Anci Umbria ha partecipato, questa mattina alla sala dei Notari, agli eventi per I 125 anni dalla istituzione della Camera del Lavoro di Perugia Il presidente: “Il sindacato, un patrimonio della comunità. Grave condanna per i fatti di sabato”.
Ha partecipato anche il presidente di Anci Umbria all’iniziativa per i 125 anni dalla istituzione della Camera del Lavoro di Perugia, alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori.
Per il presidente “il sindacato rappresenta un patrimonio della comunità, è un pezzo importante non solo del nostro mondo economico e produttivo, ma anche della nostra storia e cultura”. Durante la mattinata, più volte, si è fatto riferimento a quanto accaduto sabato scorso durante la manifestazione ‘No green pass’, e in proposito, il presidente esprime “solidarietà alla Cgi e dura condanna per quei gravi fatti che hanno visto un attacco alla casa dei lavoratori, alle forze dell’ordine e, più in generale, alla nostra democrazia. Senza dimenticare il personale medico-sanitario che in questi quasi due anni di pandemia è andato ben oltre il proprio dovere.
Ogni manifestazione è lecita se non sfocia in aggressività e atti di violenza. Il senso civico e quello democratico non devono mai venire meno”. Il presidente ricorda che “proprio ieri è stata celebrata la Marcia della Pace con il claim I care: prendiamoci cura di tutti noi. Il presidente Mattarella, nella lettera inviata ai promotori della Marcia, ha definito la Perugia-Assisi un segno di speranza. E ha parlato di risorsa preziosa. Vorrei associarmi a queste parole, ai valori che la Marcia porta con sé e che Aldo Capitini intendeva affermare e tramandare 60 anni fa, quando la ideò. Dobbiamo tutti aspirare alla pace e non alla violenza. Quella pace che, come ha dichiarato il presidente, è un dovere.
Vorrei concludere con un auspicio: l’Italia si appresta a mettere in atto la più grande rivoluzione della sua storia più recente, attraverso un documento strategico, il PNRR, che contiene progetti, investimenti e una nuova visione delle nostre comunità.
Fra le azioni, c’è una rinnovata sicurezza ambientale, cui, mi auguro si possa affiancare anche una vera sicurezza nel mondo del lavoro, perché si spezzi l’infausta catena delle morti sul lavoro. Anche una sola vittima è una sconfitta di tutto il nostro sistema.
Dobbiamo essere sempre più uniti contro ogni forma di violenza perché il futuro dipende da ognuno di noi.
La democrazia è lo strumento migliore per il benessere e il progresso civile della società; il confronto sereno, l’opportunità di crescita”.