DECRETO LEGGE PA: NOTA SINTETICA ANCI

Il testo del provvedimento contiene una pluralità di misure in materia di personale, rilevanti per Comuni e Città metropolitane, alcune delle quali recepiscono specifiche richieste dell’Anci. 

Pubblichiamo la prima nota sintetica redatta da Anci sul decreto-legge 14 marzo 2025 n. 25 recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento delle pubbliche amministrazioni”.  Il decreto-legge PA è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 febbraio ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 marzo. Il testo del provvedimento contiene una pluralità di misure in materia di personale, rilevanti per Comuni e Città metropolitane, alcune delle quali recepiscono specifiche richieste dell’Anci.

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IL DECRETO LEGGE PA




SEMINARIO “LA LETTURA NEL SISTEMA INTEGRATO 0-6” – 24 MARZO

Nell’ambito della formazione 0-6 relativa all’anno educativo 2024-2025, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale dell’Umbria (Tavolo paritetico regionale 0 – 6) e Regione Umbria è stato organizzato un secondo seminario online “LA LETTURA NEL SISTEMA INTEGRATO 0-6: SOSTENERE LE POTENZIALITA’ DEI PIU’ PICCOLI DENTRO UN ECOSISTEMA FORMATIVO” che si terrà il prossimo 24 MARZO 2025 alle ore 16.30.

I diversi interventi proposti durante il seminario affronteranno l’argomento “Lettura” da molteplici punti di vista in modo da fornire spunti, riflessioni e idee.

L’incontro è aperto ai dirigenti scolastici, ai coordinatori didattici e pedagogici, agli educatori e docenti del sistema 0-6, nonché a tutti gli interessati.

ISCRIZIONE al link: ISCRIZIONE WEBINAR 0-6 – 24 marzo 2025

Il link per partecipare sarà inviato agli iscritti la mattina del 24 marzo p.v.

PROGRAMMA




UFFICIO DI PRESIDENZA 27 MARZO

È convocata una riunione dell’Ufficio di presidenza di Anci Umbria, per il giorno giovedì 27 marzo 2025 alle ore 12,00 in modalità online.

I lavori dell’Ufficio di presidenza affronteranno il seguente odg:

  1. Comunicazioni del Presidente;
  2. Incontro con CNA e Legacoop a seguito di richiesta in merito all’organizzazione del trasporto scolastico da parte dei Comuni Umbri (gare di affidamento);
  3. Varie ed eventuali

Considerata l’importanza del tema all’ordine del giorno vi invito ad una puntuale partecipazione.

*Il link è stato inviato ai partecipanti via e-mail




AD ASSISI IL PRIMO FESTIVAL NAZIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CONDIVISA DEI BENI COMUNI – 27/29 MARZO

Il primo festival dei patti di collaborazione e dell’Amministrazione condivisa si propone di raccontare l’Italia in un contesto globale segnato da pandemia, guerre, crisi climatica, disuguaglianze e rapida innovazione tecnologica, con una crescente consapevolezza dei limiti di un modello basato sulla crescita economica illimitata. In questo scenario, a partire dal 2014, è cresciuta in Italia l’Amministrazione condivisa, un nuovo modello culturale, politico e amministrativo nato per rispondere alle sfide sociali. Questo approccio, basato sui patti di collaborazione, indica una via che, nonostante le difficoltà, utilizza la fiducia per ricostruire i rapporti tra cittadini e istituzioni, promuovere la solidarietà e migliorare la vita quotidiana, mobilitando le energie delle comunità.

L’evento di tre giornate aperte dalla presidente della Giunta regionale Stefania Proietti, è promosso dal Comune di Assisi, Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà, e Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia, e patrocinato anche da Anci Umbria, vedrà partecipare numerosi ospiti ed esperti qualificati che interverranno sul tema delle politiche di partecipazione e la gestione dei beni comuni.

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QUARTA GIORNATA CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO PER AMMINISTRATORI – 8 APRILE

Prosegue la formazione per i nuovi amministratori promossa da ANCI Umbria.

Il quarto incontro, tenuto dalla docente Lorella Capezzali, dal titolo “I SERVIZI DEMOGRAFICI FUNZIONI STATALI ATTRIBUITE AI COMUNI PER IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ”, si terrà martedì 8 aprile 2025 dalle ore 14:30 alle ore 17:30 presso la Sala del Consiglio, Palazzo della Provincia, Perugia.

Sarà possibile iscriversi tramite la piattaforma ANCI, al seguente link: https://formazione.anci.umbria.it/?p=4094

QUARTO INCONTRO CORSO AMMINISTRATORI -PROGRAMMA




55 QUADERNO OPERATIVO ANCI, CORRETTIVO APPALTI

“Decreto legislativo n. 209/2024 (correttivo appalti) prime linee guida operative e schema di regolamento per affidamenti sotto soglia aggiornato”

È disponibile il Quaderno operativo Anci n. 55 dal titolo Decreto legislativo n.209/2024 (correttivo appalti) prime linee guida operative e schema di regolamento per affidamenti sotto soglia aggiornato riguardante le principali novità di interesse per Comuni e Città metropolitane.

A più di un anno dall’entrata in vigore del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, il Governo ha adottato un decreto correttivo che, pur mantenendo l’impianto originario e generale del nuovo Codice, introduce modifiche ed integrazioni importanti per la disciplina di un settore cruciale per lo sviluppo del Paese.

Il provvedimento si compone di 87 articoli: i primi 62 articoli recano disposizioni di modifica e integrazione degli articoli del Codice, mentre gli articoli da 63 a 87 modificano gli allegati al Codice o ne inseriscono di nuovi. Il manuale Anci contiene anche uno schema di regolamento per affidamenti sottosoglia aggiornato al correttivo.

In allegato anche lo speciale de “Il Sole 24 ore”.

La notizia e il quaderno scaricabile sono presenti sul sito ANCI al seguente link: https://www.anci.it/il-nuovo-quaderno-anci-sul-correttivo-appalti-e-prime-linee-guida-operative/

55 Quaderno Anci correttivo appalti

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PARI OPPORTUNITÀ: PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI FERDINANDI E MINISTERO

Protocollo d’intesa Anci-Ministero Pari Opportunità per valorizzare le donne che hanno fatto la storia dei territori

Potenziare nei Comuni le iniziative per le pari opportunità, il superamento degli stereotipi, il ruolo delle donne nella cultura e nella storia, partendo dalle storie invisibili di donne incredibili che hanno contribuito alla crescita dei luoghi nei quali sono nate o vissute. Raccontare i territori attraverso la vita di figure femminili che hanno saputo valorizzarli e farli grandi, per ricostruire la memoria di quella “Italia delle donne” – dal nome di un progetto del ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità – che attraverso la conoscenza, formazione e divulgazione può portare le comunità locali a riscoprire e valorizzare vicende e percorsi poco conosciuti.
È questo l’obiettivo principale del protocollo d’intesa siglato oggi a Roma al MAXXI tra la ministra Eugenia Roccella, la delegata alle Pari opportunità dell’Anci e sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e il delegato alla Formazione, sindaco dell’Aquila e membro dell’Ufficio di presidenza Anci, Pierluigi Biondi.

A fare da cornice alla firma del protocollo, un ricco evento che ha visto la premiazione di venti biografie di “donne di penna”, “donne di scena” e “donne delle istituzioni”, provenienti da tutta Italia, selezionate fra le 387 con le quali gli enti locali hanno partecipato al primo avviso pubblico dell’”Italia delle donne”, appena concluso. E, accanto, la testimonianza di figure di spicco del mondo delle istituzioni, della cultura, della comunicazione e dello sport: Caterina Balivo, conduttrice televisiva, Claudia Gerini, attrice, Alessandra Necci, direttrice delle Gallerie Estensi e biografa storica, Daria Perrotta, ragioniere generale dello Stato, Laura Ramacciotti, rettrice dell’Università di Ferrara, Elisa Di Francisca, campionessa olimpica di scherma.
Attraverso l’istituzione di un comitato paritetico, Anci e Ministero si impegnano a condividere informazioni e attività di comunicazione rivolte alla formazione degli amministratori locali e del personale degli enti associati sui temi delle pari opportunità.

Altro obiettivo del protocollo, che avrà durata biennale, sarà quello di valorizzare il contributo delle donne alla storia dell’Italia, rendendolo visibile e riconoscibile nei territori nei quali sono state radicate anche attraverso la toponomastica, la promozione di iniziative, l’apposizione di targhe e l’intitolazione di luoghi o strutture nei comuni di origine.“I territori sono il cuore pulsante dell’Italia e le donne fanno parte della loro storia, spesso poco conosciuta e poco raccontata – dichiara la ministra Eugenia Roccella -. Portare alla luce biografie di donne straordinarie, che tra mille difficoltà sono riuscite a rompere i tanti soffitti di cristallo, o anche straordinariamente ordinarie, portatrici di un’intima dimensione di cura sempre sottovalutata, serve a riannodare una memoria condivisa, a non dimenticare le battaglie del passato, ma anche a dare un senso ai traguardi raggiunti nel presente e all’impegno per il futuro. Sono felice che Anci abbia deciso di partecipare a questo progetto, perché i Comuni sono il primo luogo in cui può esprimersi un senso di comunità dove nessuna storia venga cancellata”.
“Sono profondamente orgogliosa di questo protocollo d’intesa – rimarca la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi – perché rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento e la valorizzazione delle storie delle donne nella nostra cultura e nella nostra storia. Questo non è solo un tema di rappresentanza; il vero focus è sulla rappresentazione. Attraverso il progetto ‘L’Italia delle donne’ – aggiunge la delegata Anci – ci impegniamo a superare gli stereotipi e a promuovere le pari opportunità, affinché le storie di queste straordinarie figure possano essere raccontate e celebrate. La rappresentazione delle donne è cruciale per modellare l’immaginario specie dei nostri bambini e delle nostre bambine, che devono apprendere il nostro alfabeto sociale. Se permettiamo a una bambina di immaginarsi come astronauta, scienziata o politica, ma la circondiamo di un universo in cui le donne non sono rappresentate come figure di eccellenza, è lì che dobbiamo agire.
“L’Italia delle Donne – dichiara il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi – è un progetto che restituisce memoria e visibilità al contributo femminile nella storia dei nostri territori. Grazie all’impulso della ministra Eugenia Roccella, questa iniziativa non solo riconosce il ruolo delle donne nel passato, ma offre alle nuove generazioni modelli positivi di competenza e leadership. In Anci, attraverso la formazione, vogliamo rafforzare questo percorso, affinché il talento e il merito siano gli unici criteri di crescita per donne e uomini nelle istituzioni e nella società”.

Roma, 7 marzo 2025




PRESENTATO DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE 2024: IN UMBRIA 89.735 I RESIDENTI STRANIERI

Al palazzo della Provincia di Perugia è stato illustrata la 34esima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2024. L’iniziativa è stata organizzata dalla Regione Umbria e da Anci Umbria
In Umbria sono 89.735 i residenti stranieri nel 2024
Sono pari al 10,5% della popolazione regionale e il 54,4% di loro sono donne

Perugia, 7 marzo 2025 – Secondo i più recenti dati Istat, al primo gennaio 2024 risultano essere 89.735 i residenti stranieri registrati in Umbria, che sono pari al 10,5% della popolazione regionale totale (854.378). Rispetto all’anno precedente, c’è stato un incremento dell’1,3% (88.571) delle presenze. Sono questi alcuni dei dati umbri emersi durante la presentazione della 34esima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2024, che si è tenuta venerdì 7 marzo presso la sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia, organizzata dalla Regione Umbria e da Anci Umbria. Nel report – realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, sostenuto dall’otto per mille della Chiesa Valdese e da numerose altre strutture, nazionali e regionali, pubbliche e private – si evince anche che le comunità più numerose si confermano quelle provenienti dalla Romania (25,4%), Albania (12,1%), Marocco (10,1%), Ucraina (5,7%) e Macedonia del Nord (3,5%), seguono Cina e Nigeria (3%), Ecuador (2,6%), Moldavia (2,2%) e Filippine (2,1%). L’incidenza più alta di presenze si ha nella provincia di Perugia con un’incidenza del 10,5% (67.394) mentre in quella di Terni è pari al 10,1% (22.341), con una variazione del +1,2%. Il 54,4% degli immigrati, inoltre, sono donne. L’Umbria è la regione con la maggiore incidenza di femminilizzazione dei flussi (regioni del centro media dal 51,3%, dato nazionale 50,5% ). In merito alla natalità, su 4.758 nascite è emerso che solo il 14,2% sono bambini nati da genitori stranieri (675). Un dato che sottolinea che il calo delle nascite riguarda indistintamente tutti i nati di cittadinanza italiana e straniera.

La presentazione del Dossier si è aperta con i saluti introduttivi di Fabio Barcaioli, assessore all’istruzione e alla formazione, al welfare, alle politiche abitative, alle politiche giovanili, alla partecipazione, alla pace e alla cooperazione internazionale della Regione Umbria; Viviana Altamura, delegata Anci Umbria; e Valerio De Cesaris, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia. Ha coordinato i lavori Valentina Battiston, dirigente del servizio programmazione della rete dei servizi sociali, integrazione socio-sanitaria, economia sociale e terzo settore della Regione Umbria.

L’assessore regionale Barcaioli ha affermato: “È interessante il focus sulla composizione femminile, vittima di sotto occupazione e sfruttamento lavorativo. Le donne migranti, infatti, sono frequentemente costrette a ricoprire ruoli precari e mal remunerati. Un altro dato significativo riguarda la natalità, le donne straniere e italiane tendono nel lungo periodo ad avere lo stesso numero di figli, il che mette in evidenza come non siano solo gli aspetti culturali a incidere, ma anche quelli lavorativi, l’accesso ai servizi e, più semplicemente, il costo della vita. Questo ci fa riflettere sulla necessità di politiche sociali che rispondano alle reali necessità di chi arriva, per garantire pari opportunità. Inoltre, il dossier sottolinea anche l’importanza dei dati scolastici, che ci mostrano un quadro di immigrazione stabile, fatta di donne, lavoratori e famiglie che smentisce la retorica securitaria più diffusa. Le persone migranti, che investono nel futuro dei loro figli, contribuiscono in modo positivo alla società e all’integrazione scolastica e culturale”. Nel Dossier, infatti, emerge che nell’anno scolastico 2022/2023, sono stati 16.724 gli alunni con cittadinanza non italiana, pari al 14,6% del totale degli iscritti nelle scuole umbre (114.775), di questi il 69,9% è nato in Italia (media nazionale 65,4%). Andando ancora più in dettaglio, nella scuola di infanzia è nato in Italia l’81,8% degli iscritti stranieri; nella primaria il 73,5%, nella secondaria di primo grado il 71,3% e nel secondo grado il 58,4%. Continua, infine, a salire l’incidenza dei giovani con background migratorio che preferiscono il liceo (8,3%) agli istituti professionali e tecnici: è sempre più sfumata infatti la preferenza attribuita dagli studenti con background migratorio agli Istituti di tipo tecnico o professionale.

Subito dopo Viviana Altamura ha affermato: “Anci Umbria è stato sempre un attore chiave nel sistema di accoglienza ed integrazione nel territorio regionale grazie all’azione di coordinamento e governance territoriale,
attivata per fare in modo che il tema immigrazione venisse trattato nel migliore dei modi, e ai numerosi progetti che realizza e segue. È necessario attivare una rete forte e coesa per fare in modo che coloro che arrivino non si trovino a disagio. Da qui l’importanza e la necessità di investire in politiche pubbliche rivolte all’accoglienza e all’integrazione per permettere di rispondere al fenomeno migratorio in modo strutturato e non emergenziale. Il sistema nazionale di accoglienza e integrazione (Sai, ndr) rappresenta per i Comuni un importante strumento di welfare locale. Anci Umbria attraverso un’azione istituzionale e numerose progettualità realizzate ha contribuito a rafforzare la governance territoriale in un’ottica sistemica”. Ad oggi in Umbria sono attivi 16 progetti Sai con 13 Enti locali coinvolti (Castel Ritaldi, Foligno, Gubbio, Massa Martana, Perugia, Spoleto, Narni, Terni, Magione, Gualdo Tadino, Corciano, Panicale e Orvieto).

Ha concluso la carrellata di interventi iniziali Valerio De Cesaris sottolineando che l’immigrazione è un tema strutturale, che ha un trend positivo da oltre mezzo secolo, e che c’è la necessità di dare scientificità al dibattito soprattutto in una regione come l’Umbria, dove è presente un’Università per Stranieri. “Gli immigrati italiani – ha detto – producono il 9-10% del nostro prodotto interno lordo e solo questo dato fa capire come sia ormai un fenomeno strutturale”. Ha poi proseguito sottolineando l’intervento di Altamura, che ha illustrato i percorsi sostenuti da Anci, sostenendo che “sono importanti – ha affermato – perché solo attraverso i percorsi d’integrazione possiamo cambiare le cose, soprattutto per quanto riguarda l’immigrazione femminile. Soltanto con la loro creazione e il loro sviluppo, che la gente vede e conosce, è possibile trasformare la realtà e la percezione che le persone hanno di questo fenomeno. Questi percorsi, infatti, presuppongono la creazione di reti di solidarietà diffuse sul territorio e sono esperienze che cambiano il modo di pensare della gente”.

Dopo gli interventi di apertura sono stati illustrati i contenuti del Dossier da Luca Di Sciullo e Roberta Maria Aricò, rispettivamente, presidente e ricercatrice Centro Studi e Ricerche Idos. “Da oltre cinquant’anni l’Italia è un paese di migrazione e, al di là della retorica che ci vuole sotto assedio, i dati raccontano altro. Nel nostro Paese risiedono circa cinque milioni di cittadini stranieri, un numero stabile da otto anni. Il vero nodo non è l’entità del fenomeno, ma il modo in cui viene gestito, spesso con un approccio rigido e restrittivo. In Umbria, come nel resto d’Italia, si osservano dinamiche significative, in particolare nel settore domestico, dove l’inserimento dei lavoratori stranieri è diffuso. Tuttavia, in molti casi prevale il mercato nero, con condizioni di lavoro precarie e tutele insufficienti”, ha affermato Di Sciullo prima di passare la parola a Eleonora Bigi, responsabile sezione immigrazione, protezione internazionale, promozione della cultura della pace, giovani della Regione Umbria, che ha parlato dell’Umbria nel Dossier. In conclusione si sono tenuti gli interventi di commento a cura degli Enti di supporto del rapporto annuale con Andrea Corpetti, Cgil Regionale, Antonella Violi, presidente del Consiglio di Chiesa Valdese di Perugia, Emanuele Galossi, Fondazione Placido Rizzotto.

ALTRI DATI UMBRI DEL DOSSIER – Nel 2014 in Umbria risiedevano 99.922 stranieri (pari all’11,1% della popolazione totale). In 10 anni si osserva una diminuzione rilevante in valori assoluti (- 11.343). Una dinamica che per l’Umbria, tuttavia, va letta in raccordo con altri importanti trend consolidati, tra cui il dato relativo alla acquisizione delle nuove cittadinanze: nell’intervallo 2010-2023 sono 36.368 i nuovi cittadini italiani (44,3% il tasso di acquisizione), dei quali 3.569 solo nel 2023. C’è da tener conto anche dell’invecchiamento complessivo della popolazione e il suo calo oltre all’assottigliamento della quota in età lavorativa. In particolare, il calo della popolazione nativa mantiene l’Umbria al 5° posto per incidenza sul totale della popolazione autoctona (10,5%) dopo Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Lazio. Ultimo fattore da valutare è la propensione alla stabilizzazione e radicamento territoriale degli immigrati “umbri”, confermato dai ricongiungimenti familiari.

Per quanto riguarda i soli cittadini di Paesi Terzi sono 54.744 (61%) i residenti. Di questi il 64,5% è titolare di un permesso di lungo periodo (dato significativo delle dinamiche di stabilizzazione che da sempre caratterizzano l’Umbria) e il 35,5% di un permesso a termine. Per quanto riguarda i nuovi permessi rilasciati nel 2023 prevalgono i motivi di lavoro (39,5%) e quelli per famiglia (37,7%).
Per quanto riguarda i migranti nel sistema di accoglienza (Cas Prefetture e Sai ex Sprar) si registra un aumento notevole pari a +26,6% (in totale 2.684 persone accolte).

I cittadini stranieri sono decisamente più giovani degli italiani: il 18% si colloca nella fascia di età 0-17 anni (nativi 13,8), segue la fascia tra 18-29 anni in cui si colloca il 15,9% dei giovani adulti (nativi 10,9%), il 28,7% è rappresentato da persone tra 30-44 anni (nativi 29,1%), mentre sono l’8,5% gli ultra 64enni (nativi 29,1%) con un trend in aumento.

Nel lavoro aumentano gli occupati stranieri che rappresentano l’11,4% degli occupati totali in regione e il 28,5% dei disoccupati. Le donne rappresentano il 46,1% degli occupati stranieri (44,3% it) ma sono particolarmente svantaggiate nel segmento dei disoccupati stranieri dove si arriva al 67,8%. Infine, permane per i lavoratori stranieri una storica tendenza all’inserimento subalterno (88,7%) nel mercato del lavoro (maggiore precarietà, probabilità più alta di minore retribuzione o di una occupazione a bassa qualifica: sottoccupazione al 6,2% (2,1% per gli italiani) e la sovraistruzione al 45,9% (31,0% per gli italiani). I principali comparti dove sono maggiormente occupati sono quelli dei servizi con il 62,2% di presenze (di cui 9,2% nel commercio), l’industria con il 34,4% (di cui il 14,7% nelle costruzioni), nel lavoro domestico per il 21,1% e in agricoltura per il 3,4%.

Sale il numero delle imprese con titolare nato all’estero (sono 9.997, + 2,1%) e rappresentano il 10,8% del totale delle imprese: il 71,6% sono condotte da Cittadini extra UE e il 27,1% sono imprese femminili (percentuale più elevata della media nazionale al 24,6% e di quella delle regioni del centro). I principali comparti – che raggruppano circa i due terzi delle attività imprenditoriali condotte con imprese straniere (64,7%) – sono nel commercio (29,5%), nelle costruzioni (27,4%) e nella ristorazione (7.8%). Le principali nazionalità dei titolari di impresa per Paese di nascita sono la Romania con il 15%, il Marocco con il 14,8%, l’Albania con il 14,4%, la Nigeria con il 6,6% e la Cina con il 5,8%.




XIV ASSEMBLEA NAZIONALE ANCI GIOVANI: PALERMO 16 E 17 MAGGIO

Si terrà a Palermo il 16 e 17 maggio la XIV Assemblea annuale dei giovani amministratori italiani under 35 anni. Un importante appuntamento annuale della Consulta Anci Giovani che riunisce amministratori provenienti dai Comuni di tutta Italia per confrontarsi sulle principali questioni che riguardano i giovani eletti e i territori.

Per iscriversi è necessario compilare il modulo QUI




PRESENTAZIONE DELLA 34ESIMA EDIZIONE DEL DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE – 7 MARZO

La presentazione è in programma venerdì 7 marzo (ore 10,30) presso la sala del Consiglio del Palazzo della Provincia di Perugia

L’iniziativa è organizzata dalla Regione Umbria e da Anci Umbria

Perugia, 5 marzo 2025 – Venerdì 7 marzo, alle ore 10,30, presso la sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia, si svolgerà la presentazione della 34esima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2024, realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di Studi Politici  “S. Pio V”, sostenuto dall’otto per mille della Chiesa Valdese e da numerose altre strutture, nazionali  e regionali, pubbliche e private. Durante l’iniziativa, organizzata dalla Regione Umbria e da Anci Umbria, sarà fatto un focus specifico sugli indicatori e i dati del fenomeno migratorio in Umbria.

L’iniziativa si aprirà con i saluti introduttivi di Fabio Barcaioli, assessore all’istruzione e alla formazione, al welfare, alle politiche abitative, alle politiche giovanili, alla partecipazione, alla pace e alla cooperazione internazionale della Regione Umbria; Viviana Altamura, delegata Anci Umbria; e Valerio De Cesaris, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia. Coordinerà i lavori Valentina Battiston, dirigente del servizio programmazione della rete dei servizi sociali, integrazione socio-sanitaria, economia sociale e terzo settore della Regione Umbria.

Dopo la proiezione del video di presentazione, saranno illustrati i contenuti del Dossier da Luca Di Sciullo e Roberta Maria Aricò, rispettivamente, presidente e ricercatrice Centro Studi e Ricerche Idos. Successivamente Eleonora Bigi, responsabile sezione immigrazione, protezione internazionale, promozione della cultura della pace, giovani della Regione Umbria, parlerà dell’Umbria nel Dossier.

Seguiranno gli interventi di commento a cura degli Enti di supporto del rapporto annuale con: Andrea Corpetti, Cgil Regionale, Antonella Violi, presidente del Consiglio di Chiesa Valdese di Perugia, Emanuele Galossi, Fondazione Placido Rizzotto.

Le conclusioni saranno affidate a Stefania Proietti, presidente Regione Umbria.

Lo scopo dell’importante Dossier nazionale è di elevare, in tema di immigrazione e di integrazione dei migranti, il grado di conoscenza del pubblico attraverso un’analisi quanto più rigorosa e ragionata dei dati. In questo modo il rapporto si propone come un sussidio utile a studiosi, operatori, funzionari, politici e comuni cittadini per documentarsi sul tema o approfondire singoli aspetti, offrendo una lettura multidimensionale dei processi migratori, complessi e irreversibili e come tali da governare senza sottovalutarne le problematiche ma consapevoli dei benefici che da esso possono derivare. Il Dossier dedica un approfondimento specifico ai singoli contesti regionali e territoriali, corredando l’intero volume con un’ampia e puntuale appendice statistica sugli argomenti trattati.




ENRICO VALENTINI È IL NUOVO PRESIDENTE DI ANCI UMBRIA PRO.CIV.

È stato eletto all’unanimità durante l’assemblea dei soci

Enrico Valentini è il nuovo presidente di Anci Umbria ProCiv

Il sindaco di Gualdo Cattaneo subentra a Letizia Michelini, attuale consigliera regionale

Pino Bistacchi, assessore di Castiglione del Lago, è il vicepresidente

Perugia, 4 marzo 2025 Enrico Valentini, sindaco del Comune di Gualdo Cattaneo, è il nuovo presidente di Anci Umbria ProCiv che subentra al posto di Letizia Michelini, già sindaca del Comune di Monte Santa Maria Tiberina ed attuale consigliera regionale. È stato eletto durante l’assemblea dei soci di Anci Umbria ProCiv che si è tenuta lunedì 3 marzo presso la sala del Consiglio della provincia di Perugia alla presenza di Federico Gori, presidente di Anci Umbria, e di Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, che ha portato i suoi saluti. Il ruolo di vicepresidente, invece, è stato assegnato a Pino Bistacchi, assessore del Comune di Castiglione del Lago.

Ad aprire l’assemblea è stato Federico Gori che ha dichiarato: “Oggi è una giornata molto importante, perché proseguiamo l’iter di completamento delle consulte ed associazioni, mettendo un altro tassello fondamentale con Anci Umbria Prociv”. Gori ha proseguito sottolineando come oggi l’associazione, nata 10 anni fa grazie a un’intuizione del direttore Silvio Ranieri, rappresenta una costola di Anci Umbria e un punto di riferimento solido per i Comuni, nonché un’eccellenza a livello nazionale. Altamente qualificata, nel tempo ha conseguito molteplici obiettivi, perché particolarmente attenta alla materia di protezione civile, così complessa e in costante evoluzione.

Nel corso del suo intervento Stefania Proietti ha voluto sottolineare come Regione e Comuni abbiano un’enorme responsabilità sia per quanto concerne l’organizzazione e gestione dell’emergenza che per le molteplici attività di prevenzione. Ha poi ringraziato la precedente amministrazione regionale per aver portato a compimento l’iter della nuova legge di protezione civile, passaggio certamente necessario ed urgente, ma ha voluto precisare che molto ancora deve essere fatto, in primis ufficializzare la collaborazione con Anci Umbria ProCiv. Proietti ha concluso il suo intervento invitando il presidente di Anci Umbria e la struttura di Anci Umbria ProCiv il prossimo 11 marzo al Centro Regionale di protezione civile, data in cui verranno in visita il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci e il Commissario alla ricostruzione Fabrizio Curcio.

Ha chiuso la carrellata dei saluti istituzionali la presidente uscente Letizia Michelini che, commossa, ha voluto ringraziare il direttore, i tecnici e il personale amministrativo di Anci Umbria ProCiv per il lavoro fatto insieme in questi ultimi anni, che ha visto una forte crescita professionale dell’associazione. Periodo caratterizzato dalla pandemia e da altre emergenze locali, ma anche da progetti extra-regionali e corsi formativi rivolti ai tecnici comunali sull’utilizzo dei dati in ambiente Gis. Michelini ha poi dichiarato: “L’associazione nasce in Umbria e lavora prioritariamente per l’Umbria. Ma quello che siamo stati in grado di sviluppare negli anni è sicuramente un riconoscimento delle professionalità dei nostri tecnici. Motivo di orgoglio è che altri Comuni ed altre Anci si siano avvalsi della nostra struttura. Per me questa associazione ha significato tanto e tanto altro ancora potremo fare insieme”. Ha concluso il suo intervento illustrando nel dettaglio la relazione attività relative al 2024, ponendo l’accento sul fatto che la struttura è stata rafforzata con nuovi tecnici professionisti.

Terminati gli interventi e i saluti istituzionali, si sono svolte le elezioni che hanno visto il sindaco di Gualdo Cattaneo, che ha ricoperto negli anni passati il ruolo di coordinatore della consulta di protezione civile per Anci Umbria, eletto per acclamazione all’unanimità.

Enrico Valentini, dopo aver ringraziato tutti i Sindaci per la fiducia riposta in lui, ha salutato la presidente uscente, il direttore e tutta la struttura. Ha proseguito il suo intervento affermando: “Anci Umbria ProCiv ricopre un ruolo fondamentale. Grazie al supporto che costantemente garantisce ai Comuni soci, ha permesso di raggiungere obiettivi importanti nell’ambito della pianificazione. Infatti, l’Umbria vanta oltre il 90% di Comuni dotati di un piano multirischio aggiornato alla normativa vigente. Il rapporto diretto con i Sindaci è un aspetto che rende l’operatività ed efficienza della struttura unica nel suo genere. Siamo una best practice che a livello nazionale deve essere conosciuta e riconosciuta”. Valentini ha terminato il suo primo intervento in qualità di nuovo presidente sottolineando la necessità di portare la protezione civile ovunque, partendo dalle realtà scolastiche. Obiettivo prioritario sarà sicuramente quello di costruire nuovi rapporti solidi con la Regione Umbria.

Su proposta dei Presidenti di Anci Umbria e Anci Umbria ProCiv sono stati definiti i criteri per la composizione del Consiglio Direttivo, che si riunirà prossimamente anche per l’approvazione del bilancio dell’associazione. Continuerà a ricoprire il ruolo di direttore Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria.

 




LETTERA DEL PRESIDENTE ANCI UMBRIA IN MERITO ALLE PROSSIME ELEZIONI DELLE PRESIDENZE DELLE PROVINCE

LETTERA APERTA DI FEDERICO GORI

Le Province rinascono: più vicine ai territori, più forti per le comunità

Il presidente di Anci Umbria interviene sul rinnovo delle presidenze delle Province di Perugia e Terni, un appuntamento istituzionale di grande rilevanza da affrontare con la consapevolezza del lavoro svolto e con uno sguardo proiettato al futuro

Perugia, 18 febbraio 2025 – Nei giorni scorsi i presidenti facenti funzione delle due Province hanno firmato i decreti che fissano le elezioni per il 30 marzo. Trattandosi di un voto di secondo livello, riservato esclusivamente agli amministratori comunali, i cittadini non sono direttamente coinvolti. Questo sistema elettorale, pur riducendone la percezione nell’opinione pubblica non ne sminuisce il valore istituzionale.

Le Province, infatti, nonostante la profonda trasformazione subita con la Legge 7 aprile 2014, n. 56 (nota come Legge Delrio), continuano a svolgere funzioni fondamentali. La riforma ne ha ridisegnato il funzionamento e il ruolo, ma ha lasciato loro competenze essenziali; viabilità e trasporti, edilizia scolastica, ambiente ed ecologia. Ambiti che incidono concretamente sulla qualità della vita e sulla sicurezza del nostro territorio, il cuore verde d’Italia.

In questa fase di rinnovamento, è essenziale interrogarsi sulla direzione da dare a questi enti, valorizzando quanto costruito in anni complessi e puntando con determinazione al futuro. Le Province dispongono ancora di un patrimonio straordinario di personale qualificato, risorse e buone pratiche che a supporto dei Comuni rappresentano un’eccellenza operativa.

Come Presidente di Anci Umbria sento la responsabilità di promuovere un confronto aperto e costruttivo sul ruolo delle Province, libero da preconcetti e condizionamenti di parte. I Comuni umbri collaborano quotidianamente con questi enti e ne riconoscono il valore strategico: se adeguatamente potenziate, le Province possono tornare a essere pilastri essenziali nella gestione del territorio.

Dobbiamo trasformare le difficoltà in opportunità. La politica deve agire con visione e generosità, superando logiche di partito e concentrandosi con maturità e consapevolezza sul bene comune. Serve un dialogo costruttivo, fondato sulla condivisione di obiettivi concreti per il territorio e per le comunità.

Oggi più che mai è necessario investire nelle Province, esaltandone le specificità e rafforzandone le competenze. Solo attraverso un costante miglioramento e un ampliamento delle loro funzioni potranno diventare punti di riferimento solidi ed efficienti per gli enti locali,  rappresentativi di tutto il territorio regionale, andando così a colmare i vuoti operativi in cui i Comuni, da soli, faticano a intervenire.

Il futuro delle Province passa dalla loro valorizzazione: devono tornare a essere motori di sviluppo e coordinamento per i territori che rappresentano.

Federico Gori
Presidente Anci Umbria