Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini: “Restituiamo dignità ai lavoratori e al lavoro, sicuro, per tutti”

“Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo”: lo ha detto uno dei più grandi imprenditori italiani, Adriano Olivetti.  Disse anche che “la disoccupazione è la malattia mortale della società moderna”.

L’Italia – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – sta attraversando una delle sue crisi più profonde, crisi di salute da cui ci stiamo curando con il vaccino, di occupazione, soprattutto giovanile e femminile, oltre che di valori.

Rispetto a febbraio 2020, dati Istat alla mano, risulta che gli occupati siano circa 900mila in meno e il tasso di occupazione sia più basso di 2 punti percentuali. Un piccolo spiraglio deriva dal mese di marzo 2021, in cui si assiste a una crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +34mila unità) ma che coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni che, invece, diminuiscono, così come le donne e i dipendenti permanenti.

Dati che evidenziano il dramma del lavoro nel nostro Paese. Se con il vaccino c’è stata una accelerazione nel contrasto al virus, ora è tempo di imprimere un cambio di passo, non solo in termini numerici, ma anche si sicurezza, nel mondo del lavoro. Il Recovery Fund, unitamente alle altre misure che l’Unione Europea ha predisposto, sono una risposta incisiva e determinante che non possiamo permetterci di perdere. Dobbiamo dare risposte, speranza e futuro ai nostri giovani, alle donne, pilastro delle nostre società, a quanti il lavoro non ce l’hanno e intercettare quella parte di inattivi.

Noi Sindaci continueremo a fare la nostra parte, a progettare nuova cultura, sviluppo sostenibile e coesione sociale.

A tutti i cittadini, buon primo maggio!




NOTA DI LETTURA SULLE NOVITÀ D.L. 25/2021 “Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2021”

NOTA DI LETTURA SULLE NOVITÀ INTRODOTTE DAL D.L. 25/2021 “Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2021”

Nota lettura novità d l elezioni