ASSEMBLEA PICCOLI COMUNI, CONFERMATO ALLA GUIDA FEDERICO GORI

Gori: “Dare ai piccoli comuni gli stessi servizi e le stesse opportunità di crescita dei grandi comuni”

“Con questa legittimazione – ha detto il sindaco di Montecchio, Federico Gori, confermato alla guida della Consulta dei Piccoli Comuni di Anci Umbria – entriamo nel pieno dell’operatività della nostra Consulta. Nei mesi scorsi ho continuato a coordinare i Piccoli comuni, ma l’ufficialità della nomina mi consente di iniziare un nuovo percorso insieme alla neo vice-coordinatrice, Elisa Sabbatini, a vecchi e nuovi colleghi. Tra le prime iniziative, saranno riunite le commissioni”.

Gori, nell’augurare a tutta la squadra “un proficuo lavoro” e di “procedere in modo sinergico e costruttivo, così come fatto nel passato”, ha sottolineato il “difficile momento che le nostre comunità stanno vivendo, da cui – ha aggiunto – occorre uscire quanto prima, partendo dalla ricchezza e dall’immenso valore che i nostri territori esprimono e dal prezioso lavoro di chi li rappresenta”.

Gori ha parlato del “ruolo fondamentale dei Piccoli comuni e di Anci Umbria, che nello scenario nazionale, ha sempre dato un contributo importante alla loro crescita. Una volta stabiliti i coordinamenti e i ruoli, non esiste più la politica del singolo, ma solo l’interesse dei nostri territori e la lungimiranza che noi amministratori dobbiamo sempre avere. Oggi si apre una nuova fase nella certezza che insieme sapremo superare le difficoltà”. Gori ha annunciato che “subito dopo le ferie estive, saranno effettuate in modo itinerante le varie consulte dei piccoli comuni umbri, per stare più vicino agli amministratori e ai cittadini. Sarà anche un’occasione in più per mostrare quanto di bello offre l’Umbria”. Il coordinatore Gori, nelle sue comunicazioni, ha fatto un resoconto sulle questioni ancora aperte: da Poste Italiane “servizio fondamentale per le nostre comunità”, alla chiusura delle filiali bancarie “per le quali chiediamo un presidio che sia a garanzia della democrazia e dello sviluppo di un piccolo territorio e quindi di una piccola impresa”, alla carenza dei medici di medicina generale “su cui ci siamo già mossi”, fino, alla richiesta di una “cabina di regia sul Pnrr, di cui Anci Umbria faccia parte”. Il coordinatore ha ricordato che ci sono ancora molte questioni da affrontare, come il “digital divide”. “E’ questo – ha evidenziato – il momento per portare sui Tavoli nazionali i nostri punti di forza, ma soprattutto colmare quelli di debolezza”.

 

Temi che sono stati affrontati anche durante il saluto introduttivo del presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, il quale, dopo essersi complimentato con Gori e Sabbatini per l’incarico ricevuto – “di cui – ha detto – ho avuto modo in diverse occasioni di apprezzarne qualità e professionalità” – ha sottolineato come “l’assemblea dei piccoli comuni sia un evento fondamentale nella vita di Anci Umbria, perché va a definire e completare l’azione di tutta l’associazione, in un rapporto sinergico e alla pari. In più occasioni ho avuto modo di affermare quanto i piccoli comuni siano lo scheletro del nostro paese, l’asse portante della nostra economia, del sistema cultura e turismo. Abbiamo di fronte una nuova e grande sfida, quella del Recovery found che non dobbiamo lasciarci sfuggire e che deve coinvolgere anche i piccoli comuni, che devono avere le stesse opportunità e capacità di intervento”.

Questo l’organigramma completo della Consulta Piccoli Comuni:

Federico Gori (Sindaco di Montecchio) – Coordinatore

Elisa Sabbatini (Sindaca Castel Ritaldi) – Vice coordinatrice vicaria

Nicola Alemanno (Sindaco di Norcia)

Mirko Ceci (Sindaco di Pietralunga)

Letizia Michelini (Sindaca di Monte Santa Maria Tiberina)

Fabrizio Gareggia (Sindaco di Cannara)

Luigi Maravalle (Sindaco di Ficulle)

Agnese Benedetti (Sindaca di Vallo di Nera) – con l’incarico di seguire la neo costituita Consulta della Montagna

Giampiero Fugnanesi (Sindaco di Sigillo)

Riccardo Bardelli (Sindaco di Paciano)

Daniele Longaroni (Sindaco di Castel Viscardo)

Gianluca Coata (Sindaco di Fratta Todina)

Leonardo Vincenzo Fazio (Sindaco di Attigliano)

Andrea Garbini (Sindaco di Castel Giorgio).




Nomine in Anci Umbria: l’Ufficio di Presidenza dà il via libera ai nuovi coordinatori delle consulte.

Il presidente Toniaccini: “La squadra è al completo, ora si lavora per migliorare le nostre comunità”

 

Sono stati nominati, nei giorni scorsi, da parte dell’Ufficio di presidenza di Anci Umbria, i coordinatori e i vicecoordinatori delle 24 consulte tematiche.

I nuovi componenti sono stati ricevuti, per la prima volta nella storia di Anci Umbria, dal presidente dell’associazione, Michele Toniaccini, nella sala del Consiglio provinciale di Perugia, per dare loro il benvenuto e augurare buon lavoro, ma soprattutto per affermare fin da subito l’importanza del “lavoro di squadra”. Con il presidente, anche membri dell’Ufficio di presidenza e il segretario generale, Silvio Ranieri che ha illustrato il funzionamento della struttura.

“Abbiamo rinnovato – ha affermato il presidente Toniaccini – gli organi di Anci Umbria, relativi alle Consulte e abbiamo ampliato il numero delle stesse così da coprire tutti gli ambiti di intervento, cui bisogna dare una nuova lettura e declinarli alla luce dei cambiamenti in atto, con la capacità di intercettare le novità. E’ questo il vero compito che ci attende: non dobbiamo aspettare gli eventi, ma anticiparli, governarli. In questo, il Recovery Found è un ottimo alleato”.

Il presidente ha aggiunto che “con queste nomine si rafforza l’attività di Anci Umbria, abbiamo costruito una squadra ancora più forte, rappresentativa per territorialità e appartenenza politica. Ai nuovi componenti, ai quali auguro buon lavoro e do il benvenuto in Anci, spetta il compito di sviluppare e approfondire questioni inerenti ad ambiti specifici della vita dei Comuni, di interagire con le altre Istituzioni locali e nazionali e con tutti quei soggetti che, a vario titolo, si occupano degli ambiti individuati, di intervenire in rappresentanza di Anci Umbria ai principali tavoli di concertazione, per dare risposte ai Comuni e ai cittadini, con tempestività, professionalità e con grande spirito di dedizione. E’ una responsabilità, ma anche un onore poter essere al servizio di tutti i Comuni e dei cittadini”.

Questa la squadra delle Commissioni tematiche:

Affari Istituzionali, riforme: coordinatore Giuseppe Galligari, vicecoordinatore Jessica Federico.

Politiche comunitarie e progettazione europea: coordinatore Nicola Alemanno, vicecoordinatore Martina Soldi.
Politiche attive del lavoro, formazione: coordinatore Marsilio Marinelli, vicecoordinatore Andrea Sacripanti.
Finanza locale: coordinatore Angelo Baldinelli, vicecoordinatore Valentina Tiburzi.
Infrastrutture, lavori pubblici, urbanistica: coordinatore Marco Bruni, vicecoordinatore Paolo Pallucchi.
Istruzione, edilizia scolastica, Università: coordinatore Rossella Cestini, vicecoordinatore Veronica Benedetti.
Cultura, beni culturali, sistema museale: coordinatore Fabiana Grullini, vicecoordinatore Rita Barbetti.
Turismo, manifestazioni storiche e città di identità: coordinatore Daniela Settimi, vicecoordinatore Stefania Moccoli.
Sviluppo economico: coordinatore Claudio Ranchicchio, vicecoordinatore Giovanni Patriarchi.
Energia, ambiente, sistema idrico (Sviluppo sostenibile, Cambiamenti climatici): coordinatore Fabio Di Gioia, vicecoordinatore Roberta Tardani.
Trasporti, Mobilità: coordinatore Antonino Ruggiano, vicecoordinatore Walter Stoppini.
Affari sociali, Welfare, Disabilità, Anziani, Minori, Casa e Famiglia: coordinatore Edi Cicchi, vicecoordinatore Elisa Benvenuta.
Immigrazione: coordinatore Gabriele Bazzucchi, vicecoordinatore Paolo Lillocci.
Politiche innovazione tecnologica (Digitale): coordinatore Francesco Zuccherini, vicecoordinatore Elia Franciosa.
Protezione Civile, Assetto del territorio: coordinatore Enrico Valentini, vicecoordinatore Gabriele Palandruzzi.
Pari opportunità: coordinatore Alessia Tasso, vicecoordinatore Monia Santini.
Cooperazione internazionale e Relazioni internazionali: coordinatore Daniele Morici, vicecoordinatore Giacomo Barzi.
Sicurezza e Polizia: coordinatore Alessio Fioroni, vicecoordinatore Vittorio Vetturani.
Conferenza Consigli comunali: coordinatore Francesca Traica, vicecoordinatore Daniele Raspati.
Anci giovani, Politiche giovanili, Informa giovani e Sport, Servizio civile: coordinatore Damiano Bernardini, vicecoordinatore Daniele Marcelli.
Ricostruzione: coordinatore Caterina Lucangeli, vicecoordinatore Mario De Carolis.
Partecipate: coordinatore Piergiorgio Pizzo, vicecoordinatore Luciano Conti.
Agricoltura: coordinatore Remigio Venanzi, Eleonora Sofia Rossi.
Artigianato: coordinatore Francesca Barbini, vicecoordinatore Innocenzo Rossi Bartoli




PRESIDIO DEI SINDACI PER RIAPERTURA UFFICI POSTALI

Successo per la grande mobilitazione dei sindaci in Piazza Matteotti, a Perugia, per chiedere la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali e il prolungamento degli orari, per evitare le lunghe code

 

“Questo presidio – ha detto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – vuole dar voce ai tanti cittadini che ogni giorno hanno rappresentato a noi Sindaci disagi, disservizi, preoccupazioni inerenti gli uffici postali e per sensibilizzare Poste Italiane a un cambio di passo. Vogliamo tutelare, prima di tutto, la salute dei nostri cittadini”: è quanto ha dichiarato questa mattina, il presidente di Anci Umbria, aprendo la grande mobilitazione che si è svolta in Piazza Matteotti, a Perugia, proprio davanti all’Ufficio postale del capoluogo umbro. 

“Un presidio che idealmente abbraccia tutte le regioni, perchè la questione delle file esterne agli uffici postali e delle chiusure – ha sottolineato Toniaccini – è una problematica comune a tutte le città italiane”.

Una lunga coda, questa volta da parte dei Sindaci umbri di tutti gli schieramenti politici, si è formata, dunque, davanti all’ufficio postale di Piazza Matteotti. I sindaci, muniti di fascia tricolore, hanno chiesto “la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali dell’Umbria e il prolungamento degli orari, quale unica via per evitare le lunghe file”. 

All’evento hanno preso parte anche alcuni rappresentanti delle Istituzioni locali, fra cui il presidente e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, rispettivamente Marco Squarta e Simona Meloni, diversi consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, parlamentari umbri, fra cui il senatore Luca Briziarelli, mentre la senatrice Fiammetta Modena ha inviato ad Anci Umbria una lettera di sostegno all’iniziativa, e persino cittadini che si sono uniti alla protesta “pacifica e civile”.

“Non possiamo più lasciare i nostri cittadini, soprattutto gli anziani – ha proseguito il presidente – fuori dagli uffici postali, al freddo e al caldo, a fare lunghe file. Servono orari più prolungati e la riapertura di tutti gli uffici postali, siamo ormai in zona bianca. Anci Umbria in questo difficile periodo di crisi sanitaria si è fatta carico di affrontare la questione, attivando diversi momenti di confronto con i vertici nazionali di Poste italiane, che non si sono mai sottratti al dialogo e che, per questo li ringraziamo. L’ultimo incontro on line, su loro richiesta, proprio lunedì scorso, ma le risposte date non sono state adeguate alle esigenze dei cittadini. Non abbiamo ricevuto un planning di riaperture e orari. Proprio ieri, l’Italia ha ottenuto il via libera dall’Unione europea per il Pnrr, una giornata storica. Un Piano che punta al futuro, a costruire, ad abbandonare vecchi modelli e schemi per fare spazio all’innovazione, che non è solo tecnologica, ma anche implementazione di nuovi servizi al cittadino. E mentre l’Italia apre alle nuove opportunità, c’è chi riduce servizi essenziali al cittadino, chi non investe sui piccoli comuni che sono il fulcro delle nostre regioni. Ci vuole coraggio e noi Sindaci siamo pronti alle nuove sfide e chiamiamo a raccolta tutti, Poste Italiane comprese: diamo più servizi al cittadino per far crescere insieme le nostre comunità”.

Anche per il coordinatore dei Piccoli Comuni di Anci Umbria, Federico Gori, Poste Italiane rappresenta “un servizio essenziale”: “L’Umbria – ha detto – è composta da aree interne, da piccoli comuni, da frazioni che necessitano di una attenzione particolare che noi Amministratori cerchiamo di attuare quotidianamente, mantenendo e potenziando servizi. L’Ufficio postale è proprio uno di quei servizi indispensabile e che deve restare aperto. In Anci Umbria abbiamo trovato la casa dove discutere di questa problematica e in cui interloquire sia con Poste italiane, sia fra noi. I Comuni chiedono più attenzione alle comunità che rappresentiamo”.




PRESIDIO DEI SINDACI, a Perugia, per chiedere la riapertura a pieno regime degli uffici postali

Mercoledì 23 giugno, ore 10.30: presidio dei sindaci in Piazza Matteotti, a Perugia, per chiedere la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali e il prolungamento degli orari per evitare le lunghe code

Sarà essere un coro all’unisono quello di mercoledì 23 Giugno, alle ore 10.30, in Piazza Matteotti a Perugia, da parte dei Sindaci dell’Umbria che, muniti di fascia tricolore, ribadiranno la loro richiesta di riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali dell’Umbria e il prolungamento degli orari, “quale unica via – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – per evitare le lunghe code fuori dagli uffici, con evidenti disagi per le persone, per gli utenti”.

Anci Umbria ha promosso un’azione di protesta civile e pacifica che vedrà uniti i Sindaci della nostra regione, ma che abbraccerà idealmente le richieste formulate anche da altri Sindaci d’Italia.




RIDUZIONE TARI E SOLIDARIETA’ ALIMENTARE: DUE NUOVE MISURE POSSIBILI GRAZIE AL RIPARTO PER I COMUNI DA 1MILIARDO E 100 MILIONI

TONIACCINI: UN PREZIOSO SUPPORTO PER I COMUNI CHE POTRANNO AIUTARE DI PIU’ E MEGLIO LE FAMIGLIE E LE ATTIVITÀ ECONOMICHE IN DIFFICOLTA’

 

La Conferenza Stato-Città ha approvato ieri il riparto tra i Comuni di 1 miliardo 100 milioni di euro inerente i due principali provvedimenti del decreto Sostegni-bis (dl 73/2021).

Sono 600 i milioni destinati ai Comuni che potranno così ridurre la Tari (o della Tari corrispettiva) in favore delle attività economiche colpite dall’emergenza sanitaria (art. 6 dl 73/2021).

“Era una misura che Anci nazionale aveva già chiesto dall’autunno scorso – ricorda il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – proprio a seguito della seconda ondata della pandemia che aveva portato il Paese a nuove restrizioni e chiusure, aggravando così la situazione economica di diverse attività che versavano già in condizioni critiche.

I Comuni sono, ora, messi nelle condizioni di poter applicare riduzioni del prelievo sul servizio di gestione e raccolta dei rifiuti, da decidere entro il 30 giugno prossimo”.

Gli ulteriori 500 milioni, invece, sono destinati a un nuovo provvedimento di “solidarietà alimentare” (art. 53, dl. 73/2021). La misura, che vede uno stanziamento maggiore rispetto ai 400 milioni del 2020, permetterà di sostenere le necessità primarie delle famiglie in difficoltà, non solo per ciò che riguarda le spese alimentari, ma anche per quelle relative ad affitti e utenze. Tra quest’ultime, i Comuni avranno la facoltà di includere anche quelle relative alla Tari per le utenze domestiche.

“Si tratta di un’altra importante e fondamentale misura che ci consente – prosegue Toniaccini – di continuare a sostenere le fasce più deboli e bisognose della popolazione”.

La Conferenza ha inoltre approvato le modalità di assegnazione di 65 milioni di euro per il triennio 2021-2023 per il potenziamento di iniziative di sicurezza urbana da parte dei Comuni. Le assegnazioni avverranno sulla base della presentazione di progetti. L’Anci ha chiesto maggior flessibilità nelle facoltà di assunzione sulla base dei fondi che saranno resi disponibili.

Infine, 5 milioni di euro sono stati assegnati ai Comuni in dissesto finanziario per interventi di manutenzione straordinaria di immobili da assegnare alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri.




Al via il Servizio civile universale, anche in Umbria: primo giorno di servizio per gli 88 volontari in contemporanea in tutti i Comuni aderenti e in Anci Umbria

Ricevuti questa mattina nella sede di Anci Umbria, dal presidente Toniaccini: “Si aprono nuove opportunità di formazione e crescita professionale”

5 i progetti per 88 posti, coinvolti 31 Comuni umbri per un anno di lavoro

Hanno iniziato oggi, martedì 25 maggio, il loro primo giorno nel Servizio civile universale, attraverso Anci Umbria, dopo che il Dipartimento per le politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha dato il via libera: sono gli 88 candidati risultati idonei nelle graduatorie del Bando Ordinario 2020 che presteranno servizio in Anci Umbria e nei 31 Comuni aderenti che sono entrati a far parte, attraverso la collaborazione con Anci Lombardia, della rete di accreditamento di Anci Umbria.

Nel dare il benvenuto ai 7 volontari reclutati in Anci Umbria, ricevuti nella Sala Falcone-Borsellino, della Provincia di Perugia, il presidente Michele Toniaccini ha sottolineato come questo bando sia “una grande opportunità di vita e professionale”. “Da un lato – ha proseguito rivolgendosi ai volontari – vi consente di fare un’esperienza unica nella vostra vita, di cittadinanza attiva, proprio perché vi ponete a disposizione della comunità; dall’altro, di formarvi, con un minimo di retribuzione, aprendo una finestra sul mondo del lavoro. E’ un primo approccio, un modo per mettervi in gioco, testare anche le vostre capacità e inclinazioni professionali, ma soprattutto per acquisire piena consapevolezza di sé e dei vostri obiettivi”. I 7 volontari provengono da diverse esperienze di studio, alcuni dei quali devono ancora completare il percorso universitario; due di loro sono di fuori Umbria, ma sono a Perugia come studenti universitari.

I volontari hanno spiegato che la loro partecipazione al bando è dovuta, essenzialmente, alla “voglia di mettersi a disposizione della comunità”.

Il segretario generale Ranieri

All’incontro di saluto e accoglienza era presente anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri: “In questi anni, Anci Umbria – ha detto il segretario Ranieri – ha formato molti ragazzi e ragazze, dando loro strumenti e opportunità di crescita professionale e di arricchimento personale, garantendo le basi per un futuro lavoro. Molti di loro hanno trovato, infatti, una occupazione altrove, altri, proprio nella nostra associazione. Inoltre, abbiamo coinvolto in questo progetto direttamente i Comuni. Abbiamo, infatti, avviato, insieme ad Anci Lombardia, un percorso di accreditamento dei Comuni nella rete Anci”.

I numeri

Sono 5 i progetti in Umbria (nei settori della Cultura, Protezione Civile, Assistenza, Ambiente ed Educazione), per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità, 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale, fra i 18 e i 29 anni di età non compiuti, pubblicato lo scorso 21 dicembre, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

Rispetto al dato totale, sono due i progetti proposti da Anci Umbria e 7 i posti disponibili: 5 i volontari per “EDUCARE LA COMUNITA’: LA RESILIENZA COME SFIDA AI CAMBIAMENTI”; e 2 i volontari per “TERRITORI E POPOLAZIONI RESILIENTI: PREVENZIONE E COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI”.

I Comuni coinvolti

Anci Umbria ha coinvolto, in questo straordinario progetto, anche i Comuni di Alviano, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montone, Nocera Umbra, Orvieto, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Torgiano, Trevi, Valfabbrica e Valtopina.

Storia del servizio civile in Anci Umbria

La partecipazione dei Comuni umbri al servizio civile avviene, infatti, attraverso un protocollo tra ANCI Umbria e ANCI Lombardia. Quest’ultima, in 13 anni, ha coinvolto nei suoi progetti circa 600 Enti Locali che hanno avviato oltre 6000 giovani all’interno dei servizi comunali.

Nel 2017 viene istituito il Servizio Civile Universale: nel nuovo sistema si prevede l’attribuzione di un diverso ruolo ai soggetti che partecipano. In particolare, lo Stato acquisisce un ruolo preminente mediante lo svolgimento delle attività di programmazione, garantendo, attraverso una puntuale analisi del contesto nazionale ed internazionale, la pianificazione degli interventi in materia di servizio civile universale in Italia e all’estero, nonché l’individuazione degli standard qualitativi degli interventi stessi.

Anci Umbria sottoscrive una convenzione con Anci Lombardia e propone ai Comuni umbri di accreditarsi con la rete ANCI.

Alla fine del 2019 sono accreditati ad Anci Umbria 34 Comuni (Perugia, Bastia Umbra, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Valfabbrica, Valtopina, Terni, Alviano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano e Porano); 30 giovani selezionati, di cui 10 hanno partecipato al servizio civile in ANCI Umbria, 6 al progetto protezione civile, 4 al progetto Educazione. 10 le certificazioni delle competenze erogate.

Durante l’emergenza sanitaria, Anci Umbria ha messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID; altri 6 hanno svolto il servizio nei Comuni.

 




L’Umbria si oppone alla chiusura delle filiali bancarie e unisce le forze Alla protesta del sindaco di Castel Ritaldi c’è anche Anci Umbria

Tutta l’Umbria unita contro la chiusura delle filiali di banca. E’ quanto accaduto questa mattina, a Castel Ritaldi dove, alla protesta promossa dal sindaco, Elisa Sabbatini, contro la chiusura della locale filiale della Banca Desio, c’era anche Anci Umbria.

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha preso parte, insieme ad altri sindaci umbri, al presidio, promosso dal sindaco Sabbatini, alle 11.30 in Piazza Partigiani, nella Frazione de La Bruna. E’ intervenuto anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri, il senatore Luca Briziarelli, il consigliere regionale Valerio Mancini, una rappresentanza del sindacato bancario della Fabi e della Uil e tanti cittadini.

“Quando chiude, in un comune, un servizio, essenziale o pubblico che sia – afferma il presidente Toniaccini – è una perdita per l’intera regione. La protesta si svolge a Castel Ritaldi, ma il problema delle chiusure, della desertificazione delle banche è drammaticamente diffusa, non solo in Umbria, ma in tutta Italia. Si stanno perdendo di vista i veri capisaldi delle nostre comunità che sono fatte di persone e servizi. La presenza di filiali bancarie è un servizio imprescindibile per il cittadino. La loro chiusura rappresenta un depauperamento intollerabile dei territori. Ciò è ancora più grave, perché la chiusura avviene soprattutto, ma non solo, in piccoli comuni, con una popolazione per lo più anziana, con collegamenti internet e di trasporto pubblico scarsi. In primo piano, c’è una questione di chiusura di servizi, ma non possiamo dimenticare che c’è anche una questione di posti di lavoro e, in un periodo così difficile, sotto tanti punti di vista, questo tipo di operazioni sono ancora più gravi. E, non da ultimo, c’è una questione sociale sui territori che va ben oltre qualunque tipo di logica e di politica si scelga di attuare”.

Il sindaco Elisa Sabbatini sta portando avanti la sua battaglia da mesi: “Ho cercato con i vertici della banca un dialogo e una risoluzione positiva per i nostri cittadini, per la nostra città e per quelle limitrofe, che non è arrivata. Ho promosso una raccolta firme contro la chiusura che è proseguita anche questa mattina. Le firme raccolte tra lo scorso lunedì mattina e questa mattina sono oltre 400. Mi sono appellata al buon senso di chi governa le banche, perché questo serve: il buon senso di non lasciare intere comunità isolate, piegate, private di quel minimo di servizi che contribuiscono a renderle competitive e attrattive, e che, insieme ad altri servizi, arrestano lo spopolamento. I piccoli comuni, che sono la maggioranza nel nostro paese, concorrono, con dignità e operosità, al prodotto interno lordo e sebbene siano piccoli per dimensioni, sono grandi per le potenzialità che possiedono ed esprimono. Essere piccoli non significa essere da meno delle grandi città, né avere meno diritti. Veniamo penalizzati ingiustamente e con questa protesta, unitamente alla raccolta firma, vogliamo riaffermare i nostri diritti”.

Perugia 22 maggio 2021




Sviluppo dei territori e rafforzamento della cooperazione tra Pubblica Amministrazione e imprese: Siglato, questa mattina, nella sala Falcone-Borsellino della Provincia di Perugia, un accordo quadro fra Anci Umbria e Confcommercio dell’Umbria

Condividere percorsi, realizzare progetti e intercettare risorse economiche che consentano di rafforzare la cooperazione tra Pubblica Amministrazione e imprese, contribuendo a un maggiore sviluppo dei territori e della competitività delle imprese. Lo strumento principale è quello dei finanziamenti pubblici e, in particolare, i Fondi a gestione diretta dell’Unione Europea e i Fondi Strutturali gestiti dalla Regione. Saranno definiti, anche, alcuni ambiti comuni rispetto ai quali presentarsi alla Regione con Avvisi specifici. Sono queste, in sintesi, le linee di indirizzo dell’accordo quadro siglato questa mattina, nella sala Falcone-Borsellino della Provincia di Perugia, tra il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini e il presidente di Confcommercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni.

“E’ un accordo storico – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – perché Anci Umbria, referente per i Comuni, attiva in modo sistematico e continuativo un dialogo diretto con il mondo economico e produttivo. Se vogliamo veramente imprimere un cambio di passo alla nostra regione, i suoi diversi attori, sociali, economici, amministrativi e politici devono interagire costantemente fra loro. Anci Umbria si apre all’esterno e mette in relazione tutti quei soggetti che contribuiscono, ciascuno per la propria parte e nel pieno rispetto dei propri ruoli, a rendere unica e competitiva l’Umbria. L’operazione che intendiamo fare è duplice: la prima, creare una rete fra Istituzioni diverse e associazioni; la seconda, utilizzare di più e meglio i diversi fondi europei per rendere le nostre imprese e quindi i nostri territori più competitivi sul campo nazionale e internazionale. Sulla partita dei fondi europei, Anci Umbria vuole giocare un ruolo da protagonista, ritenendo questa strada l’unica percorribile perché i nostri comuni, con tutto ciò che al loro interno esprimono, possano continuare a crescere e svilupparsi in modo sostenibile”.

Anche per il presidente di Confcommercio dell’Umbria si tratta di un fatto “straordinario”: “L’accordo con Anci Umbria – ha detto Mencaroni – è motivo di orgoglio anche per la nostra organizzazione. I Comuni sono, da sempre, interlocutori principali per noi. Questo accordo, che riguarda bandi europei, nazionali, regionali e camerali, va ben oltre i normali rapporti di collaborazione. Noi assistiamo le nostre imprese su qualsiasi tipo di bando, ma se anche i Comuni potranno agire sui propri territori con propri bandi sarà un beneficio per tutti. Mi auguro anche che l’accordo servirà a risollevare la situazione nella nostra regione”.

Il documento, in sintesi, stabilisce che Anci Umbria e Confcommercio dell’Umbria realizzino iniziative progettuali sinergiche e sistemiche per lo sviluppo dei territori su specifiche macro aree d’interesse dei comuni (sviluppo armonico delle funzioni e delle attività commerciali e di servizi all’interno delle città; digitalizzazione di imprese, cittadini e Amministrazioni; sviluppo omogeneo del SUAPE, localizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile; coesione sociale, resilienza dei cittadini, imprenditori, lavoratori e famiglie; promozione turistica).

Inoltre, è previsto il sostegno alle imprese nella partecipazione alle misure economiche poste in essere a valere sui fondi pubblici.

Le parti, già in passato, avevano collaborato in modo proficuo su alcuni specifici progetti, come l’accordo sulla rigenerazione urbana, ma questo accordo dà sistematicità al confronto per meglio uscire da una crisi economica e sociale fortemente accentuata dall’emergenza sanitaria e intende mettere a fattore comune idee, progetti, risorse e opportunità per generare effetti moltiplicatori.

  • Lo strumento principale individuato nel protocollo è costituito dai finanziamenti pubblici e, in particolare, dai Fondi a gestione diretta dell’Unione Europea e dai Fondi Strutturali gestiti dalla Regione, per il cui accesso sono necessarie professionalità e capacità organizzative elevate, data la complessità delle procedure di attivazione e rendicontazione.
  • Le Amministrazioni comunali hanno difficoltà non solo nell’intercettazione delle risorse europee, ma anche nella gestione e rendicontazione delle attività finanziate, anche per carenza di personale qualificato. Dall’altro, le imprese rappresentate da Confcommercio necessitano quasi sempre di un supporto progettuale, organizzativo e amministrativo, per realizzare gli interventi previsti dai bandi e per gestire e rendicontare i finanziamenti percepiti. E’ su queste basi che poggia il protocollo che prevede, fra i vari punti, l’analisi dei rispettivi ambiti operativi in ordine ai finanziamenti pubblici e, in particolare, ai Fondi a gestione diretta e Strutturali; la messa in rete di risorse umane e specifiche professionalità al fine di avere a disposizione un hub di competenze dedicato; l’individuazione di macro aree di intervento che presentino obiettivi condivisi; la definizione di più specifici progetti all’interno delle macro aree suddette in cui sperimentare collaborazioni a vario livello, nell’ambito delle rispettive competenze; l’elaborazione congiunta della relativa progettazione di massima e di dettaglio e presentazione della stessa attraverso gli opportuni canali; la proposizione alla Regione di specifiche misure integrate che permettano ad Amministrazioni e imprese di implementare iniziative sinergiche e sistemiche per lo sviluppo dei territori.

Inoltre, le parti concordano di definire alcuni ambiti di condivisione rispetto ai quali presentarsi alla Regione con Avvisi comuni e proposte congiunte al fine di incidere sulla Programmazione stessa. In particolare, la possibilità di avere bandi multi misura attraverso cui realizzare iniziative congiunte pubbliche e private aventi obiettivi comuni; la conseguente revisione dell’Agenda Urbana  e delle normative regionali di valorizzazione dei centri storici, al fine di rendere questi strumenti altrettante occasioni di progettazione integrata e sistemica per la rigenerazione delle nostre città; la realizzazione di progetti di rilancio turistico; l’inserimento del turismo nella RIS3 della Programmazione dei Fondi Strutturali 2021-2027 (obiettivo 1: Un’Europa più intelligente); il potenziamento delle reti di servizio locale nella logica dei distretti urbani; il sostegno ad azioni marketing territoriale; la messa in condizione dei Comuni di usare la fiscalità locale come leva per lo sviluppo locale ed il sostegno alle imprese.

I temi prioritari dell’accordo sono lo sviluppo armonico delle funzioni e delle attività commerciali e di servizi all’interno delle città; la digitalizzazione di imprese, cittadini e Amministrazioni; lo sviluppo omogeneo del SUAPE, piattaforma necessaria per la semplificazione; la coesione sociale, la resilienza dei cittadini, imprenditori, lavoratori e famiglie; il sostegno alla natalità ed il contrasto all’invecchiamento e all’esodo dei giovani; la promozione turistica; il contrasto ai fenomeni di illegalità ed abusivismo nelle imprese; la sostenibilità ambientale dell’agire pubblico e di impresa; le azioni di supporto e di sostegno finalizzate allo sviluppo economico locale quali la lotta alla povertà ed al degrado urbano, le politiche demografiche e l’innalzamento della qualità della vita; lo sviluppo del capitale umano sia pubblico che privato; l’elaborazione di strategie e politiche locali per la ripresa economica post Covid.




Tragedia a Gubbio – Anci Umbria osserva un minuto di silenzio durante l’Ufficio di presidenza

Toniaccini: “Oggi è il tempo di condividere il dolore e stringersi attorno alle famiglie delle vittime sul lavoro, ma occorre un concreto cambio di passo nella sicurezza nei luoghi di lavoro”

“Proprio nel giorno in cui tutta l’Umbria lancia l’ennesimo grido di allarme sulla necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro e si stringe attorno ai familiari delle vittime sul lavoro, arriva la notizia di un nuovo e grave incidente, a Terni. La vicinanza ai familiari è un atto sentito ed è fondamentale che tutta la comunità si stringa attorno a loro, perché è tutta l’Umbria a essere colpita, sia per la tragedia di Gubbio, sia ogni volta che si verifica un incidente”: è quanto afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini che questa mattina, alle 12.00, ha osservato, insieme agli altri membri dell’Ufficio di presidenza, un minuto di silenzio, accogliendo, così, l’appello di Cgil, Cisl e Uil.

“È necessario riportare il lavoro al centro della nostra società, ma che sia lavoro sicuro e dignitoso. In questo senso, il PNRR può rappresentare un valido supporto al cambiamento che tutti auspichiamo, anche in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, come pure il confronto – conclude il Presidente – tra diversi soggetti, dalla Prefettura agli altri livelli istituzionali”.




Campagna vaccinale, l’Arma dei Carabinieri a supporto della popolazione in difficoltà/ Anci Umbria invita i Comuni a contattare la Stazione dei Carabinieri di riferimento

“Anci Umbria ringrazia l’Arma dei Carabinieri di Perugia e Terni per aver sostenuto, presso i comuni umbri, la campagna vaccinale, relativa all’emergenza sanitaria in corso”: è quanto afferma il presidente Michele Toniaccini, a seguito del supporto pratico assicurato dai Carabinieri alla popolazione in difficoltà.

In sostanza, con l’obiettivo di rimuovere ogni ostacolo, a partire da quello digitale, e facilitare la prenotazione on line, i Carabinieri eseguiranno, su richiesta, le operazioni di prenotazione. Attraverso i Comandi provinciali di Perugia e Terni, sarà possibile avere un aiuto nella compilazione della modulistica, presso le Stazioni territoriali (capillarmente diffuse sul territorio), o anche a domicilio per le persone che sono impossibilitate a spostarsi. “I Comuni – afferma il presidente Toniaccini – sono stati invitati a prendere contatto con la Stazione di riferimento del proprio territorio”.

Per il presidente, “questa ulteriore sinergia attesta l’importante rete che si è creata in Umbria a contrasto della diffusione del Covid e a sostegno della campagna vaccinale”.

 

Perugia 6 maggio 2021




1 Maggio 2021. Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini: “Restituiamo dignità ai lavoratori e al lavoro, sicuro, per tutti”

“Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo”: lo ha detto uno dei più grandi imprenditori italiani, Adriano Olivetti.  Disse anche che “la disoccupazione è la malattia mortale della società moderna”.

L’Italia – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – sta attraversando una delle sue crisi più profonde, crisi di salute da cui ci stiamo curando con il vaccino, di occupazione, soprattutto giovanile e femminile, oltre che di valori.

Rispetto a febbraio 2020, dati Istat alla mano, risulta che gli occupati siano circa 900mila in meno e il tasso di occupazione sia più basso di 2 punti percentuali. Un piccolo spiraglio deriva dal mese di marzo 2021, in cui si assiste a una crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +34mila unità) ma che coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni che, invece, diminuiscono, così come le donne e i dipendenti permanenti.

Dati che evidenziano il dramma del lavoro nel nostro Paese. Se con il vaccino c’è stata una accelerazione nel contrasto al virus, ora è tempo di imprimere un cambio di passo, non solo in termini numerici, ma anche si sicurezza, nel mondo del lavoro. Il Recovery Fund, unitamente alle altre misure che l’Unione Europea ha predisposto, sono una risposta incisiva e determinante che non possiamo permetterci di perdere. Dobbiamo dare risposte, speranza e futuro ai nostri giovani, alle donne, pilastro delle nostre società, a quanti il lavoro non ce l’hanno e intercettare quella parte di inattivi.

Noi Sindaci continueremo a fare la nostra parte, a progettare nuova cultura, sviluppo sostenibile e coesione sociale.

A tutti i cittadini, buon primo maggio!




Anci Umbria accoglie con grande favore la proroga della scadenza per l’approvazione dei bilanci

Anche Anci Umbria ha accolto positivamente la notizia della proroga, al 31 maggio, della scadenza per l’approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo. È stata così recepita la richiesta dei Sindaci portata all’attenzione del governo tramite Anci nazionale.

“I Comuni – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – in questo anno di pandemia hanno dovuto far fronte a una riorganizzazione complessiva che ha inciso anche a livello di bilancio. Molti Comuni sono in difficoltà per la loro chiusura. Ringrazio Anci per essersi fatta portavoce delle nostre esigenze e il ministro dell’Interno per aver ascoltato le nostre richieste”.

Oggi, sono stati affrontati anche altri due punti: la proroga della validità delle carte d’identità al 30 settembre e la proroga di un anno (la scadenza è quindi fissata al 31 dicembre 2022) per l’attuazione dei piani per le città.

 

Perugia 29 aprile 2021