ESITO RIUNIONE 1 FEBBRAIO CON I 31 SINDACI SULLE MISURE DI CONTENIMENTO VIRUS

I sindaci, sulla base del nuovo documento del Servizio igiene e sanità pubblica (Isp) che fornisce indicazioni “cogenti”, hanno deciso sulla inibizione delle attività didattiche per 14 giorni

Sulla base della lettera del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Territoriale (Isp) che fornisce indicazioni “cogenti” e che sta arrivando ai 31 Comuni che presentano una maggiore incidenza di casi Covid, i Sindaci in questione hanno deciso di emanare ordinanza di inibizione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie di I e II grado, per 14 giorni. La lettera dell’Isp di oggi fa seguito a una precedente missiva della presidente Tesei e alla relazione del Comitato tecnico scientifico già pervenuti ai Sindaci nei giorni scorsi.

Nella lettera dell’Isp si legge che “in considerazione del progressivo diffondersi del Covid-19 sul territorio, tenuto conto che tale diffusione determina un grave rischio per la salute pubblica, si richiede l’emissione di provvedimento ordinativo contingibile ed urgente finalizzato all’adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19”, fra cui, appunto, la sospensione dell’attività didattica.

All’incontro hanno preso parte anche il direttore Dario e il commissario D’Angelo i quali hanno ribadito “la necessità dei provvedimenti anche a scopo preventivo, considerato il tasso di propagazione molto elevato dell’infezione”.

Per quanto riguarda i comuni sotto i 5mila abitanti, il direttore Dario ha assicurato che “sarà effettuata un’analisi di contesto con evidenza delle specifiche misure di gestione della situazione epidemica da condividere con il Sindaco”.

“I sindaci – commenta il presidente f.f. di Anci Umbria, Michele Toniaccini – hanno evidenziato che qualora le condizioni epidemiologiche dovessero consentirlo, e in accordo con le autorità sanitarie locali, si potrà procedere a una revisione del provvedimento. Inoltre, è stato anche chiesto che ci siano maggiori controlli sui territori, oltre a quelli effettuati dalla Polizia Municipale, per non vanificare le misure restrittive adottate con grande senso di responsabilità e con spirito di collaborazione fra enti e istituzioni diversi, con l’unico interesse di tutelare la salute dei cittadini, agendo non solo per contenere la curva epidemiologica, ma anche a scopo preventivo”.

I Comuni coinvolti sono: Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giano dell’Umbria e Montegabbione.




Nella Legge di Bilancio risorse per 100 milioni di euro per un contratto istituzionale di sviluppo e assunzioni a tempo indeterminato

Alemanno, membro Cabina di regia: “Un’azione necessaria, frutto della sinergia fra Anci, Anci regionali, il Coordinamento regionale e il Commissario straordinario Legnini”

Risorse per 100 milioni di euro per la sottoscrizione di uno specifico contratto istituzionale di sviluppo con l’obiettivo di consentire il coordinamento strategico e l’attuazione integrata di interventi per lo sviluppo socio-economico delle quattro regioni colpite dal sisma 2016: è quanto prevede la Legge di Bilancio n.178 del 30 dicembre 2020 che stabilisce una serie di norme sulla ricostruzione post Sisma del Centro Italia. A queste risorse si aggiungono fino a ulteriori 30 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022 con provvedimento del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, con risorse provenienti dalla contabilità speciale di sua competenza.

“Con questi provvedimenti e risorse – commenta il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – si procede nell’azione di forte accelerazione sul fronte complessivo degli interventi necessari alla ricostruzione.

Tutto ciò è, ancora una volta, il risultato di un importante lavoro svolto in sinergia tra Anci, Anci regionali coinvolte (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo), i membri della cabina di regia, il prezioso contributo del Commissario alla Ricostruzione Legnini e, per quanto ci riguarda, della Regione Umbria. Si è costituito un fronte compatto, unico, competente e determinato, che ha interloquito, a nome dei 130 comuni interessati dal sisma, con Governo e Parlamento”.

Il Comma 943 della Legge di bilancio, inoltre, estende la disposizione già prevista dal sisma Emilia anche al sisma Centro Italia, consentendo alle Regioni e agli Enti Locali di assumere personale a tempo indeterminato presso gli Uffici Speciali per la Ricostruzione e presso gli stessi Enti Locali inseriti nel cratere, grazie a una dotazione finanziaria di 31 milioni per il 2021 e 83 milioni per il 2022 accogliendo in fase di conversione larga parte delle formulazioni presentate dall’ Anci. Tra gli altri, sempre di diretta ricaduta sui territori, c’è anche il comma che prevede la proroga al 31.12.2021 della sospensione per i Comuni dell’intera rata dei mutui o della sola quota capitale.

“A distanza di oltre 4 anni dal sisma, questi provvedimenti costituiscono un ulteriore, concreto, apporto alle tante soluzioni di cui le comunità del cratere hanno ancora bisogno”, conclude Alemanno.

 




Anci Umbria convoca i Sindaci dei Comuni con maggiore incidenza di casi Covid

I Comuni hanno deciso di scrivere oggi stesso alla Regione Umbria per un  ulteriore confronto

Anci Umbria ha chiesto, in una lettera inviata alla presidente Tesei, un incontro immediato con la Regione Umbria, ottenendo la disponibilità della Presidente già nella giornata di domani.

Nella lettera è sottolineata la necessità di un confronto per valutare alcune delle misure restrittive indicate dalla stessa Regione nella comunicazione inoltrata questa mattina all’Anci regionale e riguardante 29 comuni con maggiore tasso di casi Covid. Successivamente, Anci tornerà a riunirsi con i sindaci. È quanto emerso dalla lunga riunione, oltre tre ore di confronto, durante la videoconferenza promossa oggi pomeriggio da Anci Umbria cui ha partecipato la maggior parte dei 29 comuni coinvolti e alla quale è intervenuto anche il commissario straordinario per l’emergenza, Massimo D’Angelo.

I sindaci si sono detti pronti, anche a seguito del possibile confronto con la presidente Tesei, ad “assumere le decisioni necessarie a tutelare la salute dei cittadini e il contenimento dell’epidemia e a emanare ordinanze con i primi provvedimenti”.

I Comuni coinvolti sono Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina e Attigliano.




Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria incontrano Assofarm Umbria

Condivise dai due presidenti, Toniaccini e D’Acunto, diverse tematiche su cui poter avviare un lavoro congiunto

In un incontro avvenuto, nella sede di Anci Umbria, a Perugia, tra il presidente f.f. dell’associazione dei Comuni e di Federsanità Umbria, Michele Toniaccini e il presidente di Assofarm Umbria, avvocato Antonio D’Acunto si è parlato della possibilità di attivare una collaborazione su alcune tematiche in ambito sanitario, con particolare riferimento a quei servizi e attività erogate nelle farmacie pubbliche che hanno ricadute dirette sui cittadini.

Erano presenti anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri e il responsabile di Federsanità Umbria, Daniele Benedetti.

“Le farmacie – commentano i due presidenti, D’Acunto e Toniaccini – svolgono sempre più un ruolo di presidio in ambito sanitario e assumono centralità nell’erogazione di alcuni servizi strategici e essenziali per la collettività, soprattutto in quelle aree più marginali del territorio. Poter iniziare una sinergia fra le due associazioni, significa informare sempre più i cittadini sulle possibilità offerte dalle farmacie e accompagnarli in modo consapevole attraverso i molteplici servizi che offrono”.

Nei prossimi giorni sarà condivisa una lettera di intenti fra le due associazioni con cui si darà concretezza alla collaborazione.




Un Protocollo d’intesa tra Federfarma Umbria, Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria per rafforzare la comunicazione sui servizi al cittadino

Luciani e Toniaccini: “Intendiamo consolidare il peso della territorialità”. Si parte evidenziando l’importante campagna per effettuare test antigenici rapidi nelle farmacie umbre.

Con la firma apposta questa mattina tra Federfarma Umbria, Anci Umbria e Federsanità Umbria è stata sancita una importante collaborazione nell’ambito della comunicazione di servizi al cittadino. Si comincia con la diffusione della campagna di informazione/promozione sull’accordo sottoscritto da Regione Umbria e farmacie pubbliche e private convenzionate per effettuare test antigenici rapidi alla popolazione studentesca e al personale docente e non docente delle scuole secondarie di secondo grado. “Con questo accordo – hanno dichiarato il presidente di Federfarma Umbria e di Federsanità Umbria, rispettivamente Augusto Luciani e Michele Toniaccini – intendiamo sensibilizzare i cittadini sull’importanza dello screening, come ulteriore strumento a contrasto della diffusione del Covid -19, ma più in generale diamo vita a una sinergia tesa a far conoscere e ad avvicinare la popolazione a tutti quei servizi per loro essenziali. Intendiamo rafforzare il ‘peso’ della territorialità nei processi che chiamano in causa i bisogni della collettività, a maggior ragione in un momento così difficile e delicato come quello che stiamo attraversando a causa del proliferare della pandemia”. All’incontro, avvenuto nella sede di Federfarma Umbria a Perugia, hanno preso parte anche il segretario e il direttore generale di Federfarma Umbria, rispettivamente Gianluca Ceccarelli e Franco Baldelli e il segretario generale di Anci Umbria, nonché direttore di Federsanità Umbria, Silvio Ranieri.




Servizio Civile in Anci Umbria: nuove opportunità di formazione e crescita professionale per giovani fra i 18 e i 28 anni di età.

Sono disponibili 5 progetti per 88 posti, coinvolti 31 Comuni umbri per un anno di lavoro!

5 progetti in Umbria, per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità e 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale, fra i 18 e i 28 anni di età, pubblicato lo scorso 21 dicembre, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale (https://www.politichegiovanilieserviziocivile.gov.it/dgscn-news/2020/12/bando_2020.aspx). Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 8 febbraio 2021.

Rispetto al dato totale, sono due i progetti proposti da Anci Umbria e 7 i posti disponibili: 5 i volontari per “EDUCARE LA COMUNITA’: LA RESILIENZA COME SFIDA AI CAMBIAMENTI”; e 2 i volontari per “TERRITORI E POPOLAZIONI RESILIENTI: PREVENZIONE E COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI”.

 “Il servizio civile universale – afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini – è un’esperienza straordinaria, una grande opportunità in termini di crescita personale e professionale, una finestra sul mondo del lavoro, ancor più quest’anno caratterizzato da una profonda crisi economica e occupazionale. Un bellissimo impegno in progetti innovativi, su diversi temi di primaria importanza: assistenza, prevenzione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale. Rappresenta anche un bellissimo esercizio di educazione civica. Solo per fare un esempio, in questa emergenza sanitaria, Anci Umbria aveva messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID. Altri sei erano stati dislocati in alcuni Comuni umbri”.

Anci Umbria parteciperà a questo straordinario progetto, coinvolgendo anche i Comuni di Alviano, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montone, Nocera Umbra, Orvieto, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, Scheggia e Pascelupo. Sigillo, Spello, Torgiano, Trevi, Valfabbrica e Valtopina. Di questi, i Comuni che ospitano 6 posizioni per minori opportunità sono Torgiano, Valtopina, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle e Montecchio.

“In questi anni, Anci Umbria – aggiunge il segretario generale, Silvio Ranieri – ha formato molti ragazzi e ragazze, dando loro strumenti e opportunità di crescita professionale e di arricchimento personale, garantendo le basi per un futuro lavoro. Molti di loro hanno trovato, infatti, una occupazione altrove, altri, proprio nella nostra associazione. Inoltre, abbiamo coinvolto in questo progetto direttamente i Comuni. Abbiamo, infatti, avviato, insieme ad Anci Lombardia, un percorso di accreditamento dei Comuni nella rete Anci”.

LE TESTIMONIANZE DI CHI HA SVOLTO IL SERVIZIO CIVILE IN ANCI UMBRIA

ANJA TRIVERO

Anja Trivero ha svolto il Servizio Civile in Anci Umbria nell’anno 2017-2018, con il bando speciale “Sisma Centro Italia”.

“E’ stata un’esperienza sicuramente formativa e molto interessante. Quando ho iniziato il Servizio Civile, stavo concludendo – racconta Anja Trivero – l’ultimo anno di Università. Ho potuto, così, avvicinarmi al mondo del lavoro. Durante il Servizio Civile ho supportato l’Ufficio Anci Umbria ProCiv nella sua attività legata alla protezione civile, ma ho potuto anche conoscere i diversi ambiti in cui opera l’associazione, alcuni dei quali in linea con il mio percorso di studio. Al termine dell’esperienza, mi è stato chiesto di proseguire il lavoro in Anci Umbria. Il Servizio Civile è una concreta opportunità per entrare a contatto con il mondo del lavoro e conoscerne le sue dinamiche, è un approccio diretto”.

GABRIELE ANTONINI

“E’ stata un’ottima esperienza. Mi sono messo in gioco, anche per capire se il percorso che avevo scelto era quello giusto, ma soprattutto se ero in grado di perseguirlo, se era ciò che volevo e che mi piaceva. E’ stata una prova della vita e sulle mie capacità: tutto questo ti dà nuove forze ed energie, autostima e attesta una volontà di cui prima, forse, non si aveva piena consapevolezza.

Ma è stata anche una esperienza di amicizie: oltre ai colleghi che mi hanno aiutato, ho incontrato anche nuovi amici con cui ho condiviso questo progetto. E ora ho la possibilità di continuare questa avventura in Anci Umbria, attraverso un tirocinio.

E’ un qualcosa che mi porterò con me per tutta la vita!”.

 

–         LINK CON TUTTI I PROGETTI, RIPARTITI FRA ANCI E I COMUNI PARTECIPANTI

Di seguito il link relativo alla tabella riportante Comuni, progetti e disponibilità per i volontari:

https://www.scanci.it/xnews/apl/_private/cli/INEWSa97a94aGGG/att/2019_PROGETTI_tabella_Umbria.pdf

 

–          LINK INTERVISTA SEGRETARIO GENERALE ANCI UMBRIA, SILVIO RANIERI:

https://wetransfer.com/downloads/df5817aa039791925c46e010d586470d20210113110247/2c69cb887a10e8034ef11beb508072a320210113110314/391ff7

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 8 febbraio 2021. Oltre tale termine, il sistema non consentirà la presentazione delle domande. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

Per presentare domanda di partecipazione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
Ulteriori dettagli per la presentazione della domanda sono contenuti nel bando consultabile al link: https://www.serviziocivile.gov.it/media/757821/bando-ordinario_2020.pdf

 

ALCUNI DATI E UN PO’ DI STORIA

ANCI Umbria, in occasione della pubblicazione del bando straordinario di progettazione dedicato ai territori colpiti dal sisma 10 marzo 2017, inizia la sua avventura nel servizio civile insieme ad ANCI Lombardia.

Il Servizio Civile è rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni di età, prevede un impegno di 30 ore settimanali in progetti innovativi su diversi temi di primaria importanza: assistenza, prevenzione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale. Questo percorso rappresenta un’importante opportunità per i giovani che possono vivere una reale esperienza di cittadinanza attiva al servizio del Paese.

La partecipazione dei Comuni umbri al servizio civile avviene attraverso un protocollo tra ANCI Umbria e ANCI Lombardia. Quest’ultima, in 13 anni, ha coinvolto nei suoi progetti circa 600 Enti Locali che hanno avviato oltre 6000 giovani all’interno dei servizi comunali.

Nel 2017 viene istituito il Servizio Civile Universale: nel nuovo sistema si prevede l’attribuzione di un diverso ruolo ai soggetti che partecipano. In particolare, lo Stato acquisisce un ruolo preminente mediante lo svolgimento delle attività di programmazione, garantendo, attraverso una puntuale analisi del contesto nazionale ed internazionale, la pianificazione degli interventi in materia di servizio civile universale in Italia e all’estero, nonché l’individuazione degli standard qualitativi degli interventi stessi.

Anci Umbria sottoscrive una convenzione con Anci Lombardia e propone ai Comuni umbri di accreditarsi con la rete ANCI.

Alla fine del 2019 sono accreditati ad Anci Umbria 34 Comuni (Perugia, Bastia Umbra, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Valfabbrica, Valtopina, Terni, Alviano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano e Porano); 30 giovani selezionati, di cui 10 hanno partecipato al servizio civile in ANCI Umbria, 6 al progetto protezione civile, 4 al progetto Educazione. 10 le certificazioni delle competenze erogate.

Durante l’emergenza sanitaria, Anci Umbria ha messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID; altri 6 hanno svolto il servizio nei Comuni.

Nota: La scadenza è stata prorogata al 15 febbraio ore 14,00.




Covid-19/ Cambiano le modalità di comunicazione della raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi

Cambia il sistema di comunicazione per la raccolta dei rifiuti dei soggetti risultati positivi al Covid-19: in un’ottica di semplificazione delle procedure, infatti, Anci Umbria aveva chiesto alla Regione Umbria che tutte le informazioni venissero fornite nella stessa lettera con cui le Aziende territoriali comunicano la positività ai cittadini. La Regione ha accolto la proposta avanzata da Anci Umbria e condivisa con Auri. In questo modo vengono eliminati passaggi intermedi, compresa la comunicazione dei sindaci.

“Vorrei ringraziare – commenta il presidente f.f. di Anci Umbria, Michele Toniaccini – la Regione Umbria per aver recepito le nostre richieste, ma soprattutto per lo spirito di collaborazione con cui si fronteggia questa pandemia, fra istituzioni ed enti diversi”.




A Federsanità e Anci Umbria ProCiv nominato, come da Statuto, Michele Toniaccini quale presidente facente funzione, in attesa che l’Assemblea congressuale rinnovi le cariche

Durante l’incontro di sabato scorso per Federsanità e di questa mattina per Anci Umbria ProCiv è stato nominato, come da Statuto, Michele Toniaccini quale presidente facente funzione, in attesa che le due assemblee procedano con il rinnovo delle cariche.

Il presidente Toniaccini ha ringraziato i precedenti Presidenti, Leopoldo Di Girolamo per Federsanità, e Silvia Bernardini per Anci Umbria ProCiv, “per l’impegno, la dedizione e la professionalità con cui, in questi anni, hanno portato avanti l’attività”.

“I risultati conseguiti – afferma Toniaccini – sono di grande rilevanza, non solo per i Comuni che compongono le due associazioni, ma anche per le comunità su cui sono ricaduti importanti progetti e azioni”.

Il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri ha sottolineato come “le associazioni abbiano collaborato con i diversi livelli Istituzionali per fronteggiare la pandemia, senza mai arretrare nell’ordinaria attività. In particolare, Anci Umbria, insieme a Federsanità e Anci Umbria ProCiv, è sempre stata a fianco dei Comuni e ha operato in stretta collaborazione con la Regione Umbria, anche presso il Cor e ha assunto il coordinamento Funzione Enti Locali”.

Anci Umbria ProCiv – che coinvolge 81 Comuni umbri e svolge un’attività di pianificazione, formazione e informazione – ha continuato a redigere i Piani comunali multirischio, a realizzare l’allestimento di aree di emergenza, ad aggiornare la carta forestale umbra. Sul fronte dell’emergenza sanitaria, in questi 11 mesi ha partecipato alla Gestione della Funzione Enti Locali e fatto parte del coordinamento Centri Operativi all’interno del Cor di Foligno. 10mila i quesiti cui ha risposto.

Quanto a Federsanità, i progetti attivi riguardano il Piano regionale Gap e Dipendenze, la donazione degli organi, per il Servizio Civile Universale, il programma triennale di ricerca e prevenzione del randagismo, il progetto ZeroSpreco.

Sull’emergenza sanitaria, fra le tante attività, ha realizzato le conference call con i Comuni per la parte sociale, incontri con i direttori del distretto per le comunicazioni sui casi positivi, ha organizzato il pre – triage negli ospedali di Spoleto, Foligno e Orvieto. Fa parte, inoltre, del gruppo di lavoro per il Piano vaccini.




Trasporto scolastico/ Anci Umbria risponde a CNA UMBRIA e ribadisce l’impossibilità a intervenire direttamente

Non ci sono le condizioni giuridiche, nè finanziarie. Servono soluzioni percorribili, non slogan.

“Stupiscono – afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini – le affermazioni di Cna sotto diversi punti di vista. A partire dal fatto che a fronte della mera richiesta di Cna, espressa nel corso di un incontro fra l’organizzazione degli artigiani e l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di dare indicazioni ai Comuni di procedere con i Ristori, la nostra associazione si è fatta carico di intervenire nella sostanza dei fatti, per trovare una soluzione percorribile, vera, concreta e attuabile, a favore delle imprese del trasporto. Per Anci Umbria sarebbe stato molto più semplice accogliere le richieste di Cna Umbria volte solo a sollecitare i Comuni nel procedere con i ristori, sapendo, come peraltro è stato fatto presente in sede di videoconferenza, che dal punto di vista giuridico non è una strada fattibile. I Comuni, come GIA’ da sentenza della Corte dei Conti, NON possono fare i ristori. Non ci sono le condizioni giuridico-legislative.

Anci Umbria ha a cuore le ragioni delle società di trasporto, le cui sorti si possono risolvere solo con le dovute misure che non sono in capo ai Comuni. Nonostante ciò, proprio perché non vogliamo lasciare sole le imprese del settore, e lo abbiamo ribadito più volte, ci siamo presi l’impegno, serio, di creare le condizioni, e questo è il ruolo di Anci Umbria, per risolvere, in modo condiviso, le problematiche. Il percorso non lo abbiamo certo cominciato solo qualche giorno fa, ma da mesi. E le diverse lettere scritte ad Anci e alla Regione dell’Umbria non rappresentano, di certo, la volontà a chiudere le porte.

Anci Umbria, invece, sta cercando di creare una sinergia con Anci nazionale (cui abbiamo scritto lo scorso 14 dicembre, ma già nei mesi scorsi avevamo fatto presente la questione) e con la Regione dell’Umbria (cui abbiamo chiesto, lo scorso 16 dicembre, un intervento in merito), perchè si trovi modo di dare corso alle richieste delle imprese del settore, con uno spirito collaborativo fra Istituzioni e con le imprese.

Anci Umbria ritiene anche che una contrapposizione così netta fra le parti non giovi ad alcuno, tanto che già dalla riunione con Cna Umbria, si è fatto presente che si condividono le legittime richieste delle imprese del settore, ma che servono risorse che devono essere girate dal Governo centrale o regionale.

Altra questione. Le risorse che i Comuni avrebbero già avuto nei loro bilanci. A Cna Umbria si ricorda che i Comuni stanno fronteggiando una pandemia senza precedenti che ha portato a varare, dal governo centrale, misure straordinarie: fra queste, in ambito del trasporto scolastico, il contenimento ridotto del numero di passeggeri sui bus scolastici, che ha determinato un aumento dei costi per i Comuni, e la sanificazione dei mezzi che, diversi Comuni, si sono accollati come spesa.

Quanto alla partecipazione delle associazioni di categoria ai Tavoli istituzionali non spetta, certamente, ad Anci Umbria il compito di invitare i diversi soggetti coinvolti.

Ciò detto, Anci Umbria continuerà a interloquire con le altre Istituzioni nazionali e locali per trovare una giusta soluzione alle imprese del settore”.

19 dicembre 2020




“Lavoro agile e conflitti organizzativi nella pubblica amministrazione. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso”: è il titolo del webinar di oggi, a conclusione del progetto “Io e gli altri”

Un modello sperimentale, replicabile non solo a livello nazionale, ma anche europeo: è il progetto “Io e gli altri, la gestione delle relazioni nell’ambiente lavoro”, che ha visto protagonisti tre diversi soggetti: INAIL UMBRIA – INCA CGIL UMBRIA e ANCI UMBRIA. Giunto a conclusione, è stato presentato questa mattina nel corso del webinar Lavoro agile e conflitti organizzativi nella pa. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso”.

Il progetto, che ha coinvolto circa 800 lavoratori su 10 Comuni umbri, si è sviluppato nel triennio dicembre 2016-giugno 2020.

I tre partner istituzionali hanno definito, ben prima della pandemia, gli strumenti per prevenire i rischi psicosociali da lavoro.

I risultati conseguiti nei tre anni di lavoro sono stati oggetto di riflessione a seguito degli effetti della pandemia che, in pochissimi mesi, ha determinato un cambiamento epocale nel modello organizzativo.

Il progetto – ha spiegato la consulente Nardi – prevede l’applicazione di un modello sperimentale realizzato su un campione significativo di Comuni dell’Umbria che ha raggiunto un totale di circa 800 lavoratori nel triennio dicembre 2016– giugno 2020. Sono stati coinvolti sindaci, dipendenti, dirigenti, rappresentanti del sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro; è stata realizzata una piattaforma web “io e gli altri” accessibile a tutti i lavoratori.

La dottoressa Ligi ha sottolineato “l’importante sinergia fra Istituzioni diverse del territorio, con il comune obiettivo di indagare i rischi lavorativi e psicosociali e di individuare un modello efficace per affrontarli, attenzionando quei rischi connessi ai conflitti in ambito lavorativo”.

Il segretario generale Ranieri ha parlato di quanto “il progetto sia attuale e della necessità di mettere in atto, alla luce dei profondi cambiamenti imposti dalla pandemia, non solo nuove forme di organizzazione nella pubblica amministrazione e nelle aziende, ma anche nuovi strumenti di gestione del lavoro e dei conflitti”.

Roberto Panico di Inca CGIL ha evidenziato come “lo stress da lavoro sia spesso una patologia subdola e sottovalutata che, se fino a prima riguardava il lavoratore e il lavoro, ora con lo smart working è entrata nelle case dei lavoratori e quindi nelle loro famiglie”.

Report sintesi Progetto IO E GLI ALTRI

 




Venerdì 18, webinar su lavoro agile e conflitti organizzativi

 

“Lavoro agile e conflitti organizzativi nella PA. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso” è il webinar in programma venerdì prossimo 18 dicembre dalle ore 11 alle 12

 

 

INAIL UMBRIA – INCA CGIL UMBRIA e ANCI UMBRIA insieme per definire gli strumenti per prevenire i rischi psicosociali da lavoro, resi ancora più evidenti dalla pandemia che, in pochissimi mesi, ha determinato un cambiamento epocale nel modello organizzativo: è il progetto “Io e gli altri, la gestione delle relazioni nell’ambiente lavoro”.

Il progetto, giunto a conclusione, verrà presentato durante il webinar “Lavoro agile e conflitti organizzativi nella PA. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso”, in programma venerdì 18 dicembre dalle ore 11 alle 12, all’indirizzo https://zoom.us/j/95765793391?pwd=S3JrcjJtQnVYdFU1TUdkV1o1U1dEUT09

E in diretta anche sulla pagina Facebook di Anci Umbria.
Il progetto ha coinvolto circa 900 lavoratori su 9 Comuni umbri, nel triennio dicembre 2016 – giugno 2020.

 

IL PROGRAMMA:

SALUTI

Gabriella Madeo –  Servizio prevenzione e sanità Regione Umbria

Michele Toniaccini – Presidente f.f. ANCI Umbria

TAVOLA ROTONDA

Alessandra Ligi – Direttore regionale INAIL Umbria

Roberto Panico – Coordinatore regionale INCA – Cgil Umbria

Silvio Ranieri – Segretario Generale ANCI Umbria

Valentina Nardi – Consulente del Lavoro – Formatrice del Progetto

Con i contributi dei Comuni coinvolti nel progetto: Seguiranno alcune testimonianze, fra cui quella del sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti




Trasporto pubblico scolastico/ Anci Umbria è a fianco delle imprese, ma servono le dovute risorse dal nazionale

L’Ufficio di presidenza: “Chiederemo al Governo che vengano assegnati i 20 milioni di euro promessi dal Dl rilancio”

C’è massima disponibilità verso le imprese del trasporto scolastico dell’Umbria, come pure la volontà a riconoscere le loro legittime richieste, ma servono risorse che devono essere girate dal Governo centrale”: è quanto affermato dal presidente di Anci Umbria f.f., Michele Toniaccini e dagli altri componenti dell’Ufficio di presidenza, durante il vertice in videoconferenza di venerdì mattina. Erano presenti, oltre al presidente Toniaccini, la sindaca di Assisi Stefania Proietti, la sindaca di Amelia Laura Pernazza, il sindaco di Montecchio Federico Gori, il sindaco di Spello Moreno Landrini, l’assessora del Comune di Città di Castello Rossella Cestini e gli assessori al Comune di Terni Cinzia Fabrizi e Andrea Giuli.

L’Ufficio di presidenza ha evidenziato “le difficoltà oggettive dei Comuni a rispondere direttamente alle imprese del trasporto scolastico, in quanto i Comuni non hanno né il supporto legislativo, né quello della Corte dei Conti, né tantomeno quello finanziario”.

Anci Umbria – è stato detto in modo corale – “non lascerà sole le imprese del settore, ma si farà portavoce, in seno al Governo, delle loro giuste richieste e farà pressione sull’esecutivo affinchè vengano liberati i 20 milioni previsti nel dl rilancio. Su questa partita si attiverà anche con Anci nazionale”.

I componenti dell’Ufficio di presidenza hanno concordato, infine, sulla necessità di “coinvolgere la Regione dell’Umbria, per creare un fronte comune verso il Governo e per verificare la possibilità di reperire eventuali risorse”.