COMUNICATO sull’Assemblea annuale di Vicenza 2017
Leggi il comunicato sul sito di Anci:
http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=822499&IdDett=62120
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EDILIZIA SCOLASTICA: COMUNI E PROVINCE IN ASSEMBLEA PER L’APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO
Oggi pomeriggio l’Assemblea dei Comuni e delle Province con la significativa presenza della Regione Umbria sul tema dell’edilizia scolastica ha deciso di presentare, domani 5 settembre, una proposta di documento alla cabina di regia regionale come espressione della volontà unanime degli Enti locali umbri.
L’assise ha condiviso le preoccupazioni dei Dirigenti scolastici, e, nel frattempo, ha sottolineato il buon livello qualitativo della gran parte degli edifici scolastici della regione, compresa la loro sicurezza….
Il presidente Antonio Decaro, lancia una nuova chiamata a ministeri e Regioni perché si stabilisca finalmente il percorso con cui applicare la legge sull’obbligo di vaccinazione senza scaricare i relativi oneri su famiglie e scuole.
L’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, ha comunicato che per quanto riguarda l’Umbria le Usl regionali invieranno a casa delle famiglie con figli fino a 16 anni i certificati che attestano lo ‘stato di adempienza vaccinale’, rispetto agli obblighi previsti dalle nuove norme in materia di vaccini. La scelta è stata definita in maniera condivisa con le Usl, rappresentanti dei Comuni e dell’Ufficio scolastico regionale.
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Di seguito il link al comunicato stampa regionale:
Il presidente dell’Anci Decaro, auspica che reperimento e controllo della regolarità vaccinale stabilita nei termini di legge, non siano a carico delle famiglie e delle scuole, ma frutto di uno scambio digitale di dati tra enti, attraverso la creazione di un sistema, che deve essere operativo molto prima dei tempi previsti.
COMUNICATO STAMPA
PICCOLI COMUNI – GORI: “BENE ACCOGLIMENTO PARZIALE DELLE PROPOSTE ANCI SU TURN OVER”
“Accogliamo favorevolmente la notizia dell’accoglimento parziale delle proposte ANCI di innalzare la percentuale del turn over per il personale dei piccoli Comuni, come nel testo approvato in Commissione Bilancio della Camera”. Lo ha detto il coordinatore Anci Piccoli Comuni dell’Umbria e Sindaco di Montecchio, Federico Gori
“In particolare viene consentito il turn over pieno al 100% ai Comuni tra 1000 e 3000 abitanti che rispettino determinati parametri di bilancio. Sotto i 1000 abitanti resta confermato il turn over al 100%”.
“In questi anni i Comuni hanno fatto molti sacrifici nell’ambito delle dotazioni organiche, per ottemperare ad esigenze sempre più pressanti di riduzione della spesa e mantenere in ordine bilanci gravati da progressivi tagli di trasferimenti. Per un comune la copertura di spesa, anche di un solo dipendente, può diventare un problema insormontabile. Nei piccoli Comuni umbri la questione è avvertita in modo particolare, perché le piante organiche sono ormai ridotte al minimo indispensabile ma è necessario garantire le medesime funzioni e rispettare la stessa mole di adempimenti degli altri Comuni”.
“Nel corso dell’iter della manovra – conclude Gori– continueremo a lavorare a fianco di Anci nazionale per innalzare almeno fino a 5000 abitanti questo sblocco dei limiti assunzionali, indispensabili per garantire almeno i servizi essenziali alle popolazioni locali, che resta l’obiettivo da raggiungere”.
Perugia, 26 maggio 2017
Capacity buiding per dirigenti della Pubblica Amministrazione
Comunicato stampa
Si terrà venerdì 28 aprile alle ore 9,30, presso la Sala Fiume/Palazzo Donini, Corso Vannucci, 96 a Perugia, un incontro seminariale sul Patto nazionale per un Islam Italiano recentemente sottoscritto dal Ministro dell’Interno e da undici Associazioni islamiche, nella prospettiva di una ripresa del percorso verso una Intesa tra lo Stato Italiano e la Comunità Islamica. Il documento ribadisce i principi di libertà di culto e di uguaglianza dei cittadini di tutte le confessioni religiose di fronte alla legge dello Stato, mentre al contempo indica gli elementi su cui “insistere” per garantire una pluralità religiosa efficace e duratura, contrastando ogni forma di estremismo. Apre la discussione sui contenuti del Patto: Raffaele Cannizzaro (Prefetto di Perugia), intervengono Massimo Abdallah Cozzolino (Segretario CII), Izzedine Elzir (Presidente UCOII), Maurizio Oliviero (Università di Perugia), Ferdaws Benselloum (Giovani Musulmani d’Italia), Giulio Cherubini (Anci Umbria); conclude i lavori Luca Barberini (Assessore alla Salute e Welfare Regione Umbria). Modera Alessandro Vestrelli (Resp. Servizi sociali Regione Umbria). Parteciperanno all’incontro rappresentanti istituzionali, delle comunità islamiche, docenti ed amministratori. L’incontro, che dà l’avvio ad un Progetto FAMI del Ministero dell’Interno di cui è Capofila la Regione Umbria in collaborazione con un vasto partenariato, prevede la realizzazione di percorsi seminariali specificatamente destinati a dirigenti, funzionari ed operatori della Pubblica Amministrazione, volti ad approfondire e migliorare la conoscenza dei tanti risvolti dell’Islam che costituisce oggi un elemento costante del panorama politico e mediatico del paese, così come del territorio umbro. I dati più recenti sulla sola immigrazione in Umbria attestano una presenza di immigrati di cui il 32% è di fede islamica, con le più svariate provenienze: africani, nordafricani, balcanici, mediorientali, pakistani. E’ in relazione a tale complessità di provenienze che il Progetto si propone di approfondire: le caratteristiche dell’Islam tra tradizione ed esperienza contemporanea,il rapporto tra immigrazione ed evoluzione dei paesi di origine, il rapporto tra quadro istituzionale e ordinamenti giuridici della tradizione europea, le articolazioni della dimensione giuridica e politica nella tradizione islamica. La narrazione storica, l’illustrazione del quadro attuale, i problemi drammatici del momento saranno sempre affrontati in una prospettiva interdisciplinare e interculturale per ricavarne elementi utili per una lettura della realtà islamica attuale, sia della società di origine, sia delle differenti presenze in Europa e in Italia, ma in particolare per contribuire ad una sempre maggiore qualificazione dei servizi pubblici chiamati ad assolvere alla primaria e complessa funzione di interfaccia con i tanti segmenti della popolazione immigrata.
Per ulteriori informazioni ed eventuale richiesta del testo del Patto nazionale per l’Islam Italiano contattare segreteria@aliseicoop.it – cell 3403501705
Presentato a Terni dall’associazione dei Comuni dell’Umbria insieme ai dati del fenomeno
IMMIGRAZIONE, ECCO IL PIANO DI ANCI E GOVERNO SULL’ACCOGLIENZA DIFFUSA
Si pone l’obiettivo di ripartizione equa e sostenibile dei migranti tra i comuni italiani
(Avi News) – Terni, 7 feb. – Distribuire e accogliere i migranti, in maniera ‘equa e sostenibile’, su tutti gli 8mila comuni italiani, compresi i 92 umbri. È questo, in sintesi, l’obiettivo del Piano nazionale di riparto dei migranti, che prevede l’adesione volontaria da parte dei Comuni, lanciato d’intesa da Ministero dell’interno e Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e presentato a Terni, lunedì 6 febbraio, nel corso del convegno ‘Accoglienza diffusa modello di governance locale’. All’incontro, che si è tenuto nella sede della Provincia, sono intervenuti Giulio Cherubini, coordinatore della Consulta immigrazione di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, presidente di Anci Umbria e sindaco di Narni, Matteo Biffoni, delegato Immigrazione e politiche per l’integrazione di Anci, e Riccardo Ducci, responsabile dei progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) Umbria. Presenti anche i prefetti di Perugia Raffaele Cannizzaro e Terni Angela Pagliuca. “Il piano – ha spiegato De Rebotti – prevede novità importanti come la parametrazione del numero di accoglienze sul territorio rispetto alla densità demografica dei vari comuni, con quote certe e fisse che non cambieranno nel tempo. I Comuni che vi aderiranno otterranno vantaggi economici e formali da parte del Governo, mentre ci saranno penalizzazioni per gli altri. L’accoglienza, infatti, se diffusa sui territori, rappresenta sicuramente un peso minore per tutti”. Ma l’accordo non si limita solamente a stabilire il criterio della proporzionalità nella ripartizione dei migranti. “Noi – ha sottolineato De Rebotti – abbiamo già sperimentato buone pratiche contenute adesso nel Piano come l’impiego dei nostri ‘ospiti’ in progetti di piccola manutenzione e decoro urbano. Con questo accordo le cose saranno molto più chiare, precise e vantaggiose per tutti”. “C’è bisogno di organizzazione – ha affermato Biffoni – e di un ‘patto di ferro’ tra prefetti e Comuni. Per far fronte all’emergenza, sono assolutamente necessari una linearità nei rapporti, numeri precisi, risorse economiche e la possibilità di organizzare progetti di accoglienza con operatori seri e strutturati”.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte numerosi soggetti coinvolti nel Piano, sono stati forniti i dati dell’accoglienza in Umbria, con la provincia di Perugia che ospita 2.365 immigrati, 240 con i progetti Sprar e gli altri 2.125 in centri di assistenza temporanea, e quella di Terni che ne ospita 819, di cui 204 con il sistema Sprar e 615 in strutture temporanee. Nella regione, progetti Sprar sono stati attivati da 11 Comuni (Perugia, Gubbio, Panicale, Foligno, Todi-Marsciano, Castel Ritaldi, Spoleto, Massa Martana, Terni, Montefranco e Narni) e interessano 444 persone di cui 29 minori non accompagnati e 11 con disagio mentale o disabilità. “L’obiettivo – ha ricordati De Rebotti – è di trasformare tutta l’accoglienza in Sprar. Questo sistema, infatti, prevede convenzioni ben precise e con una durata e, soprattutto, riesce a integrare le persone e a non lasciarle sole. È, senza dubbio, una risposta più efficiente alla situazione emergenziale che c’è adesso”. “Grazie al Piano – ha affermato il prefetto Cannizzaro – riusciremo a ripartire tra più soggetti, e in maniera più sostenibile, un carico che oggettivamente può essere pesante. L’Umbria ha retto splendidamente all’emergenza di questi anni grazie al suo sistema di ospitalità diffusa e ciò ha consentito di conservare i territori da ogni impatto negativo. Bisogna proseguire su questo percorso vincente, superare qualche perplessità ed estenderlo”.
Il video realizzato da Avi News