GIUBILEO 2025: AL VIA IL COORDINAMENTO PER LE CELEBRAZIONI FRANCESCANE IN UMBRIA

Perugia 24 gennaio 2025 – Si è svolto ieri a Palazzo Chigi un importante tavolo di coordinamento, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, dedicato al Giubileo della Chiesa cattolica 2025 e alle celebrazioni francescane che coinvolgeranno la nostra regione.
Un’occasione significativa che ha visto la partecipazione di ANCI Umbria, rappresentata dal presidente Federico Gori e dal segretario generale Silvio Ranieri, a testimonianza dell’impegno dei Comuni umbri nella valorizzazione di questo evento straordinario.
 
Il Giubileo si intreccerà con ricorrenze di grande rilievo per l’Umbria, tra cui:
• 800 anni del Cantico delle Creature (2025)
• 800 anni della morte di San Francesco d’Assisi (2026)
• Canonizzazione di Carlo Acutis, che avverrà il prossimo 27 aprile ad Assisi.
 
La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha sottolineato l’importanza di questa occasione per promuovere il territorio, già al centro di un crescente interesse turistico e spirituale.
Tra i partecipanti alla riunione, oltre ai rappresentanti del Governo e della Chiesa, anche i sindaci di Perugia e Terni, il vicesindaco di Assisi, e il Commissario straordinario per il Giubileo.
A questa prima riunione seguirà un tavolo operativo, con l’obiettivo di pianificare le iniziative che vedranno l’Umbria protagonista di un evento di portata internazionale.
 
 
 
 
 
 



A ROMA LA PRIMA RIUNIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DI ANCI NAZIONALE

FERDINANDI: “AL PRIMO POSTO IL CONTRASTO ALLE FRAGILITÀ SOCIALI ED ECONOMICHE” 

Si è tenuta ieri a Roma la prima riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Nazionale alla presenza del coordinamento dei delegati nelle diverse materie di interesse dell’Associazione. Nel corso dell’incontro, la Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi è intervenuta in qualità di responsabile nazionale sui temi delle pari opportunità, famiglie, inclusione e pace, sottolineando quanto sia davvero importante, non più rinviabile, avviare una nuova fase che permetta ai comuni, che per primi e maggiormente toccano la pelle delle persone e hanno la possibilità di intervenire nel modificare le azioni dei cittadini e delle cittadine, di essere pionieri di una rivoluzione di sguardi. “È il percorso che, insieme al Presidente Manfredi, intendiamo compiere per essere maggiormente attrezzati a rispondere concretamente alle grandi sfide alle quali le amministrazioni sono chiamate a dare risposte, in un momento così segnato da fragilità sociali ed economiche sempre più diffuse”. 

“Per costruire città più coese, le deleghe all’inclusione sono fondamentali: non si possono avere città integre se non ci prendiamo cura per primi dei margini e degli ultimi e per questo motivo iniziare a strutturare le risposte sulle esigenze dei più fragili, tra i quali ci siamo anche noi donne, segna il primo passo concreto per avere città non solo più belle, ma soprattutto più sicure”.

“Il femminicidio di Gualdo Tadino, il primo di questo nuovo anno – ha ricordato Ferdinandi – ci ribadisce che la violenza contro le donne non è un fatto privato, né rappresenta mai un episodio isolato. È il risultato di un sistema fatto di pregiudizi, sopraffazione e anche di esclusione delle donne dalla vita pubblica. È radicata nei nostri modelli culturali e per combatterla serve un cambiamento profondo, un ribaltamento di prospettiva”. 

“L’impegno con Anci – prosegue – è fondamentale per amplificare la nostra voce e affermare insieme ad altri enti locali la necessità di disporre di maggiori risorse anche nel contrasto alla violenza di genere, affinché l’accesso a strumenti come ad esempio quello del ‘Reddito di Libertà’ venga semplificato. Inoltre, sarà prioritario lavorare alla rete dei servizi antiviolenza, ancora troppo disomogenea, e rafforzare i percorsi di accompagnamento per aiutare le donne a ritrovare autonomia e dignità, sia nella società che nel mondo del lavoro”. 

“Come delegata nazionale – conclude la prima cittadina di Perugia – mi batterò affinché il Governo si impegni a sostenere maggiormente i Comuni nella loro azione di supporto orientato verso la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, promuovendo servizi e rendendoli maggiormente accessibili a tutti e tutte: abbiamo il dovere di costruire politiche in difesa dei territori, delle comunità e soprattutto delle persone e sarà una mia priorità farlo con tutta la passione e la determinazione che meritano”.

Comunicato stampa del Comune di Perugia 

 




SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: 158 POSTI DISPONIBILI IN 40 COMUNI DEL CIRCUITO ANCI UMBRIA

Il bando resterà aperto fino al 18 febbraio 2025. Domande online

Perugia, 3 gennaio 2025 Sono 158 le posizioni aperte – di cui 13 per volontari con disabilità e 4 per volontari con basso reddito – con il nuovo bando del Servizio civile universale, che dovranno collaborare nei 10 progetti diversi del network di Anci Umbria. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente in modalità on line (https://domandaonline.serviziocivile.it) entro e non oltre le ore 14,00 del 18 febbraio 2025. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

Svolgere il Servizio civile con Anci Umbria significa vedere la macchina amministrativa da una prospettiva interessante e privilegiata; permetterà ai volontari di dedicare alcuni mesi per approfondire i temi della cittadinanza e della partecipazione alla vita della propria comunità. Sarà un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale legata a progetti culturali, sociali ed economici.

Inoltre, per i giovani che partecipano al servizio civile per la sua intera durata è previsto: la riserva di una quota del 15% nei concorsi pubblici; la valutazione dell’esperienza nei concorsi pubblici con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso la Pubblica Amministrazione e può valere come titolo di preferenza; il riconoscimento del servizio ai fini del trattamento previdenziale (riscattabile); un periodo di tutoraggio (di 1, 2 o 3 mesi) per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro o un periodo da uno a tre mesi in uno dei paesi dell’Unione Europea.

Il bando è rivolto a ragazzi e ragazze che abbiano tra i 18 e i 28 anni compiuti, in possesso della cittadinanza italiana. 

Tutti i progetti hanno una durata di 12 mesi con un orario settimanale di 25 ore. Prevedono la certificazione o attestazione delle competenze e un percorso di orientamento al lavoro. Ai volontari è riconosciuto un contributo economico mensile pari a euro 507,30 e l’attestato di fine servizio.

Dei 158 posti a disposizione, 7 saranno riservati ad Anci Umbria mentre gli altri saranno dislocati in altri 40 Comuni/Enti: Allerona (2), Alviano (1), Amelia (2), Baschi (2), Bastia Umbra (3), Campello sul Clitunno (2), Castel Giorgio (1), Castel Ritaldi (3), Castel Viscardo (2), Costacciaro (2), Fabro (2), Ficulle (1), Foligno (4), Fossato di Vico (2), Giano dell’Umbria (3), Gualdo Tadino (4), Guardea (2), Gubbio (18), Lisciano Niccone (2), Lugnano in Teverina (2), Magione (1), Monte Castello di Vibio (2), Monte Santa Maria Tiberina (1), Montecchio (2), Montefalco (1), Montone (1), Nocera Umbra (2), Orvieto (8), Paciano (2), Parrano (2), Penna in Teverina (2), Perugia (10), Porano (1), Scheggia e Pascelupo (1), Sigillo (1), Spello (2), Spoleto (23), Terni (20), Trevi (2), Valfabbrica (3), Valtopina (2), Prefettura di Perugia (2).




EMERGENZA CASE POPOLARI, GORI: “È FONDAMENTALE CHE IL DIRITTO ALLA CASA TORNI AD ESSERE ACCESSIBILE A TUTTI”

In Umbria – secondo i dati di Unimpresa – sono 4.270 i nuclei familiari in attesa di un alloggio popolare

Perugia, 13 dicembre 2024 “In Umbria sono 4.270 i nuclei familiari in attesa di un alloggio popolare, pari all’1,3% del totale nazionale (319mila casi, ndr), con un’incidenza di 11,3 richieste inevase ogni mille famiglie. Si tratta di un dato allarmante, soprattutto se pensiamo che nella nostra regione vivono meno di 900mila persone, che rischia di crescere a causa di anni di assenza di politiche per la casa strutturate e concrete”. È quanto dichiarato da Federico Gori, presidente di Anci Umbria, citando i recenti dati pubblicati da Unimpresa e ricordando la manifestazione che si è tenuta ieri a Roma sull’emergenza alloggi.

 “È fondamentale – prosegue – che il diritto alla casa torni ad essere accessibile a tutti: alle giovani coppie, ai lavoratori, alle famiglie e agli studenti. Soprattutto in un momento come questo in cui, soprattutto nelle aree urbane, il diritto ad un alloggio non risulta garantito. Questo tema va posto al centro dell’agenda politica, a partire dal rifinanziamento del Fondo affitti e morosità incolpevole, perché è cruciale per la coesione sociale ed economica del Paese”. Gori concorda in pieno sulla volontà di Anci, in particolar modo quello di Sara Funaro, delegata Anci alle Politiche abitative e sindaca di Firenze, di costruire un dialogo con tutte le parti in causa per raggiungere tale obiettivo.




ADEGUAMENTO CONTRATTI COOP SOCIALI: ANCI UMBRIA AL LAVORO PER DEFINIRE L’ITER PROCEDURALE

Federico Gori: “Ne riconosciamo l’importanza e costituiremo un tavolo tecnico”

Perugia, 12 dicembre 2024 – “Il comparto delle cooperative sociali svolge un’attività sinergica con le nostre amministrazioni e sostiene, con il lavoro dei propri dipendenti, i servizi che richiedono le nostre comunità. Consapevole di questo, Anci Umbria si sta rapportando con le altre Anci regionali e con l’Associazione nazionale proprio per cercare di dare uniformità di applicazione alle richieste di adeguamento ed individuare un percorso comune a una situazione condivisa, così da dare risposte consone al mondo cooperativo. A tale fine l’Associazione dei Comuni umbri ha previsto la costituzione di un tavolo tecnico composto da personale Anci e rappresentanti delle amministrazioni per approfondire la tematica ai fini della migliore soluzione”, così Federico Gori, presidente di Anci Umbria, in merito alla richiesta di adeguamento economico delle tariffe come previsto dal recente rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei dipendenti delle cooperative sociali.

“I Comuni umbri – sottolinea Gori – sono sensibili alle istanze del mondo delle cooperative sociali, con le quali quotidianamente si interfacciano per finalità condivise rispetto ai servizi ai cittadini, principalmente nel settore del welfare e dell’assistenza, ma non solo. Il lavoro delle cooperative sociali è prezioso e indispensabile per i Comuni che, senza questo supporto, vedrebbero fortemente ridimensionata la possibilità di erogare prestazioni ai cittadini. Le amministrazioni sono, dunque, ben consapevoli della necessità di rispondere in maniera congrua alle richieste di adeguamento. Queste decisioni implicano anche una riflessione etica, che pone al centro l’importanza di garantire condizioni di lavoro dignitose e riconoscere il valore del ruolo sociale svolto dalle cooperative, fondamentali per il benessere delle comunità. D’altra parte, i Comuni – conclude Gori – devono trovare le giuste modalità di intervento e avere modo di riequilibrare la parte economica senza incorrere in eventuali sanzioni o creare altro tipo di criticità all’interno dei propri bilanci, soprattutto per quanto riguarda i contratti più recentemente stipulati”.




IL COMUNE DI SAN GIUSTINO RIENTRA IN ANCI UMBRIA DOPO 10 ANNI DI ASSENZA

Nell’anno in cui Anci Umbria ha celebrato i 50 anni ritornano ad essere associati il 100% dei Comuni umbri

Federico Gori: “È un segnale di grande consapevolezza sull’importanza di fare rete”

Perugia, 06 dicembre 2024 – “Il rientro di San Giustino in Anci, dopo circa 10 anni di assenza e per ragioni non legate all’operato di Anci Umbria, è un segnale di grande consapevolezza sull’importanza di fare rete. Questa scelta non solo rafforza la rappresentatività dell’Associazione, ma dimostra che lavorare insieme e condividere percorsi comuni è fondamentale per rispondere alle esigenze delle nostre comunità. Ringrazio il sindaco Stefano Veschi per il suo impegno e per aver creduto nel valore della nostra associazione”, così Federico Gori, presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, sottolineando la grande rilevanza della notizia per l’intera Regione Umbria, che ora vede tutti i suoi Comuni nuovamente rappresentati nell’Associazione, rafforzando la capacità di fare rete e di agire collettivamente per il bene dei territori.

Il rientro del Comune di San Giustino è stato deliberato nella seduta di Giunta di giovedì 5 dicembre 2024. “Ci attendono sfide importanti e riteniamo che stare all’interno dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani sia fondamentale per rappresentare le istanze che il nostro territorio intende esprimere. I Comuni sono il primo presidio di democrazia del nostro Paese ed è solo stando insieme che riusciremo a riaffermare la centralità del ruolo dei Comuni stessi. La nostra interlocuzione con le varie Pubbliche Amministrazioni è costante e quotidiana e l’essere all’interno dell’Associazione che ha come obiettivo fondante proprio l’agevolare questo dialogo da forza al lavoro che siamo chiamati a svolgere”. Ha dichiarato anche il sindaco Stefano Veschi.

Con il ritorno di San Giustino, Anci Umbria celebra un momento significativo che testimonia il ruolo cruciale dell’Associazione come luogo di dialogo, confronto e supporto per i Comuni, veri e propri presidi di democrazia e protagonisti dello sviluppo locale. Ad oggi in Anci Umbria, nell’anno in cui sono stati celebrati i 50 anni di attività, sono associati il 100% dei Comuni umbri.

Benvenuto San Giustino, insieme siamo più forti!




AL VIA OGGI I VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE E DIGITALE

Anci Umbria, al via il nuovo Servizio civile ambientale e digitale

48 sono i giovani e le giovani inserite tramite il network di Anci Umbria in due progetti che coinvolgono circa 20 Comuni umbri

Perugia, 04 dicembre 2024 – Si chiamano Luca, Alfonso, Arianna, Carmelina e Larisa: sono i nomi dei ragazzi e delle ragazze che da oggi (mercoledì 4 dicembre) hanno cominciato in Anci Umbria il servizio civile digitale e ambientale. In tutto sono 48 i giovani (30 nel digitale e 18 nell’ambientale) – selezionati tramite il bando emesso nei mesi scorsi dal network di Anci Umbria – che sono stati inseriti nei Comuni umbri che ne hanno fatto richiesta. Il servizio avrà una durata di 12 mesi, prevede una certificazione delle competenze e un percorso di tutoraggio. Ai volontari sarà riconosciuto un contributo economico mensile pari a euro 507,30 e l’attestato di fine servizio. Inoltre, per i giovani che partecipano al servizio civile per la sua intera durata è prevista la riserva di posti nei concorsi pubblici.

Cinque sono i Comuni umbri che sono coinvolti nel servizio civile ambientale con il progetto “Green Education: i Comuni in prima linea”: Baschi (1 posto), Monte Santa Maria Tiberina (1), Montecchio (1), Parrano (1) e Terni (12 posti). A questi vanno aggiunte le due posizioni inserite nella sede di Anci Umbria (con Arianna e Alfonso).

Per il servizio civile per “Comuni digitali in Umbria” sono state 14 le Amministrazioni che hanno fatto richiesta dei volontari: Allerona (1), Amelia (1), Bastia Umbra (1), Castel Giorgio (1), Castel Viscardo (1), Ficulle (1), Giano dell’Umbria (1), Gubbio (2), Orvieto (1), Penna in Teverina (1), Perugia (2), Terni (11), Torgiano (1), Valtopina (2). Anche in questo caso tre posizioni sono state attivate per la sede di Anci Umbria (con Luca, Carmelina e Larisa).




FEDERICO GORI: “RISCONTRI POSITIVI DALLA CONFERENZA STATO-CITTÀ, MA URGENTI LE RICHIESTE SULLA MANOVRA DI BILANCIO”

Perugia, 29 novembre 2024 – Il presidente di Anci Umbria, Federico Gori, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nella Conferenza Stato-Città del 28 novembre, dove il presidente nazionale di Anci, Gaetano Manfredi, ha approvato il riparto del Fondo di solidarietà comunale per il 2025. Tra i punti accolti con favore, la previsione di un finanziamento statale aggiuntivo di 56 milioni di euro annui, che salirà a 310 milioni dal 2030, misura contenuta nella Legge di bilancio attualmente all’esame del Parlamento.

In merito al riparto del Fondo di solidarietà comunale, Gori ha affermato che “le risorse aggiuntive consentiranno di ridurre della metà la quota di perequazione a carico dei Comuni, che già affrontano significative difficoltà economiche a causa dell’aumento dei costi dei servizi. Accogliamo con favore anche la richiesta di Anci nazionale di aggiornare il modello di perequazione, ormai superato e inadeguato rispetto alle necessità attuali e ai cambiamenti degli ultimi anni”.

Nonostante i progressi, Gori ha sottolineato “che permangono alcune criticità che necessitano di interventi urgenti come, in particolare, l’abolizione del vincolo di mandato per le assunzioni, un limite introdotto nel testo della Legge di bilancio che rischia di compromettere la capacità dei Comuni di garantire adeguati livelli di servizio”.

E poi ancora, le correzioni sui contributi per l’affidamento dei minori: una voce di spesa che, a causa dell’aumento dei costi, rappresenta un peso insostenibile per i bilanci comunali. Altre richieste includono una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse correnti, per adattarle alle esigenze locali e il ripristino dei contributi agli investimenti, che nell’attuale versione della manovra risultano azzerati.

Gori ha concluso sottolineando la necessità di un confronto urgente tra Comuni e Governo per rivedere il ruolo degli enti locali e garantire una contribuzione equa e sostenibile al Bilancio dello Stato: “È indispensabile riconoscere l’importanza dei Comuni come pilastri fondamentali della gestione territoriale e dello sviluppo locale”.




GORI SUL 25 NOVEMBRE: “CONTRASTO ALLA VIOLENZA SIA UN IMPEGNO QUOTIDIANO”

Il presidente di Anci Umbria interviene in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne  

Perugia, 25 novembre 2024 – “Come ogni anno, il 25 novembre celebriamo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un appuntamento che non deve essere solo simbolico, ma un richiamo forte e concreto al nostro dovere di agire. È fondamentale che cresca la consapevolezza sull’urgenza di fermare questa piaga sociale, perché la violenza contro le donne rappresenta una vera emergenza. In Umbria, i dati parlano chiaro: oltre 1.200 denunce in un anno per stupri, stalking e maltrattamenti in famiglia, un numero che spaventa, sapendo che molte vittime ancora non trovano il coraggio di denunciare”, afferma Federico Gori, presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“La violenza sulle donne – prosegue – è un problema strutturale, radicato in fattori sociali, culturali ed economici. Per combatterlo, non bastano le leggi: è necessario un cambiamento culturale profondo, che deve partire dalla scuola e dalle nuove generazioni, insegnando il rispetto dei diritti, la parità e la dignità delle donne. Solo così possiamo sperare di costruire una società giusta e libera dalla violenza.

Come presidente di Anci Umbria, voglio sottolineare il ruolo cruciale delle istituzioni. Noi sindaci e amministratori abbiamo il dovere morale e istituzionale di essere al fianco delle donne e delle associazioni che ogni giorno lavorano con coraggio su questa tematica. È nostra responsabilità promuovere iniziative di sensibilizzazione, sostenere i centri antiviolenza e garantire l’accesso a risorse adeguate per le vittime. Ma dobbiamo fare di più: trasformare il 25 novembre in un impegno quotidiano, in una lotta costante contro la violenza e a favore di una cultura del rispetto.

Solo lavorando insieme, con azioni concrete e con l’esempio, possiamo dare speranza – conclude Federico Gori – a chi ancora oggi soffre in silenzio e costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere libera e sicura”.

 

 




UNA DELEGAZIONE DI CIRCA 40 AMMINISTRATORI UMBRI ALL’ASSEMBLEA ANNUALE A TORINO

Si è aperta con la XX Assemblea congressuale, chiamata ad eleggere il nuovo presidente nazionale di Anci Gaetano Manfredi

Perugia, 20 novembre 2024 “L’Assemblea nazionale Anci rappresenta un momento importante per la nostra comunità, segnando l’elezione del nuovo presidente, Gaetano Manfredi. Un plauso alla sua prima dichiarazione, che ha toccato un tema cruciale: i sindaci come costruttori di democrazia. In questa ottica, Manfredi ha sottolineato l’importanza di ricucire il Paese, unendo le città ai piccoli borghi e tenendo insieme tutto il territorio nazionale. È una visione che condivido pienamente: abbiamo un patrimonio straordinario da custodire e far crescere. Dobbiamo lavorare con determinazione per levigare le disuguaglianze e garantire uno sviluppo armonico che non lasci indietro nessuno. L’Anci continuerà ad essere un punto di riferimento per affrontare queste sfide insieme, con i sindaci protagonisti di un’Italia sempre più coesa”, è quanto dichiarato da Federico Gori, presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, impegnato in questi giorni al Lingotto di Torino per la 41esima Assemblea annuale di Anci “Facciamo l’Italia, giorno per giorno” (20-22 novembre).

L’appuntamento si è aperto mercoledì mattina con la 20esima Assemblea congressuale, chiamata a votare il nuovo presidente nazionale di Anci, che ha eletto all’unanimità Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Al voto i delegati umbri presenti (eletti nell’assemblea regionale che si era tenuta lo scorso settembre): Michele Toniaccini (sindaco di Deruta, con delega al voto di Fabrizio Gareggia, sindaco di Cannara), Michele Moretti (sindaco di Marsciano), Francesco Rizzuti (sindaco di Pietralunga), Giampiero Fugnanesi (sindaco di Sigillo), Andrea Sisti (sindaco di Spoleto), Vittoria Ferdinandi (sindaca di Perugia) e Michela Bordoni (assessora di Terni).

Dopo l’elezione, si è insediato e si è svolta la prima riunione del Consiglio Nazionale, per i consueti adempimenti statutari, a cui hanno partecipato per l’Umbria il presidente Federico Gori, il delegato nazionale di Anci Umbria eletto nell’assemblea regionale Erigo Pecci (sindaco di Bastia Umbra) e i Sindaci dei Comuni capoluogo di Regione e di Provincia. Nel nuovo Consiglio Nazionale uno dei vice presidenti sarà Michele Toniaccini, ex presidente di Anci Umbria, mentre Vittoria Ferdinandi, eletta membro dell’Ufficio di Presidenza, avrà la delega alle Pari Opportunità, famiglia e disabilità.

Nel pomeriggio di mercoledì si è aperta la 41esima Assemblea annuale di Anci alla presenza del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. In totale la delegazione umbra che parteciperà ai lavori è composta da oltre quaranta tra amministratori e tecnici, coordinati da Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria.

Tra gli eventi principali in programma giovedì 21 novembre spicca il panel, intitolato “Facciamo… per Giovanni un’Italia che si prende cura” (alle ore 17,30), dove interverrà Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia. Subito dopo, la stessa Ferdinandi sarà chiamata ad intervenire ad un’altra iniziativa a latere dal tema “La diplomazia delle città e la promozione del dialogo tra  gemellaggi e partenariati territoriali”.

delegazione torino

 




GORI: SOLIDARIETÀ ALLA SINDACA SABBATINI E RISPETTO PER LA DEMOCRAZIA

Gori: “Un attacco a chi rappresenta le istituzioni è un attacco a tutti noi e ai valori di libertà, democrazia e rispetto reciproco”
 
Perugia 18 novembre 2024 – Massima solidarietà alla sindaca di Castel Ritaldi Elisa Sabbatini dal presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, Federico Gori. “Esprimo la mia più profonda solidarietà alla collega sindaca che, mentre esercitava un diritto fondamentale come il voto, è stata oggetto di un vile gesto di intimidazione.
Un attacco a chi rappresenta le istituzioni è un attacco a tutti noi e ai valori di libertà, democrazia e rispetto reciproco che sono alla base della nostra comunità.
Il dissenso è parte del dialogo democratico, ma non può mai tradursi in violenza o intimidazione. Dobbiamo lavorare ogni giorno affinché il confronto resti civile e inclusivo, valorizzando la pluralità delle opinioni e rispettando ogni sensibilità.
A te, collega, va il mio abbraccio e l’incoraggiamento a proseguire nel tuo impegno con coraggio e determinazione. Le istituzioni e i cittadini che credono nella democrazia sono al tuo fianco.
La libertà non si piega, il rispetto non si ferma”, quanto affermato da Gori.
 
 



PROGETTO INPLUSERV: NEI GIORNI SCORSI L’EVENTO CONCLUSIVO

Nei giorni scorsi si è tenuto l’evento conclusivo in Portogallo  

Il progetto InPluServ per la promozione dell’inclusione e della diversità nella PA

Il progetto europeo, coordinato da Anci Umbria, ha coinvolto 5 paesi (Italia, Spagna, Paesi Bassi, Cipro e Portogallo) e 45 manager delle pubbliche amministrazioni

Perugia, 15 novembre 2024 – Un progetto di ricerca inclusivo, realizzato grazie allo scambio e alla collaborazione di cinque realtà europee, declinato in contesti differenti e per questo capace di sviluppare un programma formativo calibrato al mondo reale del lavoro; una piattaforma web ricca di contenuti e stimoli innovativi, un approccio partecipativo in grado di fornire un supporto ai dirigenti della PA (Pubblica amministrazione) nell’esplorazione di temi legati alla promozione dell’inclusione e della diversità nei contesti lavorativi. Questi gli obiettivi di “InPluServ – Gestione delle diversità e negoziazione dei conflitti per servizi pubblici inclusivi – una risorsa formativa online per il management”, che riunisce sette partner istituzionali, incluso il capofila Anci Umbria, provenienti da cinque Paesi europei (Italia, Spagna, Paesi Bassi, Cipro e Portogallo). I beneficiari diretti sono stati 45 manager della PA che hanno partecipato allo sviluppo di un’offerta formativa professionale specifica. Hanno testato la piattaforma – composta da 5 moduli formativi, per un totale di 60 ore di approfondimento, intervallati da workshop e sessioni individuali – per accresce le loro competenze nella gestione della diversità e nella mediazione dei conflitti, per rendere i servizi pubblici più inclusivi.

Nel panorama amministrativo ed istituzionale dell’Umbria, diversi enti hanno giocato un ruolo attivo nel progetto, partecipando alla formazione pilota: il Comune di Umbertide, il Cesf (Centro edile per la sicurezza e la formazione) di Perugia, il Comune di Perugia, il Comune di Bastia Umbra, Anci Umbria, il Comune di Marsciano, la Camera di Commercio dell’Umbria, Alda (Associazione europea per la democrazia locale) Europe, il Comune di Terni e la Polizia Municipale di Umbertide. Inoltre, a livello nazionale, c’è stata anche la partecipazione della Presidenza del Consiglio dei ministri.

La conferenza finale del progetto – avviato nel 2022, cofinanziato dal programma Erasmus + Azione KA2, Partenariati per la cooperazione Settore “Istruzione e Formazione Professionale (VET)” – si è tenuta presso la Facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Porto (Portogallo). Durante l’iniziativa, a cui hanno partecipato per Inca Cgil provinciale di Perugia Roberto Panico (direttore), per Anci Umbria Silvio Ranieri (segretario generale), Valentina Nardi (coordinatrice scientifica del progetto) e Valentina Fenza (referente del progetto), sono stati presentati i risultati e le iniziative di InPluServ.

“Questo progetto – ha commentato Silvio Ranieriè stato una positiva esperienza di rete, di scambio tra pratiche di Paesi diversi. La scelta di una metodologia di lavoro mista (b-learning) ha garantito l’autonomia di ognuno nell’inserimento sulla piattaforma formativa e nell’acquisizione di conoscenze, alternando momenti collettivi, in presenza, che hanno permesso di riflettere sulle specificità dell’attività di ciascun gruppo e di ciascun dirigente. La realizzazione di questo processo con partner europei così diversi si è rivelata essenziale per confermare l’importanza del tema e la sua trasversalità”.

Le tematiche affrontate attraverso il supporto di Valentina Nardi, consulente del lavoro e psicologa, hanno acquisito in questi anni grande attualità: “Questa bellissima esperienza di formazione e di conoscenza dei manager della PA ha evidenziato come in tutti i Paesi europei coinvolti, in particolare in Italia, c’è un forte bisogno di dialogo, scambio di buone pratiche e necessità di supporto per chi gestisce il personale delle PA. Gli ambienti di lavoro pubblici accolgono istanze provenienti da utenti diversi per ragioni legate all’età, alla provenienza, al genere, alle abilità fisiche, ecc. Queste diversità si manifestano non solo agli sportelli, ma anche all’interno dei team di lavoro. I manager non hanno bisogno solo di una buona preparazione tecnica, ma di competenze sempre più ampie che generino empatia, ascolto dei bisogni e capacità di dare risposte personalizzate e inclusive. Questi risultati non sono frutto di processi spontanei o generati dal semplice buon senso ma di una formazione mirata, flessibile e interconnessa con altre realtà con cui confrontarsi”.

La conferenza finale è stata, infatti, l’occasione per presentare le iniziative di diversità ed inclusione di carattere interno ed esterno sviluppate dalle diverse realtà, con l’obiettivo di promuoverle nei contesti lavorativi e nelle comunità. Ha permesso una riflessione sull’importanza dell’analisi della caratterizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici e sul ruolo delle entità dell’Amministrazione Pubblica per lo sviluppo di misure di inclusione capaci di rispondere alle reali esigenze nei contesti lavorativi e al di fuori di essi.