COMUNICATO STAMPA relativo al Trasporto Scolastico e alla mancata approvazione della norma “salva scuolabus”
TRASPORTO SCOLASTICO – GIACHI (ANCI): “MANCATA APPROVAZIONE NORMA ‘SALVA SCUOLABUS’ METTE I COMUNI IN FORTE DIFFICOLTÀ”
La presidente della commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica di Anci e vicesindaca di Firenze sullo scenario che si delinea con riapertura scuole: “Ancora una volta non si fa il minimo sforzo per comprendere cosa sia concretamente il servizio pubblico offerto ai cittadini”
“La mancata approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma sul servizio gratuito di scuola bus, contenuta nell’art.5 del Decreto Scuola, mette i Comuni in forte difficoltà. Ancora una volta non si fa il minimo sforzo per comprendere che cosa sia concretamente il servizio pubblico offerto ai cittadini. E inoltre si interpreta in modo sbagliato la nozione di servizio pubblico confondendola con l’idea di un servizio a copertura pubblica integrale”. Lo sottolinea Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica dell’Anci e vicesindaca di Firenze, riferendosi alla norma che, approvata dal Cdm il 6 agosto con la formula ‘salvo intese’, avrebbe dovuto concretizzarsi in un testo finale per approdare in Gazzetta Ufficiale entro il 28 agosto, in tempo per la ripresa dell’anno scolastico.
Per la mancata approvazione, causa crisi di governo, si torna allo scenario delineato dalla Corte dei Conti del Piemonte, che aveva definito il trasporto con lo scuolabus servizio a domanda individuale e non di trasporto pubblico, coi costi che dovrebbero ricadere sugli utenti e non sulle casse comunali.
“Nessun servizio di trasporto pubblico è configurato in questo modo”, evidenzia Giachi. “Stabilire per legge che non possa essere prevista una tariffa come contributo per la copertura del costo di esercizio del servizio di scuolabus significa paralizzare il servizio comunale. E siccome in tutti i Comuni italiani tale servizio è organizzato prevedendo una tariffa a contribuzione e mai a copertura del servizio, la mancata approvazione del decreto rende inadempienti e perseguibili le amministrazioni comunali”. “Auspichiamo – conclude Giachi – che l’eventuale prossimo governo possa risolvere, al più presto, questa situazione di stallo”.
Roma, 28 agosto 2019
COMUNICATO STAMPA / TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: L’UFFICIO DI PRESIDENZA DI ANCI UMBRIA SI È CONFRONTATO CON I PARLAMENTARI UMBRI
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: L’UFFICIO DI PRESIDENZA DI ANCI UMBRIA SI È CONFRONTATO CON I PARLAMENTARI UMBRI
L’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria si è confrontato, questa mattina, nella sala “Falcone-Borsellino” della Provincia di Perugia, con i parlamentari umbri. Erano presenti i parlamentari Luca Briziarelli, Fiammetta Modena, Raffaele Nevi, Catia Polidori, Emanuele Prisco, Walter Verini e Franco Zaffini. I rappresentanti dell’Ufficio di Presidenza hanno esposto le problematiche che sta affrontando l’Umbria sotto il profilo di una parte della mobilità pubblica, nonché le difficoltà dei Comuni a far fronte a questa emergenza, le conseguenze che si prospettano sotto il profilo dell’isolamento di molti territori e, di fatto, della cancellazione di un servizio pubblico, oltre che in termini occupazionali.
Ai parlamentari è stato chiesto di intervenire per scongiurare che l’attuale emergenza diventi, da settembre in poi, una questione strutturale; di vigilare sul fondo nazionale del trasporto, perché non diminuisca; di verificare eventuali azioni straordinarie per salvaguardare il tpl su gomma. Da parte loro, i parlamentari hanno preso visione della situazione e hanno richiesto una relazione tecnica sulla vicenda.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE/ ALLA REGIONE UMBRIA I SINDACI CHIEDONO SOLUZIONI DIVERSE DAI TAGLI: RECUPERARE RISORSE DAL PROPRIO BILANCIO E DARE SEGUITO ALLA GARA
Allo stato di crisi del trasporto pubblico locale su gomma, Anci Umbria, con i suoi sindaci e amministratori, chiede alla Regione Umbria una soluzione diversa dai tagli alle linee urbane ed extra urbane dopo settembre, reperendo ulteriori risorse dal proprio bilancio e dando seguito alla gara sul trasporto”: è quanto ha sostenuto l’ufficio di presidenza di Anci Umbria, rappresentato oggi dai sindaci di Perugia, Andrea Romizi, di Terni, Leonardo Latini, di Todi, Antonino Ruggiano, di Assisi Stefania Proietti, del coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Umbria, nonché sindaco di Montecchio, Federico Gori, alla Regione Umbria, in una conferenza stampa nella sala Pagliacci della Provincia di Perugia. Prima di entrare nel merito delle questioni è stato ricordato che “i tagli al trasporto pubblico mettono a rischio uno dei servizi essenziali per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo economico dei territori”.
Tre le questioni emerse: la volontà di “istituire un Gabinetto permanente di confronto con la Regione Umbria sul trasporto pubblico locale”; la “convocazione dei parlamentari umbri per il prossimo lunedì 15 luglio e il coinvolgimento dei Prefetti di Perugia e Terni”; e la reiterata richiesta di “modifica della delibera di giunta regionale dello scorso 7 maggio con cui, di fatto, si attribuisce ai Comuni – hanno sottolineato dal tavolo – la responsabilità della carenza delle risorse”.
Durante la conferenza è stato sottolineato come “la Regione Umbria di fronte alle improvvise ed evidentemente inaspettate difficoltà di reperimento di risorse per il trasporto pubblico locale abbia risposto nel modo più semplice, ma sicuramente più drammatico per le comunità locali: con i tagli alle linee. Una risposta che fa emergere una serie di paradossi. Il primo: la tutela occupazionale dei dipendenti. La Regione che dovrebbe trovare misure e strumenti per sostenere e dare impulso positivo all’occupazione, è essa stessa a mettere a rischio il lavoro dei dipendenti del trasporto pubblico locale su gomma, proprio in virtù di questa strategia politica che, forse, non si fermerà ai soli mesi estivi, ma proseguirà, non si sa ancora come, da settembre in poi. Il secondo: l’isolamento dei piccoli Comuni. La scelta di tagliare le linee ha conseguenze devastanti anche sulle aree interne, quelle su cui sono state indirizzate, negli anni, politiche regionali mirate, proprio perché da sempre scontano un isolamento persino con il resto dell’Umbria. Un isolamento che danneggia l’economia, ma anche la tenuta sociale di queste comunità e che vanifica tutte le azioni dei Comuni volte a scongiurare lo spopolamento dei territori. Un obiettivo che ha rappresentato, evidentemente solo fino allo scorso maggio, una priorità anche della Regione Umbria. Il terzo: la mobilità sostenibile e alternativa. Due concetti che, con questa politica di ridimensionamento, verrebbero meno. Da un lato, la Regione ha investito in passato risorse e progettualità sulla mobilità sostenibile e alternativa, dall’altro, ora va a incrinare quel sistema, favorendo la mobilità privata. Tutto ciò, con conseguenze negative anche sulla qualità dell’aria. Basti pensare alla conca ternana e all’accordo con la Regione Umbria per migliorare la qualità dell’aria e abbattere le emissioni in atmosfera”.
I sindaci hanno evidenziato anche la totale “incapacità” di programmazione dell’assessorato alla mobilità: “nel giro di un mese, esattamente dalla delibera di giunta regionale dello scorso maggio, si è prospettato ai Comuni un nuovo scenario che, fra l’altro, ha messo in discussione anche i Pums, frutto di mesi di lavoro di alcuni Comuni”. C’è poi la questione della gara sul trasporto regionale: “In tutti questi anni la Regione non è stata in grado di dare seguito alla gara per il trasporto che avrebbe significato stabilità del settore e risparmio di importanti risorse”.
STATO DI CRISI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: ANCI UMBRIA CONVOCHERA’ I PARLAMENTARI DELL’UMBRIA – PER I PICCOLI COMUNI SI PROSPETTA UN PESANTE ISOLAMENTO
Anche i piccoli Comuni dell’Umbria alzano gli scudi contro il provvedimento, quello della Regione Umbria, sul taglio delle linee del trasporto pubblico locale su gomma, che rischia di isolare ancora di più le aree interne e i piccoli territori: “la soppressione delle linee extra urbane – spiega il coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Umbria, nonché sindaco di Montecchio, Federico Gori – mette in ginocchio realtà già geograficamente penalizzate, peraltro servite solo da trasporto su gomma. È una soluzione inaccettabile e fortemente discriminante”. Il coordinatore evidenzia anche un altro fatto: “questo atto della Regione va contro il principio su cui i Comuni hanno lavorato in questi anni, ovvero la strategia delle aree interne e del controesodo, che ha come cardini principali il trasporto, la scuola e la sanità. Intervenendo in maniera così netta sui collegamenti extraurbani, su quelli che mantengono ancora in vita molte comunità già disagiate, si rischia di far sgretolare quel minimo di tenuta sociale esistente. Gli effetti drammatici di questo provvedimento arriverebbero a settembre, con la ripresa dell’attività scolastica che potenzialmente potrebbe essere seriamente compromessa. Occorre rivedere il sistema generale dei trasporti umbri, non solo quello su gomma (gestione aeroporto, Freccia rossa, ecc), per fare in modo che a pagare le conseguenze non siano solo quelle comunità che sempre più spesso vivono ruoli marginali e penalizzati anche da eventi naturali, come il sisma”.
Sulla vicenda, Anci Umbria ha intenzione di convocare “un incontro con i parlamentari umbri per rappresentare la gravissima situazione che è stata prospettata nel volgere di poco tempo, per affrontare congiuntamente quello che, di fatto, si prospetta come uno stato di crisi del nostro trasporto pubblico locale e trovare, insieme, soluzioni condivisibili e più accettabili”.
Intanto, i sindaci dei Comuni dell’Umbria, loro malgrado, si trovano nella condizione di dover varare una delibera sulla rimodulazione del servizio di trasporto pubblico locale, così come richiesto dalla Regione Umbria. “Si tratta di un atto che esprime grande senso di responsabilità da parte dei sindaci – commenta il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti – ma è un atto dovuto, vista la situazione che, nel giro di un mese, ci è stata prospettata dall’assessore ai trasporti Chianella. La Regione Umbria chiede ulteriori sacrifici ai cittadini per contenere i costi del tpl e noi, nonostante la nostra totale contrarietà dobbiamo dare seguito a quanto avanzato nella delibera regionale. Un provvedimento che abbiamo avuto modo di contestare più volte, sia nella forma, sia nei contenuti.
Nelle due riunioni intercorse con la Regione, avevamo chiesto, a fronte di un nostro impegno a deliberare sulla rimodulazione, una modifica sostanziale della delibera regionale che l’assessore non ha rispettato; avevamo chiesto tempistiche certe sulla costituzione dell’agenzia regionale sul trasporto che non sono state fornite; avevamo chiesto tempistiche certe sulla gara per il trasporto pubblico locale che non sono state fornite; avevamo chiesto chiarimenti sulle risorse in campo da settembre in poi che non sono stati forniti; e chiesto che le modifiche riguardassero tutto il sistema del tpl e non una sua parte e ciò non è avvenuto.
È una situazione fortemente penalizzante per i Comuni e per i cittadini, per i fruitori del trasporto pubblico, per quei territori che non hanno altri collegamenti se non quello su gomma. Senza contare, poi, le problematiche che ne conseguono per i dipendenti del trasporto pubblico locale. Tutto ciò evidenzia l’assenza di una progettualità regionale e di una visione di medio – lungo periodo del trasporto pubblico locale. In appena un mese, di fatto, sono stati imposti tagli del 10 per cento sulle linee. Tuttavia, spetta ai sindaci spiegare ai cittadini le motivazioni di tale scelta, dare conto di un pericoloso isolamento dei luoghi, sotto il profilo della mobilità pubblica. Spiegare. Un verbo che però non trova sostanza, in quanto possiamo solo dire che siamo costretti a tagliare le linee per contenere i costi di gestione, a fronte di una indisponibilità, quanto mai improvvisa, di risorse regionali; tuttavia, non siamo stati messi nelle condizioni di poter illustrare un progetto di trasporto pubblico locale su gomma per il prosieguo.
Auspichiamo che il confronto con i parlamentari umbri possa segnare l’inizio di un percorso diverso, meno impattante per i territori e i cittadini”.
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Perugia, 3 luglio 2019
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: QUESTA MATTINA INCONTRO IN REGIONE/ NOTA DEL PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA, DE REBOTTI
“Superare la delibera di giunta regionale n.632 del 7 maggio 2019 (sicuramente dal comma 1 a 6 compresi) ufficializzando l’atto con una comunicazione scritta ai Comuni da parte della Regione; individuazione di punti comuni d’azione; rivisitazione di tutto il sistema del trasporto pubblico locale, e non solo quello su gomma, perché nella razionalizzazione si utilizzi tutta la tastiera e perché il sacrificio chiesto ai cittadini sia equamente distribuito; programmazione, fin da ora, del trasporto pubblico locale a partire dal prossimo 11 Settembre”: sono questi, in sintesi, gli impegni chiesti alla Regione Umbria sulla questione relativa alla riorganizzazione, a partire dal primo stralcio previsto per il periodo Luglio-Settembre, del trasporto pubblico locale, da parte della delegazione rappresentata dal presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti e dai sindaci presenti all’incontro, avvenuto, questa mattina, nella sede della Regione di Piazza Partigiani, con l’assessore regionale alla mobilità, Giuseppe Chianella.
Il presidente De Rebotti, nel prendere atto delle “difficoltà economiche inerenti al settore del trasporto pubblico locale” e, dunque, “della necessità di intervenire”, oltre che della volontà della Regione a “investire ulteriori e importanti risorse”, ha nuovamente ribadito (come già affermato nel corso del precedente incontro del 20 Luglio), a nome dei Comuni umbri, la “disponibilità a valutare la possibilità di provvedere alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale su gomma per il periodo Luglio-Settembre, a fronte del superamento della delibera n. 632 e di una riorganizzazione complessiva del sistema. Pieno sostegno anche all’ipotesi di trasformazione in agenzia regionale, ma in tempi molto rapidi”. All’assessore regionale è stato anche consegnato da parte del presidente De Rebotti, un documento tecnico di valutazione sull’Iva richiesta ai Comuni, come riportato in delibera regionale. Il documento è frutto di una riunione fra una rappresentanza di dirigenti e tecnici dei Comuni che avevano ricevuto il mandato di Anci Umbria e dei sindaci presenti alla prima riunione del 20 giugno scorso. Il documento sarà oggetto di ulteriore e successivo confronto con la Regione.
“IL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI 0-6: DALLA NORMATIVA ALLE PRATICHE”: UN PROGETTO CHE FA SCUOLA/ SABATO PROSSIMO 8 GIUGNO (ORE 9-13, PRESSO AUDITORIUM CENTRO CONGRESSI “CAPITINI”), LA GIORNATA CONCLUSIVA CON L’ASSESSORE REGIONALE ALL’ISTRUZIONE E IL SEGRETARIO DI ANCI UMBRIA RANIERI
Si chiuderà con un seminario in programma, a Perugia, il prossimo sabato 8 Giugno, dalle 9.00 alle 13.00, all’auditorium del Centro Congressi “Aldo Capitini” di Perugia, il progetto “Il sistema integrato dei servizi 0-6: dalla normativa alle pratiche”, sui temi della cura e dell’educazione, delle sfide evolutive, della salute dei bambini e dei servizi in rete.
ANCI UMBRIA HA INCONTRATO I CANDIDATI A SINDACO DEI COMUNI DELL’UMBRIA E I CANDIDATI UMBRI ALLE EUROPEE PRESENTATO UN DECALOGO
È racchiuso in dieci punti il documento che questa mattina Anci Umbria e Consiglio delle Autonomie Locali hanno presentato, nel corso di un incontro nella sala del Consiglio della Provincia di Perugia, ai candidati a sindaco dell’Umbria e ai candidati umbri al Parlamento europeo.
Il decalogo comprende la progettazione europea, l’agenda digitale, l’open city, il sostegno alla nuova imprenditorialità, il supporto ai piccoli Comuni dell’Umbria, i Comuni e sanità, il rafforzamento dei settori turismo e cultura, il sistema di protezione civile, il servizio civile e il contrasto alla ludopatia.
Il presidente di Anci regionale e quello del Cal hanno chiesto un impegno concreto ai candidati su questi temi, auspicando che vengano inseriti nei loro programmi elettorali. Questioni ritenute essenziali per le ricadute che possono avere sui cittadini e sul territorio e su cui, in questi anni, Anci e Cal hanno portato avanti progetti significativi. Una volta eletti, ai futuri Sindaci e agli eletti al Parlamento Europeo si propone una collaborazione che non sarà solo un atto formale, ma sarà sostanziale, per mettere in campo sinergie e iniziative importanti, funzionali ai cittadini e al territorio.
Durante l’incontro sono state spiegate le funzioni di Anci e Cal, che sono di fondamentale supporto ai Sindaci e a sostegno dei Comuni e, quindi, degli interessi dei cittadini. Vengono sviluppate progettualità per le comunità, viene svolta un’azione di interfaccia fra Comuni e Governo e nei rapporti con le altre istituzioni locali e nazionali.
Anci Umbria – è stato detto – è a disposizione di tutti i Comuni e svolge, in modo trasversale, un ruolo fondamentale. E’ la voce dei Comuni di fronte al Governo – ha sottolineato il presidente di Anci Umbria – è soggetto di riferimento per tutte le leggi e le normative nazionali; tiene insieme gli interessi dei Comuni che coincidono con quelli dei cittadini; sviluppa progetti, in diversi ambiti, che hanno ricadute positive sulle comunità locali. E’ un punto di riferimento per i Comuni, soprattutto per quelli più piccoli che non hanno né dirigenti, né funzionari apicali, un’associazione che si occupa anche delle piccole realtà.
Il presidente del Cal ha sottolineato le tante responsabilità che hanno i Sindaci, sempre in prima linea: è un mestiere complicato – ha detto il presidente – bisogna studiare molto, ma è la cosa più bella del mondo.
Da Anci Umbria e Cal il messaggio ai candidati: Continuate, con passione e orgoglio, a occuparvi degli interessi delle vostre comunità.
Al termine dell’incontro, Anci Umbria e Cal hanno conferito un riconoscimento per l’attività svolta ai Sindaci che hanno effettuato almeno due mandati elettorali consecutivi.
In allegato il documento-decalogo
RICOSTRUZIONE POST SISMA: ANCI UMBRIA, CON IL SUO DELEGATO, HA PARTECIPATO ALL’AUDIZIONE IN SENATO SUL DL “SBLOCCA CANTIERI”
ANCI UMBRIA APPROVA ALL’UNANIMITÁ IL BILANCIO CONSUNTIVO 2018 E DI PREVISIONE 2019. DE REBOTTI: “CONTI I N ORDINE, BILANCIO IN ATTIVO. RADDOPPIATI, PER IL 2019, I PROGETTI A BENEFICIO DELLE COMUNITÁ LOCALI”
“ECO.COM. RAFFORZAMENTO DELL’ECONOMIA COMUNITARIA, SOLIDALE, INCLUSIVA E SOSTENIBILE NEI COMUNI DI TIQUIPAYA E SACABA” – BOLIVIA/ ANCI UMBRIA HA PRESENTATO IL PROGETTO. A SETTEMBRE, FORUM INTERNAZIONALE SULL’ECONOMIA COMUNITARIA.
Migliorare lo sviluppo socio-economico dei Comuni boliviani di Tiquipaya e Sacaba e le condizioni di vita della loro popolazione, attraverso il rafforzamento dell’economia comunitaria: a questo servirà il progetto “ECO.COM presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nella Sala Pagliacci della Provincia di Perugia.
Previste dieci azioni, tra cui il forum internazionale sull’economia comunitaria che si terrà a Foligno il prossimo Settembre e successivamente un altro in Bolivia.
CONFERENZA STAMPA: ECO.COM. RAFFORZAMENTO DELL’ECONOMIA COMUNITARIA, SOLIDALE, INCLUSIVA E SOSTENIBILE NEI COMUNI DI TIQUIPAYA E SACABA
“ECO.COM. RAFFORZAMENTO DELL’ECONOMIA COMUNITARIA, SOLIDALE, INCLUSIVA E SOSTENIBILE NEI COMUNI DI TIQUIPAYA E SACABA” / IL 10 APRILE ANCI UMBRIA PRESENTERÁ IL PROGETTO (ORE 11,00 SALA PAGLIACCI, PALAZZO DELLA PROVINCIA DI PERUGIA)
Sarà presentato mercoledì 10 aprile alle ore 11.00 nel corso di una conferenza stampa nella sala Pagliacci della Provincia di Perugia, il progetto “ECO.COM. Rafforzamento dell’economia comunitaria, solidale, inclusiva e sostenibile nei Comuni di Tiquipaya e Sacaba”.
Interverranno: per Anci Umbria il segretario generale Silvio Ranieri, per il Comune di Foligno il dirigente dell’area sviluppo economico Ezio Palini, per Felcos Umbria Michele Mommi e, per Legacoop Umbria Andrea Bernardoni.