ANCI UMBRIA PROCIV, APPROVAZIONE DEL BILANCIO E PRESENTAZIONE PROSSIME ATTIVITÀ

Presenti anche il presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti e quello di Anci Umbria Federico Gori

Perugia, 21 maggio 2025 – Approvati all’unanimità il bilancio consuntivo e preventivo di Anci Umbria ProCiv. L’assemblea dei soci si è tenuta mercoledì 21 maggio, presso la sala del Consiglio della Provincia di Perugia. Prima dell’approvazione del bilancio, il presidente di Anci Umbria ProCiv, Enrico Valentini, ha illustrato le molteplici attività che interesseranno l’Associazione nei prossimi mesi.

Il prossimo 9 giugno si svolgerà l’ultimo evento del ciclo formativo promosso da Anci Umbria e rivolto ai nuovi amministratori, che sarà curato dalla struttura di Anci Umbria ProCiv, dal titolo “Lo strumento della pianificazione comunale di protezione civile a supporto degli amministratori locali”. “La nostra struttura – ha dichiarato Valentini – vuole tutelare e supportare gli Amministratori, anche attraverso questi momenti informativi fondamentali, che ci permettono di porre l’attenzione sul ruolo del Sindaco e le responsabilità che ne conseguono”.

Il presidente ha proseguito illustrando il progetto sperimentale che si avvierà a breve con il Comune di Foligno, relativo alla revisione di nuove procedure operative che potranno essere la base per una revisione delle linee guida regionali per la pianificazione comunale di protezione civile. Foligno è stato scelto perché rispondente a una serie di criteri tecnici, tra cui le dimensioni territoriali, i rischi che lo interessano, la vicinanza alle strutture operative sovracomunali tra cui il Centro Regionale di Protezione Civile e la disponibilità dimostrata negli anni da parte dell’ufficio competente. Sarà proprio attraverso questo ufficio che lo staff tecnico di Anci Umbria ProCiv si interfaccerà per sviluppare il lavoro, che prevede il coinvolgimento dell’intera struttura comunale.

Per ciò che concerne le attività in essere con la Provincia di Perugia, è previsto entro il mese di giugno un evento informativo che avrà l’obiettivo di illustrare le potenzialità della piattaforma digitale WebGIS provinciale, a cui ha collaborato anche la struttura tecnica di Anci Umbria ProCiv inserendo dati tecnici legati al territorio e di pubblica utilità.

Valentini ha poi illustrato l’ultimo progetto di pianificazione intercomunale che interessa l’area interna della Valnerina, la quale è composta da 14 comuni, di cui 10 afferenti alla Provincia di Perugia e 4 a quella di Terni. Il lavoro, già avviato, prevede una serie di incontri territoriali utili alla raccolta dei dati di protezione civile che confluiranno nella stesura di un documento unico di pianificazione.

Tra le attività in essere anche quella sviluppata di concerto con la Regione Umbria. Si tratta del progetto Rimu Clima, che si prefigge l’obiettivo di potenziare i sistemi di previsione meteorologica creando una rete integrata regionale. Partner del Rimu sono Fondazione Cima e Anci Umbria che sarà presente attraverso Anci Umbria ProCiv che, attraverso i suoi professionisti, eseguirà un lavoro di ripulitura e standardizzazione dei dati informativi geografici che quotidianamente vengono lavorati e gestiti per i Comuni nell’ambito della pianificazione.

Valentini ha parlato anche della situazione che sta affrontando la Regione Friuli Venezia Giulia in merito alla sentenza di condanna nei confronti del Sindaco e del coordinatore del gruppo di volontariato del Comune di Preone a seguito della vicenda che ha visto un volontario di protezione civile perdere la vita durante un’emergenza di maltempo. “Risulta di fondamentale importanza – ha affermato il presidente di Anci Umbria ProCiv – capire i limiti d’azione al fine di poter operare nella maniera più corretta possibile e ovviamente garantendo la sicurezza di tutti. A causa di questi eventi, molti anche coloro che sono impegnati nel mondo della protezione civile, non vogliono più ricoprire il ruolo di coordinatore di un gruppo comunale. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e sottoponiamo al direttivo di Anci Umbria la volontà di scrivere una lettera a firma congiunta per sollecitare il Governo al fine di tutelare la figura degli Amministratori e quindi prevedere una revisione della normativa nazionale”.

Valentini, infine, ha ringraziato Federico Gori, presidente di Anci Umbria, per il costante confronto che avviene quotidianamente, e il direttore di Anci Umbria ProCiv, Silvio Ranieri, per il continuo supporto.

Subito dopo ha preso la parola il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, che ha colto l’occasione per sottolineare la funzione e il ruolo che l’Associazione fa a supporto delle realtà locali. “Da Sindaco, – ha detto – ho avuto modo di vedere direttamente l’attività che viene svolta e la competenza dei tecnici che sono sempre disponibili verso le strutture comunali. Vantiamo un piano di protezione civile che viene preso come esempio anche in altre realtà. Nonostante le esigue risorse che hanno i Comuni, questa attività risulta fondamentale sia per gli aspetti che riguardano la prevenzione, che per il supporto durante la gestione di un’emergenza”. Ha concluso elogiando la struttura che, seppur nata da poco, ha già avuto modo di dimostrare la sua professionalità, tanto che negli ultimi anni sono stati frequenti i contatti da parte di Enti extra-regionali.

Ha chiuso l’assemblea il Sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, che, ringraziando Anci Umbria ProCiv, ha parlato dell’utilità di sviluppare un progetto ad hoc nei territori della Valnerina, realtà complessa anche per l’estensione territoriale.




PERCORSO REGIONALE FORMATIVO 0-6: NELL’ULTIMO ANNO QUASI 900 PROFESSIONISTI COINVOLTI

Anci Umbria lavora da sei anni per il sostegno e la crescita della Comunità educante del territorio umbro, su incarico della Regione Umbria, con il supporto del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria

Perugia, 12 maggio 2025 – Sono state circa 550 le persone che hanno preso parte al seminario online conclusivo dei percorsi regionali formativi 0-6 di Perugia e Terni, organizzato sabato scorso da Anci Umbria con l’importante supporto della Regione Umbria e dell’Ufficio Scolastico Regionale (Usr) per l’Umbria, dal tema “Il sistema integrato 0-6 in Umbria tra riposizionamenti e sfide possibili”. Un numero che denota l’interesse sempre maggiore sul progetto formativo – da sei anni coordinato da Anci Umbria su incarico della Regione Umbria, con il supporto del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Usr per l’Umbria – che quest’anno si è articolato in 43 edizioni formative (di 5 incontri ciascuna) rivolte a quasi 900 discenti, ovvero a tutte le professioniste e i professionisti che lavorano negli istituti di infanzia e di prima infanzia comunali, statali, privati e paritari.

Il seminario – introdotto da Silvio Ranieri, segretario regionale di Anci Umbria, e coordinato da Raffaella Ricci di Anci Umbria – si è aperto con i saluti istituzionali di Fabio Barcaioli, assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Francesco Mezzanotte, delegato dell’Usr per l’Umbria, Federico Gori, presidente di Anci Umbria, Massimiliano Marianelli, direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e Viviana Altamura, assessore del Comune di Terni, comune capofila dei fondi per la formazione 0-6.

L’assessore regionale Fabio Barcaioli ha affermato che anche se “in Umbria abbiamo superato il target europeo di 45 posti ogni 100 bambini residenti sotto i 3 anni, arrivando al 46,5%, ci sono ancora tantissime richieste non evase che restano in graduatoria senza trovare un posto libero. Quindi, come Regione – ha proseguito – stiamo cercando di trasformare le scuole dell’infanzia (3-6 anni), delle quali il 95% è statale in 0-6 anni. Per fare questo stiamo stipulando, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, un protocollo d’intesa per l’ampliamento ai 3-6. Parallelamente, stiamo lavorando al regolamento attuativo della legge regionale 13/2023, quella che appunto istituisce le scuole 0-6 anni in Umbria”.

Francesco Mezzanotte, delegato Usr, ha ringraziato tutti i soggetti istituzionali coinvolti in questo percorso di formazione ricordando l’importanza ed il ruolo del Tavolo paritetico regionale del Sistema integrato 0-6 – composto da Usr dell’Umbria, Regione Umbria e Anci Umbria – che ha il compito di coordinamento ed attuazione delle attività del Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione.

Il Presidente di Anci Umbria, Federico Gori, è intervenuto sottolineando l’ampia partecipazione come segnale forte della direzione intrapresa. “Investire nella formazione – ha dichiarato – significa investire nel futuro delle nostre comunità. I primi sei anni di vita sono decisivi per lo sviluppo dei bambini e ogni ambiente educativo di qualità ha bisogno di persone preparate e consapevoli. Per questo la formazione non è un optional, ma una responsabilità collettiva. Ogni bambino ha il diritto di crescere in un contesto educativo che lo valorizzi sin dai primi anni”.

In questo contesto, il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, attraverso una convenzione con Anci Umbria, collabora ogni anno alla definizione del progetto formativo. Il direttore del Dipartimento, Massimiliano Marianelli, portando i suoi saluti ha dichiarato: “Ho apprezzato la concretezza delle relazioni che sono state sono state portate avanti per il bene del territorio. Mi piace molto questa attenzione alla formazione 0-6, perché formiamo il futuro vero della nostra comunità”.

L’assessore Viviana Altamura, infine, ha affermato che “la struttura di rete esistente oggi funziona. È importante puntare sulla formazione 0-6 e il seminario di oggi è un ulteriore momento rilevante per costruire un sistema integrato sempre più efficiente ed efficace”.

Dopo i saluti iniziali, si sono tenuti gli interventi di: Moira Sannipoli, docente associato in Didattica e Pedagogia speciale del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, che ha parlato di “Oltre il tempo dell’anestesia: la formazione come sfida estetica”; Fabiano Paio, Claudia Brilli e Antonella Di Cato dell’Usr per l’Umbria, che sono intervenuti sulle “Prospettive per la qualificazione ed il consolidamento del Sistema integrato 0 – 6 in Umbria: il ruolo del Tavolo paritetico regionale”; Rosa Seccia, dirigente Tecnico Usr Lombardia e già componente della Commissione Nazionale 0-6, su “Attuazione del sistema 0 – 6: l’apporto della Commissione Nazionale e la leva strategica del Coordinamento Pedagogico territoriale”; Samantha Bonucci, coordinatrice pedagogica territoriale del Comune di Perugia, Elisa Bigini, insegnante e collaboratrice del DS – IC Perugia 4, Raffaella Perugini, insegnante e coordinatrice Scuole Infanzia – D.D.2 Perugia, su “Intrecciarsi per la costruzione di una cultura 0-6 condivisa”; Valentina Bendini, responsabile sezione Diritto allo studio, istruzione tecnica superiore, socio-educativi per la prima infanzia della Regione Umbria, che ha concluso parlando di “Più scienze per bambine e bambini: il progetto sySTEAM della Regione Umbria”.

Hanno fatto le conclusioni finali Chiara Scardazza, coordinatrice della Consulta Istruzione di Anci Umbria, Moira Sannipoli, docente associato in Didattica e Pedagogia speciale del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, e Fabiano Paio, dirigente tecnico dell’Usr per l’Umbria.

Chiara Scardazza ha rimarcato che Anci Umbria sta “lavorando alle nuove linee guida per l’offerta scolastica per contribuire a qualificare sempre di più l’offerta formativa per gli insegnanti e per migliorare i servizi. In questo contesto lo 0-6 dà sostanza ad un percorso di continuità orizzontale e verticale, che rassicura le famiglie e le radica sul territorio”.




“LA TUA VOCE PER UN’EUROPA PIÙ VICINA”: AL VIA IL SONDAGGIO ONLINE PROMOSSO DA ANCI UMBRIA, VILLA UMBRA E TUCEP

Attivato in occasione della Giornata dell’Europa, si chiuderà il 31 maggio
È rivolto a cittadini, amministratori, studenti, operatori del terzo settore, imprese, enti e stakeholder

 In occasione della Giornata dell’Europa, che si celebra il 9 maggio, Anci Umbria, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e Tucep (Tiber Umbria Comett Education Programme) lanciano un sondaggio – rivolto a cittadini, amministratori, studenti, operatori del terzo settore, imprese, enti e stakeholder – con l’obiettivo di raccogliere esperienze, percezioni e suggerimenti sul modo in cui l’Unione europea comunica, interviene e si rende presente nella vita quotidiana delle persone.

Poco più di 30 domande a risposta chiusa dove viene chiesto, ad esempio, il grado di conoscenza delle Istituzioni europee e i loro processi decisionali; qual è il valore/vantaggio di appartenere all’Unione Europea; la consapevolezza del fatto che attraverso il finanziamento da parte della Commissione Europea è possibile partecipare a corsi di formazione, stage, seminari ed eventi gratuiti ed esperienze di scambio e mobilità.

Le tre organizzazioni, legate da una comune attenzione alle tematiche europee e al processo d’integrazione europea, in base ai risultati del sondaggio, il cui slogan è “La tua voce per un’Europa più vicina”, intendono promuovere azioni congiunte di informazione verso il grande pubblico che aiutino una migliore sensibilizzazione verso le opportunità derivanti dalle politiche e strumenti di finanziamento europei nonché sostenere un più compiuto senso di appartenenza al progetto “europeo” in termini di diritti e valori nei quali si riconoscono i paesi ed i popoli dell’Europa. Per questi motivi l’opinione di tutti sarà preziosa per capire meglio quali sono i bisogni, le aspettative e le criticità da affrontare per migliorare la qualità della partecipazione democratica e il senso di appartenenza all’Unione europea.

Il sondaggio, che è in forma anonima e che richiede al massimo 7-10 minuti di tempo, è consultabile fino al 31 maggio al link: https://www.survio.com/survey/d/M5V4K9E6Q6K0B7D8V.

Per maggiori informazioni:
Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica: https://villaumbra.it
Anci Umbria: https://anci.umbria.it/
Tucep: https://www.tucep.org/




AFFIDO FAMILIARE, FERDINANDI: “MAGGIORE SOSTEGNO AI COMUNI, SERVONO RISORSE, PERSONE E STRUMENTI”

“L’affido familiare è un tema che ci coinvolge profondamente perché parliamo della capacità che ha una comunità di prendersi per mano nei momenti più delicati della vita. I Comuni sono la prima linea dell’accoglienza e della tutela”. Così la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi delegata Anci alle Pari Opportunità, Famiglie, Inclusione e Pace intervenuta oggi in Parlamento al Tavolo Nazionale Affido, evento organizzato, per il quarto anno consecutivo, per richiamare l’attenzione del mondo politico sulla esigenza di istituire la Giornata Nazionale dell’Affido Familiare. 

Evidenziando come la responsabilità dei Comuni necessiti di condivisione, Ferdinandi ha rimarcato il ruolo fondamentale del terzo settore, delle associazioni, delle reti di famiglie affidatarie. “Un patto – ha detto – che va rafforzato, sostenuto, riconosciuto anche a livello istituzionale e normativo, perché rappresenta il cuore operativo e valoriale del sistema di tutela”. 

E proprio partendo da questo sguardo comune la delegata Anci ha sottolineato l’impegno dell’Associazione dei Comuni all’iter parlamentare del disegno di legge presentato dai Ministri Roccella e Nordio in materia di tutela dei minori in affidamento. “Un provvedimento – ha dichiarato – che apprezziamo nell’obiettivo generale di rafforzare il sistema di protezione per i minorenni ma sul quale osserviamo la necessità di un maggiore coinvolgimento dei Comuni nella consapevolezza che la tutela si costruisce insieme”.  

In particolare, sull’Osservatorio previsto dal disegno di legge, Ferdinandi ha segnalato l’esigenza che sia uno strumento utile, condiviso, trasparente, nel quale i Comuni “siano parte integrante del suo funzionamento coscienti del fatto che la protezione dei minori deve essere fatta con professionalità e umanità. 

“Il riconoscimento dell’affidamento familiare come Livello Essenziale delle Prestazioni – ha detto – è per l’Anci una priorità, perché ogni territorio deve poter contare su servizi sociali formati, centri affido funzionanti, supporti psicologici, contributi economici certi”. Per questo, “in attuazione delle linee guida, nel nuovo Piano Nazionale degli Interventi e Servizi Sociali 2024/26 abbiamo apprezzato l’inserimento di un’apposita scheda tecnica dedicata ai Centri Servizi per l’Affido Familiare, che mira a rafforzare e strutturare i servizi di supporto alle famiglie affidatarie”. 

“Ora – ha aggiunto – serve concretezza e realtà. I Comuni hanno bisogno di sostegno che si declini in risorse, persone, strumenti e anche di simboli. Per questo – ha concluso – sono fortemente convinta che l’istituzione della Giornata Nazionale dell’Affido Familiare sia importante e necessaria per ricordare, per raccontare, per far conoscere, per dire grazie a chi ogni giorno si prende cura compiendo una scelta di valore che riguarda tutti”. 




SIGLATO ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA ANCI UMBRIA E IL COMUNE DI NORCIA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA PROTEZIONE CIVILE NELL’AREA INTERNA VALNERINA

La parte tecnica-operativa del progetto sarà coordinata da Anci Umbria ProCiv

Perugia, 18 aprile 2025 – È stato siglato un importante accordo di cooperazione tra Anci Umbria e il Comune di Norcia, in qualità di capofila dell’area interna Valnerina, per l’avvio del progetto “Gestione associata delle funzioni da parte dei comuni”, finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. L’obiettivo primario dell’iniziativa è lo sviluppo della gestione associata della funzione di protezione civile nell’area interna della Valnerina.

Il documento di cooperazione, sottoscritto lo scorso 19 marzo, ha già visto l’avvio delle attività da parte dei tecnici di Anci Umbria ProCiv. Insieme ai sindaci dei 14 Comuni coinvolti (Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Polino, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera) e ad alcuni tecnici comunali, si è tenuto un incontro fondamentale mercoledì 16 aprile presso il Digipass di Norcia.

L’iniziativa – presieduta da Giuliano Boccanera, sindaco di Norcia, Enrico Valentini, presidente di Anci Umbria ProCiv, e Silvio Ranieri, direttore di Anci Umbria e Anci Umbria ProCiv – ha rappresentato un primo raccordo istituzionale propedeutico all’avvio della fase di raccolta e integrazione dati. Questa fase è cruciale per l’elaborazione della pianificazione intercomunale, che costituisce l’oggetto centrale del progetto.

Nell’ambito dell’accordo di cooperazione per lo sviluppo della gestione associata della funzione protezione civile dell’area interna Valnerina si implementeranno, entro la fine dell’anno, le seguenti attività: raccolta e gestione dati di protezione civile al fine della standardizzazione degli stessi sulla base degli indirizzi operativi nazionali; redazione del piano intercomunale di protezione civile che andrà a coinvolgere tutti i comuni interessati dal progetto; organizzazione di giornate formative, training on the job, esercitazioni per posti di comando.

 




BANDO INPS HOME CARE PREMIUM, GORI E SPERA: “A RISCHIO IL LIVELLO DI PRESTAZIONI TERRITORIALI”

Bando Inps Home Care Premium, Gori e Spera: “A rischio il livello di prestazioni territoriali”

Il presidente di Anci Umbria e la coordinatrice della Consulta Welfare di Anci Umbria scrivono alla direzione regionale Umbria dell’Inps

Perugia, 17 aprile 2025 – “I termini del nuovo bando Inps Home Care Premium 2025-2028 rischiano di compromettere la continuità, la qualità e la prossimità di un sistema che ha permesso ai Comuni di garantire un livello di prestazioni territoriali in grado di supportare migliaia di persone con disabilità o non autosufficienti su tutto il territorio nazionale”. È questa la preoccupazione espressa da Federico Gori e Costanza Spera, rispettivamente, presidente di Anci Umbria e coordinatrice della Consulta Welfare di Anci Umbria, in una lettera inviata alla direzione regionale Umbria dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), presieduta da Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, e per conoscenza al presidente dell’Inps, Gabriele Fava, al direttore generale dell’Inps, Valeria Vittimberga, e al presidente Anci, Geatano Manfredi.

Il documento vuole esprimere la preoccupazione dei Comuni umbri in relazione ai termini contenuti nel nuovo bando Inps Home Care Premium che ha da sempre rappresentato per i le amministrazioni comunali uno strumento qualificato in grado di fornire un approccio integrato alla gestione delle misure rivolte al supporto della non autosufficienza. 

“L’esclusione di interventi di carattere socioassistenziale non sanitario – sottolineano Gori e Spera – quali l’attività svolta da operatori socio-sanitari (Oss) e i servizi di Sollievo, in favore di prestazioni fornite esclusivamente da liberi professionisti iscritti a ordini, e non da enti del terzo settore, svuota il concetto stesso di ‘bisogno socioassistenziale’ compromettendo l’efficacia stessa del progetto. Ciò introduce l’obbligo per i beneficiari di anticipare i costi, incrementati per le tariffe professionali stabilite dagli ordini, delle prestazioni integrative e della prestazione prevalente (assistente familiare), vanificando così il modello innovativo di accreditamento che ha garantito l’accesso diretto ai servizi, senza anticipo economico, per centinaia di famiglie in difficoltà economica. Inoltre l’eliminazione dei Centri diurni per anziani e disabili tra le prestazioni integrative, comporta un impoverimento dell’offerta sociale e un impatto diretto sulla tenuta dei percorsi di inclusione e sollievo per le famiglie”.

“Lo scenario delineato dal nuovo bando – scrivono ancora il presidente e la coordinatrice di Anci Umbria – incrina pertanto la governance di un servizio riducendo il ruolo operativo dei Comuni da enti gestori  a soggetti informati e di supporto nella fase di accreditamento dei liberi professionisti. Si tratta di un cambio di paradigma che non tiene conto dei bisogni espressi in questi anni dai beneficiari, snaturando un servizio di continuità assistenziale che rischia di avere importanti riflessi occupazionali nei territori”.

“In relazione a quanto evidenziato si chiede un’interlocuzione – concludono Gori e Spera – per rivalutare, attraverso un percorso partecipato con i Comuni, le condizioni previste dal nuovo bando, al fine di: salvaguardare l’impianto originario del progetto HCP fondato sulla domiciliarità e l’integrazione socio-sanitaria; tutelare il ruolo operativo dei Comuni come soggetti chiave nella gestione territoriale; garantire ai beneficiari modalità di accesso realmente inclusive, senza anticipi economici insostenibili e per la maggior parte dei casi non ne hanno le capacità economiche”.

La lettera si chiude affermando che anche Anci nazionale, a seguito di segnalazioni pervenute da molti Comuni italiani, ha provveduto ad inviare una nota in merito all’Istituto nazionale. 




ELENA RANFA E GIORGIO TENNERONI NOMINATI COORDINATORI DELLA CONFERENZA DEI CONSIGLI COMUNALI E DELLA CONSULTA ANCI GIOVANI

Elena Ranfa e Giorgio Tenneroni nominati coordinatori della Conferenza dei Consigli Comunali e della Consulta Anci Giovani
Luisa Cacciamani è la vice coordinatrice della Consulta Anci Giovani

Perugia, 16 aprile 2025 Elena Ranfa, presidente del Consiglio comunale di Perugia, è stata nominata coordinatrice della Conferenza dei Consigli Comunali (come previsto dall’art. 21 statuto Anci Umbria) mentre Giorgio Tenneroni, presidente del Consiglio comunale di Todi, è il nuovo coordinatore della Consulta Anci Giovani (art. 25 Statuto Anci Umbria), che raggruppa tutti gli amministratori under 35 della regione. Ad affiancarlo nel ruolo di vice Luisa Cacciamani, consigliere comunale di Bevagna. Le nomine dei coordinatori si sono tenute martedì pomeriggio, 15 aprile, durante le assemblee che si sono svolte presso la sala del Consiglio provinciale del palazzo della Provincia a Perugia alla presenza di Federico Gori e Silvio Ranieri, rispettivamente, presidente e segretario regionale di Anci Umbria, e di numerosi rappresentanti istituzionali dei Comuni della regione.

“Voglio ringraziare – ha dichiarato Elena Ranfa il presidente Federico Gori e il segretario generale di Anci Umbria Silvio Ranieri per questa opportunità. Per me è un onore presiedere questa Conferenza. È già stato importante questo primo confronto con i presidenti dei diversi consigli comunali della nostra regione che sono intervenuti a questa iniziativa. È stata un’occasione per creare sinergie, rete, per cercare di programmare e progettare percorsi virtuosi per le nostre comunità ma anche per fare squadra e presentarci coesi, con le nostre istanze, sui tavoli nazionali”.

“È un grande onore per me essere nominato coordinatore di questa consulta, – ha affermato anche Giorgio Tenneroni è un’emozione particolare. Speriamo di avviare un felice processo nel quale insieme, senza distinzione tra destra e sinistra, si riesca a ragionare solo per i giovani, per l’Umbria, per dare risposte concrete ai territori. Durante questo incontro con i miei colleghi abbiamo ragionato sui Piccoli Comuni: da loro è partito davvero un rinnovamento in Umbria. I Piccoli Comuni sono quelli che in percentuale hanno più della metà dei consiglieri che hanno meno di 35 o 50 anni mentre quelli grandi, come succede in tutta Italia, tendono ancora ad avere un’amministrazione di un’età avanzata. È vero, serve esperienza, ma al contempo dobbiamo permettere ai giovani di fare esperienza e di formarsi. Formazione prima, con scuole politiche, consigli comunali dei ragazzi e consulte dei giovani, e formazione sul campo. Su questo noi lavoreremo tutti insieme: fare formazione sul campo ai nostri tanti giovani amministratori su tutti i territori dell’Umbria. Partiremo dai Piccoli Comuni, che sono i nostri migliori esempi di formazione e collaborazione”.

“Desidero rivolgere – ha concluso Federico Gorii miei più sentiti auguri di buon lavoro a Elena Ranfa e Giorgio Tenneroni per i nuovi e importanti incarichi assunti all’interno dell’organigramma di Anci Umbria. Le loro nomine a coordinatori, rispettivamente, della Conferenza dei Consigli Comunali e della Consulta Anci Giovani, rappresentano un ulteriore tassello verso il rafforzamento di una rete di confronto e partecipazione che coinvolga in maniera sempre più attiva tutti i territori. Con loro e con tutti i coordinatori delle consulte già operative, costruiremo insieme un lavoro fondato sulla condivisione, sull’ascolto e sulla progettualità. L’obiettivo è quello di dare vita a percorsi virtuosi e concreti, in grado di rispondere alle reali esigenze dei nostri Comuni e delle nostre comunità. Anci Umbria vuole essere casa di tutti gli amministratori, un punto di riferimento costante e aperto al dialogo, soprattutto per i più giovani, che rappresentano il presente e il futuro della nostra regione”.




SOLIDARIETÀ ALLA PRESIDENTE PROIETTI PER GLI ATTACCHI SOCIAL

Il presidente Federico Gori: “Basta violenza verbale e minacce”

Perugia, 8 aprile 2025 – Il presidente di Anci Umbria, Federico Gori, esprime la piena solidarietà e vicinanza dell’Associazione dei Comuni umbri alla presidente della Regione, Stefania Proietti, per i vili attacchi ricevuti attraverso i social.

“Desidero esprimere a nome di tutti i Sindaci umbri la più sentita solidarietà e vicinanza alla presidente Proietti per gli inaccettabili attacchi personali che ha subito sui social media”, dichiara Federico Gori. “È fondamentale ribadire con forza – prosegue – che nulla di tutto ciò ha a che fare con la normale e sana dialettica pubblica e democratica. Esprimere dissenso è un diritto e un elemento vitale del confronto politico, ma è assolutamente inammissibile che questo trascenda nella minaccia, nel turpiloquio e nell’attacco alla sfera personale”.

Il presidente di Anci Umbria sottolinea come questo fenomeno non sia isolato: “Come amministratori pubblici, viviamo sulla nostra pelle da diversi anni questa tendenza preoccupante. Ancor più grave è constatare come le amministratrici vengano attaccate in modo particolare, subendo anche improperi di natura sessista. In un momento storico delicato come quello attuale, in cui c’è un dibattito aperto sull’individuazione di strumenti efficaci per contrastare la violenza e il tentativo di sottomissione femminile, episodi come questi sono del tutto intollerabili. Ha fatto bene la Presidente a non rimanere in silenzio e a denunciare pubblicamente questi atti. Tuttavia, – conclude Federico Gori – è cruciale comprendere che questo è un fenomeno più esteso e profondamente preoccupante, di cui tutti noi, e la politica in primis, dobbiamo farci carico con responsabilità e determinazione”.

Anci Umbria condanna fermamente ogni forma di violenza verbale e online, ribadendo l’importanza di un dibattito pubblico rispettoso e costruttivo, basato sul confronto di idee e non sull’odio e sull’aggressione personale. È in capo a ciascuno – istituzioni e cittadini – condannare con fermezza questa deriva, affinché si affermi una cultura del rispetto, della responsabilità e della dignità della persona.




INCONTRO TRA ANCI UMBRIA, SINDACI E GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA MANOVRA REGIONALE

Il presidente Federico Gori: “I Sindaci auspicano riforme orientate alla razionalizzazione della spesa pubblica, laddove necessario, tutelando in ogni caso i cittadini, in particolare le fasce più fragili e a reddito medio-basso”

Perugia, 28 marzo 2025 – L’ufficio di Presidenza di Anci Umbria, insieme a numerosi Sindaci umbri, ha incontrato  giovedì 27 marzo la presidente della Giunta regionale Stefania Proietti, il vicepresidente con delega al bilancio Tommaso Bori, gli assessori regionali Simona Meloni e Francesco De Rebotti e i dirigenti della Regione Umbria per un confronto sulla proposta di manovra finanziaria in procinto di essere discussa in Consiglio regionale. Durante il confronto, i rappresentanti della Regione hanno illustrato i contenuti della manovra, aprendo un dialogo con gli amministratori locali, che hanno partecipato con numerosi interventi, esprimendo le proprie osservazioni e preoccupazioni.

Anci Umbria ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei territori nelle scelte regionali, evidenziando come tali decisioni abbiano un impatto diretto sulle comunità locali e contribuiscano ad accrescere la pressione nei confronti delle amministrazioni comunali da parte dei cittadini, che attendono risposte chiare e concrete.

“Abbiamo ribadito – ha dichiarato il presidente di Anci Umbria Federico Gori la necessità di comprendere a fondo la portata della manovra, chiedendo in primo luogo di contenere il più possibile l’impatto sulle famiglie umbre. I Sindaci auspicano riforme orientate alla razionalizzazione della spesa pubblica, laddove necessario, tutelando in ogni caso i cittadini, in particolare le fasce più fragili e a reddito medio-basso”.

Al termine del confronto, si è convenuto da entrambe le parti di istituire un tavolo permanente di partecipazione tra Regione Umbria e Anci Umbria, al fine di condividere l’impostazione della manovra prima della sua presentazione al Consiglio regionale. Una decisione che segue l’impegno espresso oggi (venerdì 28 marzo) dalla Giunta regionale a ridurre l’impatto della manovra, anche in risposta alle istanze sollevate dai Sindaci umbri.

Anci Umbria continuerà a farsi portavoce delle istanze dei Comuni, in un’ottica di leale collaborazione istituzionale e nell’interesse delle comunità locali.




RINNOVATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI UMBRIA E POLIZIA POSTALE PER LA CYBERSECURITY DEI COMUNI

Perugia, 27 marzo 2025 – Questa mattina, alla presenza del Questore di Perugia – Dirigente Generale della Polizia di Stato Dario Sallustio, è stato sottoscritto nei locali della Questura il rinnovo del  “Protocollo d’intesa per la prevenzione e contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi ‘critici’ dipendenti dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani – Umbria” dal dirigente del Centro operativo sicurezza cibernetica polizia postale e delle comunicazioni Umbria Michela Sambuchi e dal presidente di Anci Umbria Federico Gori.

Il rinnovo della convenzione rientra nell’ambito del più ampio progetto “PRO-C2SI” per la Cyber sicurezza dei Comuni Italiani a tutela delle reti e dei sistemi informativi di supporto alle funzioni essenziali dell’Anci e delle Pubbliche amministrazioni locali rappresentate.

Lo stesso costituisce il precipitato logico-normativo di uno dei due pilastri dedicati alla tutela diretta delle infrastrutture informatiche dei Comuni con più di 20.000 abitanti per la prevenzione dagli attacchi cibernetici compromissori del regolare funzionamento delle stesse e per l’innalzamento dei livelli di competenza tecnica e di awareness.

Con la firma del Protocollo d’intesa, viene rafforzato il rapporto avviato 3 anni fa dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani dell’Umbria, a salvaguardia dei “sistemi informativi critici” dislocati sul territorio regionale mediante la creazione di forme sempre più solide e strutturate di collaborazione che hanno consentito di “mettere a sistema” le conoscenze acquisite anche grazie al fondamentale contributo dei numerosi attori istituzionali coinvolti e delle più qualificate realtà del mondo imprenditoriale, sia nell’ambito nazionale che regionale. 

Tale collaborazione ispirata alle best practices di sicurezza partecipata finalizzate alla prevenzione e/o protezione da attacchi informatici, anche di matrice terroristica è svolta, già da tempo, dalla Polizia di Stato, in via esclusiva, tramite il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) incardinato nel Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica di Roma ed a livello regionale dai Nuclei operativi di sicurezza cibernetica dislocati nei vari Centri.

Da qui la convinzione della necessità di continuare l’attività di proficua condivisione di informazioni per l’innalzamento del livello di sicurezza delle infrastrutture al fine di consentire agli enti locali di assicurare la regolare erogazione dei servizi all’utenza, nonché per garantire la protezione dei dati in essi contenuti.

Il rapporto collaborativo tra il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Umbria e l’Anci Umbria si sostanzierà nello scambio di informazioni, nella programmazione di incontri di carattere formativo e nella predisposizione delle procedure di intervento, atte a prevenire e a neutralizzare attacchi informatici di natura criminale e terroristica.

“La Polizia di Stato – afferma la dr.ssa Sambuchi – mette a disposizione la competenza, le risorse tecnologiche e l’esperienza maturata nel settore del contrasto al cybercrime, in via esclusiva attraverso il Cnaipic a livello centrale e mediante i nuclei operativi dislocati sul territorio nell’ambito dei Centri Operativi per la sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni regionali che quotidianamente scendono in campo, per monitorare le “anomalie” presenti nella rete al fine di fornire tempestive ed efficaci risposte alle insidie in essa presenti suscettibili di pregiudicare la regolarità dei servizi di telecomunicazione, dei sistemi informatici e le reti telematiche, identificati come “infrastrutture sensibili di interesse pubblico” a livello regionale.

“Il rinnovo di questo Protocollo – dichiara anche il presidente Gori – rappresenta un passaggio fondamentale per la sicurezza informatica dei nostri Comuni. In un contesto in cui le minacce cibernetiche sono sempre più sofisticate e pervasive, è essenziale rafforzare la collaborazione tra istituzioni per proteggere le infrastrutture strategiche e garantire la continuità operativa dei servizi pubblici. La sinergia con la Polizia Postale e il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica dell’Umbria ci consente di mettere in campo azioni concrete di prevenzione, formazione e risposta agli attacchi informatici, assicurando ai cittadini umbri servizi digitali sempre più sicuri ed efficienti. Questo accordo è particolarmente importante per tutti i Comuni, ma assume un valore ancora maggiore per i piccoli Comuni, che spesso non dispongono di risorse e personale specializzato nella gestione della sicurezza informatica. Grazie a questa collaborazione, anche le realtà con minori capacità tecniche potranno beneficiare di un supporto importante, accedendo a strumenti e competenze in grado di innalzare il livello di protezione delle loro infrastrutture digitali. L’Anci Umbria continuerà a lavorare con determinazione per supportare i Comuni in questa sfida, promuovendo l’adozione delle migliori pratiche di cybersecurity e lo sviluppo di competenze adeguate a fronteggiare i nuovi rischi digitali”.




LEGGE DI BILANCIO, 3 I COMUNI SOTTO I 1000 ABITANTI CHE HANNO SUBITO I TAGLI PEGGIORI NELLA LEGGE DI BILANCIO

LEGGE DI BILANCIO, SONO 13 I COMUNI UMBRI CON MENO DI MILLE ABITANTI CHE AVRANNO MENO SOLDI DA SPENDERE NEL 2025

Federico Gori (presidente Anci Umbria): “È necessario fare il punto della situazione per supportare e sostenere questi Comuni”. Sul tema interviene anche il sindaco Dini

PERUGIA 17 MAR 2025 – Sono tredici i Comuni umbri con meno di mille abitanti che nel 2025 avranno meno soldi da spendere per interventi come l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica, la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, patrimonio comunale ed abbattimento delle barriere architettoniche. È quanto stabilisce la legge di bilancio per il 2025, il più importante provvedimento di programmazione economica approvato a fine dicembre, che ha sostanzialmente azzerato un contributo per gli investimenti di circa 58mila euro all’anno, introdotto nel 2019 da un decreto-legge del primo governo  Conte.

“Come immaginavamo i Comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti, che sono circa il 14% di quelli umbri, si troveranno a dover tagliare i servizi ai cittadini o a essere rischio di dissesto finanziario a causa dell’assenza dei fondi del ‘Decreto crescita 2019′”, spiega Federico Gori, presidente di Anci Umbria, che da mesi sta attenzionando la situazione supportando anche Anci nazionale che nei mesi scorsi aveva proposto un emendamento che non è stato accolto in fase di conversione della Finanziaria 2025.

I Comuni che sarebbero interessati dal provvedimento sono: Penna in Teverina, Cerreto di Spoleto, Sellano, Paciano, Preci, Lisciano Niccone, Monteleone di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Parrano, Scheggino, Vallo di Nera, Polino e Poggiodomo.

“È necessario fare il punto della situazione – prosegue Gori – per cercare di sostenerli e supportarli come possibile. Questa riduzione rappresenta una sfida significativa per i piccoli Comuni, che spesso dipendono da questi fondi per finanziare interventi essenziali, specialmente per quelli più svantaggiati delle aree interne”.
Per attenuare l’impatto di questi tagli, la legge di bilancio ha previsto alcune misure compensative. Ad esempio, ai Comuni con meno di mille abitanti in dissesto finanziario è stato attribuito un sostegno economico fino a 25 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026, destinato al pagamento dei debiti ammessi. Inoltre, è stato istituito un fondo straordinario di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, volto a rafforzare l’offerta di servizi sociali da parte dei piccoli Comuni in difficoltà finanziaria.
“Nonostante queste misure – sottolinea ancora Gori – molti amministratori locali esprimono preoccupazione per l’insufficienza dei fondi disponibili, che potrebbe compromettere la capacità dei Comuni di garantire servizi essenziali e di attuare interventi di miglioramento infrastrutturale. Anche se alcune misure compensative sono state introdotte per supportare i piccoli Comuni, la riduzione dei finanziamenti prevista dalla legge di bilancio 2025 rappresenta una sfida significativa. È essenziale – conclude Gori – che le amministrazioni locali esplorino tutte le possibili fonti di finanziamento e collaborino con enti sovracomunali e altre istituzioni per garantire la sostenibilità e la qualità dei servizi offerti alle comunità”.
Luca Dini, sindaco di Paciano, rimarca il problema sottolineando che “i piccoli Comuni rappresentano una vera risorsa sociale per il Paese. Infatti, essi sono un fondamentale presidio territoriale, in quanto curano e gestiscono un’area vasta fatta di abitazioni, aziende, strade, boschi, percorsi, terreni agricoli, centri storici, palazzi, ecc. I piccoli Comuni, quindi, qualificano anche strutturalmente un territorio e lo vivacizzano con l’aiuto di volontari ed associazioni. Rappresentano un’importante possibilità di turismo, in quanto sono un attrattore turistico naturale e fonte di progetti che permettono un numero maggiore di giorni di presenza nel territorio. Inoltre le amministrazioni dei piccoli Comuni animano i borghi di iniziative, eventi ed attività che altrimenti non verrebbero realizzate. Rappresentano, infine, anche una ricchezza umana e sociale, in quanto il rapporto umano e il senso di comunità nei piccoli borghi è molto elevato. Il rapporto con la pubblica amministrazione è di ascolto e concreto, vista la conoscenza immediata tra le persone e la vicinanza ai problemi”.
“I piccoli Comuni – sottolinea Dini – sono sempre citati nei convegni per il recupero delle tradizioni, nella realizzazione di piani turistici, nelle iniziative per evitare lo spopolamento. Ma poi? Arriva la legge di bilancio che toglie importanti risorse economiche proprio ai Comuni sotto i mille abitanti, le ‘Cenerentole’ della nostra beneamata Italia, quelli che maggiormente avrebbero necessità di essere aiutati. Soldi che venivano utilizzati per manutenzione strade, efficientamento energetico e sistemazione patrimonio comunale. Quindi, questi fondi, dal 2025 non ci sono più. Un problema che va affrontato seriamente e con iniziative efficaci”.




PARI OPPORTUNITÀ: PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI FERDINANDI E MINISTERO

Protocollo d’intesa Anci-Ministero Pari Opportunità per valorizzare le donne che hanno fatto la storia dei territori

Potenziare nei Comuni le iniziative per le pari opportunità, il superamento degli stereotipi, il ruolo delle donne nella cultura e nella storia, partendo dalle storie invisibili di donne incredibili che hanno contribuito alla crescita dei luoghi nei quali sono nate o vissute. Raccontare i territori attraverso la vita di figure femminili che hanno saputo valorizzarli e farli grandi, per ricostruire la memoria di quella “Italia delle donne” – dal nome di un progetto del ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità – che attraverso la conoscenza, formazione e divulgazione può portare le comunità locali a riscoprire e valorizzare vicende e percorsi poco conosciuti.
È questo l’obiettivo principale del protocollo d’intesa siglato oggi a Roma al MAXXI tra la ministra Eugenia Roccella, la delegata alle Pari opportunità dell’Anci e sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e il delegato alla Formazione, sindaco dell’Aquila e membro dell’Ufficio di presidenza Anci, Pierluigi Biondi.

A fare da cornice alla firma del protocollo, un ricco evento che ha visto la premiazione di venti biografie di “donne di penna”, “donne di scena” e “donne delle istituzioni”, provenienti da tutta Italia, selezionate fra le 387 con le quali gli enti locali hanno partecipato al primo avviso pubblico dell’”Italia delle donne”, appena concluso. E, accanto, la testimonianza di figure di spicco del mondo delle istituzioni, della cultura, della comunicazione e dello sport: Caterina Balivo, conduttrice televisiva, Claudia Gerini, attrice, Alessandra Necci, direttrice delle Gallerie Estensi e biografa storica, Daria Perrotta, ragioniere generale dello Stato, Laura Ramacciotti, rettrice dell’Università di Ferrara, Elisa Di Francisca, campionessa olimpica di scherma.
Attraverso l’istituzione di un comitato paritetico, Anci e Ministero si impegnano a condividere informazioni e attività di comunicazione rivolte alla formazione degli amministratori locali e del personale degli enti associati sui temi delle pari opportunità.

Altro obiettivo del protocollo, che avrà durata biennale, sarà quello di valorizzare il contributo delle donne alla storia dell’Italia, rendendolo visibile e riconoscibile nei territori nei quali sono state radicate anche attraverso la toponomastica, la promozione di iniziative, l’apposizione di targhe e l’intitolazione di luoghi o strutture nei comuni di origine.“I territori sono il cuore pulsante dell’Italia e le donne fanno parte della loro storia, spesso poco conosciuta e poco raccontata – dichiara la ministra Eugenia Roccella -. Portare alla luce biografie di donne straordinarie, che tra mille difficoltà sono riuscite a rompere i tanti soffitti di cristallo, o anche straordinariamente ordinarie, portatrici di un’intima dimensione di cura sempre sottovalutata, serve a riannodare una memoria condivisa, a non dimenticare le battaglie del passato, ma anche a dare un senso ai traguardi raggiunti nel presente e all’impegno per il futuro. Sono felice che Anci abbia deciso di partecipare a questo progetto, perché i Comuni sono il primo luogo in cui può esprimersi un senso di comunità dove nessuna storia venga cancellata”.
“Sono profondamente orgogliosa di questo protocollo d’intesa – rimarca la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi – perché rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento e la valorizzazione delle storie delle donne nella nostra cultura e nella nostra storia. Questo non è solo un tema di rappresentanza; il vero focus è sulla rappresentazione. Attraverso il progetto ‘L’Italia delle donne’ – aggiunge la delegata Anci – ci impegniamo a superare gli stereotipi e a promuovere le pari opportunità, affinché le storie di queste straordinarie figure possano essere raccontate e celebrate. La rappresentazione delle donne è cruciale per modellare l’immaginario specie dei nostri bambini e delle nostre bambine, che devono apprendere il nostro alfabeto sociale. Se permettiamo a una bambina di immaginarsi come astronauta, scienziata o politica, ma la circondiamo di un universo in cui le donne non sono rappresentate come figure di eccellenza, è lì che dobbiamo agire.
“L’Italia delle Donne – dichiara il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi – è un progetto che restituisce memoria e visibilità al contributo femminile nella storia dei nostri territori. Grazie all’impulso della ministra Eugenia Roccella, questa iniziativa non solo riconosce il ruolo delle donne nel passato, ma offre alle nuove generazioni modelli positivi di competenza e leadership. In Anci, attraverso la formazione, vogliamo rafforzare questo percorso, affinché il talento e il merito siano gli unici criteri di crescita per donne e uomini nelle istituzioni e nella società”.

Roma, 7 marzo 2025