Umbria Film Commission presentata Fondazione; Tesei e Agabiti: ”giornata importante per l’Umbria”

 

(agenzia umbria notizie)

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umbria film commission presentata fondazione; tesei ed agabiti:”giornata importante per l’umbria”

(aun) – Perugia, 31 mar. 021 – “L’appuntamento di oggi è per noi motivo di orgoglio perché siamo riusciti a costituire, in tempi relativamente rapidi e grazie al lavoro di squadra, la fondazione di Umbria Film Commission, tanto attesa e che mancava nella nostra regione”:  lo ha detto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei nel corso della presentazione, avvenuta stamani a Palazzo Donini, della Fondazione Umbria Film Commission, a cui hanno partecipato la sottosegretario di Stato al Ministero della cultura Lucia Borgonzoni, i sindaci di Perugia, Andrea Romizi, e di  Terni, Leonardo Latini, il presidente Anci Umbria Michele Toniaccini, la presidente della Associazione italiana film commission Cristina Priarone, il regista Paolo Genovese il presidente di Anica, Francesco Rutelli. Presenti anche i membri del Cda.

 “Sin dall’insediamento di questa Giunta – ha aggiunto la presidente Tesei – abbiamo lavorato a questa priorità avendo piena consapevolezza che quello dell’Umbria è un territorio naturalmente vocato all’accoglienza di produzioni cinematografiche e televisive. Si tratta di una bellissima iniziativa, condivisa con tutti i Comuni umbri, che avrà notevoli ricadute anche per lo sviluppo economico dei territori. Crediamo fermamente in questo progetto per il quale nella Giunta di oggi abbiamo deliberato uno stanziamento importante per un milione e mezzo di euro per il 2021 finalizzato al supporto delle produzioni ed ulteriori risorse dedicate alla formazione professionale delle figure tecniche, rivolto anche alle maestranze del territorio. Ad  aprile – ha annunciato Tesei – la Giunta regionale presenterà inoltre un pacchetto straordinario di misure per i settori del turismo, della cultura e dello spettacolo. Si tratta di strumenti diversi, tutti collegati da una strategia unica che, oltre al rafforzamento dei ristori per operatori, associazioni e imprese operanti in questi settori, punterà a favorire la ripartenza di un comparto particolarmente colpito dagli effetti del Covid”.

   La sottosegretario di Stato al Ministero della cultura Lucia Borgonzoni ha evidenziato che “i temi dell’audiovisivo e della cultura sono fondamentali per il nostro Paese, in quanto hanno una ricaduta enorme sui territori dove le film commission rappresentano fattori di sviluppo e di attrazione.  Anche nell’ambito del Pnrr sono previsti consistenti investimenti sulle film commission ed in particolare su Cinecittà come attrattore mondiale della produzione audiovisiva e filmica in Italia e volano per le altre realtà regionali”. Borgonzoni ha inoltre affermato che c’è e ci sarà “il supporto del ministero a sostegno delle film commission, nella consapevolezza che, come emerso da una ricerca di Anica in collaborazione con il centro studi di Confindustria,  l’investimento sull’audiovisivo costituisce un  moltiplicatore economico molto alto per i territori dove si investe”.

La presidente della Associazione italiana film commission Cristina Priarone ha sottolineato come “una regione così importante come l’Umbria, aveva bisogno di una film commission strutturata. Le film commission – ha aggiunto – incarnano l’osmosi tra territorio e settore audiovisivo. E’ dunque fondamentale la partecipazione del territorio attraverso la Regione e gli enti locali e da questo punto di vista l’Umbria parte da ottime basi, avendo anche a disposizione una buona dotazione di risorse e la presenza di Paolo Genovese che darà vita e belle scelte strategiche ed umane. La nostra Associazione ci sarà per eventi e iniziative di lancio e per aiutare la Film commission umbra in tutti i settori, per portarla alla conoscenza nazionale. Le film commission – ha concluso – sono avamposti che interagiscono su una scena mondiale e che innescano processi di virtuosi di sviluppo territoriale e turistico”.

  Per il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, “la costituzione della Fondazione rappresenta una nuova opportunità di promozione per i comuni che possono così mettere a leva le loro peculiarità ed eccellenze in una regione che ha già dimostrato di essere attrattiva per molti autori e registi e la sinergia fra Anci Regione e Comuni di Perugia e Terni rappresenta un valore aggiunto per l’intera Umbria”.

   “Oggi è un momento storico che dà inizio ad una grande avventura – ha detto il sindaco di Terni, Leonardo Latini – e siamo pronti ad accogliere questa sfida di rilancio oltre che di resilienza dovuta alla pandemia. Siamo pronti a fare la nostra parte anche per l’interlocuzione con imprese e settore del turismo. Terni ebbe negli anni 90 l’intuizione del rilancio del proprio territorio attraverso la produzione cinematografica legata agli studi di Papigno dove sono stati girati film importanti.  Ora – ha aggiunto – abbiamo un soggetto che può coordinare l’attività legata all’audiovisivo a livello regionale e ciò è fondamentale per la nostra regione che è un vero e proprio set naturale.

Nel “ringraziare tutti i soggetti che hanno portato alla nascita della Fondazione”, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha evidenziato che “Umbria film commission rappresenta un fattore importante per lo sviluppo dell’intera regione e per la sua promozione, ma anche costituisce un’occasione per recuperare consapevolezza della identità regionale. Ciò ci consentirà di affrontare le produzione in un rinnovato spirito di  collaborazione tra i territori. Avere già a disposizione importanti risorse di bilancio testimonia la volontà concreta di portare avanti questa sfida che rappresenta anche una opportunità per i lavoratori del comparto”

“Non mi risparmierò in questo impegno – ha detto Paolo Genovese presidente della Fondazione. Abbiamo ora a disposizione uno strumento fondamentale per il territorio e per incrementare l’attività cinematografica, lavorando per attrarre produzioni in Umbria, una regione che ha tantissime risorse e che è un set naturale. I finanziamenti per questo sono importanti, così come la flessibilità nell’erogare servizi e la logistica legate al settore per rendere più facili le produzioni. Occorre fare conosce inoltre la straordinaria accoglienza umbra e  lavorare, con le istituzioni e gli amministratori comunali, perché grazie alle produzioni si possano esportare il nostro territorio, la cultura, il cibo, il paesaggio. C’è il nostro impegno anche sul fronte della didattica – ha aggiunto Genovese, con l’obiettivo di realizzare  una scuola di cinema in Umbria che ci consentirebbe di  avere maestranze, tecnici e professionisti disponibili sul territorio.  Altro obiettivo – ha concluso – è quello di realizzare un grande Festival di cinema, come appuntamento culturale e cinematografico e mezzo per far conoscere il territorio e le sue eccellenze”.

Il presidente di Anica, Francesco Rutelli ha detto che “l’Umbria,  può ora far tesoro nelle precedenti esperienze delle altre film commission a livello nazionale. In questo ambito – ha aggiunto Rutelli – la specializzazione rappresenta un elemento fondamentale e la specificità umbra va valorizzata come fattore strategico. La prima film commission italiana – ha ricordato – è nata a Roma durante la mia amministrazione. A distanza di 25 la platea si è notevolmente ampliata: non solo cinema, ma spot, web ed attività on line. Nel solo mese di marzo a Roma sono stati contati 207 set aperti. L’Anica si batterà per la riapertura del cinema in condizioni di sicurezza. Nel frattempo abbiamo lavorato con le maestranze, gli  attori, i  sindacati,  registi e produttori. Grazie agli incentivi del governo per fronteggiare i costi covid, abbiamo potuto far girare e pieno regime le produzioni. In Umbria – ha concluso – ci son tutte le condizioni per fare grandi cose e non mancherà il nostro sostegno”. 

   “Abbiamo scommesso sin dal nostro insediamento, insieme alla presidente Tesei che ci ha sempre creduto, sul ‘progetto Fondazione’, come organismo stabile, a tempo indeterminato ed in grado di viaggiare con le proprie gambe e diventare volano di sviluppo per i settori della cultura, dello spettacolo e del turismo – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura Paola Agabiti. Nella Giunta di questa mattina – ha proseguito – abbiamo approvato i criteri per i primi due strumenti fortemente connessi alla Film Commission:  lo schema per la pubblicazione del cosiddetto Film Fund, per un milione e mezzo di euro, per finanziare le produzioni di film, fiction, documentari e cortometraggi, gestito da Sviluppumbria,  ed i criteri del bando straordinario di formazione Techné per l’acquisizione, l’aggiornamento e la specializzazione di competenze tecnico-professionali per i profili del settore dello spettacolo dal vivo. Si tratta di un progetto pilota, che sarà gestito da Arpal, per il quale abbiamo stanziato 600 mila euro.  Sono tante le idee alle quali stiamo lavorando – ha concluso – e gli obiettivi che vogliamo raggiungere coinvolgendo tutti gli attori del territorio, delle istituzioni, del mondo delle imprese. Sono certa che grazie al contributo del Presidente Genovese, a cui rivolgo l’augurio di buon lavoro e di tutti i consiglieri di amministrazione – che saluto e ringrazio – potremo dare un forte impulso alla vita culturale, sociale ed economica della nostra regione”. 

   Questa la composizione del Cda di Umbria film commission e relativi enti di nomina:  Paolo Genovese – Presidente (Regione Umbria), Lidia Vizzino (Regione Umbria), Maria Rosi (Regione e Anci), Daniele Corvi (Comune Perugia), Nicola Innocenti (Comune di Terni)




Il cordoglio di Anci Umbria per la scomparsa del sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella

 

Anci Umbria ha appreso con dolore la scomparsa del sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella e si stringe attorno alla famiglia e all’intera città. Anci Umbria ha avuto modo di approfondire la conoscenza del sindaco Fontanella e di apprezzarne le qualità umane e professionali anche durante questi anni di ricostruzione post sisma.

Ci lascia un collega, un amico, una persona che si è sempre spesa per la sua comunità”.




Domani, ore 15, Forum degli Enti Locali per la cooperazione internazionale in Palestina

“Il ruolo degli Enti Locali per la localizzazione dell’Agenda 2030. Esperienze e prospettive future di cooperazione in Palestina”

“Bee the Change” è un progetto di cooperazione in Palestina ed è una delle esperienze – che ha avuto ampio successo e un ottimo riscontro – di cui si parlerà domani, mercoledì 24 marzo dalle ore 15 nel corso del Forum degli Enti Locali per la cooperazione internazionale in Palestina, che tratterà “Il ruolo degli Enti Locali per la localizzazione dell’Agenda 2030. Esperienze e prospettive future di cooperazione in Palestina”.

Il progetto “Bee the Change” è promosso dalla Regione Umbria e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Vede tra i partner ANCI Umbria, FELCOS Umbria, Comune di Foligno, APAU – Associazione dei produttori apistici umbri, APIMED – Federazione degli apicoltori del mediterraneo, Ponte Solidale, Agenzia Umbria Ricerche, CTM Altromercato, Equo Garantito – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale, Cooperativa Apicoltori di Ramalla, Cooperativa Apicoltori di Jenin,  AOWA – Association of Women’s Action.

“Bee the change” mira ad aumentare le opportunità di lavoro e reddito, specialmente per giovani e donne, nelle aree rurali di Ramallah e Jenin (West Bank), attraverso il rafforzamento del settore apistico e il supporto alla filiera delle piante aromatiche e officinali (PAO).

A questo fine, il progetto ha contribuito a supportare il settore dell’apicoltura attraverso il rafforzamento delle competenze e innalzamento dei servizi forniti da due cooperative di apicoltori locali partner del progetto, una a Ramallah e l’altra a Jenin. Il processo si è concentrato sul miglioramento della qualità dei mieli prodotti e sulla standardizzazione dei processi di conferimento e commercializzazione degli stessi da parte delle Cooperative, per le quali sono stati attivati due centri di assistenza tecnica dove gli apicoltori associati potranno lavorare e vendere il proprio miele.

In questo quadro, particolare rilevanza è stata attribuita al ruolo degli Enti Locali palestinesi, da subito coinvolti nei processi decisionali a livello locale per garantire un supporto concreto e duraturo alle realtà coinvolte, anche in ottica sostenibilità futura.

L’altro filone del progetto riguarda l’avvio di nuove coltivazioni di PAO nelle aree di Ramallah e Jenin, attraverso il supporto alle attività dell’Associazione di donne palestinesi AOWA, già impegnata da anni nella produzione di saponi naturali grazie al sostegno di precedenti progetti di cooperazione con realtà umbre. Grazie al progetto “BEE THE CHANGE”, AOWA ha ampliato le proprie attività, con l’avvio della produzione di olii essenziali derivanti dalle piante aromatiche autoprodotte, in particolare coltivando e distillando menta e lavanda. In questo modo, l’intera filiera di produzione è totalmente sotto la diretta gestione delle donne di AOWA e ne garantisce il controllo della qualità e la sostenibilità futura.

Le azioni messe in campo da “Bee the Change” hanno riguardato momenti di formazione agli apicoltori e alle donne per migliorare la qualità di mieli, olii essenziali e saponi naturali da loro prodotti; allestimento di due centri di lavorazione e vendita del miele; rafforzamento delle capacità imprenditoriali; organizzazione della 10° edizione del “Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo”; avvio di una nuova coltivazione di erbe aromatiche per l’estrazione di olii essenziali; potenziamento del laboratorio di produzione; formazione a rappresentanti dei Comuni palestinesi; organizzazione di eventi in Palestina e in Umbria.

Durante il forum, organizzato nell’ambito del progetto “Bee the change” verrà anche presentato il progetto “Safebuilder”, in Palestina: “L’esperienza del Comune di Gubbio – afferma il sindaco, Filippo Maria Stirati – quale capofila di un partenariato con la nostra Università dei Muratori, Scalpellini ed Arti Congeneri, il Centro edile sicurezza e formazione di Perugia, il Governo dello Stato di Palestina, il Regno Hascemita di Giordania e le associazioni di costruttori “Palestinian Contractors Union – PCU”e Jordanian Construction Contractors Association (JCCA) nel progetto è stata ed è tutt’oggi di grande interesse sociale, culturale, storico e politico. Tale progetto infatti non solo ci ha consentito di mettere in piedi un’importante scuola di sicurezza sul lavoro, ma ci ha anche permesso di promuovere e diffondere le competenze delle nostre maestranze locali. I nostri viaggi nel Governatorato di Ramallah e Al-Bireh in Cisgiordania e ad Amman ci hanno infatti consentito di approfondire le relazioni culturali ed economiche con i Paesi con i quali abbiamo lavorato, mettendo le basi anche per quella che diverrà una vera e propria scuola di restauro e di lavorazione della pietra che porterà le tradizioni e la storia della nostra manualità a fondersi con le tecniche e la storia delle terre di Palestina e Cisgiordania”.

Al forum interverranno

Presentazione

Lucia Maddoli, vice direttore FELCOS Umbria

Saluti introduttivi

Franco Brilli, dirigente del servizio Relazioni internazionali, finanza d’impresa, e internazionalizzazione del sistema produttivo della Regione Umbria

Francesco De Rebotti, presidente FELCOS Umbria

Alessandro Mancini, coordinatore progetto FELCOS Umbria

Ahmad Arda, sindaco del Comune di Arrabah

Filippo Maria Stirati, Sindaco del Comune di Gubbio

Guglielmo Giordano, titolare sede – Aics Gerusalemme

IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO IN PALESTINA

Modera

Lucia Maddoli

Intervengono

Marina Sereni, vice Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale (videomessaggio)

Giuseppe Fedele, Console Generale d’Italia a Gerusalemme

Musa Hadid, Sindaco di Ramallah e presidente Association of Palestianian Local Authorities

Simonetta Paganini, Associazione Nazionale Comuni Italiani – Responsabile Dipartimento Rapporti con Associazioni UE ed extra Ue e Cooperazione decentrata

Simone Pettirossi, Assessore Comune di Assisi e membro Consiglio Direttivo FELCOS

Umbria.




ERASMUS PLUS Domani, lunedì 22 marzo, tirocinio formativo all’estero per 17 studenti umbri, in Spagna

Una importante novità per il settore scuola che dà vita a nuove opportunità, formative e professionali, per i giovani studenti: Anci Umbria ha, infatti, conseguito l’accreditamento per il Programma Ersamus 2021-2027.

Anci Umbria aveva già ottenuto nel 2019 il finanziamento per 100 borse di mobilità ai fini di tirocinio lavorativo per 100 neodiplomati, con il Progetto Erasmus + “Travelling into The heart of Europe”. A causa del COVID 19, c’erano stati dei blocchi e al momento, hanno visto la partenza solo 7 studenti per Malta e 9 per la Francia.

Domani, lunedì 22 marzo, scatta, invece, un nuovo blocco di partenza per 17 ragazzi e ragazze, con destinazione Spagna, per una esperienza di 4 mesi di tirocinio lavorativo a Valencia e anche di approfondimento della lingua straniera. Andranno a lavorare in bar, ristoranti, aziende.

“L’accreditamento è un riconoscimento fondamentale – spiega il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – che ci consente di accedere, direttamente e in automatico, ai finanziamenti annuali, presentando solo una domanda di budget all’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE. Un attestato del lavoro che abbiamo svolto come Anci e che andrà a beneficio dell’intera organizzazione, semplificandone, da qui in avanti, procedure e tempi e dando certezza dell’attività. Con un accesso stabile ai finanziamenti è possibile focalizzarsi su obiettivi a lungo termine e utilizzare le attività di mobilità per accrescere in maniera graduale la qualità dell’apprendimento e dell’insegnamento della propria organizzazione, fino a raggiungere livelli successivi”.

Con un accreditamento Erasmus si possono, infatti, facilmente richiedere fondi ogni anno per nuove attività di mobilità, senza la necessità di scrivere ogni volta piani dettagliati delle attività; permette di sperimentare nuove azioni; un nuovo tipo di attività o una nuova organizzazione partner; di definire gli obiettivi dell’organizzazione e dà la libertà di scegliere a che velocità intende svilupparsi. Ma soprattutto, si possono aggiornare i piani via via che si procede.

Importanti anche i partner. Anci Umbria ha presentato la domanda per l’accreditamento con l’appoggio di alcuni enti e scuole: “Giordano Bruno “ e “Cavour-Marconi-Pascal”, di Perugia, “Polo Bonghi” e “Properzio” di Assisi; “Rosselli-Rasetti” di Castiglione del Lago; “Leonardo da Vinci” di Umbertide; “Allievi Sangallo”,  Liceo “Donatelli”, “IISCA” e Liceo statale “Angeloni” di Terni; “Franchetti – Salviani” e “Plinio il Giovane” di Città di Castello. Mentre,  fra gli enti, Regione Umbria; USR Umbria; Cgil, Cisl e Uil Umbria; Glocal srl; Confcommercio; Cna Umbria; i Comuni di Castiglione del Lago, Marsciano, Narni, Bastia Umbra, Terni, Città di Castello.

Anci Umbria, insieme a quelle di Sardegna e Lazio, sta partecipando anche a un altro importante programma, sul versante della progettazione europea, con “EU Cohesion Challenge – Capitale della Coesione 2021”, di cui si attendono gli esiti. Il progetto è teso alla diffusione delle conoscenze sulle politiche di coesione europea per la prossima programmazione e alla capacità di fornire assistenza tecnica agli enti locali in materia di politiche di coesione UE. Vede, inoltre, la partecipazione dei Comuni che dovranno scegliere i migliori progetti.

“Le risorse europee – commenta Ranieri – sono uno strumento strategico non solo per una ripartenza dei nostri territori, ma anche per una nuova visione di sviluppo e crescita degli stessi”.




Anci Umbria aderisce alla XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini invita tutti i sindaci dell’Umbria a onorare la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che è il 21 marzo.

“Oggi e domani – afferma Toniaccini – si svolgono in tutta Italia iniziative e anche l’Umbria ha voluto dare il proprio contributo, nel rispetto delle normative anti Covid, non solo per ricordare le vittime innocenti di mafia, ma soprattutto per far sentire la presenza delle Istituzioni locali, come segno dell’impegno sul fronte della legalità.

Anci Umbria fa parte dell’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità e questo rappresenta un punto fermo, un faro anche su questo lungo periodo di emergenza sanitaria e sul post Covid.

Un impegno che può nascere solo dalla consapevolezza e dalla volontà a cambiare e noi Amministratori, sentinelle dei territori, dobbiamo continuare nella forte azione di monitoraggio delle nostre comunità e di contrasto a pericolose infiltrazioni, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Non ci sono isole felici, ma deve esserci unità d’intenti e di azione”.

 

Perugia 20 marzo 2021




Videoriunione Anci Umbria – Regione Umbria: nella scelta di apertura o chiusura delle scuole si procede con modelli condivisi con i sindaci, scientifici e per distretti

“Il modello che sarà seguito nella determinazione delle eventuali chiusure o aperture delle scuole presuppone, in sintesi, tre passaggi: il parere del Comitato tecnico scientifico che resta prioritario e vincolante; l’analisi dei livelli di incidenza dei contagi in questo momento presenti, unitamente alla propensione per distretto stabilita prendendo come punto di riferimento il livello sopra e sotto i 10 mila abitanti; infine, sulla base di questi dati, saranno formulate delle proposte”: è questo il procedimento concordato, questa mattina, fra Regione Umbria, rappresentata dall’assessore Paola Agabiti e dal commissario straordinario per l’emergenza, Massimo D’Angelo e i sindaci intervenuti alla videoriunione, promossa da Anci Umbria, in raccordo con la Regione.

Il commissario D’Angelo ha ricordato che “le scelte adottate con l’ultima delibera sono frutto dell’andamento epidemiologico determinato dalle varianti, inglese e brasiliana, che colpiscono con un livello di trasmissibilità molto più elevato rispetto al virus selvaggio. Abbiamo agito nel principio di massima precauzione, avendo analizzato e mappato le aree in cui le varianti erano più presenti. Preciso anche che la scuola non è in discussione quale luogo non sicuro, ma lo sono il pre e post scuola che confluiscono poi, inevitabilmente, al suo interno.

Lavoreremo secondo schede e modelli specifici e per distretti, per poi scendere nell’analisi nei singoli Comuni”.

L’assessore Agabiti ha sottolineato “la necessità di procedere con questi momenti costruttivi di confronto, tesi al bene delle nostre comunità. Abbiamo adottato scelte difficili, coraggiose, a volte non comprese dai cittadini, ma dovute, e a esclusiva tutela della loro salute. Non sono mai state decisioni assunte a cuor leggero e hanno sempre tenuto conto degli effetti negativi che avrebbero avuto sulle comunità. Non ci sono in alcun luogo ricette facili o vincenti, ma si procede con una priorità: la tutela della salute di tutti, a partire dai nostri studenti che, con le varianti, sono i più colpiti e a rischio contagio”. L’assessore Agabiti ha infine evidenziato come “nell’ultima ordinanza assunta, era già prevista la possibilità di rivedere settimanalmente l’andamento e quindi di poter modulare le scelte”.

I sindaci, nella sostanza e maggioranza degli interventi, hanno accolto questo metodo di lavoro e la scelta di operare per distretti, oltre che di procedere in modo condiviso e partecipato.

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha ringraziato la Regione dell’Umbria per “l’attenzione dedicata ai sindaci e all’Anci e per questi continui confronti che consentono ai sindaci di intervenire in modo preventivo nelle nostre comunità, di far comprendere le motivazioni alla base delle scelte, dati alla mano. Il modello concertato questa mattina va proprio in questa direzione, un metodo che tiene conto della parte scientifica e, contemporaneamente, di quella psico-sociale. Tutti noi abbiamo a cuore il bene degli studenti, la loro istruzione e sappiamo quanto l’educazione scolastica oltre che rappresentare un momento alto di socialità, sia anche la base per costruire le comunità del futuro. Ma tutto ciò deve avvenire in piena sicurezza, senza che ciò significhi additare le scuole come luogo non sicuro. Non è questo il punto come ha spiegato il commissario D’Angelo”.




18 MARZO, GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME CORONAVIRUS

Decaro ai sindaci: “Minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta davanti a tutti i Comuni italiani”

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha inviato una lettera a tutti i sindaci italiani perché domani, prima giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, partecipino con un minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri, Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta.

Di seguito il testo della lettera.

Caro collega,

domani 18 marzo sarà la prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. Nelle prossime ore, il Parlamento italiano istituirà, con legge, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia.
Così come avvenuto il 31 marzo dello scorso anno, sono convinto che anche i sindaci italiani promuoveranno occasioni e cerimonie commemorative per ricordare le tante vittime che piangono le nostre comunità e onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari.
Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale.
Per questo vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune. In concomitanza con l’arrivo a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevista per le ore 11 di domani, ritroviamoci davanti ai nostri municipi, indossando la fascia tricolore, per osservare un minuto di silenzio al cospetto della bandiera italiana esposta a mezz’asta.




Anci Umbria scrive alla presidente Tesei chiedendo una revisione dei criteri adottati nell’ultima delibera regionale per la chiusura delle scuole

In una lettera inviata ieri alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e per conoscenza agli assessori Coletto e Agabiti e al commissario D’Angelo, Anci Umbria chiede che possano essere riesaminati alcuni criteri adottati nell’ultima delibera regionale per la chiusura delle scuole.

“Con questa lettera – afferma il presidente Toniaccini – abbiamo recepito le istanze dei Comuni, avanzando una richiesta che non è di generale riapertura delle scuole, ma di revisione, laddove ci siano le condizioni e i margini, dei parametri utilizzati. Resta vincolante il parere del Cts e della sanità. Questa istanza fa parte dei rapporti di confronto e scambio reciproco che abbiamo instaurato con la Regione dell’Umbria: un dialogo continuo e di aggiornamento anche con l’assessore regionale Paola Agabiti e con il commissario D’Angelo che consente ai Sindaci, con ampio margine, di assumere decisioni e di informare tempestivamente i propri cittadini”. Il presidente sottolinea, infine, “lo spirito di collaborazione fra Regione e Anci, teso a superare insieme le difficoltà e a trovare congiuntamente le soluzioni migliori per le nostre comunità”.

Questa la lettera a firma del presidente Toniaccini:

“Gentile Presidente,

Le scrivo in merito alla delibera regionale dello scorso 12 marzo, relativamente alla questione “scuola”. In pieno spirito di collaborazione e di confronto costruttivo intrapreso fra Anci Umbria e Regione Umbria, sono a chiederLe che possano essere riesaminati alcuni criteri di scelta adottati nella decisione di chiusura delle scuole. Fermo restando che le indicazioni del Cts e della parte sanitaria sono prioritarie, tuttavia, laddove dovessero esserci le condizioni per una riapertura, in piena sicurezza per studenti e famiglie, si propone di poter procedere ad un approfondimento di verifica”.




6 marzo: Anci Umbria condivide i valori della giornata dei Giusti dell’Umanità

Anci Umbria ricorda e condivide la giornata dei Giusti dell’Umanità, “un’iniziativa – afferma il presidente, Michele Toniaccini – in onore di quanti hanno speso loro stessi a difesa delle vittime dei genocidi, senza distinzioni religiose o politiche e rifiutando i totalitarismi; di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane. Una giornata che porta con sé i valori di difesa della dignità della persona e che è di riflessione contro ogni tipo di discriminazione tra esseri umani. Oggi, quel “giusto” possiamo riferirlo anche a tutte le persone che si sono opposte con responsabilità individuale, a ogni forma di prevaricazione dell’essere umano sull’essere umano e a tutte le persone che, con grande umanità, si sono prese cura dei pazienti Covid, di chi ha svolto volontariato, ha dimostrato senso civico e grande solidarietà, in questa emergenza sanitaria”.




Anci Umbria sostiene la candidatura di Corciano, nell’ambito de “Il Borgo dei Borghi” Toniaccini: “Facciamo vincere l’Umbria, votiamo tutti Corciano”

“Anci Umbria – afferma il presidente Michele Toniaccini – sostiene e supporta la candidatura di Corciano per l’edizione 2021 de Il Borgo dei Borghi e invita tutti i sindaci a promuovere, nell’ambito della propria comunità, l’evento e la relativa votazione. Votando Corciano, si vota tutta l’Umbria. Occorre essere uniti e solidali, per far vincere la nostra regione. L’iniziativa è anche una importante occasione di promozione turistica della nostra regione”: è questo l’invito che il presidente Anci Umbria rivolge ai colleghi sindaci e alle loro comunità, in merito alla gara per “Il borgo dei borghi” che vede aperte le votazioni da domani, domenica 7 al 21 marzo prossimi. Corciano concorre come unico borgo dell’Umbria.




8 marzo, Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e Anci Umbria siglano un protocollo d’intesa su parità di genere per il contrasto ad ogni forma di violenza

8 marzo: Giornata internazionale dei diritti della donna

Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e Anci Umbria siglano un protocollo d’intesa su parità di genere per il contrasto ad ogni forma di violenza.

Grechi e Toniaccini: “Insieme per costruire una nuova società basata su una rinnovata cultura”

Anci Umbria e Centro Pari Opportunità della Regione Umbria danno concretezza ai principi espressi nella Giornata internazionale dei diritti della donna e sanciscono una alleanza per sensibilizzare la cittadinanza sulla parità di genere, contro ogni forma di violenza e per attivare progettualità in tal senso.

L’accordo è stato siglato proprio questa mattina, 8 marzo 2021, nella sede del Centro regionale, a Perugia, dal presidente del CPO, Caterina Grechi e dal presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini.

Il Centro regionale da anni è impegnato a sostenere la donna sotto diversi punti di vista e a potenziare i servizi che offre, a partire dal Telefono Donna: “Questo accordo – hanno commentato i due presidenti – rafforza la nostra azione a tutela della donna, dei suoi diritti inviolabili e universali e a contrasto della violenza di genere”. La presidente Grechi ha aggiunto che “quest’anno dedichiamo l’8 marzo a una grande emergenza nell’emergenza, rappresentata dalla perdita del lavoro da parte di molte donne, a causa della pandemia”. Pienamente concorde il presidente di Anci che, proprio nella sua relazione di insediamento in Anci, ha evidenziato quanto “la nuova partenza del Paese e dell’Umbria debba cominciare dalle donne e dai giovani”. Per Toniaccini, l’accordo rappresenta “un punto fermo nell’azione di Anci Umbria, per un cambio di passo e culturale nella concezione della donna che, da sempre, è valore aggiunto e punto di equilibrio per ogni comunità”. Sia Toniaccini, sia Grechi hanno evidenziato l’importanza di “una rinnovata azione fra le nuove generazioni: occorre educare i bambini e le bambine per far comprendere il senso vero della parità di genere, per abbattere violenze e discriminazioni di qualunque tipo, così da dare nuovo senso alle nostre comunità”.

Con il protocollo, Anci Umbria si impegna a informare i Comuni propri associati sui contenuti del documento; mettere in campo azioni di animazione e coordinamento dei Comuni associati, per perseguire le finalità del Protocollo; sollecitare i Comuni associati, nell’organizzazione di campagne, eventi, azioni, di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere e supportarli poi nella promozione di tali azioni; e attuare azioni finalizzate a coinvolgere il Centro regionale nella co-progettazione e presentazione di proposte progettuali sul tema della violenza di genere, anche in risposta a opportunità di finanziamento europeo diretto o indiretto.

Da parte sua, il Centro si impegna a favorire lo scambio di informazioni utili al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo; a suggerire azioni e buone prassi; a dare visibilità alle azioni messe in campo dai Comuni associati; a istituire una premialità per uno dei Comuni ad Anci Umbria associati, per gratificare una campagna, un evento, un’azione, che si è distinta dalle altre per meriti che il Centro stesso valuterà; a collaborare alla co-progettazione e presentazione di proposte progettuali sul tema della violenza di genere, anche in risposta a opportunità di finanziamento europeo diretto o indiretto.

 

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XII Assemblea Congressuale di ANCI Umbria – L’augurio del presidente Toniaccini

Toniaccini: “Un onore guidare questa grande casa dei Sindaci. Ci attendono sfide importanti. L’augurio di buon lavoro ai neo eletti dell’Ufficio di Presidenza”

Il neo presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, eletto ieri pomeriggio, durante la XII Assemblea Congressuale di Anci Umbria, nel rinnovare i ringraziamenti per la fiducia accordata, augura buon lavoro ai nuovi membri dell’Ufficio di presidenza.

“Sono certo che insieme a loro – afferma – Anci Umbria rafforzerà la sua capacità di stare al fianco delle nostre comunità e ringrazio quanti hanno sostenuto finora questo organismo, con professionalità e dedizione”.

Toniaccini si è detto “onorato di questo incarico e della fiducia riposta. Anci Umbria continuerà ancor più a essere la casa di tutti i Sindaci, senza distinzione politica. Rafforzeremo – ha aggiunto – il nostro ruolo e saremo sempre più protagonisti e punto di riferimento per le nostre comunità. Serve massima unità, per costruire un’ANCI di tutti, aperta, inclusiva e propositiva che sappia interagire ancor più con l’esterno”.

Due le priorità di mandato: “la prima, continuare a concentrare tutte le energie sulla grande sfida del Covid, con la fase della vaccinazione che sarà fondamentale; la seconda, una nuova partenza delle nostre città con una visione europea, per definire contenuti e progettualità su cui incanalare le risorse. Su questa partita dei Fondi strutturali, del Recovery Fund, della Next generation, noi Sindaci – ha detto – vogliamo avere un ruolo da protagonisti. Dobbiamo sviluppare un’Anci sempre più capace di contribuire alla programmazione delle risorse europee, proporre un nuovo modello di sviluppo e di costruzione dei territori, basato su obiettivi green, smart, inclusivi e solidali. Occorre, contemporaneamente, restituire lavoro e occupazione, soprattutto alle donne; oltre a crescita e prospettive per i nostri giovani. E puntare su ricerca e innovazione d’impresa”.

All’incontro di ieri è intervenuto il presidente di Anci nazionale, Antonio Decaro, il quale ha sottolineato il grande lavoro dei sindaci durante la pandemia. Decaro si è detto “fiero di aver rappresentato gli 8mila primi cittadini nel colloquio con il presidente Draghi” e ha auspicato che sia portata almeno a un miliardo la cifra destinata subito ai Comuni “o rischiamo di non chiudere i bilanci”.

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha augurato al nuovo presidente e a tutti i sindaci “buon lavoro” e ha sottolineato lo spirito di “leale collaborazione che ci ha contraddistinto e continueremo a farlo per il bene delle nostre comunità, perché siamo parti di un progetto unitario per far ripartire questa regione”.

Per il presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta “i mesi che abbiano trascorso insieme in sinergia ad affrontare in particolare tutte le problematiche e le situazioni legate alla pandemia hanno messo ancor più in evidenza la necessità di avere sempre a disposizione riferimenti istituzionali importanti come Anci, la casa dei Comuni e dei Sindaci, per poter trovare sempre insieme le risposte giuste e soluzioni per la comunità locale e regionale”. Il presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi ha sottolineato quanto “in questi mesi noi sindaci abbiamo avuto modo di misurare l’importanza di stare uniti. I sindaci sono sempre in prima linea, ancor più ora, a gestire situazioni complesse in un contesto normativo a volte contrastante. Anci Umbria ha dimostrato di saperci unire e supportare”.

I membri dell’Ufficio di presidenza eletti ieri:

Sono stati nominati vicepresidente vicario Moreno Landrini; vicepresidenti: il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, il sindaco di Terni, Leonardo Latini, il vicesindaco di Torgiano, Attilio Persia. Componenti di Federsanità Anci Umbria: il sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli; l’assessore al Comune di Marsciano, Manuela Taglia; il sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa; il sindaco di Gubbio, Filippo Maria Stirati. Coordinatore dei Piccoli Comuni, è stato confermato Federico Gori.