PIÙ DI 3.600 MASCHERINE FFP2 E 35.000 CHIRURGICHE DISTRIBUITE AI COC/ NOTA DI ANCI UMBRIA

PIÙ DI 3.600 MASCHERINE FFP2 E 35.000 CHIRURGICHE DISTRIBUITE AI COC/ NOTA DI ANCI UMBRIA

Il materiale distribuito ai Centri Operativi Comunali, da inizio emergenza a ieri, riguarda 3602 mascherine FFP2, 35.000 mascherine chirurgiche, 144.350 mascherine monovelo, 28.700 guanti in lattice e 328 confezioni da 500 ml di gel igienizzante. Sono solo alcuni dei dati trasmessi dai tecnici di Anci Umbria ProCiv che, insieme al personale Anci Umbria e Federsanità Umbria, lavorano a fianco della Regione Umbria, soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria.

Tutta l’attività di ripartizione dei dispositivi è infatti gestita dalla funzione Materiali Mezzi – tecnico logistica  e  dalla funzione Volontariato, in stretto raccordo con la funzione Enti locali – Coordinamento centri operativi del C.O.R., presieduta dai tecnici di Anci Umbria, mentre la consegna degli stessi presso i C.O.C., è realizzata da gruppi e associazioni di Protezione Civile del territorio, che hanno messo in campo oltre cento volontari.

Anci Umbria Prociv è presente ogni giorno presso il Centro di Protezione Civile della Regione Umbria a Foligno, lavorando a stretto contatto con il personale della Protezione Civile regionale, professionisti che ogni giorno in turni di 24 ore, lavorano per assicurare la distribuzione puntuale di tutto il materiale necessario.

 “È straordinario il lavoro, silenzioso, ma fondamentale, che la Protezione Civile sta svolgendo. C’è un’importante azione di sinergia – afferma il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – fra la nostra Associazione, la Regione Umbria, i Comuni e le altre componenti del Sistema, tra cui il volontariato sanitario e di protezione civile locale. Una complessa macchina che sta lavorando ininterrottamente per garantire, a tutto il territorio regionale, il supporto necessario a salvaguardare la salute dei cittadini, che è obiettivo prioritario. Vorrei ringraziare tutto il personale di Anci Umbria, Anci ProCiv e Federsanità e della Protezione Civile regionale che sta lavorando giorno e notte per assicurare a tutti i rifornimenti”.

 




AVVISO SELEZIONE ANTROPOLOGO

AVVISO PER LA SELEZIONE DI N.1 ESPERTO CUI CONFERIRE UN INCARICO PROFESSIONALE DI ANTROPOLOGO CULTURALE PER LO SVOLGIMENTO DI PRESTAZIONI NELL’AMBITO DEL PROGETTO PROG 2059 – For.MIGRANTS – Formazione e servizi per migliorare la risposta degli attori del territorio alle necessità di tutela della salute dei rifugiati e richiedenti asilo- FONDO Asilo Migrazione Integrazione (FAMI)- Obiettivo Specifico: 1.Asilo – Obiettivo Nazionale: ON 1 – Accoglienza/Asilo – lett. c – Potenziamento del sistema di 1° e 2° accoglienza – Tutela della salute  CUP F63I18000000005.

SCADENZA 21 APRILE 2020

AVVISO SELEZIONE ANTROPOLOGO CULTURALE_FAMI FOR MIGRANTS

ALLEGATO 1 DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

ALLEGATO 2 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CANDIDATO

ESITO PROCEDURA




ACCORDO MUTUI ENTI LOCALI TRA ABI, ANCI e UPI

ABI, ANCI e UPI hanno sottoscritto un Accordo per la sospensione per un anno della quota capitale dei mutui che scadono nel corso del 2020 dei Comuni e delle Province e per poter disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19 ( IN ALLEGATO IL PROTOCOLLO)

 

I Comuni stanno mettendo in campo una serie di provvedimenti che gravano sui propri bilanci. La sospensione della quota capitale dei mutui dà un importante aiuto, e unita a quanto previsto dal Governo a favore dei Comuni può permette di non incidere sui servizi che gli enti continuano ad erogare.

L’accordo sottoscritto in data odierna prevede anche:

 

– la possibile sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere in scadenza nel 2020, per un periodo di sospensione di 12 mesi,

– che non siano modificate le condizioni economiche previste contrattualmente (il tasso di interesse al quale viene realizzata l’operazione di sospensione è quello originariamente previsto nel contratto e le banche aderenti non applicheranno alcuna commissione all’operazione di sospensione),

– che gli interessi maturati nel periodo di sospensione siano corrisposti alla banca alle scadenze contrattualmente previste,

– che al termine del periodo di sospensione, la banca estenda la durata del piano di ammortamento originario di 12 (dodici) mesi.

 

L’Accordo si applica ai Comuni, alle Province e agli altri enti locali che intendono aderire: città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi fra enti locali.

Leggi il testo dell’accordo




Decreto Ministero Istruzione risorse Art. 77 dl Cura Italia pulizia straordinaria scuole – Nota Ministero indicazioni operative

Con decreto del Ministero dell’Istruzione n. 186 del 26 marzo (scaricabile in basso), sono stati stabiliti i criteri e i parametri per assegnare, alle istituzioni scolastiche del Sistema Nazionale d’Istruzione, comprese le scuole paritarie, le risorse pari a 43,5 milioni di euro per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici, al fine di  fronteggiare  e limitare la  diffusione del COVID 19, come previsto dall’art. 77 del decreto legge n. 18/2020 (cd. Cura Italia)

Il  riparto è stato effettuato sulla base di criteri e parametri  in base alla  tipologia dell’istituzione scolastica, della consistenza numerica degli alunni e del personale scolastico,  secondo i parametri unitari (in euro), riportati nelle tabelle allegate al decreto medesimo. Per quanto riguarda le scuole paritarie si è tenuto conto  della sola consistenza numerica degli alunni. In ogni caso è assicurato un finanziamento pari alla soglia minima di 500 euro per ciascuna istituzione scolastica. 

Le  risorse, finalizzate  a  dotare  le  scuole  dei  dispositivi di  protezione e di igiene personale e per sanificare gli ambienti  scolastici, saranno assegnate direttamente alle scuole. Per le scuole paritarie, gestite dai Comuni, come  da indicazione del Ministero, gli Uffici periferici del Ministero provvederanno ad assegnare le risorse secondo le  procedure previste dalla normativa vigente, ovvero direttamente ai Comuni (attraverso le stesse modalità con le quali sono assegnati  i contributi  della legge 62/2000). 

Si fa presente altresi che il Ministero dell’Istruzione ha fornito con la nota prot. n. 563 del 26 marzo 2020 (scaricabile in basso), le indicazioni operative per lo svolgimento degli interventi di pulizia straordinaria degli ambienti scolastici.

DECRETO ISTRUZIONE_PULIZIA STRAORDINARIA

NOTA MIUR 563

 




MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE – TRACCE PER I COMUNI

A seguito dell’ordinanza n.658 del Capo di Dipartimento della Protezione Civile, Anci Umbria ha predisposto, in collaborazione con Anci nazionale e Anci regionali ed alcuni Comuni umbri, documenti utili all’applicazione delle disposizioni ministeriali per la gestione delle misure urgenti della solidarietà alimentare:

– Fac simile di atto di indirizzo della Giunta Comunale per l’erogazione delle misure di solidarietà alimentare (Ordinanza del Capo della Protezione Civile n. 658/2020);
– Modulo domanda beneficiari;
– Avviso manifestazione di interesse commercianti;
– Modulo adesione commercianti;
– Nota tecnica su procedura di contabilizzazione dell’entrata derivante da Ordinanza P.C. n. 658/2020 con allegati due schemi di Deliberazione di variazione di bilancio in esercizio provvisorio.

Si precisa che trattasi solo di schemi adattabili e modificabili ovviamente alle esigenze delle singole realtà locali. È un supporto operativo che ANCI mette a disposizione dei Comuni che possono comunque scegliere in autonomia quale sia il modello organizzativo e gestionale migliore per la propria realtà amministrata.

2020_03_31_ContabilitàFondo alimentare

2020_03_31_ODPC658_variazione bilancio definitivo

2020_03_31_ODPC658_variazione bilancio provvisorio

avviso interesse commercianti

fac simile atto di indirizzo Giunta Comunale

letterasindaci condoc

letterasindaci condoc modulo adesione commercianti

modulo domanda beneficiario

 




ANCI UMBRIA – DE REBOTTI: NOI SINDACI IN PRIMA FILA, ATTENDIAMO DI CAPIRE COME AIUTARE I NOSTRI CITTADINI

COMUNICATO STAMPA

ANCI UMBRIA – DE REBOTTI: NOI SINDACI IN PRIMA FILA, ATTENDIAMO DI CAPIRE COME AIUTARE I NOSTRI CITTADINI

 

 

Il Presidente di Anci Umbria Francesco De Rebotti a seguito della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte:

“Stiamo seguendo con attenzione le novità emerse dalla conferenza stampa di questa sera e ci predisponiamo a capire con quali tempi, procedure, criteri e risorse effettive potremo affrontare il ruolo che ci è stato assegnato.

Cercheremo di gestire al meglio un’aspettativa che i nostri cittadini non dovranno vedere delusa: un sostegno a coloro che stanno vivendo una fase di difficoltà straordinaria.

Per questo nelle prossime ore e congiuntamente esamineremo gli atti ufficiali e ne daremo una consapevole ed oggettiva valutazione”.

 

SCARICA IL COMUNICATO




COMUNICATO: SULLA SOSPENSIONE DI TASSE E TRIBUTI, ANCI UMBRIA INTENDE AGIRE UNITARIAMENTE/ NOTA DEL PRESIDENTE DE REBOTTI

“Agire in modo unitario, predisponendo una proposta comune e condivisa sulla sospensione di tasse e tributi”. A questo sta lavorando il presidente di Anci Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti che ha annunciato: “Lunedì prossimo farò il punto della situazione, insieme a tutti i sindaci,

DE REBOTTI- SOSPENSIONE TASSE E TRIBUTI




DONAZIONI EMERGENZA CORONAVIRUS

Emergenza coronavirus, fai una donazione alla Protezione Civile Regione Umbria.

Ogni piccolo contributo è un grande passo avanti contro il contagio.

IBAN:

IT 84 W 02008 03033 000105889866

 




COVID19 – I SINDACI UMBRI DISPONIBILI AD UN ACCORDO PER REGOLAMENTARE GLI ORARI ATTIVITA’ DI DISTRIBUZIONE GENERI PRIMA NECESSITA’

 

I SINDACI UMBRI DISPONIBILI AD ACCORDO PER REGOLAMENTARE ORARI ATTIVITA’ DI DISTRIBUZIONE GENERI PRIMA NECESSITA’

 

 

Come sindaci dell’Umbria ci sentiamo in dovere di farci carico delle tantissime sollecitazioni che ci provengono quotidianamente da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dei supermercati o delle attività di distribuzione di generi di prima necessità al servizio dei cittadini.

Sappiamo benissimo di non poter agire direttamente, come magari vorremmo, ma il nostro ruolo e la nostra coscienza ci impongono di fare un appello al senso di responsabilità di tutti.

In un periodo di emergenza, come quello che stiamo attraversando, noi Sindaci dobbiamo saper tutelare anche chi da settimane sta garantendo, con il proprio lavoro, il regolare approvvigionamento dei beni di prima necessità.

Per questo ci rendiamo disponibili ad un accordo complesso, così come è avvenuto in altre regioni italiane (Es: Lazio), che nel periodo di emergenza regolamenti gli orari di apertura e chiusura degli esercizi, in modo da garantire il necessario riposo ed una vita normale anche a tutte le lavoratrici ed i lavoratori di supermercati ed attività di distribuzione di generi di prima necessità che dall’inizio di questo “periodo critico” sono impegnati in prima linea.

PER SCARICARE IL COMUNICATO CLICCA QUI




EMERGENZA COVID-19 DIRETTIVA DEL MINISTERO DEL LAVORO- INDICAZIONI PER ATTIVAZIONE SMART WORKING NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

DIRETTIVA N. 2/2020 

Oggetto: indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2020

PER LA LETTURA DELLA DIRETTIVA CLICCA QUI

 

 

 

 

 

 




EMERGENZA COVID 19 – ANCI UMBRIA SCRIVE A POSTE ITALIANE PER LA RIAPERTURA DELLE SEDI CHIUSE

COVID 19: RIMODULAZIONE-CHIUSURA DEGLI UFFICI POSTALI/ ANCI UMBRIA SCRIVE A POSTE ITALIANE PER LA RIAPERTURA DELLE SEDI CHIUSE

  

In una lettera indirizzata a Poste Italiane e, per conoscenza, alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ai Prefetti di Perugia e Terni, rispettivamente Claudio Sgaraglia e Emilio Dario Sensi, il presidente Anci Umbria Francesco De Rebotti e il Coordinatore Piccoli Comuni umbri Federico Gori chiedono la riapertura degli Uffici Postali chiusi, a seguito dell’emergenza sanitaria in corso.

Di seguito la lettera:

“La rimodulazione/chiusura di alcuni Uffici Postali, a seguito del Covid 19, soprattutto in aree interne e periferiche del nostro territorio regionale, sta creando forti disagi ai cittadini e alle nostre comunità.

Anci Umbria ha raccolto diverse segnalazioni da parte dei sindaci, evidenziando come la chiusura abbia determinato un impatto negativo sui territori. Pur comprendendo la situazione che, peraltro, è complessa per tutti, a partire dai cittadini, tuttavia si ricorda che il servizio rientra fra quelli essenziali. Gli Uffici Postali sono un presidio che erogano servizi di primaria necessità. Non solo. In un momento di grandissimo disagio come quello attuale, con l’emergenza sanitaria in corso, la chiusura provoca un ulteriore grave danno all’intera comunità. Occorre anche pensare a quei centri in cui vivono soprattutto anziani che utilizzano gli Uffici Postali per il pagamento delle utenze o per il prelievo di contanti. E’ bene ricordare anche che il taglio delle corse dei bus ha isolato alcuni territori, rendendo impossibile per alcune persone persino riscuotere la pensione. Inoltre, in alcuni piccoli centri, non ci sono sportelli bancari e dunque, gli Uffici Postali sono l’unico strumento per talune operazioni.

Proprio il decreto ministeriale, cui Poste Italiane fa riferimento nell’assunzione di tale decisione, vieta spostamenti e assembramenti. Ma la chiusura di alcuni uffici determina necessariamente un afflusso di persone concentrato in altre sedi, a loro volta interessate da provvedimenti di forte riduzione degli orari di apertura, aggiungendo in tal modo disagio al disagio.

Con la presente, Anci Umbria chiede l’immediata riapertura di quegli uffici arbitrariamente chiusi, per mantenere un servizio essenziale di pubblica utilità e, in ogni caso, la possibilità di valutare e concordare insieme ogni decisione, nel rispetto dei ruoli di ciascuno”.

PER SCARICARE IL CS CLICCA QUI;

 

 

 

Perugia, 14 marzo 2020




APPELLO DEI SINDACI UMBRI AL GOVERNO PER EMERGENZA CORONAVIRUS

APPELLO SINDACI UMBRIA

 

Siamo Sindaci e mai come in questo frangente condividiamo il dovere e la responsabilità di difendere le nostre comunità nel loro bene più prezioso: la salute.
Ecco perché oggi rivolgiamo questo appello al Governo, affinché siano adottate tutte le misure possibili a tutela dei nostri cittadini.

Innanzitutto lo chiediamo per gli operatori della sanità che si trovano sul fronte di questa battaglia: a loro vanno assicurati i mezzi necessari per lavorare nel rispetto della propria e dell’altrui sicurezza, accelerando al massimo l’ingresso di nuove figure professionali, a tutti i livelli.
Per le Forze dell’Ordine impegnate sul campo, per far sì che vengano rispettate regole diventate sempre più stringenti; per loro chiediamo la dotazione di strumenti e personale indispensabili per agire in sicurezza.

Per i lavoratori che non possono stare a casa, affinché siano messi nelle condizioni di operare in piena sicurezza, evitando gli assembramenti, consentendo il rispetto della distanza interpersonale prevista dai DPCM emanati, adottando tutte le cautele indispensabili in questo particolare momento emergenziale.
Per gli operai e i dipendenti delle imprese che, nelle produzioni non strategiche o non interrompibili, possono e devono avere anch’essi il diritto di difendersi, rimanendo a casa.

 

A tutti gli altri va garantita l’agevolazione del lavoro agile (smart working) o l’utilizzo di ferie e cassa integrazione e comunque organizzazione del lavoro che eviti assembramenti e il mantenimento delle distanze di sicurezza.

Per gli operatori dei servizi sociali e per chi, in generale, è impegnato nel servizio pubblico di base, come gli operatori di front office, gli agenti della Polizia Locale e i nostri dipendenti in generale, per i quali valgono le medesime considerazioni appena fatte per le altre categorie di lavoratori impegnati in questa fase.

Per gli addetti del commercio e della grande distribuzione, per i quali siamo pronti anche noi sindaci a contribuire nell’individuazione di un’organizzazione diversa delle modalità attraverso le quali i cittadini si recano a fare la spesa; occorre prevedere anche per gli operatori del commercio il massimo della sicurezza e la possibilità di pause rispetto a ritmi che rischiano di diventare non sostenibili.

Abbiamo ritenuto necessario questo appello, perché oltre il condivisibile obbligo di restare tutti a casa, ci dobbiamo occupare e preoccupare di quelli che a casa non possono stare, cittadini e lavoratori impegnati per assicurare i servizi essenziali alla nostra comunità, verso i quali sentiamo il dovere morale di fare quanto possibile per tutelarli, oltre che una straordinaria riconoscenza.

Noi siamo pronti ad assumerci le nostre, consuete, responsabilità.

I Sindaci Umbri

 

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