Un Protocollo d’intesa tra Federfarma Umbria, Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria per rafforzare la comunicazione sui servizi al cittadino

Luciani e Toniaccini: “Intendiamo consolidare il peso della territorialità”. Si parte evidenziando l’importante campagna per effettuare test antigenici rapidi nelle farmacie umbre.

Con la firma apposta questa mattina tra Federfarma Umbria, Anci Umbria e Federsanità Umbria è stata sancita una importante collaborazione nell’ambito della comunicazione di servizi al cittadino. Si comincia con la diffusione della campagna di informazione/promozione sull’accordo sottoscritto da Regione Umbria e farmacie pubbliche e private convenzionate per effettuare test antigenici rapidi alla popolazione studentesca e al personale docente e non docente delle scuole secondarie di secondo grado. “Con questo accordo – hanno dichiarato il presidente di Federfarma Umbria e di Federsanità Umbria, rispettivamente Augusto Luciani e Michele Toniaccini – intendiamo sensibilizzare i cittadini sull’importanza dello screening, come ulteriore strumento a contrasto della diffusione del Covid -19, ma più in generale diamo vita a una sinergia tesa a far conoscere e ad avvicinare la popolazione a tutti quei servizi per loro essenziali. Intendiamo rafforzare il ‘peso’ della territorialità nei processi che chiamano in causa i bisogni della collettività, a maggior ragione in un momento così difficile e delicato come quello che stiamo attraversando a causa del proliferare della pandemia”. All’incontro, avvenuto nella sede di Federfarma Umbria a Perugia, hanno preso parte anche il segretario e il direttore generale di Federfarma Umbria, rispettivamente Gianluca Ceccarelli e Franco Baldelli e il segretario generale di Anci Umbria, nonché direttore di Federsanità Umbria, Silvio Ranieri.




Servizio Civile in Anci Umbria: nuove opportunità di formazione e crescita professionale per giovani fra i 18 e i 28 anni di età.

Sono disponibili 5 progetti per 88 posti, coinvolti 31 Comuni umbri per un anno di lavoro!

5 progetti in Umbria, per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità e 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale, fra i 18 e i 28 anni di età, pubblicato lo scorso 21 dicembre, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale (https://www.politichegiovanilieserviziocivile.gov.it/dgscn-news/2020/12/bando_2020.aspx). Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 8 febbraio 2021.

Rispetto al dato totale, sono due i progetti proposti da Anci Umbria e 7 i posti disponibili: 5 i volontari per “EDUCARE LA COMUNITA’: LA RESILIENZA COME SFIDA AI CAMBIAMENTI”; e 2 i volontari per “TERRITORI E POPOLAZIONI RESILIENTI: PREVENZIONE E COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI”.

 “Il servizio civile universale – afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini – è un’esperienza straordinaria, una grande opportunità in termini di crescita personale e professionale, una finestra sul mondo del lavoro, ancor più quest’anno caratterizzato da una profonda crisi economica e occupazionale. Un bellissimo impegno in progetti innovativi, su diversi temi di primaria importanza: assistenza, prevenzione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale. Rappresenta anche un bellissimo esercizio di educazione civica. Solo per fare un esempio, in questa emergenza sanitaria, Anci Umbria aveva messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID. Altri sei erano stati dislocati in alcuni Comuni umbri”.

Anci Umbria parteciperà a questo straordinario progetto, coinvolgendo anche i Comuni di Alviano, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montone, Nocera Umbra, Orvieto, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, Scheggia e Pascelupo. Sigillo, Spello, Torgiano, Trevi, Valfabbrica e Valtopina. Di questi, i Comuni che ospitano 6 posizioni per minori opportunità sono Torgiano, Valtopina, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle e Montecchio.

“In questi anni, Anci Umbria – aggiunge il segretario generale, Silvio Ranieri – ha formato molti ragazzi e ragazze, dando loro strumenti e opportunità di crescita professionale e di arricchimento personale, garantendo le basi per un futuro lavoro. Molti di loro hanno trovato, infatti, una occupazione altrove, altri, proprio nella nostra associazione. Inoltre, abbiamo coinvolto in questo progetto direttamente i Comuni. Abbiamo, infatti, avviato, insieme ad Anci Lombardia, un percorso di accreditamento dei Comuni nella rete Anci”.

LE TESTIMONIANZE DI CHI HA SVOLTO IL SERVIZIO CIVILE IN ANCI UMBRIA

ANJA TRIVERO

Anja Trivero ha svolto il Servizio Civile in Anci Umbria nell’anno 2017-2018, con il bando speciale “Sisma Centro Italia”.

“E’ stata un’esperienza sicuramente formativa e molto interessante. Quando ho iniziato il Servizio Civile, stavo concludendo – racconta Anja Trivero – l’ultimo anno di Università. Ho potuto, così, avvicinarmi al mondo del lavoro. Durante il Servizio Civile ho supportato l’Ufficio Anci Umbria ProCiv nella sua attività legata alla protezione civile, ma ho potuto anche conoscere i diversi ambiti in cui opera l’associazione, alcuni dei quali in linea con il mio percorso di studio. Al termine dell’esperienza, mi è stato chiesto di proseguire il lavoro in Anci Umbria. Il Servizio Civile è una concreta opportunità per entrare a contatto con il mondo del lavoro e conoscerne le sue dinamiche, è un approccio diretto”.

GABRIELE ANTONINI

“E’ stata un’ottima esperienza. Mi sono messo in gioco, anche per capire se il percorso che avevo scelto era quello giusto, ma soprattutto se ero in grado di perseguirlo, se era ciò che volevo e che mi piaceva. E’ stata una prova della vita e sulle mie capacità: tutto questo ti dà nuove forze ed energie, autostima e attesta una volontà di cui prima, forse, non si aveva piena consapevolezza.

Ma è stata anche una esperienza di amicizie: oltre ai colleghi che mi hanno aiutato, ho incontrato anche nuovi amici con cui ho condiviso questo progetto. E ora ho la possibilità di continuare questa avventura in Anci Umbria, attraverso un tirocinio.

E’ un qualcosa che mi porterò con me per tutta la vita!”.

 

–         LINK CON TUTTI I PROGETTI, RIPARTITI FRA ANCI E I COMUNI PARTECIPANTI

Di seguito il link relativo alla tabella riportante Comuni, progetti e disponibilità per i volontari:

https://www.scanci.it/xnews/apl/_private/cli/INEWSa97a94aGGG/att/2019_PROGETTI_tabella_Umbria.pdf

 

–          LINK INTERVISTA SEGRETARIO GENERALE ANCI UMBRIA, SILVIO RANIERI:

https://wetransfer.com/downloads/df5817aa039791925c46e010d586470d20210113110247/2c69cb887a10e8034ef11beb508072a320210113110314/391ff7

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 8 febbraio 2021. Oltre tale termine, il sistema non consentirà la presentazione delle domande. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

Per presentare domanda di partecipazione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
Ulteriori dettagli per la presentazione della domanda sono contenuti nel bando consultabile al link: https://www.serviziocivile.gov.it/media/757821/bando-ordinario_2020.pdf

 

ALCUNI DATI E UN PO’ DI STORIA

ANCI Umbria, in occasione della pubblicazione del bando straordinario di progettazione dedicato ai territori colpiti dal sisma 10 marzo 2017, inizia la sua avventura nel servizio civile insieme ad ANCI Lombardia.

Il Servizio Civile è rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni di età, prevede un impegno di 30 ore settimanali in progetti innovativi su diversi temi di primaria importanza: assistenza, prevenzione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale. Questo percorso rappresenta un’importante opportunità per i giovani che possono vivere una reale esperienza di cittadinanza attiva al servizio del Paese.

La partecipazione dei Comuni umbri al servizio civile avviene attraverso un protocollo tra ANCI Umbria e ANCI Lombardia. Quest’ultima, in 13 anni, ha coinvolto nei suoi progetti circa 600 Enti Locali che hanno avviato oltre 6000 giovani all’interno dei servizi comunali.

Nel 2017 viene istituito il Servizio Civile Universale: nel nuovo sistema si prevede l’attribuzione di un diverso ruolo ai soggetti che partecipano. In particolare, lo Stato acquisisce un ruolo preminente mediante lo svolgimento delle attività di programmazione, garantendo, attraverso una puntuale analisi del contesto nazionale ed internazionale, la pianificazione degli interventi in materia di servizio civile universale in Italia e all’estero, nonché l’individuazione degli standard qualitativi degli interventi stessi.

Anci Umbria sottoscrive una convenzione con Anci Lombardia e propone ai Comuni umbri di accreditarsi con la rete ANCI.

Alla fine del 2019 sono accreditati ad Anci Umbria 34 Comuni (Perugia, Bastia Umbra, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Valfabbrica, Valtopina, Terni, Alviano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano e Porano); 30 giovani selezionati, di cui 10 hanno partecipato al servizio civile in ANCI Umbria, 6 al progetto protezione civile, 4 al progetto Educazione. 10 le certificazioni delle competenze erogate.

Durante l’emergenza sanitaria, Anci Umbria ha messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID; altri 6 hanno svolto il servizio nei Comuni.

Nota: La scadenza è stata prorogata al 15 febbraio ore 14,00.




Covid-19/ Cambiano le modalità di comunicazione della raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi

Cambia il sistema di comunicazione per la raccolta dei rifiuti dei soggetti risultati positivi al Covid-19: in un’ottica di semplificazione delle procedure, infatti, Anci Umbria aveva chiesto alla Regione Umbria che tutte le informazioni venissero fornite nella stessa lettera con cui le Aziende territoriali comunicano la positività ai cittadini. La Regione ha accolto la proposta avanzata da Anci Umbria e condivisa con Auri. In questo modo vengono eliminati passaggi intermedi, compresa la comunicazione dei sindaci.

“Vorrei ringraziare – commenta il presidente f.f. di Anci Umbria, Michele Toniaccini – la Regione Umbria per aver recepito le nostre richieste, ma soprattutto per lo spirito di collaborazione con cui si fronteggia questa pandemia, fra istituzioni ed enti diversi”.




A Federsanità e Anci Umbria ProCiv nominato, come da Statuto, Michele Toniaccini quale presidente facente funzione, in attesa che l’Assemblea congressuale rinnovi le cariche

Durante l’incontro di sabato scorso per Federsanità e di questa mattina per Anci Umbria ProCiv è stato nominato, come da Statuto, Michele Toniaccini quale presidente facente funzione, in attesa che le due assemblee procedano con il rinnovo delle cariche.

Il presidente Toniaccini ha ringraziato i precedenti Presidenti, Leopoldo Di Girolamo per Federsanità, e Silvia Bernardini per Anci Umbria ProCiv, “per l’impegno, la dedizione e la professionalità con cui, in questi anni, hanno portato avanti l’attività”.

“I risultati conseguiti – afferma Toniaccini – sono di grande rilevanza, non solo per i Comuni che compongono le due associazioni, ma anche per le comunità su cui sono ricaduti importanti progetti e azioni”.

Il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri ha sottolineato come “le associazioni abbiano collaborato con i diversi livelli Istituzionali per fronteggiare la pandemia, senza mai arretrare nell’ordinaria attività. In particolare, Anci Umbria, insieme a Federsanità e Anci Umbria ProCiv, è sempre stata a fianco dei Comuni e ha operato in stretta collaborazione con la Regione Umbria, anche presso il Cor e ha assunto il coordinamento Funzione Enti Locali”.

Anci Umbria ProCiv – che coinvolge 81 Comuni umbri e svolge un’attività di pianificazione, formazione e informazione – ha continuato a redigere i Piani comunali multirischio, a realizzare l’allestimento di aree di emergenza, ad aggiornare la carta forestale umbra. Sul fronte dell’emergenza sanitaria, in questi 11 mesi ha partecipato alla Gestione della Funzione Enti Locali e fatto parte del coordinamento Centri Operativi all’interno del Cor di Foligno. 10mila i quesiti cui ha risposto.

Quanto a Federsanità, i progetti attivi riguardano il Piano regionale Gap e Dipendenze, la donazione degli organi, per il Servizio Civile Universale, il programma triennale di ricerca e prevenzione del randagismo, il progetto ZeroSpreco.

Sull’emergenza sanitaria, fra le tante attività, ha realizzato le conference call con i Comuni per la parte sociale, incontri con i direttori del distretto per le comunicazioni sui casi positivi, ha organizzato il pre – triage negli ospedali di Spoleto, Foligno e Orvieto. Fa parte, inoltre, del gruppo di lavoro per il Piano vaccini.




Trasporto scolastico/ Anci Umbria risponde a CNA UMBRIA e ribadisce l’impossibilità a intervenire direttamente

Non ci sono le condizioni giuridiche, nè finanziarie. Servono soluzioni percorribili, non slogan.

“Stupiscono – afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini – le affermazioni di Cna sotto diversi punti di vista. A partire dal fatto che a fronte della mera richiesta di Cna, espressa nel corso di un incontro fra l’organizzazione degli artigiani e l’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di dare indicazioni ai Comuni di procedere con i Ristori, la nostra associazione si è fatta carico di intervenire nella sostanza dei fatti, per trovare una soluzione percorribile, vera, concreta e attuabile, a favore delle imprese del trasporto. Per Anci Umbria sarebbe stato molto più semplice accogliere le richieste di Cna Umbria volte solo a sollecitare i Comuni nel procedere con i ristori, sapendo, come peraltro è stato fatto presente in sede di videoconferenza, che dal punto di vista giuridico non è una strada fattibile. I Comuni, come GIA’ da sentenza della Corte dei Conti, NON possono fare i ristori. Non ci sono le condizioni giuridico-legislative.

Anci Umbria ha a cuore le ragioni delle società di trasporto, le cui sorti si possono risolvere solo con le dovute misure che non sono in capo ai Comuni. Nonostante ciò, proprio perché non vogliamo lasciare sole le imprese del settore, e lo abbiamo ribadito più volte, ci siamo presi l’impegno, serio, di creare le condizioni, e questo è il ruolo di Anci Umbria, per risolvere, in modo condiviso, le problematiche. Il percorso non lo abbiamo certo cominciato solo qualche giorno fa, ma da mesi. E le diverse lettere scritte ad Anci e alla Regione dell’Umbria non rappresentano, di certo, la volontà a chiudere le porte.

Anci Umbria, invece, sta cercando di creare una sinergia con Anci nazionale (cui abbiamo scritto lo scorso 14 dicembre, ma già nei mesi scorsi avevamo fatto presente la questione) e con la Regione dell’Umbria (cui abbiamo chiesto, lo scorso 16 dicembre, un intervento in merito), perchè si trovi modo di dare corso alle richieste delle imprese del settore, con uno spirito collaborativo fra Istituzioni e con le imprese.

Anci Umbria ritiene anche che una contrapposizione così netta fra le parti non giovi ad alcuno, tanto che già dalla riunione con Cna Umbria, si è fatto presente che si condividono le legittime richieste delle imprese del settore, ma che servono risorse che devono essere girate dal Governo centrale o regionale.

Altra questione. Le risorse che i Comuni avrebbero già avuto nei loro bilanci. A Cna Umbria si ricorda che i Comuni stanno fronteggiando una pandemia senza precedenti che ha portato a varare, dal governo centrale, misure straordinarie: fra queste, in ambito del trasporto scolastico, il contenimento ridotto del numero di passeggeri sui bus scolastici, che ha determinato un aumento dei costi per i Comuni, e la sanificazione dei mezzi che, diversi Comuni, si sono accollati come spesa.

Quanto alla partecipazione delle associazioni di categoria ai Tavoli istituzionali non spetta, certamente, ad Anci Umbria il compito di invitare i diversi soggetti coinvolti.

Ciò detto, Anci Umbria continuerà a interloquire con le altre Istituzioni nazionali e locali per trovare una giusta soluzione alle imprese del settore”.

19 dicembre 2020




“Lavoro agile e conflitti organizzativi nella pubblica amministrazione. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso”: è il titolo del webinar di oggi, a conclusione del progetto “Io e gli altri”

Un modello sperimentale, replicabile non solo a livello nazionale, ma anche europeo: è il progetto “Io e gli altri, la gestione delle relazioni nell’ambiente lavoro”, che ha visto protagonisti tre diversi soggetti: INAIL UMBRIA – INCA CGIL UMBRIA e ANCI UMBRIA. Giunto a conclusione, è stato presentato questa mattina nel corso del webinar Lavoro agile e conflitti organizzativi nella pa. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso”.

Il progetto, che ha coinvolto circa 800 lavoratori su 10 Comuni umbri, si è sviluppato nel triennio dicembre 2016-giugno 2020.

I tre partner istituzionali hanno definito, ben prima della pandemia, gli strumenti per prevenire i rischi psicosociali da lavoro.

I risultati conseguiti nei tre anni di lavoro sono stati oggetto di riflessione a seguito degli effetti della pandemia che, in pochissimi mesi, ha determinato un cambiamento epocale nel modello organizzativo.

Il progetto – ha spiegato la consulente Nardi – prevede l’applicazione di un modello sperimentale realizzato su un campione significativo di Comuni dell’Umbria che ha raggiunto un totale di circa 800 lavoratori nel triennio dicembre 2016– giugno 2020. Sono stati coinvolti sindaci, dipendenti, dirigenti, rappresentanti del sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro; è stata realizzata una piattaforma web “io e gli altri” accessibile a tutti i lavoratori.

La dottoressa Ligi ha sottolineato “l’importante sinergia fra Istituzioni diverse del territorio, con il comune obiettivo di indagare i rischi lavorativi e psicosociali e di individuare un modello efficace per affrontarli, attenzionando quei rischi connessi ai conflitti in ambito lavorativo”.

Il segretario generale Ranieri ha parlato di quanto “il progetto sia attuale e della necessità di mettere in atto, alla luce dei profondi cambiamenti imposti dalla pandemia, non solo nuove forme di organizzazione nella pubblica amministrazione e nelle aziende, ma anche nuovi strumenti di gestione del lavoro e dei conflitti”.

Roberto Panico di Inca CGIL ha evidenziato come “lo stress da lavoro sia spesso una patologia subdola e sottovalutata che, se fino a prima riguardava il lavoratore e il lavoro, ora con lo smart working è entrata nelle case dei lavoratori e quindi nelle loro famiglie”.

Report sintesi Progetto IO E GLI ALTRI

 




Venerdì 18, webinar su lavoro agile e conflitti organizzativi

 

“Lavoro agile e conflitti organizzativi nella PA. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso” è il webinar in programma venerdì prossimo 18 dicembre dalle ore 11 alle 12

 

 

INAIL UMBRIA – INCA CGIL UMBRIA e ANCI UMBRIA insieme per definire gli strumenti per prevenire i rischi psicosociali da lavoro, resi ancora più evidenti dalla pandemia che, in pochissimi mesi, ha determinato un cambiamento epocale nel modello organizzativo: è il progetto “Io e gli altri, la gestione delle relazioni nell’ambiente lavoro”.

Il progetto, giunto a conclusione, verrà presentato durante il webinar “Lavoro agile e conflitti organizzativi nella PA. Idee e riflessioni per un cambiamento virtuoso”, in programma venerdì 18 dicembre dalle ore 11 alle 12, all’indirizzo https://zoom.us/j/95765793391?pwd=S3JrcjJtQnVYdFU1TUdkV1o1U1dEUT09

E in diretta anche sulla pagina Facebook di Anci Umbria.
Il progetto ha coinvolto circa 900 lavoratori su 9 Comuni umbri, nel triennio dicembre 2016 – giugno 2020.

 

IL PROGRAMMA:

SALUTI

Gabriella Madeo –  Servizio prevenzione e sanità Regione Umbria

Michele Toniaccini – Presidente f.f. ANCI Umbria

TAVOLA ROTONDA

Alessandra Ligi – Direttore regionale INAIL Umbria

Roberto Panico – Coordinatore regionale INCA – Cgil Umbria

Silvio Ranieri – Segretario Generale ANCI Umbria

Valentina Nardi – Consulente del Lavoro – Formatrice del Progetto

Con i contributi dei Comuni coinvolti nel progetto: Seguiranno alcune testimonianze, fra cui quella del sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti




Trasporto pubblico scolastico/ Anci Umbria è a fianco delle imprese, ma servono le dovute risorse dal nazionale

L’Ufficio di presidenza: “Chiederemo al Governo che vengano assegnati i 20 milioni di euro promessi dal Dl rilancio”

C’è massima disponibilità verso le imprese del trasporto scolastico dell’Umbria, come pure la volontà a riconoscere le loro legittime richieste, ma servono risorse che devono essere girate dal Governo centrale”: è quanto affermato dal presidente di Anci Umbria f.f., Michele Toniaccini e dagli altri componenti dell’Ufficio di presidenza, durante il vertice in videoconferenza di venerdì mattina. Erano presenti, oltre al presidente Toniaccini, la sindaca di Assisi Stefania Proietti, la sindaca di Amelia Laura Pernazza, il sindaco di Montecchio Federico Gori, il sindaco di Spello Moreno Landrini, l’assessora del Comune di Città di Castello Rossella Cestini e gli assessori al Comune di Terni Cinzia Fabrizi e Andrea Giuli.

L’Ufficio di presidenza ha evidenziato “le difficoltà oggettive dei Comuni a rispondere direttamente alle imprese del trasporto scolastico, in quanto i Comuni non hanno né il supporto legislativo, né quello della Corte dei Conti, né tantomeno quello finanziario”.

Anci Umbria – è stato detto in modo corale – “non lascerà sole le imprese del settore, ma si farà portavoce, in seno al Governo, delle loro giuste richieste e farà pressione sull’esecutivo affinchè vengano liberati i 20 milioni previsti nel dl rilancio. Su questa partita si attiverà anche con Anci nazionale”.

I componenti dell’Ufficio di presidenza hanno concordato, infine, sulla necessità di “coinvolgere la Regione dell’Umbria, per creare un fronte comune verso il Governo e per verificare la possibilità di reperire eventuali risorse”.




Aree interne e Dpcm: stanziati 210 milioni di euro, a livello nazionale

Il coordinatore dei piccoli Comuni, Gori: “Bene le risorse, ma servono politiche strutturali e occorre prorogare la scadenza ormai imminente del 2020”

Il coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Umbria, Federico Gori commenta positivamente la pubblicazione del Dpcm che stanzia, a livello nazionale, 210 milioni di euro nel triennio 2020-2022 per le attività economiche di prossimità che operano nei piccoli comuni delle aree interne del Paese”.

Il Sindaco di Montecchio, riferendosi alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento a sostegno delle attività commerciali e artigianali nelle aree interne, ricorda che “queste misure riguardano 3101 comuni italiani per un bacino di oltre 4 milioni di abitanti”. 

Tuttavia, sottolinea alcune questioni essenziali: “Auspicando che il provvedimento compia quanto prima i passaggi previsti per essere operativo a tutti gli effetti, siamo certi che – afferma Gori – si terrà conto delle difficoltà oggettive dei Comuni destinatari del provvedimento nell’utilizzare, nei tempi previsti, lo stanziamento per il 2020: pena la revoca del contributo, cosa che ovviamente non ci possiamo permettere. Occorre, inoltre, stabilire dei criteri oggettivi nell’utilizzo delle risorse, per evitare che vengano assegnate a pioggia; facendo venire meno, in questo modo, i benefici del provvedimento. E vanno tracciate delle linee guida chiare e univoche per tutti i Comuni”.

Per il coordinatore si tratta di “un primo passo importante nella direzione giusta, ma per dare una svolta decisa alla ripresa delle aree interne servono politiche strutturali che Anci ha ben delineato nella cosiddetta Agenda controesodo”.

Quanto previsto nel Dpcm è, per il sindaco di Montecchio, “una straordinaria opportunità a sostegno concreto delle imprese che svolgono servizi di utilità pubblica e di prossimità, ancora più importanti dal punto di vista sociale, perché vanno incontro alle esigenze della popolazione più anziana, che ha maggiori difficoltà a spostarsi specie nella ormai lunga fase di pandemia da Covid19.

Da questo punto di vista, ci aspettiamo un 2021 di svolta e di rinascita dei piccoli Comuni e dell’intero Paese”.

 




COVID 19 E PROGETTO LIFE/ ANCI UMBRIA HA PROSEGUITO ANCHE IN PIENA EMERGENZA SANITARIA CON I SERVIZI DI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE PER I COMUNI L’ASSESSORE CICCHI: “ANCI UMBRIA EROGA SERVIZI ESSENZIALI AI COMUNI IN TEMA DI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE”

COVID 19 E PROGETTO LIFE/ ANCI UMBRIA HA PROSEGUITO ANCHE IN PIENA EMERGENZA SANITARIA CON LE AZIONI A SUPPORTO DEI SERVIZI DI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE PER I COMUNI

L’ASSESSORE CICCHI: “ANCI UMBRIA EROGA SERVIZI ESSENZIALI AI COMUNI IN TEMA DI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE”

In questi mesi di lockdown e di emergenza sanitaria, Anci Umbria ha continuato a portare avanti, anche in modalità on line, attività a supporto dei servizi pubblici territoriali, attraverso l’implementazione delle progettualità finalizzate all’integrazione e all’inclusione dei migranti, regolarmente soggiornanti sul territorio regionale.

“Anci Umbria, da anni, supporta e sostiene i Comuni – commenta l’assessore alle Politiche Sociali, del Comune di Perugia – in tutti i percorsi che riguardano il grande tema dell’accoglienza e dell’integrazione, oltre a fungere da raccordo con altri soggetti istituzionali coinvolti. Con le varie progettualità che Anci Umbria intercetta e promuove, i Comuni possono dare risposte più concrete ai territori”.

Fra i tanti progetti in tema di integrazione e inclusione figura “Life: Lavoro, Integrazione, Formazione ed Empowerment”, finanziato dal Ministero dell’Interno – Autorità delegata Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Fondo Asilo Migrazione Integrazione (Fami 2014-2020), di cui Anci Umbria è partner, con la Regione Umbria soggetto capofila, in partenariato con Cidis Onlus, Consorzio ABN e Frontiera Lavoro.

La promozione di percorsi integrati a supporto dell’autonomia e dell’integrazione socio-lavorativa dei cittadini di Paesi Terzi, regolarmente soggiornanti sul territorio regionale è una delle attività in programma: “Intendiamo non solo dare un concreto supporto ai Comuni e ai migranti – afferma Gabriella Delfino, esperta in processi di facilitazione e integrazione socio-lavorativa – ma anche portare a sintesi questa esperienza, dandole un valore aggiunto”.

Life è un progetto che prevede un sistema integrato di azioni e attività, che si traducono in servizi e interventi laboratoriali rivolti ai cittadini di paesi terzi, e in attività di governance, rete, formazione per gli operatori del settore, servizi del territorio e altri stakeholders. Il tutto finalizzato a promuovere l’inclusione socio-lavorativa dei cittadini di Paesi Terzi, regolarmente soggiornanti sul territorio regionale.

Tra le tante azioni previste, anche dei laboratori sulla valorizzazione delle competenze che si tengono in più edizioni, alcuni dei quali hanno coinvolto anche soggetti autoctoni.

Per tutto il periodo di chiusura dovuta al Covid-19, Anci Umbria, insieme ai partner, ha riorganizzato l’offerta dei servizi in modalità online, prevedendo incontri formativi sia per gli operatori pubblici che operano nei Servizi per il lavoro (quali i Centri per l’impiego della Regione e dei Servizi di accompagnamento al lavoro dei Comuni), sia per chi opera nel settore dell’accoglienza, sia per i cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti in Umbria.

“Cosa hanno in comune competenze, autoimpresa, cantieri scuola, moduli informativi, formazione e governance del territorio con inclusione sociale, opportunità, lavoro, empowerment, autonomia? La sperimentazione di un modello di intervento integrato che – spiega la facilitatrice del progetto Life, Gabriella Delfino – valorizza e potenzia risorse e talenti, che è al passo con i cambiamenti rapidi e radicali del mercato del lavoro, che integra le potenzialità della tecnologia, offre nuovi modi e prospettive di costruire la propria autonomia nel mondo del lavoro, attiva sinergie e reti, osserva e interagisce con il sistema di cui è parte, contribuisce alla crescita del territorio, che fornisce strumenti concreti di integrazione ai cittadini di Paesi terzi nella comunità in cui vivono”.

Diversi i moduli informativi e formativi previsti: sono gratuiti e hanno la finalità di fornire informazioni su iniziative, opportunità esistenti, sui nuovi settori emergenti, tutte notizie utili per orientare i beneficiari e aprire nuovi spazi di possibilità e di scelta in base ai propri talenti e aspirazioni.

Molti i partecipanti che già hanno preso parte a questa prima fase di formazione, alcuni dei quali provenienti dal Mali, Iran, Marocco, Sierra Leone, Filippine, Albania, Libia, Camerun, Senegal, Nigeria, Gambia, Congo.

Oggi pomeriggio, dalle 17.00 alle 18.30 si svolgerà una presentazione online sul laboratorio sulla “Valorizzazione delle competenze del progetto LIFE”, in cui le due facilitatrici Mara Moriconi e Ilaria Olimpico spiegheranno in dettaglio in cosa consiste il lab e saranno disponibili a rispondere a eventuali domande.

La video interista all’assessora Edi Cicchi, coordinatrice Anci Umbria per le Politiche sociali

Progetto Life: intervista ai promotori delle azioni sulle competenze

 




#GEMMA: SPID E IDENTITA’ DIGITALE/ DOMANI AL VIA GLI INCONTRI ON LINE DEL PROGETTO, PER LA MEDIA VALLE DEL TEVERE.

#GEMMA: SPID E IDENTITA’ DIGITALE/ DOMANI AL VIA GLI INCONTRI ON LINE DEL PROGETTO, PER LA MEDIA VALLE DEL TEVERE.

ASSESSORE CONSALVI: “LA TECNOLOGIA PER SPEZZARE L’ISOLAMENTO DA COVID E IL DIVARIO DIGITALE”.

Il 4, 9, 11, 16 e 18 dicembre laboratori digitali gratuiti per i cittadini



 

La formazione digitale si intensifica al tempo del Covid e anche la Media Valle del Tevere promuove 5 giornate di laboratori digitali gratuiti, a partire da domani, venerdì 4 dicembre. Un’opportunità per conoscere e imparare a utilizzare al meglio i servizi digitali utili nella vita quotidiana.
Gli appuntamenti, promossi dal Comune di Marsciano in collaborazione con il Digipass Media Valle del Tevere, si svolgeranno sulla piattaforma Zoom nel rispetto delle normative anti-Covid.
 Primo incontro, domani, venerdì 4 dicembre su “Spid e identità digitali”, dalle ore 16.00. I partecipanti potranno imparare a richiedere gratuitamente e a utilizzare lo SPID, l’Identità Digitale per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione in modo sicuro, semplice e veloce.


“Questi cinque appuntamenti – afferma l’assessore ai Servizi informatici e Smart city, Roberto Consalvi – sono un’azione preziosa, perché consentono di rompere l’isolamento cui molte persone sono costrette in questa fase di emergenza sanitaria; e perché andiamo a colmare quel divario digitale ancora presente nelle nostre comunità. Ci rivolgiamo, per questo, agli over 65, per fornire loro gli strumenti di base per dialogare con il mondo, a testimonianza di quanto il sapere e la formazione siano sempre presenti nella nostra vita”. L’assessore sottolinea anche come questo progetto “si aggiunga e si integri all’azione Digipass che il Comune di Marsciano ha già attivato e sperimentato con successo”.

Questi gli altri incontri dedicati a:

Umbria Salute: Servizi digitali del Sistema Sanitario Regionale, prenotazioni e CUP online, ritiro referti (mercoledì 9 dicembre ore 16.00);

App per la vita di tutti i giorni: App per la raccolta differenziata, promemoria per medicine, spesa online (venerdì 11 dicembre ore 16.00);

Banca on line: Acquisti, f24, bonifici in sicurezza, Pagamenti online, Pagoumbria (mercoledì 16 dicembre ore 16.00);

Le notizie nel mondo digitale: Le informazioni online: giornali, medium, fake news (venerdì 18 dicembre ore 16.00).

I 5 incontri si terranno online sulla piattaforma Zoom al seguente link https://us02web.zoom.us/j/89098105301P  per maggiori informazioni si può telefonare al numero 349 8722937 o visitare il sito www.progettogemma.it
“#Gemma il Sapere è prezioso” è un progetto finalizzato ad accrescere la qualità della vita, il benessere delle persone e la cultura digitale in diverse zone sociali dell’Umbria, finanziato dalla Regione Umbria con il Fondo Sociale Europeo, nell’ambito dell’Agenda digitale dell’Umbria e del programma #OPENUMBRIA.

È promosso da un partenariato di enti pubblici e privati quali il Comune di Montone (soggetto capofila), Anci Umbria, Comune di Spello, Comune di Giano dell’Umbria, Fondazione Golinelli, Ic Togiano-Bettona, Liceo Properzio Assisi e Giove In Formatica Srl.

 




GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE/ IL PRESIDENTE TONIACCINI: “LA VIOLENZA VA SRADICATA. PER IL PROSSIMO ANNO, I COMUNI UNITI IN UN’AZIONE CONDIVISA”

“Quelle scarpette rosse – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, hanno camminato a lungo, hanno attraversato epoche, continenti, hanno incontrato muri che, a volte, sono riuscite ad abbattere, molte altre, purtroppo, altre ci si sono scontrate, opponendo la sola forza dell’intelligenza e l’arma della cultura. Hanno subìto violenze inaccettabili, alle quali tutti noi dobbiamo opporci. Dobbiamo, insieme, uomini e donne, bambini e bambine, sradicare questa mostruosità dalle nostre società. La violenza si manifesta in tantissimi modi, da quella fisica, a quella psicologica e, nel mezzo, c’è anche il bullismo nelle scuole. Non possiamo solo dire basta alle violenze e ai soprusi, ma dobbiamo costruire, giorno dopo giorno, una rinnovata società che si basi sul rispetto e sulla parità, sui diritti e su politiche concrete. Noi Sindaci abbiamo una grande responsabilità, verso la società tutta, ma in particolare verso le donne, verso le giovani donne, verso quanti subiscono violenze”. Il presidente Toniaccini propone anche di “estendere la buona pratica di installare una panchina rossa, altro simbolo contro la violenza sulle donne, in tutte le città dell’Umbria, come alcuni Comuni hanno già fatto. E di istituire, per il prossimo anno, una azione condivisa fra tutti i Sindaci dell’Umbria, anche con il coinvolgimento del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, con le Forze dell’ordine che svolgono un ruolo di primo piano nel contrasto alla violenza sulle donne e con tutti quei soggetti, associazioni e sindacati, che, a vario titolo, si occupano della questione”.